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Adler 13-09-2008 11:34

Quote:

Originariamente inviata da IperBo
caro adler...
ma... quindi tutti quelli che hanno avuto un'educazione sbagliata dai genitori (iperprotettivi o ipercritici) e/o subiscono ingiustizie nella vita sociale, si ritrovano chiusi in casa?!

Una "cattiva" educazione da parte dei genitori può portare l'individuo ad avere una bassa autostima di sè. Tuttavia questo fattore a volte non è da solo sufficiente per generare la sociofobia.
Come diceva giustamente 1897 possono esserci anche molteplici cause che, tutte sommate, generano il disturbo che tutti conosciamo.
Ma ritengo che i rapporti familiari siano alla base di tutto:
se i tuoi genitori riescono a darti il giusto amore, comprensione e stima più difficilmente si verrà traumatizzati da eventi e cause esterne.
Per questo ritengo che l'educazione sia un fattore essenziale nella presenza o meno della disturbo sociofobico. :wink:

aisljng 14-09-2008 17:50

ho votato cause familiari
sono stati così pesanti, attivi e schiaccianti che ... credo proprio che bisognerebbe parlare di genitori che , come i miei , non ti riempiono di botte ..MA
MA

Adler 14-09-2008 20:43

Quote:

Originariamente inviata da aisljng
ho votato cause familiari
sono stati così pesanti, attivi e schiaccianti che ... credo proprio che bisognerebbe parlare di genitori che , come i miei , non ti riempiono di botte ..MA
MA

Ma?
Comunque vedo che la "causa familiare" ha al momento ricevuto più voti delle altre opzioni. Interessante. :D

spike 14-09-2008 21:13

ereditarie direi,ho un padre "malato" e una madre "sana",di conseguenza aggiungerei cause familiari,inoltre fui vittima di bullismo in prima superiore,per cui aggiungerei extra familiari,ora sto un pò meglio solo grazie alle arti marziali,un pò di bb e citalopram

Adler 14-09-2008 23:32

Quote:

Originariamente inviata da spike
ereditarie direi,ho un padre "malato" e una madre "sana",di conseguenza aggiungerei cause familiari,inoltre fui vittima di bullismo in prima superiore,per cui aggiungerei extra familiari,ora sto un pò meglio solo grazie alle arti marziali,un pò di bb e citalopram

Non è detto che la "malattia" è stata trasmessa per via ereditaria. Magari sei stato più semplicemente influenzato dal comportamento di tuo padre e dagli altri episodi che hai scritto. :wink:
A titolo di confronto posso dirti che i miei genitori sono tutti e due "sani", nel senso che non soffrono di timidezza o sociofobia.
Ciao

meryoc 14-09-2008 23:35

maria
 
annullamento della personalita' - la mia diagnosi e' questa

Adler 15-09-2008 09:57

Re: maria
 
Quote:

Originariamente inviata da meryoc
annullamento della personalita' - la mia diagnosi e' questa

Ciao meryoc :wink:
Potresti essere più chiara? Non ho capito bene cosa vuoi dire. :?

Ciao

1897 15-09-2008 17:03

Quote:

Originariamente inviata da Adler
Quote:

Originariamente inviata da IperBo
caro adler...
ma... quindi tutti quelli che hanno avuto un'educazione sbagliata dai genitori (iperprotettivi o ipercritici) e/o subiscono ingiustizie nella vita sociale, si ritrovano chiusi in casa?!

Una "cattiva" educazione da parte dei genitori può portare l'individuo ad avere una bassa autostima di sè. Tuttavia questo fattore a volte non è da solo sufficiente per generare la sociofobia.
Come diceva giustamente 1897 possono esserci anche molteplici cause che, tutte sommate, generano il disturbo che tutti conosciamo.
Ma ritengo che i rapporti familiari siano alla base di tutto:
se i tuoi genitori riescono a darti il giusto amore, comprensione e stima più difficilmente si verrà traumatizzati da eventi e cause esterne.
Per questo ritengo che l'educazione sia un fattore essenziale nella presenza o meno della disturbo sociofobico. :wink:

La mia opinione è che le cause principali della fobia sociale/personalità ansiosa vadano ricercate in modo particolare nello stile di attacemento materno nonchè nell'ambiente che circonda il bambino i primi anni di vita.... Un ambiente in cui il bambino viene costantemente denigrato in concomitanza con un attacamento insicuro è altamente probabile che porti a sviluppare una personalità molto ansiosa... Un attaccamento insicuro con un ambiente ospitale forse attuisce i'insicurezza...

