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Bisogni sessuali naturali e indotti
I bisogni naturali sono quelli che si potrebbero anche definire fisiologici, strettamente collegati alle caratteristiche fisiche dell'uomo.
Quelli indotti sono quei bisogni che non nascono spontaneamente nell'individuo, ma sono fatti sorgere nella mente del soggetto dall'azione dell'industria culturale (pubblicità e altro) o da particolari pressioni derivanti dall'esterno. E' per questo che mi chiedo quanto di naturale vi sia nel modo in cui la maggior parte delle persone (soprattutto maschi) si rapporta verso la sessualità. Io ad esempio non sono mai stato un fan della pornografia, diversamente dalla maggior parte dei coetanei maschi di mia conoscenza. Questo è dovuto probabilmente alla natura sostanzialmente solitaria del mio carattere e alle costrizioni dei miei genitori che fin da piccolo mi hanno ostacolato nella condivisione del mio tempo libero con gli altri. Non ho sviluppato di conseguenza quello spirito cameratesco e goliardico che porta ad apprezzare la rappresentazione della sessualità anche nelle sue forme deteriori. Non mi dispiace invece l'erotismo. Voi che pensate? Quanto vi fate condizionare dall'influenza dei modelli imposti dai media nel vostro modo di concepire la sessualità e nelle vostre fantasie? |
Re: Bisogni sessuali naturali e indotti
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Re: Bisogni sessuali naturali e indotti
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http://www.blogmatrimonio.it/wp-cont...11/risata2.gif 8) |
Io,al contrario di te,Muttley,ho sempre attribuito al mio carattere solitario la passione per la pornografia.Nelle relazioni che ho avuto sono sempre stato relativamente poco interessato al sesso (perché ho sempre attinto al materiale pornografico) concentrandomi sul romanticismo,che non può essere soddisfatto da nessun tipo di giornale/libro/sito,ma unicamente dal rapporto con una persona in carne e ossa (anche se il rapporto è "virtuale").
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@ animasola: magari, la maggior parte delle donne mi considera barboso 8)
@ redman: le mutandine di Anna rientrano nel campo della pornografia? @ Pride: ma guardare immagini di amplessi e roba varia per trarne piacere, non è come guardare immagini di piatti di cucina per farsi passare la fame? Non sarebbe meglio consumare nel vero senso della parola? |
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Re: Bisogni sessuali naturali e indotti
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provocatrici lanciatrici di pietre e nasconditrici di coscia |
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Re: Bisogni sessuali naturali e indotti
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Re: Bisogni sessuali naturali e indotti
Mi faccio influenzare abbastanza. Mi accorgo che mi riesce meno facile eccitarmi solo con la fantasia e non con una base visiva davanti. Ed anche per quel che riguarda i gusti sessuali, certe tendenze del porno plasmano le mie fantasie -anche se mi rendo conto che con una donna vera, quando capitasse, il sesso sarebbe ben diverso-.
