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Passato: affrontarlo o fuggire da esso
Secondo voi è meglio affrontare il passato di petto o allontanarsi il più possibile da esso fuggendo via, sapendo che gli eventi che sono avvenuti e/o non avvenuti non cambieranno comunque?
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Re: Passato: affrontarlo o fuggire da esso
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Re: Passato: affrontarlo o fuggire da esso
Forse sarebbe meglio affrontarlo ma io non ci sono mai riuscita
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Re: Passato: affrontarlo o fuggire da esso
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Re: Passato: affrontarlo o fuggire da esso
Beh ma il passato è il passato, ovvero in quanto passato è passato. Quel che è fatta è fatta. Se ne può parlare, se ne può discutere, ci si può gettare per terra urlando e tirando calci, ma il passato è il passato. Life is irreversible.
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Re: Passato: affrontarlo o fuggire da esso
tutti i presunti amici che avevo e che mi hanno pugnalato alle spalle alla fine mi hanno fatto capire che non valgono niente, neanche il mio rancore che è solo dolore ulteriore che ci si porta dietro.
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Re: Passato: affrontarlo o fuggire da esso
Secondo me sarebbe meglio lasciar scivolare via il passato.
Il rancore eterno non ti aiuta e nemmeno cercare.. cosa? Un chiarimento, un dialogo con terzi su questioni ormai antiche (e forse dimenticate da determinati soggetti). In un modo o nell'altro ti stai aggrappando ai tempi che furono e facendo così limiti il tuo presente. L'unico modo per staccarti è mettere tutto in un cassetto. Non esiste un'altra via. Ormai quelle situazioni sono andate e non mi pare il caso di fare delle sedute spiritiche. Piuttosto cerca di ragionare considerando esclusivamente il presente, prendi le redini della tua vita. Metti da parte frasi del tipo "X ha fatto questo, Y mi ha condizionato" perché comportandoti così finisci per delegare le responsabilità, trovare scuse. Ora sei grande, puoi farti carico delle cose che non funzionano ed aggiustarle. Il rancore è un problema tuo e non di terzi..puoi risolverlo da solo impegnandoti (tanto) e considerandolo come una giustificazione illusoria. E' un ragionamento forse duro ma rimette il potere nelle tue mani. Pensaci :) |
Re: Passato: affrontarlo o fuggire da esso
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Re: Passato: affrontarlo o fuggire da esso
vorrei tanto tornare indietro e non fare certe cose, vorrei parlare con certe persone, chiarire cose sospese.. tutto ciò che vorrei è tornare indietro e non ricadere negli stessi errori.. ma è impossibile e questo mi mette una tristezza infinita, perché non si può riparare ciò che si è rotto, non si può più rimediare a ciò che è stato
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Re: Passato: affrontarlo o fuggire da esso
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Re: Passato: affrontarlo o fuggire da esso
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Re: Passato: affrontarlo o fuggire da esso
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Re: Passato: affrontarlo o fuggire da esso
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Concordo pienamente sul fatto che il passato condizioni il presente. |
Re: Passato: affrontarlo o fuggire da esso
Ringrazio tutti per le risposte.
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Re: Passato: affrontarlo o fuggire da esso
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Per superarle e elaborarle il discorso è più complesso e sicuramente doloroso. Al CSM sostenevano che le persone vanno affrontate, hanno provato a farmi fare incontri con i miei ma non sono serviti a niente se non a causarmi un enorme disagio e ulteriori blocchi, la mia attuale terapeuta invece mi sta facendo affrontare la situazione senza dover mettere di mezzo la mia famiglia, nel mio caso non serve, non sono una ragazzina e non vivo con loro, posso distaccarmene usando altri metodi. |
Re: Passato: affrontarlo o fuggire da esso
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Immagina di essere uno scrittore e di avere delle scadenze. Ti metti alla scrivania, provi a buttare giù qualche paragrafo ma le idee sono confuse, non sai da che parte cominciare. Hai paura di sbagliare e la pagina di word resta drammaticamente bianca. Rimandi di un giorno, due, una settimana. Ad una certa arriva la data della consegna e il materiale non c'è. Come la mettiamo?. Vedi, molti artisti hanno ricevuto nel tempo critiche, derisioni, colpi bassi. Tutte queste situazioni possono generare delle insicurezze e, di conseguenza, è facile ritrovarsi bloccati. I blocchi, però, vanno superati in qualche modo. E l'unica è iniziare a battere i tasti, scrivere, scrivere, scrivere. Ripensare al passato non è un errore, anzi. E' un modo per crescere, comprendere, capire i motivi alla base dei nostri comportamenti. La consapevolezza dovrebbe aiutarci a vivere il presente in modo più sano e adatto a noi. Però sai perché ho parlato di scusanti? Perché tu hai raccontato di provare un forte rancore. L'astio non permette di elaborare nulla, ti fa concentrare solo sul torto subito e basta. Dare la colpa a X, sperare in una qualche scusa da parte sua non ti farà sentire meglio. Tra l'altro dovresti sollecitare tu il "chiarimento", non sarebbe nemmeno una situazione cercata dall'altra parte. Inoltre l'insicurezza non si può aggiustare con un "mi dispiace" tardivo. Per riparare l'autostima serve molto più lavoro, impegno. Per questo ti consiglio di fare quanto possibile per liberarti realmente dal rancore e per concentrarti sul presente. Tu sei qui, adesso. Sporcati le mani, sperimenta, butta giù due righe :) . Pensa a quello che devi fare oggi e non divagare, prova a lasciare il passato da parte. Cerca di dominare il pensiero, sei il padrone della tua mente. Prendendo un pochino le distanze riuscirai anche a vivere meglio in generale e - magari tra qualche anno - a osservare tutto da un punto di vista diverso, più efficace. |
Re: Passato: affrontarlo o fuggire da esso
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Io il mio passato lo affronto sempre nel senso che ho capito come sia impossibile lasciarselo alle spalle e ripartire di punto in bianco senza niente perché purtroppo il passato pesa sempre come un macigno in ogni aspetto della vita, soprattutto quello sociale.
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