Altrimenti per quale altra causa ci sono bambini che già dall'asilo sono estramemente timidi (al punto da non socializzare con gli altri bambini della sua età) e ipersensibili??

1897 15-09-2008 21:44

Quote:

Originariamente inviata da AnimaSola5
Non saprei...semplicemente sono nata con questo carattere...Attribuire la colpa all esterno..o all educazione dei miei genitori mi sembra azzardato...e deviante soprattutto...Di certo il tipo di vita che ho condotto...dentro e fuori casa ha accentuato quelli che sono le mie inclinazioni naturali...Ora non posso fare altro che cercare di raddrizzarle...

Non credi di poter trovare una giustificazione al tuo malessere nell'attaccamento materno?

animaSola 15-09-2008 21:48

Quote:

Originariamente inviata da 1897
Quote:

Originariamente inviata da AnimaSola5
Non saprei...semplicemente sono nata con questo carattere...Attribuire la colpa all esterno..o all educazione dei miei genitori mi sembra azzardato...e deviante soprattutto...Di certo il tipo di vita che ho condotto...dentro e fuori casa ha accentuato quelli che sono le mie inclinazioni naturali...Ora non posso fare altro che cercare di raddrizzarle...

Non credi di poter trovare una giustificazione al tuo malessere nell'attaccamento materno?

Assolutamente no...Se per attaccamento intendi il rapporto con mia madre.(con cui nn son mai andata d'accordo e da piccina mi ha cresciuta nonna)...Se invece circoscriviamo la causa della mia ansia a lei...di certo si..è proprio ereditaria.

Adler 15-09-2008 22:36

Quote:

Originariamente inviata da 1897
Altrimenti per quale altra causa ci sono bambini che già dall'asilo sono estramemente timidi (al punto da non socializzare con gli altri bambini della sua età) e ipersensibili??

A questa domanda risponde un grande psicologo come Alfred Adler (il mio nick è proprio un omaggio a lui):

"Adler fu il primo a notare come il bambino, soprattutto nel primo periodo della sua vita, avverta una grave situazione di inadeguatezza, manifestando di conseguenza un grande bisogno di aiuto. È questa la situazione che egli definisce, intenzionalmente, sentimento di inferiorità, termine da lui utilizzato per indicare quella fisiologica e consueta condizione di insufficienza e di insicurezza che manifesta il fanciullo di fronte al mondo ancora sconosciuto, in cui vivono personaggi più grandi, più forti e più esperti di lui.
Se gli apporti ambientali gli saranno favorevoli, il bambino supererà successivamente, in modo graduale, il disagio dell'inferiorità, in concomitanza con lo sviluppo somatopsichico, con il processo di apprendimento e con l'integrazione sociale, dapprima collaudata nella cerchia della famiglia e, via via, al di fuori di questa. Se, al contrario, gli stimoli saranno negativi, o verranno percepiti come tali, è probabile che si verifichi, come conseguenza, un rafforzamento dell'ordinario sentimento di inferiorità, tanto da far scivolare fatalmente il soggetto nel complesso di inferiorità, che è sempre patologico. Secondo Adler non è possibile studiare un essere umano in una condizione di isolamento sociale, in quanto ognuno di noi fa parte di un contesto sociale."

Link della fonte:
http://www.nienteansia.it/tipi-di-ps...dividuale.html

PS: ho preferito riportare una sintesi della sua teoria e non il testo originale per motivi di facilità di lettura. :wink:

@ Animasola:
Se ci pensi un attimo noi siamo il risultato delle esperienze che facciamo:
il nostro modo di pensare, le nostre credenze, la nostra cultura sono tutti aspetti evidentemente legati all'ambiente in cui viviamo. Allora perchè la fobia sociale dovrebbe essere ereditaria e non derivata dall'esperienza?

Ciao :D

1897 16-09-2008 09:25

Quote:

Originariamente inviata da Adler
Quote:

Originariamente inviata da 1897
Altrimenti per quale altra causa ci sono bambini che già dall'asilo sono estramemente timidi (al punto da non socializzare con gli altri bambini della sua età) e ipersensibili??

