Re: Hikikomori del forum
Esistono anche hikikomori che non escono mai dalla stanza (se hanno il bagno in camera) che non parlano con nessuno nemmeno i genitori e che non usano nemmeno internet.
L'hikikomori è un fenomeno di ritiro, esistono molti gradi di ritiro, più sei ritirato più sei grave. L'hikikomori è un ritiro volontario. Per essere considerati hikikomori deve essere presente la volontà di non uscire e vedere gente. Non esci di casa non perché sei un vampiro è il sole ti brucia ma non esci di casa perché non vuoi avere più niente a che fare con la società e la gente. Non è obbligatorio non uscire di casa per essere considerati hikikomori. In Giappone per essere considerati hikikomori non si deve uscire di casa per almeno sei mesi, ma in realtà nemmeno questo è vero perché tanti hikikomori che vivono da soli escono di notte di tanto in tanto per andare a fare la spesa al konbini. Escono di notte proprio per incontrare meno gente possibile, escono perché altrimenti muoiono di fame. L'hikikomori può avere contatti con altre persone. Puoi essere hikikomori e avere familiari, amici e parenti che vengono a trovarti a casa, tuttavia gli hikokomori quasi sempre hanno solo amicizie e conoscenze virtuali. Se ad esempio lavori, vai all'università o vai a scuola ma sono le uniche occasioni in cui esci di casa non puoi essere considerato hikikomori ma potenzialmente hai tutte le carte per diventarlo. Meno vuoi vedere gente, meno vuoi uscire e meno esci più è facile che tu possa essere considerato hikikomori. |
Quanto un ritiro possa essere volontario, è molto difficile da stabilire.
Uno può dire non voglio, ma in realtá è che non riesce. Un ritiro libero e pienamente volontario può essere quello dell'eremita sul monte, per il resto si tratta di volontá piegata alle difficoltá. Altrimenti basterebbe lasciarli stare, non ci sarebbe bisogno di aiutarli. |
Re: Hikikomori del forum
Spesso ci si isola volontariamente e si finisce con il sentirsi forzati a rimanere in casa perché nel frattempo si sono perse tutte le amicizie e si ha difficoltà a uscire da soli.
Ed è qui che in teoria piattaforme di aggregazione sociale e aiuti più specifici dovrebbero intervenire per aiutare la vittima a superare le difficoltà ed essere riabilitato nel tessuto sociale. |
Re: Hikikomori del forum
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In Italia è solo strumentalizzato, come la questione neet, mentre il Giappone nega e minimizza il problema. Questo "fenomeno" è solo un termine che va di moda usare per descrivere (in maniera non ben precisata dato che varie fonti portano spiegazioni differenti) la fobia e l'isolamento sociale. Credo sia più sensato concentrarsi sui classici termini che indicano le vere patologie, riconosciute. Quote:
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Re: Hikikomori del forum
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Non so in altri paesi.. ma qui di sicuro non esiste alcun tipo, in generale, pare a me (se non farlocco - per questioni economiche o utilitaristiche - ) Nella mia esperienza se hai problemi seri e manco statisticamente conti un emerito cazzo (non lavori, non produci, non sei giovane, non hai o rappresenti - anche solo potenzialmente - un valore per qualcosa o qualcuno, anzi tutto l'opposto ) non ti caga nessuno .. ti lasciano crepare nell'abbandono e indifferenza più assoluta anche se l'aiuto lo chiedi ovunque. Pure la "società" nel suo insieme replica le stesse dinamiche di spietato e feroce crudele egoistico utilitarismo - darwiniano - che sono alla base del comportamento di ogni singolo individuo. Davvero. Si arriva ad un punto che si perde la speranza e la capacità di reagire semplicemente per questo.. perché dopo aver provato a sbattere la testa da ogni parte scopri che non è servito a niente .. te la sei solo fracassata nell'indifferenza assoluta di tutto e tutti. Con al massimo qualcuno ogni milione che dopo averti sputato in faccia o pisciato e cagato in testa poi ti incolpa pure di qualcosa prima di lasciarti lì seppellito in ancora più merda. |
Re: Hikikomori del forum
In Giappone esistono vere e proprie associazioni di recupero.
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Re: Hikikomori del forum
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Sono d'accordo nel non definire disturbo quello che non disturba la persona eh.Infatti anche dello schizoide mi dico:ma è un disturbo non essere interessati alle relazioni? La differenza è che lo schizoide lavora ed esce in giro, mentre l'hikikomori vuole proprio stare in casa oltre a non avere relazioni?1 Per quello che riguarda hikikomori, a parte che il presidente dell'associazione italiana ricomprende nel termine qualsiasi tipo di isolamento e le testimonianze sono di persone con depressione, disturbi e traumi, se invece si tratta di isolamento non sofferto, ma solo del desiderio di essere riconosciuti come persone che hanno fatto una scelta, allora me ne distanzio molto. Allora si tratta di lavorare sull'inclusione sociale e accettazione, ma sugli altri non su di lui. Però io avevo letto che gli hikiko giapponesi si recludono nperchè non reggono il confronto e le pressioni sociali. |
Re: Hikikomori del forum
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Re: Hikikomori del forum
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Non credo ci siano in giro molte persone contente di stare in tale situazione di totale isolamento. Poi si, è vero che essere introversi è visto in generale molto male, anche per aspetti che sono neutri o anche positivi (come la capacità di isolarsi e riflettere a fondo su un problema, che è quello che permette di fare ad esempio delle scoperte scientifiche. Ce lo vedete Albert Einstein passare il sabato sera in discoteca? :D) |
Re: Hikikomori del forum
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Re: Hikikomori del forum
Per aggiungere un elemento di discussione che si lega agli ultimi post, essere hikikomori è uno status che si legge da fuori. Non viene definita malattia né disturbo, anche se in alcuni casi l'isolamento può generarne o ne è una diretta conseguenza, però diventa un'etichetta che il conoscente, parente, ex (in amicizia o relazione) ti appiccica addosso rendendoti strano e alienandoti dall'esterno.
