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pokorny 22-11-2022 14:17

Re: La casa perfetta: quando scegliere è impossibile
 
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Originariamente inviata da dystopia (Messaggio 2779443)
Lo farei anch'io un altare al tuo amico, solo per il tuo racconto, sembra un'ottima persona.
Il padre mi ricorda alcuni miei "parenti", che infatti non frequentiamo, che pretendono di mettere naso in faccende non loro e hanno sempre e solo creato problemi. Posso capire la situazione opprimente.

Uh, vedo che spesso pensiamo le stesse cose e abbiamo (purtroppo) qualche problema simile...

dystopia 22-11-2022 14:22

Re: La casa perfetta: quando scegliere è impossibile
 
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Originariamente inviata da Stan Kezza (Messaggio 2779082)
.

Ho 31 anni ma ho iniziato a lavorare tardi, visti i miei problemi, e non ho una situazione stabile, infatti questo mi crea frustrazione perché alla mia età c'è chi già lavora da molto, si è sistemato, va a convivere. Anch'io ho sprecato tempo e ne sto subendo le conseguenze. C'è chi non capisce il ritiro sociale o che non lo accetta, quindi o hai fatto il percorso di vita "da manuale" oppure sei respinto automaticamente. Peccato che tu non possa prendere la residenza, anch'io ho problemi del genere. Infatti vivo in famiglia e lavoro a periodi, in base a cosa trovo e a come sto

CongaBlicoti_96 22-11-2022 22:46

Re: La casa perfetta: quando scegliere è impossibile
 
Non ho un ideale di casa preciso, per lo meno non per ora o per il futuro prossimo. Nel senso che per me ora come ora non fa nessuna differenza vivere in appartamento o casa. Anche sui mq sinceramente frega poco. In questo periodo , sarà anche per l'ansia e la depressione sto molto bene quando sto fuori dalla città, infatti è il motivo per cui mi sono spostata. Creo che sia molto importante poter stare in una zona più tranquilla per potermi riprendere del tutto e poi manari7forse ritornare in carreggiata in centro città.
Diciamo che sono più interessata alla posizione.

Blue Sky 23-11-2022 01:03

Re: La casa perfetta: quando scegliere è impossibile
 
Sto comprando casa anch'io. Sono parecchio stressato, speriamo bene.

pokorny 23-11-2022 09:55

Re: La casa perfetta: quando scegliere è impossibile
 
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Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 2779643)
Sto comprando casa anch'io. Sono parecchio stressato, speriamo bene.

Beh, ma tu sei avvocato, suppongo sia molto difficile darti una fregatura, no?

Blue Sky 23-11-2022 20:22

Re: La casa perfetta: quando scegliere è impossibile
 
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Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 2779689)
Beh, ma tu sei avvocato, suppongo sia molto difficile darti una fregatura, no?

Bé diciamo che ho capacità di comprendere le clausole e a cosa sono rivolte, poi però non posso imporre questa o quell'altra cosa, anche perché spesso si opera su moduli sono predisposti, e o li firmi o non prosegui la trattativa. Ad esempio la trascrizione del preliminare, da fare mediante atto pubblico o scrittura autenticata, è consigliabile, ma nel mio caso non avviene, costa, e quindi va bene così.

Ma poi i motivi di stress non sono solo sulle trattative di vendita, che va bé si può anche confidare nella buona fede reciproca e nei contratti, ma sono soprattutto sulle spese future, sulle incognite della vita, sul mutuo, ecc.

Varano 23-11-2022 20:31

Re: La casa perfetta: quando scegliere è impossibile
 
la casa perfetta non mi interessa, mi basta che sia decente e nel budget.
una cosa che mi inquieta sono quegli appartamenti mansardati tipo casa dei puffi, essendo alto nella media sbatterei ovunque.
mi piacerebbe un appartamento ben illuminato

Blue Sky 23-11-2022 22:10

Re: La casa perfetta: quando scegliere è impossibile
 
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Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2779931)
...
una cosa che mi inquieta sono quegli appartamenti mansardati tipo casa dei puffi, essendo alto nella media sbatterei ovunque.
...

