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Quest'uomo merita di essere conosciuto..
Nessuno fino ad ora mi ha dato più sollievo e speranza di quest'uomo
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Re: Quest'uomo merita di essere conosciuto..
anche Mauro Scardovelli, con cui a volte Quaglietta fa video, spiega cose notevoli con un linguaggio comprensibile.
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Re: Quest'uomo merita di essere conosciuto..
Nell'esempio che ha fatto della persona che perderà il lavoro, un individuo può provare di sicuro a distrarsi sapendo che non ci può far niente, ma secondo me la mente è programmata già a monte per far tornare con insistenza quel problema rilevante da risolvere.
E' come quando hai un dolore, talvolta se riesci a riempire totalmente lo stato cosciente con altro magari non lo senti (l'attenzione cosciente se è completamente immersa in altro non potrà contenere le sensazioni corporee, perché lo spazio è limitato), ma quasi sicuramente tornerà, per così dire, a pulsare quel dolore (da sveglio). Anche col dolore si può essere benissimo consapevoli che non si è capaci magari di far nulla e si è impotenti, ma il cervello mica funziona in maniera tale che se sai di essere incapace di curarti poi disattiva le sensazioni di dolore, continuerà ad inviare questo segnale alla coscienza per farti attivare e riparare il danno (che tu ne sia capace o meno a tutto il sistema non gliene frega nulla). Se occupi da sveglio la coscienza con altro magari funziona, ma prima o poi dovrai andare a dormire, e là magari torneranno idee relative alla perdita del lavoro, incubi vari e via dicendo. Dormendo puoi disattivare le sensazioni corporee ma non le preoccupazioni che colpiscono la coscienza per altre vie. A me talvolta è capitato di avere poi il sonno disturbato da certe preoccupazioni anche quando mi ero distratto durante la giornata e non ci avevo pensato. Non trovo proprio vera l'idea che poi scivola tutto via se non si fa nulla, anche non facendo nulla in termini attivi coscienti, certi sistemi poi si attivano comunque e pulsano come dei dolori. L'idea che tutto si risolva come nell'esempio del "boom! -> spavento -> non è successo nulla" se poi uno non ci pensa più (di proposito là dove si ha controllo), non mi ha convinto molto. Certi pensieri arrivano comunque anche quando ti occupi di altro se la parte non cosciente ritiene rilevante risolvere certe cose (anche se sei incapace non gliene frega nulla come col dolore). A me è capitato più volte di occuparmi di qualcosa ed essere distratto da questa intermittenza che tornava e ritornava. Sarebbe spassosissimo controllare con la mente il dolore... Ma si può fare? Posso controllare il dolore in maniera tale da tagliarmi un braccio senza sentire nulla? :interrogativo: |
Re: Quest'uomo merita di essere conosciuto..
Quote:
Non sono capace di risolvere un certo problema e quindi cerco di distrarmi con altro, quest'altro però non riesce a catturare completamente il mio interesse, questo un po' alla volta si sposta di nuovo su quel problema là senza alcuna concatenazione. Sto facendo la spesa e la mente va di nuovo là e non importa mica a questa se io ne sono capace o meno di ottenere certe cose, le ritiene rilevanti e "mi dice" che queste devono interessarmi, non quelle di cui mi sto occupando. In base alla mia esperienza posso riconoscere cosa mi interessa e cosa è più rilevante, non deciderlo. Che io mi voglia disinteressare del fatto che tra un po' perderò il lavoro perché non ci posso far nulla, al mio sistema automatico sottostante non gliene frega nulla. Quando mi dicono di non preoccuparmi e pensare ed interessarmi ad altro tanto non si può far nulla, non è che la cosa funziona. Si suppone a monte che si abbia il pieno controllo rispetto a cosa ritenere rilevante, ma non penso che lo decidiamo noi, fosse per me riterrei direttamente irrilevante tutto e non me ne fregherebbe più niente di niente, lavoro, vita, esistenza, tutto, livellerei tutto da vivo come diceva totò quando parlava della morte. Ci sarebbe il disinteresse più totale di ogni cosa perché tutto è divenuto equivalente. Ma se non fai questo poi muori, se non fai quest'altro poi questo e quell'altro, se non ti interessi a nulla poi diventi vuoto, poi soffri, devi essere un Budda, non devi esserlo, e la preghiera, e lo yoga, e le emozioni, e la meditazione, e l'automobile, e le tubature ostruite, e non arrivo a fine mese, e... Ma magari ci riuscissi a livellare tutto e non avere alcuna priorità o interesse con una scelta definitiva, non ci sarebbe proprio a monte alcun interesse di controllare alcunché o di essere in un modo piuttosto che in un altro. Sei adattato? Chi se ne frega. Non sei adattato? Chi se ne frega. Se siamo davvero noi a controllare questo interesse, ma perché dobbiamo scegliere di essere interessati proprio all'adattamento? :nonso: Per questo poi penso che lo stato in cui la materia è tornata all'inorganico, in cui si è morti effettivamente non sia poi così malvagio, davvero si è livellato tutto, a un vivo potrebbe interessargli di non esser morto, di far figli, di avere donne, di far questo e quell'altro, ma a un morto non interessa realmente più nulla, nemmeno di resuscitare. Questo al più è un desiderio dei vivi. |
Re: Quest'uomo merita di essere conosciuto..
Quote:
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