A questa domanda risponde un grande psicologo come Alfred Adler (il mio nick è proprio un omaggio a lui):

"Adler fu il primo a notare come il bambino, soprattutto nel primo periodo della sua vita, avverta una grave situazione di inadeguatezza, manifestando di conseguenza un grande bisogno di aiuto. È questa la situazione che egli definisce, intenzionalmente, sentimento di inferiorità, termine da lui utilizzato per indicare quella fisiologica e consueta condizione di insufficienza e di insicurezza che manifesta il fanciullo di fronte al mondo ancora sconosciuto, in cui vivono personaggi più grandi, più forti e più esperti di lui.
Se gli apporti ambientali gli saranno favorevoli, il bambino supererà successivamente, in modo graduale, il disagio dell'inferiorità, in concomitanza con lo sviluppo somatopsichico, con il processo di apprendimento e con l'integrazione sociale, dapprima collaudata nella cerchia della famiglia e, via via, al di fuori di questa. Se, al contrario, gli stimoli saranno negativi, o verranno percepiti come tali, è probabile che si verifichi, come conseguenza, un rafforzamento dell'ordinario sentimento di inferiorità, tanto da far scivolare fatalmente il soggetto nel complesso di inferiorità, che è sempre patologico. Secondo Adler non è possibile studiare un essere umano in una condizione di isolamento sociale, in quanto ognuno di noi fa parte di un contesto sociale."

Link della fonte:
http://www.nienteansia.it/tipi-di-ps...dividuale.html

PS: ho preferito riportare una sintesi della sua teoria e non il testo originale per motivi di facilità di lettura. :wink:

Beh si avvicina di molto all'ipotesi che ho formulato io questa teoria... Anche perchè non c'è altra giustificazioni possibile che motivi un eccessiva timidezza in bimbi molto piccoli....

X Animasola: Ti posto l'articolo che spiega cosa gli stili di attaccamento...

Stili di attaccamento:

sicuro – equivale ad una relazione empatica tra madre-figlio, una madre attenta alle esigenze ed aspettative del figlio, sintonica, amorevole, disponibile, calda ed accogliente, che fornisce una base sicura ossia una sicurezza che ella intervenga quando il bimbo ha un problema. Il figlio sente di conseguenza una sicurezza, matura un senso di autostima visto che costruisce la sua immagine su quella che gli viene trasmessa dalla madre e si sente protetto. Si allontana da ella per esplorare il mondo sicuro che nel momento del bisogno lei interverrà al suo richiamo; il bimbo è legato alla madre da una corda e ad una certa distanza si gira e inizia a cercare la madre, ne è attaccato. Nel momento in cui ella si dovesse assentare proverà un senso di angoscia che sarà rientrato dopo pochi minuti il ritorno della madre che lo ri-abbraccia, si sentirà soddisfatto e si sentirà subito sicuro di riprendere ad ispezionare il mondo. Con uno stile di attaccamento sicuro con la madre il bimbo ha buone probabilità di instaurare legami affettivi stabili (vedi anche counseling affettivo emotivo) con il sesso opposto e di poter gestire le separazioni e i lutti secondo degli stadi di consapevolezza ed elaborazione della separazione e della angoscia che si crea.

insicuro ambivalente.ansioso – le madri sono incostanti nella loro attenzione e dedizione al figlio e non gli consentono una base sicura che gli permetta di ispezionare tranquillamente il mondo. L’ambivalente quando non percepisce la madre va in ansia e anche quando ella ritorna e lo riabbraccia non gli bastano pochi minuti per rassicurarsi della sua presenza, che ci sarà nel momento del bisogno e quindi dedicarsi ad attività ispettive. Si aggrappano sempre più forte alla mamma quanto più è la loro insicurezza sulla sua presenza anche se lei fosse violenta con loro; alternano momenti in cui gettano per terra giocattoli tentando di controllarla e tenerla con se e altri momenti in cui scalciano rabbiosi e tentano di allontanarsi e di punirla per il fatto che li ha lasciati soli.

insicuro evitante – una madre che tiene distante il bimbo e non gli consente di avvicinarsi costantemente e sperimentare una base sicura o li rifiuta. Il bimbo di conseguenza non si avvicinano alla madre e evitano il contatto e al ritorno della madre non si avvicinano ma allo stesso tempo non riescono a riprendere il gioco e l’esplorazione.

insicuro disorganizzato – ha una miriade di impulsi che non sa come gestire.
http://www.progettocounseling.it/Att...to_718818.html

aisljng 16-09-2008 14:50

Quote:

Originariamente inviata da Adler
Quote:

Originariamente inviata da aisljng
ho votato cause familiari
sono stati così pesanti, attivi e schiaccianti che ... credo proprio che bisognerebbe parlare di genitori che , come i miei , non ti riempiono di botte ..MA
MA

Ma?
Comunque vedo che la "causa familiare" ha al momento ricevuto più voti delle altre opzioni. Interessante. :D

MA hanno fatto ricatti affettivi, ricatti economici, hanno cercato fin da bambina di rendermi funzionale a loro, non a un mio stare nel mondo ...

