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XL 22-07-2019 19:24

Fine del mondo / inizio del mondo
 
"Rivelazione di Gesù Cristo che Dio gli diede per render noto ai suoi servi le cose che devono presto accadere, e che egli manifestò inviando il suo angelo al suo servo Giovanni. Questi attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e mettono in pratica le cose che vi sono scritte. Perché il tempo è vicino."

Ultimamente mi girano per la testa sempre immagini del genere, ma invece di provare terrore o paura provo un senso di pace. Associo varie cose, anche questa canzone molto famosa di Lucio Dalla che mi ossessiona da tempo...

https://youtu.be/XKZ4tQL40CQ

Non so nemmeno di cosa parlare di preciso, forse del mio desiderio di morte dietro al quale si cela un desiderio di trasfigurazione, il mondo così com'è non può più esistere, un cambiamento parziale non basta, ci vuole una catastrofe.

Peste Nera 22-07-2019 19:28

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
:interrogativo:

bukowskiii 22-07-2019 19:54

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
L'apocalisse di San Giovanni è alle porte, il microchip sottocutaneo è il marchio della bestia, nessuno potrà comprare né vendere se non avrà tale marchio.

Hor 22-07-2019 21:03

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
È dai primi anni delle superiori che sono ossessionato dalla fine del Mondo, se cominciassi a scriverne non finirei più.
Ho sempre percepito un senso di catastrofe universale in ogni momento vissuto, legato a qualunque cosa facessi.
Poi lo scorrere del tempo ha diluito questa sensazione. In fondo era un modo per dare un senso a ciò che facevo o non facevo, all'enorme malessere da cui sono stato a lungo e sempre più schiacciato. Attualmente ho perso persino quelle sensazioni che davano almeno un senso, per quanto delirante, alla storia della mia vita.
Ora penso che nulla abbia senso, che l'universo continuerà la sua corsa anche quando la mia vita, le nostre inconsistenti vite saranno state cancellate. Poi mi dico che, chissà, magari nell'eterno scorrere del tempo prima o poi ci sarà una palingenesi, una sorta di rinascita universale come la sognavano gli Antichi o certi miti e pensatori dell'Asia Orientale, un breve tempo di rinascita e splendore prima che l'Universo riprenda a macinare negli eoni dolore e sofferenza...

XL 25-07-2019 22:27

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
Quote:

Originariamente inviata da bukowskiii (Messaggio 2307803)
L'apocalisse di San Giovanni è alle porte, il microchip sottocutaneo è il marchio della bestia, nessuno potrà comprare né vendere se non avrà tale marchio.

Non conoscevo questa interpretazione moderna. Diciamo.che io in fondo a tutte queste catastrofi riesco a scorgerci sempre qualcosa di positivo, la distruzione non è un male se si distrugge qualcosa di negativo.

Hor se ti va aggiungi quel che vuoi. Facendo una ricerca ho scoperto che Ernesto de Martino, l autore di 'Sud e Magia' voleva scrivere un libro sul tema della fine del mondo. Einaudi poi ha pubblicato dopo la morte i suoi scritti su questo tema.

https://www.einaudi.it/catalogo-libr...=1564086265171

XL 25-07-2019 22:38

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 

chrissolo 29-07-2019 05:37

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
se guardassimo un po' al di là del nostro naso (tipo all'universo).. penso che l'inizio del mondo, fine del mondo (e tutto quel che ci sta dentro - dalle filosofie, le religioni, i credo di ogni tipo, il potere, il denaro, la dieta, il successo, internet, youtube, fama.. l'uomo ... ) apparirebbero un po' per quello che in realtà sono.. cioè - sostanzialmente - niente.

minuscolo e assai transitorio pulviscolo cosmico

XL 05-08-2019 15:45

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
https://www.barbarainwonderlart.com/...ndo-1967-1.jpg

