![]() |
Dallo strizza - cervelli
Wé fobici, come va ? Spero bene !
Da buon fobico prima di gettarmi in una qualsiasi situazione sociale immagino i possibili scenari, utopistici o distopici che potrebbero accadere. Cosí vale anche per lo psicoterapeuta da cui vorrei andare, giusto per sbloccare una situazione che è immobile da troppo tempo; al massimo mi metteranno in un manicomio e non scriveró più qui. Comunque non chiedo tanto se andare da uno psicologo sia stata un'esperienza utile o meno per voi perché temo che in base a chi ci si ritrovi le argomentazioni possano variare ampiamente ma una descrizione dell'ambiente rispondendo a poche semplici domande ... Ad esempio: - Generalmente come è fatto uno studio da psicologo ? C'è una stanza d'attesa ? Chiamano per nome ? C'é bisogno di un biglietto ? - Quando si entra dove ci si siede ? Io avendo fatto Freud quest'anno mi immagino il lettino ma penso che non sia piú cosí, lo spero perché tanto non riuscirei per l'ansia nemmeno a sedermi come dio comanda. - Come avete iniziato la discussione ? Con che argomenti avete iniziato ? - Consigli su come evitare di scappare dallo studio o al colloquio ? Perché di solito io ho il mio metodo Pomasky. Se arrivo in ritardo e la porta dell'aula é già chiusa (mannaggia al professore bischero) aspetto tre secondi davanti alla porta e poi prima che il mio cervello possa suggerirmi il contrario busso all'improvviso. Cosí non posso piú tornare indietro e devo per forza entrare. Consigli simili esistono ? Non vale lo spegnere il cervello, altrimenti quello poi mi chiude davvero al manicomio. Grazie ^^ |
Puoi stare tranquillo dallo psicologo, non vederla come una prestazione. Puoi anche startene in silenzio tutto il tempo o parlare a vanvera. Uno psicoterapeuta non è lì per giudicarti.
La stanza sarà arredata a seconda dei gusti e delle possibilità economiche del professionista. Non si usa più il lettino, a meno che non si segua un percorso di psicoanalisi. Solitamente ci si siede faccia a faccia a un paio di metri di distanza su poltrone tanto più comode - anche in questo caso - quanto più il signore o la signora di fronte a te è benestante. Gli psicoterapeuti non ti fanno aspettare per entrare. Potrebbe anche esserci una sala d'attesa, ma, data la puntualità, ti conviene presantarti giusto due o tre minuti prima dell'appuntamento. |
Quote:
|
Re: Dallo strizza - cervelli
Non è che il lettino non si usi più, è che lo si è usato sempre e solo in psicoanalisi, non in psicoterapia.
È buffo sentire, come è sempre più frequente, che il lettino non si usi più, mostra il modo con cui la mente cerca di ignorare l'esistenza di qualcosa (in questo caso della psicoanalisi), ed è un modo buffo, come lo sono sempre i meccanismi della mente. |
Quote:
|
Re: Dallo strizza - cervelli
Quote:
L'idea che sia un processo per conoscere davvero come funziona la propria mente al giorno d'oggi è ridicolo, s'è visto che l'introspezione riflessiva fa acqua da tutte le parti e non è utile per conoscere come funzioniamo davvero. La psicoanalisi perciò è un intervento simile a qualsiasi altro colloquio "terapeutico", è una psicoterapia tra altri tipi di psicoterapia basati sul colloquio, anche se gli psicoanalisti son convinti del contrario e sosterranno che la psicoanalisi non è psicoterapia. Pensano di avere in mano chissà quale strumento per entrare in contatto con chissà quali verità e mettono in mezzo in vari discorsi sempre la parola "profondo", ma di profondo c'è ben poco, si trovano sullo stesso piano di tanti altri. Nella migliore delle ipotesi questi interventi fanno star meglio (in qualche senso) le persone che si rivolgono a questi professionisti e perciò in termini utilitari in tal senso andrebbero inquadrati questo tipo di interventi. Per sapere come stanno le cose bisogna usare strumenti più accurati ed oggettivi, non far quattro chiacchiere in una stanza con una persona barbuta che ha alle spalle un'enorme libreria. |
Quote:
Va bene anche quello vista la mia condizione. Anche se è un effetto placebo piuttosto costoso. Ma altrimenti che facciamo ? Mica posso aspettare che la scienza trovi dopo lunghe e faticose ricerche un metodo accurato ed oggettivo. Farei in tempo ad avere i capelli bianchi io che ho appena 18 anni. Hai per caso avuto un'esperienza negativa o sei invece un appassionato di scienza che quindi è abituato a ragionare secondo schemi logici oggettivi ed universali ? Perché nel secondo caso avrai la mia stima eterna essendo io una capra in quelle materie. Nel primo avrai una pacca sulla spalla per la brutta esperienza, con la speranza che io non finisca da un pazzo. |
Re: Dallo strizza - cervelli
Quote:
Non affermo sia inutile e nemmeno che sia un placebo, reputo solo la psicoanalisi un intervento o una terapia che sta sullo stesso piano di altre terapie basate sulla parola. Perché poi non è detto che si debba basare tutto sulla parola. E' un mio modo di vedere che dipende da certe mie riflessioni, non ha a che fare con la mia esperienza diretta o con qualche delusione. |
Quote:
|
Re: Dallo strizza - cervelli
Prima di entrare,suonerai il campanello e qualcuno ti aprirà la porta.A questo punto o entrerai subito nello studio oppure aspetterai qualche minuto nella sala d'attesa. Appena inizierà il colloquio ti chiederanno il motivo per cui sei qua e a questo punto spiegherai la situazione. Ti siederai semplicemente su una sedia e parlerai. Tranquillo che andrà bene
|
Re: Dallo strizza - cervelli
Per esperienza, se il psicoanalista è bravo ti porterà su binari differenti senza che nemmeno tu te ne accorga.
