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Fino a che punto può valere la privacy?
Uomo, sposato con figli piccoli, vive una doppia vita e si fa beccare puntualmente sulle chat gay.
Non gli direste che si deve vergognare per mentire alla moglie, ai figli e avere anche la faccia tosta di fare finta di non essere gay perché è sposato? Dov’è il confine tra rispettare la privacy e dire le cose come stanno? Anche nei confronti di chi ha avuto coraggio e affronta tutti i giorni discriminazioni e solitudine, pur di non mentire e rovinare la vita a donne e bambini? Non dovrebbe pagarla? |
Re: Fino a che punto può valere la privacy?
Non me la sento di condannarlo.
Pagarla per cosa? Per tradire la moglie? Boh, sì, non è un bel comportamento, ma non farei la spia per ste robe. |
Re: Fino a che punto può valere la privacy?
Non farei la spia, ma alla fine l’importante è salvare la faccia, poi ognuno può fare ciò che vuole, anche mentire a moglie e figli.. questo non va bene
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Re: Fino a che punto può valere la privacy?
Pagarla per cosa?
Non è il primo e non sarà l'ultimo, poi magari il loro è solo un matrimonio di facciata e la moglie sa. E pure se non sa, spetterà a lei scoprirlo e prendere le sue decisioni. |
Re: Fino a che punto può valere la privacy?
Trovo ci sia troppo lassismo nella morale di oggigiorno. Tutto è lecito
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Re: Fino a che punto può valere la privacy?
Puntualmente beccato da chi?
Come fa ad essere gay ma ad aver sposato una donna e aver messo su famiglia? sarà bisessuale no? se è proprio gay lo è diventato? lo è sempre stato? vuol dire che si è costruito una vita di menzogne ed è gravissimo. Il tradimento anche se platonico o digitale è comunque un illecito e vale il divorzio con addebito e anche qualcos'altro se ha nascosto alla moglie la sua omosessualità per tutta la vita. La privacy è una materia complicata, dipende da chi sei tu, a chi devi dirlo e come devi dirlo. Se sei il suo psicologo e hai il segreto professionale è una cosa, se sei un giornalista e vuoi farne un articolo un'altra, se sei un conoscente e denunci a tutti i suoi amici su facebook e un'altra cosa ancora magari perfino calunnia, se invece sei un amico di famiglia e lo dici alla moglie non rischi proprio niente. |
Re: Fino a che punto può valere la privacy?
Io prenderei in considerazione il fatto che potrebbero essere una coppia aperta o separata in casa, sono più frequenti di quel che si pensa.
Nell'altro caso, questa moglie si accorgerà comunque che il marito passa del tempo in certe chat. Se fa finta di nulla, avrà le sue ragioni, discutibili o meno che siano, ma vanno rispettate. In caso contrario: io anche i più piccoli tradimenti li ho scoperti a centinaia di km di distanza, se lei non ci riesce avendo il fedifrago in casa.. beh, è solo selezione naturale. |
Re: Fino a che punto può valere la privacy?
Quote:
Purtroppo ho scoperto tutto dopo averlo conosciuto, mente da una vita. Per questo mi pongo il problema, ma non ne parlerei mai con nessuno. Mi sono sfogato con lui chiedendogli come fa a vivere una vita così, che mi fa inc. per la moglie e per i figli, di lui poco mi interessa. Posso capire non accettarsi, non riuscire a parlarne, non volere che di te si sappia ma se addirittura ti sposi e fai figli una cosa del genere non te la puoi e devi permettere. Per lo meno per come la vedo io. |
Re: Fino a che punto può valere la privacy?
Quote:
Non credo dato che vivono in un contesto provinciale e molto ‘all’antica’. In ogni caso si può notare che lui non è così maschile diciamo, lei non la conosco ma non penso sia molto acuta a sto punto, magari se l’è preso per disperazione, boh. |
Re: Fino a che punto può valere la privacy?
Quote:
Lui innamorato di lei ma con anche la passione per il pisello. Io non sarei gelosa se il mio compagno o la mia compagna andassero a letto con un uomo, anzi la cosa mi intrigherebbe parecchio. Forse è lo stesso per lei. Il contesto è provinciale e all'antica, ma magari loro non lo sono. |
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