La città dove arrivai era stranamente simile a Milano, si può dire anzi che era identica. Uguali i palazzi, i nomi delle strade, le case, i negozi, le edicole dei giornali, le fermate del tram, perfino i buchi e le cunette nell'asfalto. Anche il dialetto era lo stesso. Solo che gli abitanti erano tutti diversi. Ma giunsi in un brutto giorno. La città era emozionatissima perché avevano annunciato la fine del mondo. La gente fuggiva in campagna. Infatti si pensava che la catastrofe avrebbe colpito per prima la città. Non diluvio, o fuoco, o terremoto. Piuttosto qualcosa come la bomba atomica. Io però non ci credevo e rimasi. L'apocalisse era attesa per mezzogiorno. A mezzogiorno (era una giornata limpida di sole, né calda né fredda) si udirono a brevi intervalli tre forti esplosioni. Guardai dalla finestra verso lo sterminato panorama di tetti (vedevo nettissimo il grattacielo di piazza Cavour). Proprio in quella direzione una specie di colonna scura e compatta di fumo si sollevava verticalmente al cielo. Ma non era fumo. Era una specie di torre a costruzioni sovrapposte, con mensole e tetti che sporgevano. Lo spaventoso edificio cresceva cresceva, pencolando un po' sghembo, sarà stato alto almeno 250 metri. Contemporaneamente altre di quelle torri prorompevano dal piatto schieramento delle case con una forza demoniaca. Il cielo intanto si copriva, la luce del sole dileguò, già scendeva la sera. Quei sinistri pinnacoli dominavano la città come una maledizione. Ben presto fu notte. Allora, dietro ai rami del platano, vidi quattro cinque minuscole lune, grandi come un bottone da paltò. Più a destra altre ancora. Poi se ne levò dall'orizzonte una immensa, tonda e illuminata da una luce azzurrina; aveva un diametro almeno quattro volte la luna usuale. Si vedevano benissimo i crateri, specialmente uno. L'estrema vicinanza le dava espressione oscena. La gente guardava sgomenta quel cielo da cataclismi universali. Il mondo finito non era, però doveva essere successo qualcosa di terribile. Giù nella via, al lume di un lampione, tre bambine sui dieci anni giocavano a "settimana" saltando su un piede solo, attente a non toccare i contorni della figura geometrica disegnata col gesso sul marciapiedi.

XL 05-08-2019 16:09

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
https://www.youtube.com/watch?t=614&v=vo2X-SkAJMU

XL 05-08-2019 19:24

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
"Mi pare di poter concludere che l'estrema sensibilità di Travis per i volumi e le geometrie del mondo che lo circonda, con la loro immediata traduzione in termini psicologici, possa riflettere un estremo tentativo di tornare a un mondo simmetrico, un mondo che sia in grado di ripristinare la perfetta simmetria della blastula, accettando una "Mitologia del ritorno amniotico". Nella sua mente la Terza guerra mondiale rappresenta lo squilibrio e l'autodistruzione definitiva di un mondo asimmetrico, l'estremo spasmo dell'elica destrogira del DNA. L'organismo umano è una mostra di atrocità di cui egli è involontario spettatore..."

XL 05-08-2019 19:26

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
https://youtu.be/MyRA1Db2OjQ?t=35s

XL 07-08-2019 12:10

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
«Allo stesso modo abbiamo perduto la luna, la fredda lucente, sempre varia luna. A lei spetterebbe di carezzare i nostri nervi, di lisciarli con la mano ferita della sua lucentezza, calmarli per ricondurli a serenità con la sua fresca presenza. Perché la luna è la padrona e la madre dei nostri corpi acquei, il pallido corpo della nostra coscienza nervosa e della nostra carne umida. Oh, la luna potrebbe calmarci e lenirci tra le sue braccia come la fresca grande Artemide. Ma noi l'abbiamo persa, nella nostra stoltezza: noi la ignoriamo, ed essa adirata ci fissa dall'alto e ci sferza con la sua frusta nervosa.»