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Re: Bisogni sessuali naturali e indotti
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Basti vedere cosa si dice nel "Catechismo della Chiesa Cattolica" a proposito della pornografia, ma di riflesso anche sulla castità e sull'atto che è solo, ovviamente, concepito tale solo se coniugale (copiaincollo dalla wikipedia): « La pornografia consiste nel sottrarre all'intimità dei partner gli atti sessuali, reali o simulati, per esibirli deliberatamente a terze persone. Offende la castità perché snatura l'atto coniugale, dono intimo degli sposi l'uno all'altro. Lede gravemente la dignità di coloro che vi si prestano (attori, commercianti, pubblico), poiché l'uno diventa per l'altro l'oggetto di un piacere rudimentale e di un illecito guadagno. Immerge gli uni e gli altri nell'illusione di un mondo irreale. È una colpa grave. Le autorità civili devono impedire la produzione e la diffusione di materiali pornografici » |
Re: Bisogni sessuali naturali e indotti
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[aggiungo o non aggiungo, aggiungo o non aggiungo... aggiungo]
Volevo aggiungere che non era mia intenzione partire col solito pistolotto contro la chiesa cattolica, che magari da me ci si aspetta di default. Però è talmente evidente e pervasiva la presenza della morale cattolica negli abitanti della nobile terra italica, che non mi pare un aspetto dal quale poter prescindere nemmeno in questo ambito. Anche se comunque penso di non essere rimasto troppo in topic (è infatti previsto a breve cazziatone del compagno muttley a me e anche un po' ad animaSoul, lo sento 8)). Varie ed eventuali alla prossima puntata. [quanto mi sto detestando oggi signoramia...] [vabbè] |
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Ci ho pure un po' di cose per la testa in questo momento. Se poi fai conto che il Barda non mi ha nemmeno inserito in stanza come possibile guest star, penso potrai comprendere le ragioni di tanto - ehm - ammosciamento. :D 8) |
Re: Bisogni sessuali naturali e indotti
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In altre parole intendo dire: Se, come molti romanticoni sostengono, l'amore va' oltre il fisico, perchè nessuno si innamora dei cosiddetti cessi/sfigati? :roll: |
Re: Bisogni sessuali naturali e indotti
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Re: Bisogni sessuali naturali e indotti
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La sovraesposizione dei corpi femminili, usati come cavallo di Troia per vendere di tutto, genera indubbiamente una sovreccitazione costante in quelli che sono i target.
Storica, anni fa, l'uscita del mio prof d'italiano, che pronunciò la solenne frase: "Ormai per mangiarti un piatto di spaghetti, devi farti inchiappettare!!". Il sesso è il miglior veicolo per vendere qualsiasi cosa e i pubblicitari se ne sono accorti da un pezzo. Detto questo, la pornografia è solo il lato più evidente della centralità che il sesso ha acquisito nella cultura occidentale. Esiste da secoli, non è una novità, l'espansione credo sia dovuta più ad un'evoluzione dei mezzi e al cambiamento della morale comune, piuttosto che ad una crescita del bisogno riconducibile ad un qualche disagio. E' un discorso troppo ampio per ridurlo ad un semplice "pornografia = cosa da non fare", d'ingenuità cattolica. Il confine fra erotismo e pornografia poi non è nemmeno così netto, nonostante l'uno venga esaltato alla luce del sole e l'altra quasi sempre condannata. La distinzione erotismo=nascosto, pornografia=esplicito non ha più nemmeno molto senso. La nostra percezione di ciò che è nascosto muta col tempo, cose che qualche decennio fa era agli occhi di un contemporaneo esplicito, al giorno d'oggi probabilmente non verrebbe nemmeno còlto. Il limite del nascosto, che l'erotismo deve sfiorare per essere tale, si avvicina sempre più all'esplicito, perchè la morale diventa sempre più libera. Leggevo proprio l'altro giorno cose a riguardo, a proposito degli esordi delle tematiche omossessuali nel cinema: codici riconoscibili per evidenziare l'omosessualità di certi personaggi, che venivano all'epoca recepiti, oggi passerebbero inosservati agli occhi dei più. In un film come La gatta sul tetto che scotta uno spettatore contemporaneo troverebbe molte difficoltà a intravedere le allusioni all'omosessualità. Il bisogno di esplicitare le cose, non riguarda solo l'erotismo (che si avvicina sempre più alla pornografia) ma è qualcosa che pervade tutto. La chiamano società dell'immagine non per niente, proprio perchè l'immagine è la forma di comunicazione più esplicita. Bisognerebbe quindi domandarsi da dove deriva questo movimento che ci porta ad essere tutti inconsapevolmente sempre più espliciti. E' tutto merito del mercato o c'è dell'altro dietro? |
Tranquillo compagno Tristan, anch'io sono anticlericale come te 8)
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