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non avere una cultura
Non sapevo in che sezione aprire questa discussione quindi ho scelto questa comunque ultimamente ci penso spesso e mi pesa molto come cosa. Durante il periodo scolastico medie-superiori io non pensavo minimamente alla scuola come un luogo dove apprendere e crescere, cosa che bene o male gli altri a quell'età fanno... cioè sì, si divertono, hanno amici ma studiano, aiutati a casa o con forza di volontà com'è normale che sia. Io invece ho passato quel periodo a pensare a tutt'altro, a star male e addentrarmi sempre di più in complessi mentali e esperienze negative varie. Mia madre è ignorante, non le interessa proprio e mai le è interessato, non posso parlare con lei di cosa successe nel 1300 o di come ha avuto origine la Terra, non lo sa... l'importante è sapere con chi sta Belen. Questo mi fa star malissimo ma è meglio non parlarne, comunque so che non vorrei mai finire come lei ma a viverci insieme quella è la strada... Insomma ora ne risento molto, sono ignorante e non ho una cultura che penso sia davvero importante, ora cerco di leggere e guardare video-documentari sulla storia per esempio, studiando cose che tutti imparano già in prima superiore, e spesso dimentico tutto. Se mi capitasse di avere una discussione con qualcuno su fatti-personaggi storici mi vergognerei perchè in testa avrei il nulla cosmico e già mi è capitato, che brutta sensazione. Senza una cultura anche generale è facile essere sovrastati dagli altri, è facile essere presi in giro in più ambiti dato che non hai una visione del mondo da cui modellare le tue idee e portarle avanti, non risulti stimolante e interessante. vorrei sparire e basta
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Re: non avere una cultura
Però hai deciso di rimediare, e soprattutto hai sentito il bisogno di qualcosa che normalmente non interessa se non a una minoranza di persone in gamba.
Se questa tua aspirazione continuerà, tranquillo che vieni a capo di tutto; magari fatti un piano di lavoro perché col disordine si combina poco. |
Ti sei già messo in moto, questo é quello che conta, in breve colmerai il gap, fidati. Soprattutto se nella tua zona per caso c'é una biblioteca ben fornita. Sono un po' ovunque quindi non dovrebbe essere troppo difficile trovarne una, pensa che nella mia zona sono presenti ben due biblioteche, una ad una striscia pedonale di distanza, l'altra raggiungibile il 10 minuti. Sono pressoché ovunque. Le biblioteche sono un paradiso in terra per me. La scelta é vastissima e per di piú con la creazione di una semplice carta puoi portarti a casa un bel malloppo di libri da leggere per un certo tot di tempo. Fidati, io le frequento molto e non c'é niente di meglio, la cultura é lí sugli scaffali, ad un braccio di distanza. Anche se io ti consiglierei di lasciarti incuriosire e di leggere quello che piú ti piace perché forzarsi é quasi inutile.
Buona lettura :D Un consiglio spassionato se vuoi esplorare di piú storia, guardati Alessandro Barbero su Youtube se non lo fai giá. É uno storico piemontese che ha un carisma tale che nelle sue lezioni ti aggancia e non ti molla piú. É dannatamente bello ascoltarlo anche mentre si fa altro e si passa da Carlo Magno a Federico II, da Adrianopoli a Waterloo, da Caporetto a Garibaldi. Io ho il problema opposto al tuo invece. Quello che leggo, principalmente storia non posso condividerlo con nessuno. Il tuo gruppo é diverso ma io non ho mai sentito parlare ad una festa o le rare volte che sono uscito di cose culturali, cioé è anche giusto, immagina andare da una ragazza e dire:"Ehi, sai cosa é lo scutum ?". A nessuno interessa davvero quindi io mi crogiolo nella mia solitudine, nell'indifferenza dei professori (che al massimo dicono che ho una vasta cultura, utilissima da sola sisi ), dei coetanei e dei parenti (che al massimo mi mostrano come trofeo dicendo che sono "studioso") con il mio amico Cesare, nell'attesa di trovare qualcuno da agganciare per parlare finalmente di battaglie e assedi e conbattimenti. Se potessi lavorerei come guida in un museo infatti ma é impossibile. Non é tanto una questione di far vedere quanto io sappia. É come quando si era piccoli e si aveva una palla. Certo, tu da solo potevi provare a divertirti, la palla si puó lanciare e tirare in fondo ma giocare con altre persone non é piú divertente ?" |
Re: non avere una cultura
Se ti può consolare c'è gente laureata che fuori dai suoi campi di studi non sa una mazza,siamo nel 2019 con internet hai accesso a conoscenza illimitata,divertiti.