Per questo sostengo che la scelta di isolarsi è spesso volontaria solo nel primo periodo, ma via via che il tempo passa e la pressione esterna sale diventa uno stile di vita imposto. |
Re: Hikikomori del forum
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a causa di questo non riesco a fare molte cose, anche le più banali. mangio e penso "perché sto mangiando? qual è il senso di cucinare qualcosa? questa cosa la metti in un forno e si cucina..." e uno potrebbe dire che mangio per vivere. si ma qual è il senso di fare questa azione? ho fatto un esempio banale, ma questa cosa tocca anche antre sfere come può essere quella relazionale. mi sembra tutto strano, strano il prendere per mano qualcuno, baciare, ridere, piangere. è strano e senza senso. l'amicizia, i legami, l'amore, le aspirazioni, i sogni e milioni di altre cose. che senso hanno? e mi imbarazzo a fare qualcosa perché non ha senso. questi pensieri si insinuano quotidianamente nel cervello e mi fanno distaccare dalla realtà. |
Re: Hikikomori del forum
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Rispondendo alla domanda centrale si, avverto anche io una forte mancanza di senso. Mi chiedo spesso perché dovrei sforzarmi di vivere nella società in maniera normale se non trovo il senso di fare determinate cose, di essere in determinati modi, di seguire certi comportamenti. Non mi va nemmeno di mentire, di nascondermi, vivo come viene e come mi sento a costo di risultare pazzo, non mi interessa più. Secondo me quando si inizia ad essere consapevoli di alcuni meccanismi della società, delle persone, delle relazioni, diventa quasi automatico l'insinuarsi di questo stile di vita come risposta naturale alle proprie riflessioni. |
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Effettivamente è proprio così. Ma, d'altra parte,come diceva saggiamente Jiddu Krishnamurti: "Non è un segno di buona salute mentale, essere integrati in una società folle". Pertanto sì,se ci basiamo sugli standard della società attuale, siamo dei disadattati. Ma se appunto sono gli standard stessi,ad essere sbagliati? Basta evitare di cadere nella trappola del "sentirsi superiori", perché è altrettanto sbagliato. Diciamo, più semplicemente,di essere in minoranza,laddove le regole,come sempre, vengono dettate dalla maggioranza. E la maggioranza,in quanto tale,non ha sempre ragione. |
Re: Hikikomori del forum
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Scherzo.. A posteriori penso che tantissime cose mi abbiano influenzato nel diventare hikikomori in passato. Forte sfiducia nel mondo del lavoro, tra recessioni, disoccupazione giovanile, diritti negati, parentopoli, globalizzazione, competizione, nessuna meritocrazia. Perdita dei valori della famiglia essendo cresciuto con genitori separati e tutti i conoscenti con famiglie con genitori separati, in generale sempre meno matrimoni, più divorzi e crollo nascite. Immobili e affitti sempre più cari rispetto salari sempre più bassi..affacciarsi al mondo del lavoro, all'indipendenza, a formare una famiglia, ad avere una casa sempre più in avanti con l'età creando pericolose convivenze in un crescendo di malumori con libertà e privacy a rischio. Lo spauracchio di ritrovarsi senza pensione, il crollo delle azioni famigliari e sfiducia nel passare una vita di sacrifici e risparmi per vederseli bruciare così. Avere a che fare con episodi di criminalità subiti, senso di ingiustizia, percezione della legge o dei tutori della legge come nemici piuttosto che alleati. Un sistema scolastico obsoleto, incapace di arginare il bullismo che ho subito. Corruzione e la percezione di non sentirsi rappresentati da nessuna forza politica. Percepire di essere ultimo tra gli ultimi in termini di priorità in aiuto e integrazione. Subire passivamente un information overload e negativity bias bombardato da internet e media su tragedie che accadono continuamente nel mondo che vivi da spettatore distante, inerme ma cosciente e cosciente della tua impotenza che arrivi al punto di diventarne insofferente. L'infanzia finita prematuramente perché il realismo è subentrato subito alla fantasia, la crudeltà al buonismo. Il conforto nel rifugiarsi in giochi virtuali con società ideali e epiche civiltà dove ad adeguato impegno corrisponde equa ricompensa e tutti sono felici. Poi chiaramente ci sono anche quelle che sono le mie inclinazioni innate che hanno una buona rilevanza. C'è una sfiducia nella società, un disincanto forse, la constatazione che di nobili intenti c'è in realtà poco. |
Re: Hikikomori del forum
PRESENTE
da ragazzino per la prima volta e attualmente dal lock down circa per la seconda volta |
Re: Hikikomori del forum
Effettivamente un senso questa vita non c'è l'ha, come menzionato anche da alcuni importanti cantanti nelle loro canzoni. Secondo me il senso alla vita c'è lo dobbiamo dare noi, o almeno provare a cercarlo, ma non è facile. Ma se a noi la vita ci appare già dal principio e a priori senza senso, come facciamo a trovarlo? È come un circolo vizioso, un cane che si morde la coda. Trovare una cosa che non esiste è appunto impossibile. È un pò come ricercare delle motivazioni, ma se siamo fatti in un determinato modo, quelle motivazioni non ce le avremo mai. Possiamo darci al massimo degli obiettivi da raggiungere, ma senza senso, appunto, non ha senso.
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Re: Hikikomori del forum
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Re: Hikikomori del forum
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