«Ma anche dopo aver visto la faccia butterata della luna sulle fotografie dobbiamo noi proprio rinunziare alla luna? Anche razionalmente? Non lo credo. Anche se prestiamo fede alle butterate fotografie, anche se crediamo al freddo e alla neve e alla desolata morte della luna (e non ci crediamo mai completamente) la luna non è per questo completamente morta... La luna che sospinge le maree e regola i corsi delle donne, la luna che influenza i lunatici, non si riduce alla massa degli astronomi... La luna! Artemide! La grande dea dello splendido passato dell'umanità. Chi oserà dirmi che non è altro che una morta massa?»
«Essa non è morta. Può darsi che noi, noi siamo morti, noi moderni vermiciattoli mezzo morti, che rimpinziamo le nostre umide carcasse di forme di pensiero e non abbiamo piu alcuna sensuale realtà. Quando descriviamo la luna come morta, non facciamo che descrivere il nostro stato di morte. Quando troviamo lo spazio cosi orribilmente vuoto, non facciamo che descrivere la nostra insopportabile vacuità... Noi conosciamo la luna in funzione dei nostri telescopi e della nostra morte. Tutto quello che noi conosciamo è ormai nei termini della nostra morte»
«Credete voi davvero di potervi liberare dall'universo sistemando una massa morta qua, un globo di gas là, un po' di vapore dall'altra parte? Che puerilità! Come se l'universo non fosse che il cortile di una fabbrica di prodotti chimici! Quanto sciocco diventa l'uomo quando crede di essere variamente sapiente e di poter formulare le ultime e conclusive definizioni dell'universo! Non si accorge dunque che non fa che descrivere se stesso e che la descrizione che egli dà di se stesso non è che quella di uno dei piu morti e lugubri stati in cui l'uomo possa esistere? ... È la nostra descrizione vera? No, nemmeno per un istante, non appena si muti lo stato della nostra mente e della nostra anima. È vera per l'attuale stato di morte della nostra mente. Ma il nostro stato mentale sta diventando insopportabile e dovremo cambiarlo. Quando l'avremo cambiato, cambieremo anche tutta la nostra descrizione dell'universo. Non torneremo a chiamare la luna Artemide, ma il nuovo nome sarà molto piu vicino ad Artemide che a quello di una massa morta o di un mondo estinto. Non torneremo alla visione caldaica dei cieli viventi, ma i cieli riprenderanno vita per noi e quella visione esprimerà anche il nostro rinnovamento di uomini»

«Per questo hanno valore questi studi sull'apocalisse. Essi risvegliano l'immaginazione e ci danno, a momenti, un nuovo universo in cui vivere. Ci parrà forse che sia il vecchio cosmo dei babilonesi, ma non lo sarà. Non è possibile richiamare a vita una vecchia visione quando è stata soppiantata. Ma ciò che possiamo fare è scoprire una nuova visione in armonia con le memorie delle antiche antichissime esperienze che giacciono nel nostro intimo. Finché non siamo completamente morti e degenerati, le memorie della esperienza caldaica vivono ancora nel nostro intimo, a grande profondità»

XL 07-08-2019 15:02

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
Sublimazione del trauma natale

Psicologicamente, il dramma alchemico della "nidificazione" simboleggia una reazione depressa, che raggiunge il suo nadir e il suo punto di svolta. Il detto enigmatico "Non disprezzare la cenere, perché è il diadema del tuo cuore" indica una "incinerazione" depressa della personalità, che nello stesso tempo contiene i germi della guarigione del disordine umorale depresso. Come abbiamo visto, L'"aurora" bianca che illumina l'oscura notte dell'anima inizia un atto di rinascita che è un 'amara agonia per l'ego coinvolto. Le strane convulsioni dell'inconscio in questo punto culminante della depressione rivelano la scoperta di un secondo strato di trauma natale che appare come una edizione "alata" o sublimata del primo. L'esperienza regressiva della libido di morte e rinascita riflette le dinamiche psicobiologiche dell'impianto che, nel corso dell 'evoluzione embrionale, rappresenta un'operazione critica, dello stesso ordine di grandezza dell'atto di nascita.
Biologicamente l'impianto sottopone la blastocisti, o l'uovo fertilizzato nella sua forma perfetta, a tali pericoli e rischi e metamorfosi deformanti che l'esperienza regressiva dell'evento corrisponde ad un secondo trauma natale. L'unione divorante di "nidificazione" nell'utero è descritta con precisione dal simbolismo di queste pagine.

XL 09-08-2019 12:55

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
https://youtu.be/CIrvSJwwJUE

XL 09-08-2019 13:00

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
"Attorno a loro si stendeva il muro dei tabelloni pubblicitari, che recintavano le strade con repliche giganti dei bombardamenti sul Vietnam"

