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Ma poi, alla fine, cosa ho??
nessuno degli psichiatri e psicologi lo ha mai capito veramente.
sono state fatte varie diagnosi quasi tutte appartenenti allo spettro ansioso: - Ansia - DPTS - Disturbo dell'adattamento (che mica è facile capire cos'è) Però ancora nessuno mi ha diagnosticato il Disturbo Evitante, che è uno di quelli in cui mi ritrovo di più, ma non del tutto. Qualche tratto Asperger e qualche tratto alessitimico. Si brancola nel buio. Alla fine ho: - Difficoltà a capire le intenzioni degli altri nei miei confronti. - Poca assertività e un po' di permalosità (narcisismo?) - Difficoltà nel contatto visivo e nel contatto fisico con le persone (forse anche poca voglia) - Ansia anticipatoria - Stanchezza cronica di grado medio.. ma forse ho capito la causa, è lo stress lavorativo. Qualche idea? |
Re: Ma poi, alla fine, cosa ho??
Ma è così importante rientrare al 100% in un singolo disturbo? ._.
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Re: Ma poi, alla fine, cosa ho??
Un pò di tutto (cit.)
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Re: Ma poi, alla fine, cosa ho??
Ma syd, sei una persona mica un manuale.
Puoi avere un disturbo alla base, ma avrai sicuramente più tratti e schemi insieme. Il disturbo dell'adattamento è collegato al DPTS, solo più leggero. Ansia, mi sembra una diagnosi un po' incompleta. Da come scrivi a me sembri un evitante, poi boh. :pensando: |
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L'unica cosa di cui sono sicuro è la fobia sociale e i tratti di personalità evitante ma ho smesso da mesi la terapia... |
Re: Ma poi, alla fine, cosa ho??
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però leggendo le caratteristiche del DEP mi ritrovo al massimo nel 50% dei sintomi.. forse meno.. |
Re: Ma poi, alla fine, cosa ho??
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io pure ho smesso da mesi, tanto non si arrivava a niente.. il sarcasmo a volte lo capisco, a volte no.. quindi un leggero asperger potrebbe esserci. |
Re: Ma poi, alla fine, cosa ho??
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Che intendi per "scostante"? L'evitante è scostante di suo. :nonso: Ma scusa, prima del DPTS come eri? Perchè i tratti che descrivi potrebbero essere collegati, ma sono comuni a talmente tanti disturbi che non se ne esce. Ah, noto anche un atteggiamento distimico, ma probabilmente è sempre una conseguenza. :pensando: |
Re: Ma poi, alla fine, cosa ho??
Una certa psicologia viene sempre più medicalizzata e quindi tende a usare termini e prospettive mediche. Il problema è che rappresentando la mente solo in chiave disturbo vs sanità non si usa quella cose costruite vs cose ancora non costruite che invece è molto utile, come lo è ogni punto di vista in più, altrimenti è facile girare in tondo e non riuscire ad arrivare a un punto.
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Re: Ma poi, alla fine, cosa ho??
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sono scostante nel senso che se incontro per strada una persona che conosco di vista mi infobico e cambio direzione o faccio finta di non vederla. stesso dicasi per i vicini di casa/condomini. Oppure se una ragazza al mare mi guarda io non riesco a sorridergli ma faccio una specie di faccia brutta/seria e distolgo lo sguardo. Prima del DPTS ero simile con tratti meno intensi, però sempre sull'evitante. Si certo sono distimico (depressione medio/leggera), questo lo ha diagnosticato anche lo psi, ma come disturbo secondario all'ansia. Non depressione primaria ma conseguente all'ansia perenne che ti rovina la vita e ti fa venire la depressione. |
Re: Ma poi, alla fine, cosa ho??
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Penso che sia piuttosto raro poter definire una persona in modo esatto con quel tipo di strumenti diagnostici e concettuali. E alla fine, che importanza ha? Io per esempio lo so che sto male, che i 25-30 anni che ancora ho davanti passeranno in un'eternità da un certo punto di vista e da un lampo rispetto a un'altro punto di vista. Una volta sarei stato curioso di sapere cosa sono, cosa ho... ma ora giudico le cose esclusivamente sulla base di quanto benessere o malessere mi portano, e almeno per me queste cose sono di altro tipo. Ci sta (quasi) tutta che una predominanza ansiosa sommata a problemi oggettivi sulla qualità del lavoro e del quotidiano possa "rifrangersi" come la luce su un lampadario di cristallo, in mille macchie di colore... anzi no, di grigio, almeno per me, producendo effetti a cascata. |
Re: Ma poi, alla fine, cosa ho??
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Re: Ma poi, alla fine, cosa ho??
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se è così quindi non c'è nessuna cura, nessun trattamento. in medicina se non c'è diagnosi non ci può essere cura, al massimo solo trattare i sintomi. Però spesso i disturbi bipolari, borderline, schizofrenici si individuano facilmente è c'è la cura.. solo per i disturbi ansiosi c'è questo problema di non diagnosi.. |
Re: Ma poi, alla fine, cosa ho??
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Re: Ma poi, alla fine, cosa ho??
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beh certo vivere qui con 35° di notte e 80% di umidità, spari per la strada e cani feroci che ti aggrediscono ti fa uscire fuori di testa.. questo è sicuro. |
Re: Ma poi, alla fine, cosa ho??
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Non è che ti puoi soffermare sul fatto di avere ansia. Perchè hai ansia? Da dove viene? Come dici anche tu, se non c'è diagnosi non c'è cura. E' inutile che per esempio mi vai a lavorare sulla depressione se è solo una conseguenza e non il problema principale. Alcuni disturbi possono migliorare, altri vanno tenuti sotto controllo con i farmaci tutta la vita. Insomma, dipende da quello che è il tuo problema. Però è anche vero che alcuni psichiatri/psicologi non rilasciano diagnosi, proprio per non far immedesimare il paziente col disturbo. :nonso: |
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Poi passati i 30 è anche più difficile fare certe diagnosi, ci vuole fortuna pure in questo... |
Re: Ma poi, alla fine, cosa ho??
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Re: Ma poi, alla fine, cosa ho??
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Per fortuna la mia psico è dello stesso parere e si parla sempre di queste cose usando termini tecnici. :pensando: |
Re: Ma poi, alla fine, cosa ho??
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