Perchè interessante ? sarebbe interessante saperlo :)

acquarius_72 16-09-2008 14:59

Ciao ,

Nel mio caso secondo me:

il fatto di non essere bello
l'educazione troppo rigida
subito troppe violenze quando ero piccolo
ci metterei pure essere stato cresciuto dalla televisione.

Adler 16-09-2008 20:54

@aisljng:
E' interessante perchè sapere la causa di un evento aiuta a prevenirlo. Volete che anche i nostri figli siano come noi? :lol:

@mezzelfo:
rientri nelle "cause extra-familiari". Violenza subita da persone esterne al nucleo familiare.

@acquarius_72:
A parte il discorso televisone le tue esperienze di vita sono simili alle mie. :(
Ma in particolare quelle che, a mio avviso, hanno inciso più profondamente sono:

1) Le violenze subite
2) L'educazione severa

Ciao :wink:

1897 16-09-2008 21:06

Quote:

Originariamente inviata da Adler
@aisljng:
E' interessante perchè sapere la causa di un evento aiuta a prevenirlo. Volete che anche i nostri figli siano come noi? :lol:

@mezzelfo:
rientri nelle "cause extra-familiari". Violenza subita da persone esterne al nucleo familiare.

@acquarius_72:
A parte il discorso televisone le tue esperienze di vita sono simili alle mie. :(
Ma in particolare quelle che, a mio avviso, hanno inciso più profondamente sono:

1) Le violenze subite
2) L'educazione severa

Ciao :wink:

Addirittura parli di figli?? Io non vorrei arrivare neanche a domani mattina! :P

Comunque.... Sembra che mettendo assieme i risultati, le maggiori cause della fobia sociale siano un educazione troppo severa e un ambiente scolastico/extrascolastico in cui si subiscono atti di bullismo....Concordate tutti?

Adesso sarebbe interessante capire se effettivamente esiste una correlazione tra fobia sociale e bullismo oppure le nostre storie sono simili per coincidenza e che cosa intendiamo per educazione severa.... Adesso non ho tempo, domani spiego cosa intendo per educazione severa....

Adler 16-09-2008 22:40

Beh, si cerca di essere ottimisti! :roll:
Non penso assolutamente che il fattore "bullismo" sia casualmente comune a tanti di noi. Essere vittime di violenza può rappresentare un trauma e minare a fondo la propria autostima, specie nell'infanzia!

Per educazione severa intendo quella in cui le figure paterna e materna si impongono sui figli, da un livello superiore, senza aprire un dialogo o scendere a compromessi con essi. Un educazione in cui non c'è libera comunicazione di emozioni, in cui il figlio è "costretto" a seguire un insieme di regole ed idee senza avere possibilità di scelta o replica.

Ciao

1897 17-09-2008 09:24

Quote:

Originariamente inviata da Adler
Beh, si cerca di essere ottimisti! :roll:
Non penso assolutamente che il fattore "bullismo" sia casualmente comune a tanti di noi. Essere vittime di violenza può rappresentare un trauma e minare a fondo la propria autostima, specie nell'infanzia!

Per educazione severa intendo quella in cui le figure paterna e materna si impongono sui figli, da un livello superiore, senza aprire un dialogo o scendere a compromessi con essi. Un educazione in cui non c'è libera comunicazione di emozioni, in cui il figlio è "costretto" a seguire un insieme di regole ed idee senza avere possibilità di scelta o replica.

Ciao

Ma l'ottimismo è una tortura! Quando penso che ho 21 anni e la vita potrebbe essere ancora molto lunga, mi viene da stare male.... :roll:

In ogni caso... Anche io sono convinto che non sia affatto casuale se una vittima del bullismo arriva a sviluppare una fobia sociale o una personalità evitante.... A riguardo chissa' se esistono studi che confermano le nostre tesi per cui una vittima di bullismo è altamente probabile che diventi fobico sociale o una personalità evitante....

Per il fattore educazione severa intendo dire di avere genitori severi al punto da spaventare i figli anche solo con uno sguardo... Ma nel mio caso credo che le cause vadono ricercate nell'attaccamento materno... Perchè (come già detto) fin dall'asilo ero estramemente timido, l'educazione e il bullismo quindi, hanno senz'altro influito, ma bisogna capire cosa mi è successo dagli 0 ai 3 anni....

Comunque.... Sono sempre più convinto che la fobia sociale e la personalità evitante seppur non siano disagi gravi, siano disagi altamente debilitanti......

Adler 17-09-2008 10:25

Quote:

Originariamente inviata da 1897
Quote:

Originariamente inviata da Adler
Beh, si cerca di essere ottimisti! :roll:
Non penso assolutamente che il fattore "bullismo" sia casualmente comune a tanti di noi. Essere vittime di violenza può rappresentare un trauma e minare a fondo la propria autostima, specie nell'infanzia!

