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Preoccupazione influente?
Pensate che, se smetteste di preoccuparvi per qualcosa di non dipendente minimamente da voi che potrebbe accadere, aumenterebbero le probabilità che quel qualcosa avverrebbe effettivamente?
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Re: Preoccupazione influente?
Non pensate a male, è una domanda che pongo a me stesso quotidianamente o quasi, ma a cui fatico a dare una risposta.
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Re: Preoccupazione influente?
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così rendo molto meno del solito. |
Re: Preoccupazione influente?
no, anzi semmai penso il contrario che a dedicarci pensieri piu' facile si realizzi, che l'incubo si avveri
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Dipendo cosa intendi per non dipende assolutamente da noi. Tipo un terremoto?
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Re: Preoccupazione influente?
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Re: Preoccupazione influente?
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Se aumentano le probabilità facendo qualcosa (compreso il non preoccuparsi) vuol dire che a monte non è vero che non dipende minimamente da noi il verificarsi di questo qualcosa. Se lanci una moneta ti puoi preoccupare fino allo sfinimento che esca testa o non preoccuparti affatto di questa cosa qua, se il verificarsi di "lancio di una moneta = testa" è indipendente dal resto, non modifica le probabilità di verificarsi. Tutto quel che potresti fare o pensare lasciano le probabilità di questo esito inalterato. Se è vera la premessa relativa alla non dipendenza (da te e quel che fai) le probabilità dovrebbero rimaner fisse per definizione, non potrai in questi casi impedire alla croce di diminuire le probabilità di venir fuori (qualsiasi cosa fai o pensi) una volta effettuato il lancio. Se a monte invece non sei affatto sicuro sia indipendente da te, non si può dire nulla, potrebbe capitare di tutto; anche il preoccuparsi o meno dell'esito potrebbe incidere sull'esito stesso di certi "esperimenti". |
Re: Preoccupazione influente?
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Eppure. |
Re: Preoccupazione influente?
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Ad esempio non può reggere che credi sia indipendente da quel che pensi l'esito di qualcosa se poi preghi per ottenere questo esito, se preghi per ottenere quel risultato vuol dire che pensi ci sia una qualche connessione tra il pregare e l'effetto, se preghi così perché ti va di farlo, tanto alla fine non cambia nulla, invece la cosa ha tutt'altro senso. Un'altra idea è questa, se certe variabili x, y, z, ... possono variare tutte sullo stesso dominio di variazione e sono davvero indipendenti tra loro, è inutile fissarne alcune sperando che altre non assumeranno certi valori, questi li assumeranno comunque se è vero che variano tutte in modo indipendente. La verità è che a monte non credi siano indipendenti da quel che fai e pensi certe certe cose, sospetti ci siano delle connessioni e che controllando certe variabili (di pensiero o azione) riuscirai a controllare altre variabili perché non indipendenti dalle prime. E' inutile assumere una premessa e notare che non si credono vere le conseguenze se non la si crede vera. Se non la si crede vera la premessa, non vedo perché poi si dovranno credere vere le conseguenze di questa premessa e stupirsi poi della cosa. |
Re: Preoccupazione influente?
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Ma qui non intendevo troppo parlare di una cosa del genere, altrimenti come domanda avrei posto più o meno "credete nel karma e/o nelle punizioni divine, in un ordine universale che punisce chi lo viola, anche involontariamente?" |
Preoccuparsi in un certo senso è anche informarsi facendo l esempio del terremoto o immaginando dei pericoli o situazioni che potrebbero avvenire, per esempio l a caduta di un albero nel bosco e quindi sentendo un ramo che si spezza guardi in alto. O se devi fare un tratto lungo in strada guardi il meteo.
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