XL 09-08-2019 13:05

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
"Apocalisse. La mostra di quest'anno, alla quale i pazienti non erano stati invitati, aveva un segno inquietante: tutti i quadri insistevano sul tema della catastrofe planetaria, come se questi pazienti, così a lungo segregati, avessero avvertito nelle menti dei dottori e delle infermiere una specie di sconvolgimento sismico. Catherine Austin passeggiava nella palestra che ospitava la mostra, e queste immagini bizzarre, che fondevano Eniwetok e il luna park, Freud e Elizabeth Taylor, le ricordavano le lastre dei livelli spinali messi a nudo che stavano nell'ufficio di Tra-vis. Pendevano dalle pareti imbiancate come i codici di sogni incomprensibili, chiavi di un incubo nel quale ella aveva co-minciato a giocare un ruolo più attivo e determinato. Si abbot-tonò il camice con aria severa mentre il dottor Nathan le si av-vicinava, tenendo sotto il naso una delle sue sigarette col filtro dorato. «Ah, dottoressa Austin... Che cosa ne pensa? Vedo che è cominciata la Guerra all'Inferno»."

XL 09-08-2019 15:50

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
https://youtu.be/6IeojK4QXag?t=38

XL 12-08-2019 14:45

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 

XL 26-08-2019 21:41

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 

XL 14-10-2019 19:37

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 

https://filmperevolvere.it/o-bi-o-ba...zation-subita/

Winston_Smith 15-10-2019 11:53

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 

Masterplan92 16-10-2019 17:32

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
Chi crede all apocalisse?

chrissolo 23-10-2019 08:00

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
Quote:

Originariamente inviata da Masterplan92 (Messaggio 2355945)
Chi crede all apocalisse?

Apocalisse in senso religioso/biblico ?

Non ci credo minimamente.

In altri sensi ? nemmeno.

(sono ateo al 100%)

Non credo ad un destino o fato o predestinazione.

Se ci distruggeremo e annienteremo sarà per stupidità, follia, arroganza.. non per altro.

Se ci estinguerà qualcosa d'altro sarà frutto del caso, dell'indifferenza cosmica dell'universo.

Hazel Grace 30-10-2019 19:21

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
non si può essere tristi perché è una bella cosa, ci riuniremo con i nostri cari nel regno dei cieli e saremo in pace. Un giorno, dopo tante fatiche e sofferenze e perché no anche gioie, saremo insieme in paradiso

lowman's 30-10-2019 19:49

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
sogno sempre che la vita umana cessi di esistere, ma non c'è bisogno di distruggere il mondo

XL 02-05-2020 06:37

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 

Questo brano è tratto da "Cronache Marziane"...

https://youtu.be/cRFbDDfgbgY?t=1h19m51s

La vita sulla Terra non è mai stata composta di qualcosa di veramente onesto e nobile.
La scienza è corsa troppo innanzi agli uomini, e troppo presto, e gli uomini si sono smarriti in un deserto meccanizzato, come bambini che si passino di mano in mano congegni preziosi, che si balocchino con elicotteri e astronavi a razzo; dando rilievo agli aspetti meno degni, dando valore alle macchine anziché al modo di servirsi delle macchine. Le guerre, sempre più gigantesche, hanno finito per assassinare la Terra. Ecco che cosa significa il silenzio della radio. Ecco perché noi siamo fuggiti. La fortuna ci ha assistito. Non ci sono più razzi, sulla Terra. È ora che sappiate che la nostra non è affatto una partita di pesca su Marte. Ho voluto attendere fino a questo momento a dirvelo. La Terra non c’è più. I viaggi interplanetari non torneranno in auge per secoli, forse non torneranno più. Ma quel modo d’intendere e vivere la vita si è rivelato errato, e si è strangolato con le sue mani. Voi siete giovani. Vi ripeterò tutte queste cose, ogni giorno, finché non vi saranno entrate in testa per sempre.
Tacque per gettare dell’altra carta nel fuoco.

– Ora noi siamo soli. Noi e un pugno di altri nostri simili che arriveranno nei prossimi giorni. Abbastanza, comunque, per poter ricominciare. Abbastanza per voltare le spalle a tutto quello che fu nostro sulla Terra e ricominciare secondo nuove idee.

Il fuoco fiammeggiò altissimo, come per dare rilievo alle sue parole. E ora tutti i giornali erano stati bruciati, meno una carta. Tutte le leggi e le credenze della Terra erano arse e ridotte in cenere, che in breve il vento avrebbe disperso. Thimothy guardò l’ultima carta che il babbo gettò nel fuoco. Era una grande carta del Mondo, e si raggrinzì e si contorse, ardente, finché – flinf! – non si librò nell’aria e non scomparve lieve come una calda farfalla nera. Thimothy volse altrove lo sguardo.