Gran parte di spunti personali che per me ora sono essenziali derivano da parte delle mie sedute. Non dico mi sia cambiato il mondo, ma ho visto miei cortocircuiti mentali e capito cose che ritengo importanti per me stesso. Non è detto sia così anche per te, come non è detto che lo psicoterapeuta sia bravo. |
Re: Dallo strizza - cervelli
Ad esempio:
- Generalmente come è fatto uno studio da psicologo ? Avrebbe un qualche impatto sapere come è fatto uno studio? Che immagine hai dello studio? A volte sono solo delle stanze adattate al contesto. Spesso anche in condivisione con altri professionisti. C'è una stanza d'attesa ? Chiamano per nome ? C'é bisogno di un biglietto ? Non mi è mai capitato. Però non la vedrei come una specie di pronto soccorso dove vieni chiamato per l'iniezione di routine. Generalmente comunque non incontri altri pazienti a parte quello che sta andando via. - Quando si entra dove ci si siede ? Io avendo fatto Freud quest'anno mi immagino il lettino ma penso che non sia piú cosí, lo spero perché tanto non riuscirei per l'ansia nemmeno a sedermi come dio comanda. Ha qualche importanza sapere a priori dove sederti? E se semplicemente rimani in piedi in attesa che lo psicologo ti dica di sedere? Oppure, se ti siedi dove ti pare? A seconda delle situazioni puoi decidere che per te quella persona non è confortevole e decidi di provarne un'altra. Inoltre Freud è stato il padre ma poi sono nati molti figli e la terapia, oggigiorno, è talmente articolata e variegata che non ha più senso parlare di Freud secondo me. Se hai bisogno, puoi farti un po' di cultura (mooolto velocemente) su google per capire i vari orientamenti e quale pensi potrebbe confarsi a te. Ma anche qui, molto dipende da te e da come interagisci e ti trovi con lo psycho. - Come avete iniziato la discussione ? Con che argomenti avete iniziato ? Di solito c'è un colloquio conoscitivo in cui ti fa delle domande da cui prendere spunto oppure dei test. - Consigli su come evitare di scappare dallo studio o al colloquio ? Perché di solito io ho il mio metodo Pomasky. Se arrivo in ritardo e la porta dell'aula é già chiusa (mannaggia al professore bischero) aspetto tre secondi davanti alla porta e poi prima che il mio cervello possa suggerirmi il contrario busso all'improvviso. Cosí non posso piú tornare indietro e devo per forza entrare. Consigli simili esistono ? Non vale lo spegnere il cervello, altrimenti quello poi mi chiude davvero al manicomio. Io direi che se senti questo bisogno di scappare, lo confessi al terapeuta se riesci, altrimenti vai via con una scusa perché quello spazio e quel tempo sono tuoi e devi sentirti a tuo agio. Magari poi puoi spiegare via sms le motivazioni perché è indiretto. |
Caspiterina, non mi ero accorto delle risposte, grazie a chiunque abbia scritto, non quoto tutti perché sono un fobico incapace.
Buono a sapersi che posso scappare E buono a sapersi come si svolge la cosa. Prima era tutto buio e quindi la fantasia e la paura ingrandivano e ampliavano la faccenda, ora ho almeno uno spiraglio di luce che non mi possa prenderr male per una cosa che non mi aspettavo ! |
Re: Dallo strizza - cervelli
Il lettino si usa in psico analisi, e solo quando il terapista ti giudica pronto, possono passare mesi o anni
|
Re: Dallo strizza - cervelli
La mia psico riceveva in uno studio medico polifunzionale
Facevo attesa come in ospedale, vicino a persone che dovevano fare ecografie o visite ortopediche Di positivo c'era che una volta incontrai una persona che conosco e gli dissi che andavo da ortopedico (la gente non si fa mai i ca... propri) |
Re: Dallo strizza - cervelli
Quote:
|
Re: Dallo strizza - cervelli
Quote:
|
Quote:
|
Re: Dallo strizza - cervelli
Quote:
Ora che ci penso, non credo siano così stronzi Uno che conosco lo misero sul lettino dopo poco tempo e nel giro di un anno risolse molti dei problemi , credo abbia avuto problemi "localizzati", non è un fobico Per molti di noi la situazione è più complicata |
Re: Dallo strizza - cervelli
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 01:42. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.