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Lavoro di squadra: sì, ma come?
Nel senso... tutti mi dicono come anche calcio come anche per il lavoro "il lavoro di squadra è la cosa più essenziale quando si va a lavorare", bene peccato che non condivido questa idea perché subito dopo dicono "Quando si lavora di squadra nessuno ti può prendere in giro, fare frecciatine e insultarti".
Ora, questi tutti dicono non devono in alcun modo dire che sei immune delle frecciatine, insulti dai tuoi compagni e/o colleghi, ecc... perché io sottoscritto ho subito bullismo anche quando facevamo gruppi di lavoro, anzi è la genesi della mia ansia sociale, almeno per me è così, allora vi chiedevo NON siete mai stati presi in giro dai vostri compagni di classe perché sbagliavate sempre o davate consigli o idee stupide che vi sembravano intelligenti? |
Re: Lavoro di squadra: sì, ma come?
eh eh a voglia :sisi: dalla scuola, fino al lavoro (quando prima si facevano paladini della collaborazione)
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Re: Lavoro di squadra: sì, ma come?
Il lavoro di squadra nell'ambiente lavorativo deve essere motivato e supportato da una sana collaborazione con i colleghi, per come l'ho vissuto io è sempre stata una forzatura volta ad alleggerire l'atmosfera "sfruttando" la chiacchiera.
Di realmente utile non aveva nulla (cosa che ovviamente in fase di colloquio non si può dire). |
Re: Lavoro di squadra: sì, ma come?
Anch'io mi sono posto queste domande. In pratica esiste una linea sottile tra "stiamo solo scherzando" e il bullismo vero e proprio.
Ho fatto caso che in qualsiasi comunità o insieme di persone, esiste questa cosa che bisogna stare allo scherzo. Quindi se ti prendono in giro e tu te la prendi sei tu quello in torto. Ora bisognerebbe valutare caso per caso se si tratta effettivamente di "scherzo", di "burle" tra colleghi o amici. O semplicemente cattiverie o modi per bullizzarti. Da come l'hai spiegata tu può essere tutto e nulla. |
Re: Lavoro di squadra: sì, ma come?
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Per il fatto del scherzare ti posso dire solo una cosa, la seconda volta che ho fatto questo lavoro di squadra ho detto ai miei compagni di andarci piano con me perché non mi sentivo bene... mi hanno forse ascoltato? |
Re: Lavoro di squadra: sì, ma come?
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Re: Lavoro di squadra: sì, ma come?
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Re: Lavoro di squadra: sì, ma come?
Una volta un mio amico a scuola mi disse: “quelli la mi stanno sul cazzo, continuano a prendere per il culo” e io “ma no dai è una tua impressione, non ti prendono in giro” e lui: “ma io parlavo di te non di me”.
Da quella volta mi sono accorto che ogni volta che entravo in classe sghignazzavano dicendo il soprannome che mi avevano affibiato.. eh chissà quante altre volte sono stato preso per il culo e non me ne sono accorto. |
Re: Lavoro di squadra: sì, ma come?
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Sul lavoro poi, ti ritrovi accerchiato. Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk |
Re: Lavoro di squadra: sì, ma come?
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Re: Lavoro di squadra: sì, ma come?
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Re: Lavoro di squadra: sì, ma come?
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Se voglio proprio cambiare lavoro, io ho molte poche scelte avendo fatto un liceo musicale in cui non ho ottenuto un diploma ma solo la licenza media con sei su dieci scarso pure e dislessico, discalculo e disgrafico, capite io sono radiato dalla società, non riesco a fare niente e se proprio voglio continuare con la passione e studio del flauto, mi dovrei iscrivere ad un Conservatorio e i soldi non crescono sugli alberi. |
Re: Lavoro di squadra: sì, ma come?
Piacerebbe sapere anche a me come si fa a fare un lavoro di squadra quando si è fobici...
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