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Re: non avere una cultura
grazie per le risposte
Pima, sì mi guardo spesso i suoi video e l'hai descritto proprio bene, poi mi fa sentire meno sola... ce ne fossero di più così comunque fare la guida nei musei dev'essere un lavoro bellissimo per chi come te ama studiare ecc, mi spiace che dici sia impossibile Poi passerei ore ad ascoltare e rilassarmi mentre una persona mi racconta vari fatti storici e mi fa viaggiare nel tempo senza giudicarmi per la mia ignoranza, è un sogno totalmente egoistico proprio ahah |
Re: non avere una cultura
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Di positivo c'è che, se interessa un argomento, siamo predisposti a interessarcene e poco per volta costruire una solida base attorno a cui girare per mantenere quel livello di conoscenza sufficiente a "sentirsi sicuri" di sapere. |
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Egoistico mica tanto, se so una cosa in piú di una persona posso permettermi minimamente di giudicarlo ignorante. Anche perché magari io che ho passato un po' di tempo in piú sui libri posso ricordarmi a memoria le date da Romolo a Napoleone in ordine gustosamente cronolo ma lui a differenza mia sa riparare un auto. Barbero riesce perché é un uomo appassionato di storia e non giudica, anzi, con la sua parlantina e sua abilitá é in grado di coinvolgerti in un secondo in un altro mondo con uomini e donne di altri tempi. É un po' come essere le guide di un portale per andare in un altro mondo. E soprattutto mai fermarsi. Ad esempio rispetto all'anno scorso io con la musica METAL dei Sabaton a sfondo storico ho avuto modo di farmi incuriosire da un mondo che non conoscevo prima per niente, la guerra dei trent'anni e la guerra del Nord con la Svezia come potenza mondiale. La "cultura" é praticamente ovunque a mio parere, bisogna lasciarsi solo tentare dalla letteratura e dalla storia. |
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Si puó fare con chiunque, anche se ai miei coeatanei non interessa e quindi taccio. O ancora, immaginare la scena. Di Lepanto ho letto due libri circa due tre o quattro mesi fa eppure alcune cose sono rimaste come flash di immagini. Ad esempio il prete che vista la mala parata della sua galera decide di fregarsene del comandamento di non uccidere, di raccogliere una spada e di tentare di salvare la nave gettandosi sui turchi. La cosa piú divertente é che il suo assalto é stato cosí impetuoso che a furia di tirare spadate a destra e a manca ha messo in fuga da solo i turchi ammazzandone parecchi. PS: per la storia delle " immagini" ci sono anche i libri di Alberto Angela che funzionano. Sono a metà tra un saggio e un romanzo storico ma in alcune parti ti sembra di vivere in quel periodo storico, ad esempio in "Cleopatra: la storia della regina che conquistò Roma" Angela descrive in tal modo Roma e Alessandria D'Egitto, anche nelle piccole cose che sembra quasi di essere in quelle strade tra i mercanti e la gente. Consigliatissimo anche perché a dirla tutta se devo scegliere tra l'essere didascalico e non essere accessibile ad un largo numero di persone ed essere meno didascalico ed essere aperto a tutti la seconda (come dice lui stesso nella prefazione) é la cosa migliore. Non fate come me peró. Malelingue velenose affermano che io rovini i libri con il mio "metodo" ma io penso solo che siano molto molto vissuti, qualche piega e qualche piccola scritta mica impediranno di leggere il contenuto no? |
Re: non avere una cultura
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Re: non avere una cultura
Io sono ignorante in tutto. In questo più non ho neanche imparato “un’arte”. Praticamente l’inutilità fatta persona.
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Non é cosí problematica come cosa, nessuno vi chiederà mai la letteratura o la storia per un lavoro. Sono dei bei mondi da esplorare se uno ha tempo e voglia (e la cosa piú bella è che si puó leggere solo chi si vuole, quando si vuole) , anche per riflettere su se stessi a volte (l'inetto di Svevo mi ha causato non pochi traumi). É una cosa solo per se stessi praticamente peró se piace o per un attimo si vuole sfuggire dalla realtà ... PS: il primo affare quale era già ? Mi sa che o ho la memoria di un pesce rosso o non so ancora utilizzare bene il forum e mi sono perso qualcosa :^) |
Re: non avere una cultura
Ho dimenticato quasi tutto quello che ho imparato a scuola, dove molto spesso ero comunque distratta. Mi ero "appassionata" alla seconda guerra mondiale che ai tempi sapevo abbastanza bene, ora quasi nulla. Non ho mai tenuto in allenamento il cervello ed ora fatico ad apprendere due nozioni in croce. Pure a casa mia dilaga un po' di ignoranza, a parte mio fratello che invece sa un sacco di cose. Vorrei informarmi di più, ma mi manca la concentrazione, la mia testa è quasi del tutto atrofizzata, mi sento veramente stupida.