– E ora vi farò vedere i marziani – disse il babbo. – Su, venite tutti con me, anche tu, Alice.

E la prese per mano. Michael stava piangendo di gusto, tanto che il papà dovette tirarlo su e tenerselo sulle spalle, mentre tutta la famiglia si dirigeva tra i ruderi al canale.
La notte scendeva immensa intorno a loro, e si vedevano le stelle. Ma Tim non riuscì a vedere la Terra. Era già tramontata. Ecco una cosa su cui valeva la pena di riflettere. Un uccello notturno fece udire il suo richiamo.

Disse il babbo:

– La mamma e io cercheremo d’insegnarvi. Forse non vi riusciremo. Ma non dispero. Abbiamo avuto molte cose da vedere e da imparare. Progettammo questo viaggio, anni fa, ancor prima che voi nasceste. Anche se non fosse scoppiata la guerra, saremmo venuti su Marte, credo, per restarci e crearvi la nostra nuova forma di vita. Ci sarebbe voluto ancora un secolo, prima che Marte fosse definitivamente avvelenato dalla civiltà della Terra. Ora, si capisce…

Erano giunti al canale. Un canale lungo, diritto, sottile, un canale ricco di frescura e di umidità e di riflessi, nella notte.

– Ho sempre voluto tanto vedere un marziano – disse Michael – ma non lo vedo mai. Eppure, me lo avevi promesso, papà!

– Guardali, dove sono, i marziani – disse il babbo, che si tirò Michael in braccio, indicandogli l’acqua.

Laggiù, i marziani? Michael cominciò a tremare. Erano là, i marziani, nell’acqua del canale, che ne rimandava l’immagine. Erano Tim, Mike, Robert, la mamma, il babbo. E i marziani rimasero là, a guardarli dal basso, per molto, molto tempo, in silenzio, a guardarli dall’acqua che s’increspava lieve…

abreazione 21-12-2020 08:59

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
Apocalisse vuol dire "rivelazione", perciò credo si possa cercare attivamente l'apocalisse ogni giorno: qualcosa che scardini il nostro mondo dalla fondamenta e lo riscriva

Dovremmo chiederci come trovare la nostra apocalisse quotidiana e il cambiamento mi è parso un inizio:
Ho letto in Miti, sogni, misteri di Eliade che ogni desiderio di cambiamento nascondo una nostalgia per la Creazione, quindi sono d'accordo con chi ha detto che si debba distruggere per ricreare.

Cos'ho cambiato da quando ho avuto la rivelazione che avrei dovuto "operare una Creazione"? Ho iniziato a morire, ovvero a eliminare tutte quelle abitudini tossiche in cui mi identificavo e che credevo mi rendessero quella che sono, ma ogni rituale di iniziazione consiste nel morire

Ieri sera sono stata in un boschetto a un'ora da casa per meditare, mentre la sera faceva posto alle spaventose possibilità notturne: ho potuto parlare con me stessa, finalmente. E' sempre tremendo incontrarsi come ricorda il mito del doppio e l'avvertimento: se incontrerai il tuo Doppelgänger, morirai. Non viene detto che ogni rituale di iniziazione consiste nel morire, e rinascere, ricreati (un rituale per gli aspiranti sciamani era di nuotare dalla prima alla nona buca scavata sotto il ghiaccio, prendendo aria dalle buche fra la prima e l'ultima...)

Sarebbe interessante sapere come operereste voi l'apocalisse quotidiana e la Creazione. (Quali rivelazioni potrebbero restituirvi un mondo diverso da come lo conoscete? etc)


XL 18-02-2021 22:23

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
https://www.youtube.com/watch?t=6646&v=V0VkmHwVOkQ

XL 19-02-2021 07:57

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 

XL 21-01-2024 08:36

Re: Fine del mondo / inizio del mondo
 
Alla deriva
c’è soprattutto il mare
il mare vero
l’annientante malinconia
delle alghe morte
alla deriva
ci sono sogni della sera
le ultime voci
dei fondali profondi.
Non posso esser vivo
e ricordare i morti
non voglio esser vivo
se devo ricordare i morti
da vivo non si vive
se ci accompagnano i morti
e l’ossessione della loro
esistenza.
Alla deriva
c’è invece il mare
il mare aperto infinito
alla deriva
c’è finalmente la vita
filtrata digerita
c’è la leggerezza
del corpo vuoto.


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