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RagionierFantozzi 10-09-2008 16:10

fobia della lavagna
 
C'è qualcuno di voi che aveva questa particolare fobia?
Può sembrare una sciocchezza ma per me a scuola era diventato un limite. Mentre nelle interrogazioni orali non avevo particolari problemi appena dovevo scrivere alla lavagna, cominciavo a tremare e a scrivere sgorbietti invece che numeri. Incredibilmente dimenticavo le cose e non ero più capace di risolvere le equazioni che sul quaderno risolvevo senza problemi. Questa mia paura mi ha anche portato a fare delle figure pazzesche in quanto mi capitava anche di dimenticare quanto facesse 2+2.

RagionierFantozzi 10-09-2008 16:58

Perchè nessuno risponde mai ai miei messaggi :!: :?:
Mi sento escluso anche qui :cry:

Pride4 10-09-2008 17:01

In effetti andare alla lavagna o essere interrogati alla cattedra possono essere cose molto stressanti,soprattutto se non si è preparati.Mi ricordo che avevo paura di far ridere i miei compagni per qualche gesto inappropriato,per il fatto di sudare etc. ma principalmente per il fatto di essere spesso impreparato.Poi però piano piano la fobia è scomparsa,anche perché gli ultimi anni si interrogava di solito al banco.

desperados 10-09-2008 17:39

Io avevo paura dell'interrogazione ma non perkè fobia ma perkè spesso ero impreparato :)

paccello 10-09-2008 17:39

Beh vagamente ce l'avevo anch'io, perchè lì ti senti addosso gli occhi di tutti e sei, letteralmente, giudicato.

cancellato2488 10-09-2008 18:04

hmmm...invece io mi sono quasi sempre esaltato alla lavagna...mi è sempre venuto facile fare anche battute e scherzare con prof e compagni (anche quando ero diventato nella vita di tutti i giorni introverso e poco loquace assai)

Lyra 10-09-2008 19:18

Anche io mi sono sempre sentita in difficoltà alla lavagna, ancor più che non nelle classiche interrogazioni orali alla cattedra. In genere però riuscivo a controllare l'ansia e il tremore nel giro di qualche minuto cercando di concentrarmi solamente sul problema dato, consapevole che metà della classe non avrebbe comunque capito un tubo, mentre l'altra...si sarebbe fatta un sonnellino o una studiata per le ore successive! :D
Ah...meno male che è finita! :roll:

valmor 10-09-2008 19:23

Io ero in difficoltà ovviamente, mi trovavo molto più a mio agio essendo interrogato dal banco.

Diafobik 10-09-2008 19:31

quando ero un moccioso e andavo alle superiori ce l'avevo eccome
mi tremava la mano, scrivevo malissimo, ero strateso
primi sintomi di precifobia, ma ai tempi non se ne sapeva un piffero

Athena 16-09-2008 21:29

Mamma mia, io l'ho sempre avuta e ce l'ho ancora adesso..
Ho sempre paura di essere chiamata, sia alla lavagna che alle interrogazioni orali, mi trovo molto meglio nei compiti in classe scritti.
Alla lavagna e alle interrogazioni dimentico magicamente TUTTO, anche se il giorno prima ho studiato per 10 ore consecutive e so tutto a memoria, quando scrivo mi trema la mano, scrivo degli sgorbi invece di lettere o numeri e tendo a "salire" o "scendere" molto invece di scrivere dritto..
Anche quando vengo chiamata dal posto ho un po' di fobia, ma mooolta meno.. Non è possibile, mi si crea un caos mentale!

animaSola 16-09-2008 23:43

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Joker4 17-09-2008 01:30

A me piaceva la lavagna :) . Era l'elemento più detestato della classe e il simbolo di tutto quello che più ci scocciava delle interrogazioni; ma quando la cancellavo dal bianco delle lezioni o dei nostri scarabocchi e mi ritrovavo davanti al quel suo nero così grande, per un attimo diventava un porta su altri mondi.

JohnReds 17-09-2008 10:01

Io come in tutte le situazioni in cui devo mostrare il mio lato razionale e intellettuale alla lavagna e alla cattedra mi sentivo molto sicuro di me e mi galvanizzavo...

perchè ero al centro dell'atttenzione e non mi sentivo uno sfigato...cioè un pò di tensione me la dava, ma nei limiti fisiologici che penso da alle altre persone...non stavo male nemmeno quando non sapevo le cose, anzi stranamente mi sentivo più a mio agio quando facevo delle figure di m***a: perchè sentivo addosso il complesso "del secchione"(poichè ero bravo) e quindi non sapere le cose mi faceva sentire al pari degli altri, non dico più figo ma poco ci manca.

Caspio penso sono l'unico che godeva a essere interrogato :?

Penso che la non paura nasca che ero bravino a scuola e raramente facevo figuracce, se le facevo ero sicuro che avrei rimediato in poco tempo...

Prassi 17-09-2008 12:12

Le mie interrogazioni erano sempre del tipo "Ehm... unl'atra domanda??" "Ah si, quella... Ehm... Un'altra?" "Si la so, ci sto pensando... Uhm..." Mi ricordo anche quando traducevo latino alla lavagnia, le risate generali... Ma non è che lo traducevo, diciamo che lo "italianizzavo"...

paccello 17-09-2008 14:20

E' anche vero che a me, gli ultimi anni del liceo, alla lavagna per fare mate o fisica non mi chiamavano nemmeno più: la prof. mi conosceva e si rendeva conto che sarebbe stata una perdita di tempo per me e per la classe. Non è vittimismo eh, era proprio così: sapevo una mazza...


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