Continua su questa strada di cercare di documentarti più che puoi perché è sicuramente un aspetto positivo :) |
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Io ho la memoria di un pesce rosso, per questo ogni volta che faccio qualcosa segno sempre qualcosa ai margini del foglio e faccio dei riassuntini, cosí rileggo gli appunti e ricordo. La seconda via é quella di raccontare ad un esterno per vedere se capisce. Anche a tavola lo si puó fare, a cena o a pranzo ! |
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Secondo me tutto il tempo che si passa facendo qualcosa che ci puó piacere e arricchire non é mai tempo perso quindi potresti lanciati tranquillamente. Piano piano i risultati si vedono ! |
Re: non avere una cultura
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Per me è lo stesso. Mi sento veramente ignorante e questo va ad aggiungersi ai tanti fattori che mi causano disagio quando mi trovo in presenza di altre persone. Inoltre, da quando ho iniziato a frequentare certi ambienti su telegram e forum specifici, queste lacune sono ancora più evidenti. Questo, come hai detto tu, rende difficoltoso per noi sviluppare un'idea, un punto di vista. Io sono diventato come un osservatore esterno e distaccato; scruto entrambe le facce della medaglia senza prendere posizione. Ogni tanto provo a "studiare" qualche argomento che mi interessa; recuperare ciò che ho perso a scuola; ripercorrere i passi della storia ma dimentico tutto dopo poco tempo. Non sono più abituato e la mia testa è colma di altri pensieri, problemi e preoccupazioni che oscurano tutto il resto. |
Re: non avere una cultura
Lissa, il fatto che tu ti voglia fare una cultura ti fa onore. Di sicuro ti permetterà di avere delle belle soddisfazioni in diversi campi. Se capirai cosa ti piace di più puoi specializzarti e usarla per trovare lavori qualificati e ben retribuiti. Alla fine dei giochi vedrai che ne sarà valsa la pena, te lo dico perché avendo preso io il diploma con un voto alto adesso che cerco lavoro posso accedere a delle selezioni in cui richiedono un punteggio minimo per partecipare mentre altri che non hanno studiato non possono farlo.
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Beh, se si volesse si potrebbe organizzare qualcosa un giorno tutti assieme, che so, guardare una conferenza del Barbero su Youtube. Anche per tenerci un po' compagnia, i i venerdí e i sabati li passo sempre a casa da solo ...
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Re: non avere una cultura
the dreamer, quoto tutto ciò che hai detto... pure io in diverse situazioni non riesco mai a prendere una posizione oppure mi capita di assecondare gli altri nonostante non sia d'accordo... è anche che vorrei sempre evitare di parlare, non reggo la troppa convinzione delle persone dato che io non riesco ad esprimere la mia e quindi lascio intendere "sisi hai ragione"
comunque pima a me andrebbe bene |
Re: non avere una cultura
Lissa mi sa non hai presente la cultura degli italiani , è veramente pessima, non leggono libri e nemmeno i quotidiani, di sicuro sei sopra la media visto che stai facendo qualcosa in merito
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Re: non avere una cultura
Anche io mi sento ignorante.
Ho fatto una scuola superiore professionale e parliamoci chiaro.....destinata a scarti delle medie, cosa che non mi sono mai sentito. Studiavo pochissimo e il pochissimo bastava per passare l'anno,poi pensavo ai miei problemi di timidezza e bullissmo. Essendo timido non parlavo nemmeno,quasi mai..... ne ha risentito anche il mio eloquio e la sicurezza nell'esprimermi. Con sforzi ho raggiunto una laurea trimestrale....studi molto professionalizzanti che quindi hanno colmato in minima parte il mio gap culturale. Si avrei fatto tutto in modo differente......e forse avrei avuto ambizioni chiare già all'"età delle medie. Non avrei successo e carriera comunque,ma la curiosità di quello che avrei potuto dare rimane. |
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