Ma oltre a sbattere la testa (che effettivamente è una questione), in Italia c'è un grande tema (che nessuno si pone) relativo a questi appartamenti "mansardati", che in realtà a catasto sono dei sottotetti per 3 camere su 4.
Conosco bene questo argomento, si è diffusa la prassi tutta italiana per la quale si costruivano le case con un piano in più, ma facendolo 50 cm più basso del dovuto, o con una finestra in meno. Lo si accatasta come soffitta così si rispettano i vincoli di cubature, si pagano meno tasse urbanistiche, e si può vendere case da due piani a prezzi contenuti.

Nerone238 23-11-2022 22:12

Re: La casa perfetta: quando scegliere è impossibile
 
Costano cari sia affitti che mutui e se non hai la stabilità economica altro che mutuo,gli affitti in proporzione costano di più sopratutto in certe regioni e vero..

pokorny 23-11-2022 22:26

Re: La casa perfetta: quando scegliere è impossibile
 
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Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 2779996)
Ma oltre a sbattere la testa (che effettivamente è una questione), in Italia c'è un grande tema (che nessuno si pone) relativo a questi appartamenti "mansardati", che in realtà a catasto sono dei sottotetti per 3 camere su 4.
Conosco bene questo argomento, si è diffusa la prassi tutta italiana per la quale si costruivano le case con un piano in più, ma facendolo 50 cm più basso del dovuto, o con una finestra in meno. Lo si accatasta come soffitta così si rispettano i vincoli di cubature, si pagano meno tasse urbanistiche, e si può vendere case da due piani a prezzi contenuti.

Infatti. Ma da un po' di tempo il notaio è responsabile anche della conformità e con questo trucchetto lo Stato si è creato uno stuolo di controllori del catasto senza doverli pagare (poi mi si rimprovera se considero lo Stato essenzialmente un nemico...).

Se non è tutto in ordine non fa il rogito. E difatti un botto di gente si è trovata con calo vistosissimo del valore del proprio appartamento. Nei casi fortunati ha fatto la domanda di sanatoria in tempo e questa è stata accettata, il che non è garantito perché spesso non si rispettavano minimi inderogabili e lì non c'è condono che tenga. Nei casi peggiori ha qualcosa che di fatto non può vendere o comunque può farlo ma con decurtazioni notevoli. Non lontano da dove abito girava voce che fosse in vendita un'appartamento come quello che descrivi a un terzo del prezzo di mercato e tutt'ora invenduto. Non so poi come farebbero l'atto in caso di vendita, anche inventandosi tutto il possibile.

Blue Sky 23-11-2022 22:41

Re: La casa perfetta: quando scegliere è impossibile
 
Quote:

Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 2780012)
Infatti. Ma da un po' di tempo il notaio è responsabile anche della conformità e con questo trucchetto lo Stato si è creato uno stuolo di controllori del catasto senza doverli pagare (poi mi si rimprovera se considero lo Stato essenzialmente un nemico...).

Se non è tutto in ordine non fa il rogito. E difatti un botto di gente si è trovata con calo vistosissimo del valore del proprio appartamento. Nei casi fortunati ha fatto la domanda di sanatoria in tempo e questa è stata accettata, il che non è garantito perché spesso non si rispettavano minimi inderogabili e lì non c'è condono che tenga. Nei casi peggiori ha qualcosa che di fatto non può vendere o comunque può farlo ma con decurtazioni notevoli. Non lontano da dove abito girava voce che fosse in vendita un'appartamento come quello che descrivi a un terzo del prezzo di mercato e tutt'ora invenduto. Non so poi come farebbero l'atto in caso di vendita, anche inventandosi tutto il possibile.