Per educazione severa intendo quella in cui le figure paterna e materna si impongono sui figli, da un livello superiore, senza aprire un dialogo o scendere a compromessi con essi. Un educazione in cui non c'è libera comunicazione di emozioni, in cui il figlio è "costretto" a seguire un insieme di regole ed idee senza avere possibilità di scelta o replica.

Ciao

Ma l'ottimismo è una tortura! Quando penso che ho 21 anni e la vita potrebbe essere ancora molto lunga, mi viene da stare male.... :roll:

In ogni caso... Anche io sono convinto che non sia affatto casuale se una vittima del bullismo arriva a sviluppare una fobia sociale o una personalità evitante.... A riguardo chissa' se esistono studi che confermano le nostre tesi per cui una vittima di bullismo è altamente probabile che diventi fobico sociale o una personalità evitante....

Per il fattore educazione severa intendo dire di avere genitori severi al punto da spaventare i figli anche solo con uno sguardo... Ma nel mio caso credo che le cause vadono ricercate nell'attaccamento materno... Perchè (come già detto) fin dall'asilo ero estramemente timido, l'educazione e il bullismo quindi, hanno senz'altro influito, ma bisogna capire cosa mi è successo dagli 0 ai 3 anni....

Comunque.... Sono sempre più convinto che la fobia sociale e la personalità evitante seppur non siano disagi gravi, siano disagi altamente debilitanti......

Ho già postato la teoria di Alfred Adler circa "il sentimento di inferiorità" nell'infanzia dell'individuo e penso che sia abbastanza credibile. :wink:

Assolutamente si: la fobia sociale è altamente invalidante ma credo che, così come ce la siamo beccata, con le giuste esperienze essa può anche scomparire. :lol:
Chi di voi sapeva che Ligabue era un timido prima di fare successo? :roll:

1897 17-09-2008 12:34

Quote:

Originariamente inviata da Adler
Quote:

Originariamente inviata da 1897
Quote:

Originariamente inviata da Adler
Beh, si cerca di essere ottimisti! :roll:
Non penso assolutamente che il fattore "bullismo" sia casualmente comune a tanti di noi. Essere vittime di violenza può rappresentare un trauma e minare a fondo la propria autostima, specie nell'infanzia!

Per educazione severa intendo quella in cui le figure paterna e materna si impongono sui figli, da un livello superiore, senza aprire un dialogo o scendere a compromessi con essi. Un educazione in cui non c'è libera comunicazione di emozioni, in cui il figlio è "costretto" a seguire un insieme di regole ed idee senza avere possibilità di scelta o replica.

Ciao

Ma l'ottimismo è una tortura! Quando penso che ho 21 anni e la vita potrebbe essere ancora molto lunga, mi viene da stare male.... :roll:

In ogni caso... Anche io sono convinto che non sia affatto casuale se una vittima del bullismo arriva a sviluppare una fobia sociale o una personalità evitante.... A riguardo chissa' se esistono studi che confermano le nostre tesi per cui una vittima di bullismo è altamente probabile che diventi fobico sociale o una personalità evitante....

Per il fattore educazione severa intendo dire di avere genitori severi al punto da spaventare i figli anche solo con uno sguardo... Ma nel mio caso credo che le cause vadono ricercate nell'attaccamento materno... Perchè (come già detto) fin dall'asilo ero estramemente timido, l'educazione e il bullismo quindi, hanno senz'altro influito, ma bisogna capire cosa mi è successo dagli 0 ai 3 anni....

Comunque.... Sono sempre più convinto che la fobia sociale e la personalità evitante seppur non siano disagi gravi, siano disagi altamente debilitanti......

Ho già postato la teoria di Alfred Adler circa "il sentimento di inferiorità" nell'infanzia dell'individuo e penso che sia abbastanza credibile. :wink:

Assolutamente si: la fobia sociale è altamente invalidante ma credo che, così come ce la siamo beccata, con le giuste esperienze essa può anche scomparire. :lol:
Chi di voi sapeva che Ligabue era un timido prima di fare successo? :roll:

Si, anche secondo me la teoria che di Adler è abbastanza credibile... Ma sostanzialmente non spiega perchè ci sono bambini timidi che tendono ad autoescludersi già a partire dall'asilo...

Per quanto riguarda Ligabue.... Non per spaccare il capello in quattro ma... Un conto è la timidezza, un altro conto è la fobia sociale o la personalità evitante che sono due stati ansiosi "patologici" e che compromettono la normale vita sociale....


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