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Se il vostro psicologo/psichiatra vi dicesse...
Se il vostro psicologo/psichiatra vi dicesse dopo un numero non specificato di sedute e tentativi
"Lei non è un paziente trattabile, la terapia può anche terminare qui" Come reagireste? Cosa pensereste? Sono frasi che si possono dire o si dicono già? Le mie sono domande su una questione che non conosco per questo motivo ve lo chiedo, anche perché mi incuriosisce conoscere il vostro parere. |
Re: Se il vostro psicologo/psichiatra vi dicesse...
Il mio primo psi un giorno non si fece piu trovare, lo chiamai e non mi rispose e non si fece piu sentire ....
credo che sia stato un modo per dirmi quello... Cmq da regolamento deontologico degli psi quando un psicoterapeuta vede che non ci sono piu miglioramenti e le sedute sono inutili senza risultati ne dovrebbe parlare con il paziente e chiudere il percorso cosa ho pensato ? che non sono un caso recuperabile i miei blocchi non mi permettono di lavorare nelle sedute di psicoterapia e quindi sono inutili con il secondo psi (ci sono andato anni dopo il primo) dopo diverse volte che si arrabbiava per la mia "apatia" ho deciso di mollare e non andarci più |
La mia prima non mi ha detto proprio cosí,però mi ha fatto intendere che era ora di chiudere e poi io ho chiuso,e lei era pienamente d'accordo e mi è sembrata anche felice,dato che era dell'usl e non prendeva soldi da me ed era stufa delle mie beghe irrisolvibili.
Se un privato mi dicesse di chiudere la terapia,apprezzerei la sinceritá e l'etica,quando potrebbe continuare a prendere soldi |
Re: Se il vostro psicologo/psichiatra vi dicesse...
Penserei che ha ragione, perché non sono curabile e lo so benissimo. E' anche per questo che non mi faccio curare, tra gli altri motivi.
Però ci rimarrei malissimo sentendomelo dire, quindi preferisco evitare. |
Re: Se il vostro psicologo/psichiatra vi dicesse...
Quote:
... e non si comporta neanche in modo politically-correct, che va tanto di moda. Da uno nella sua posizione mi aspetterei, come minimo, che non danneggi il paziente. La mia impressione e' che LUI non sa come trattare il caso, e per non ammettere la sua ingnoranza, sta scaricando il suo errore su qualcun altro. |
Re: Se il vostro psicologo/psichiatra vi dicesse...
Quote:
O semplicemente non sa come comportarsi, ma per non fare la figura del "non so come aiutarti, mi metti in difficoltà", ti fa capire che sei un caso perso :sisi: |
Re: Se il vostro psicologo/psichiatra vi dicesse...
beh in effetti qualcuno E' un caso perso
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Mi è successo. Non ci sono più andato, tutto qui.
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Re: Se il vostro psicologo/psichiatra vi dicesse...
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E' comunque una valutazione probabilistica, lo psichiatra dice "In base a quel che s'è visto già il tuo caso non promette bene". E ce voleva uno psichiatra per capirlo? Ma più in generale medicina e psichiatria non servono solo per curare o far guarire, svolgono anche altre funzioni, altrimenti non esisterebbero gli interventi palliativi. Infatti io personalmente ho perso le speranze in relazione ad una soluzione definitiva, ma non in relazione ad altri tipi di interventi di varia natura, di supporto ecc. ecc. |
Io sarei in parte seccato per i modi, in parte felice per la sincerità, in parte dubbioso: gli avrei risposto «Ma è lei che non è capace di trattarmi o è la terapia della sua scuola a non funzionare nei miei casi? O pensa che qualsiasi terapia e terapeuta sia inutile poiché sono un caso totalmente irrecuperabile? Se pensa quest'ultima cosa: su cosa si basa per pensare ciò?».
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Re: Se il vostro psicologo/psichiatra vi dicesse...
Intanto grazie per le risposte, mi sono piaciute. Mi rendo conto in effetti di essere stato sintetico, avrei dovuto non usare il discorso diretto. Perciò la frase andrebbe presa con le pinze e non alla lettera in quanto era solo un esempio inteso a riassumere l'esito di lunghe discussioni e sedute con il terapeuta, con quest'ultimo che ad un certo punto della terapia se ne esce dicendo che questa per n motivi non può più portare benefici e che sia il caso, con modi si spera gentili, di smettere. :D
Ma era anche per capire se a livello di leggi o di sistema sanitario ciò comporti delle conseguenze, ad esempio in termini di invalidità, oppure limiti altri tipi di diritti come la possibilità di accedere ad altri tipi di cure più specifiche. |
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