Ci sono casi e casi, ci sono veri e propri abusi, come piani che non devono esistere, appartamenti che non hanno esistenza catastale; poi ci sono situazioni intermedie come sottotetti unici in cui sono state fatte diverse stanze non presenti a catasto, oppure (diffusissimo) bagni non risultanti nelle carte, e infine semplici "peccati veniali", del tipo stanze che non hanno i requisiti di abitabilità e sono accatastate come ripostiglio, locale di sgombero, soffitta, ma di fatto chi ne è proprietario li adibisce a camera da letto, e il costruttore/geometra/architetto stesso le ha pensate per quello scopo (prese di corrente, caloriferi, rifiniture....).
Nell'ultima situazione penso che si trovi il 40% di chi possiede in Italia un appartamento all'ultimo piano, e lo dico anche per esperienza quasi diretta.

Io personalmente non considero lo Stato un nemico, penso che se un appartamento è accatastato in un certo modo ci sarà un motivo urbanistico, per quanto criticabile, e le regole vanno rispettate altrimenti è il caos. Trovo giusto che ci sia più controllo sia da parte del notaio sia della banca (vendere a una persona che non deve fare il mutuo può aiutare, però in effetti se il problema è di corrispondenza catastale può rilevarlo lo stesso notaio, ma penso che molti si limitino a leggere l'atto, incassare 4.000 euro, e chiudere un occhio).

Ogni casa ha una magagna in Italia e lo sappiamo tutti, però questo costume italiano è sbagliato, le tasse vanno pagate (vanno ridotte, ma vanno pagate), e se uno sbaglia gli tocca subirne le conseguenze (difficoltà di sistemare l'appartamento o difficoltà a venderlo).

pokorny 23-11-2022 22:59

Re: La casa perfetta: quando scegliere è impossibile
 
Quote:

Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 2780023)
Io personalmente non considero lo Stato un nemico, penso che se un appartamento è accatastato in un certo modo ci sarà un motivo urbanistico, per quanto criticabile, e le regole vanno rispettate altrimenti è il caos.

Non intendevo nel senso che lo Stato limiti la libertà di abusi ci mancherebbe. Dico che dovrebbe vigilare in modo contemporaneamente meno invasivo (eliminando norme inutili o multiple in conflitto) e più diretto perché rendere responsabile il notaio dell'atto lo trovo al limite della correttezza nel nostro sistema di diritto. E' molto vicino alla delazione. Chiaramente l'estremo opposto permetterebbe al notaio di fare atti che nascondono riciclo di denaro e simili quindi ci vuole un compromesso. Ma lo Stato sistematicamente non fa che incrementare le responsabilità del singolo professionista perché lo può colpire in modo più efficace mentre ci sono enormi giri di denaro con aziende a sede estera che è impossibile seguire e controllare, per citare uno dei tanti problemi che non è in grado di affrontare. Lo vedo veramente come il bulletto che se la prende con quelli più piccoli di lui e si inchina al bullo più grosso di lui.

Io ho passato una vita professionale di vessazioni di questo genere che ho visto incrementarsi in qualche decennio dal "molto fastidioso" all'insostenibile tanto che ho dovuto chiudere baracca e burattini e fare altro. Non riesco a non considerare lo stato una specie di nemico perché posso astrarmi dal mio vissuto e cercare di guardare le cose oggettivamente fino a un certo punto. Una tra millemila: siamo il solo paese europeo in cui il progettista è penalmente e civilmente responsabile ma il progetto va approvato dal genio civile. Delle due l'una: se mi ritieni responsabile mi lasci in pace fino a che l'edificio non subisce e provoca danni. Se vuoi che sia il genio civile a dare l'imprimatur mi sollevi da ogni responsabilità. Ma come sempre lo Stato pretende entrambe le cose. Ormai resistono solo i grandi studi associati, che tra parentesi sono realtà non tanto diverse da quelle del magazziniere di Amazon anche se può non sembrare. La GB è sempre stato un paese forte perché in casi come questi sceglie la prima soluzione. Non c'erano nemmeno norme tecniche, il progettista è sempre stato libero di fare come volesse (chiaramente usava regesti di raccomandazioni tecniche e procedure di stato dell'arte) chiaramente restando responsabile del suo operato. Un decimo della burocrazia solo per questo dettaglio.

Capisco che si tratta di compromessi spesso delicati in sede normativa, dico solo che l'ago della bilancia è spostato troppo da una parte.


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