Un'adolescenza mai vissuta
Il titolo dice tutto, è noto che l'adolescenza sia un passaggio fondamentale per l'essere umano, ti forma caratterialmente e attraverso di essa capisci come funziona il mondo. Diciamo che considero adolescenza il periodo che va dai 14-15 ai 21-22 anni. Questo periodo io l'ho passato dal punto di vista delle compagnie scolastiche e extra-scolastiche dove spesso venivo escluso nel migliore dei casi e bullizzato nel peggiore dei casi. Per non parlare delle relazioni con l'altro sesso, mentre vedevo che i miei coetanei cominciavano a fare le prime esperienze, i primi flirt, le prime uscite, i primi baci e infine i primi rapporti sessuali, io rimanevo continuamente tagliato fuori da tutto ciò. Era come se ci fosse un muro invisibile tra me e tutto quello che mi circondava.
Ancora oggi risento di questo gap a livello relazionale con il mondo femminile. Mi capita spesso di pensare a come deve essere fidanzarsi, camminare mano nella mano con una ragazza, fare un viaggio con lei, gli abbracci, le litigate, le riappacificazioni, l'intimità. Tutte cose arcane per me. Attraverso le esperienze con l'altro sesso impari a calibrarti e ti sviluppi a livello emotivo...e io da questo punto di vista sono come un tredicenne. Anche se per puro miracolo dovesse capitarmi di conoscere qualcuna, cosa le racconterei della mia vita? come farei a mantenere la relazione senza avere nessun background alle spalle? Come mi comporterei nelle varie situazioni? E voi, vi rivedete in queste sensazioni? |
Potrei sottoscrivere in pieno tutto ciò che hai detto e in particolare quando parli dell'impossibilità di sviluppare una relazione senza alcun background, questa cosa l'ho percepita di recente quando mi è capitato di interessarmi a una persona del sesso opposto, si prova veramente un senso di frustrazione tremendo.
Per il resto beh, io soffro di fobia sociale da quando avevo 15 anni, già prima non era certamente tutto rosa e fiori ma poi questo dannato disturbo mi ha fatto piombare nell'abisso più nero in cui mi trovo ancora oggi. |
Re: Un'adolescenza mai vissuta
Una vita mai vissuta ormai..magari fosse solo l adolescenza
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Re: Un'adolescenza mai vissuta
Pienamente d'accordo con te
Già il gap lo incominciavo a sentire quando andavo alle medie, dove gli altri avevano già i primi contatti con il sesso opposto Lungo gli anni avvertivo sempre questa mancanza, illudedomi che sarebbe stata solo questione di tempo Anch'io mi chiedo cosa si prova ad abbracciare qualcuno , fare una passeggiata tranquilla, guardarsi negli occhi e così via Mi ritrovo a 21 anni con zero esperienze e ai miracoli non ci credo più |
Re: Un'adolescenza mai vissuta
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Re: Un'adolescenza mai vissuta
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A 22 anni soffro di gravi lacune sotto diversi aspetti, non solo quello relativo alla sfera relazionale o sessuale, mi mancano proprio le basi per vivere in questo mondo. Butti un dodicenne nel mondo degli adulti, e questo sono io...un pesce fuor d'acqua in ogni situazione. Figuriamoci il poter entrare in intimità con una persona, se non semplicemente parlare per più di 10 minuti con una ragazza...cose di un altro pianeta per me. Penso che certe lacune non si possano recuperare del tutto, in questo caso dovrò essere bravo nel nasconderle. |
Re: Un'adolescenza mai vissuta
Beh a partire dai 14 fino ai 18 anni ho vissuto praticamente da hikikomori , fino ad oggi ho recuperato qualcosa , ma a 22 anni dovrei preoccuparmi di altro,tipo trovare un lavoro, invece di testa sono rimasto ai 14 anni. Anche mia madre me l'ha detto in faccia che ho buttato i migliori anni della mia vita
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Re: Un'adolescenza mai vissuta
bah io sono stato forse fortunato ad essere adolescente nei fine '80 inizio '90, in cui si era tutti sfigati con la tuta.. non è come adesso che tutti scopano, si drogano e vanno in disco. Prima il massimo della felicità era noleggiare un CD e copiarlo su nastro. ho passato tutta l'adolescenza a giocare con l'amiga 500 oppure a fare lavori di bricolage (si, lo so ero l'unico al mondo).. poi ovvio che a 17-18 anni la gente iniziava a fidanzarsi, a baciarsi.. e vederli era un trauma assurdo..e allora giù di alcool..
ho avuto un periodo "decente" fra i 20 e i 27 anni, ma prima e dopo il nulla più assoluto..e questo poi si sente a 41 anni, quando hai l'esperienza del 18enne e gli altri stanno già alla seconda moglie. |
Re: Un'adolescenza mai vissuta
Un paio di anni fa andai da un neurologo che mi fece alcune domande sulla mia vita personale che mi misero abbastanza in imbarazzo(Se avevo figli, famiglia, lavoro, relazioni) alla fine mi disse in maniera sbrigativa che avevo la "sindrome del quindicenne"(ne avevo 30):miodio:
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Non posso fare altro che constatare quanto questa piaga della singletudine cronica sia diffusa...mal comune mezzo gaudio?? Non credo proprio...del resto siamo tutta gente che IRL mette una maschera diciamo...non penso si parli di cose così intime e delicate con amici o colleghi.
Quindi restano questi luoghi virtuali in cui sfogarsi, meglio di nulla. Ai ventenni: non mollate, voi avete ancora qualche possibilità!! |
Re: Un'adolescenza mai vissuta
Maturare in fretta ha dei lati positivi, non ho mai seguito mode o avuto fasi (tipo punk, truzzo, emo oppure metallaro nonostante ascoltassi questo genere) ma al tempo stesso ti esclude e non ti fa vivere esperienze che andrebbero vissute, almeno per come è la società oggi.
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Re: Un'adolescenza mai vissuta
se avessi potuto fare uso di farmaci quando ero ragazzo, avrei potuto controllare la mia ansia e riuscire a stabilire un minimo di rapporti coi miei coetanei. ma i miei genitori erano contrari. ho idea che in fondo volevano che soffrissi, provavano ostilità nei miei confronti per avere avuto piu vantaggi materiali rispetto a loro.
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Re: Un'adolescenza mai vissuta
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Re: Un'adolescenza mai vissuta
eh lo so....!un mucchio di rimpianti,tanto amaro in bocca, forte senso di vuoto e con la consapevolezza che anche se accadesse qualcosa non sarà mai come averla sperimentata in quello che è il periodo più bello della vita....
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Re: Un'adolescenza mai vissuta
Mi chiedo la stessa cosa quando vedo una coppia,quando ne vedo una giovane mi intristisco,che mi sono persa?Che si prova?Perché sono così?Tante domande, le risposte me le d'ho'da sola,perché anche le amicizie sono perse,è solo una lunga camminata solitaria!
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Re: Un'adolescenza mai vissuta
Questa storia dei rimpianti adolescenziali mi ha fatto piombare in depressione e devo ancora rialzarmi
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Re: Un'adolescenza mai vissuta
Non vivere l'adolescenza a pieno significa che già erano presenti problemi, poi chiaro che è un passaggio fondamentale a cui si somma poi la post adolescenza non vissuta, la maturità non vissuta ecc, e alla fine non riesci più a recuperare perchè sei alle elementari con le tabelline e gli altri al terzo anno di università con l'esame di matematica 3.
Non è che ti alzi una mattina e comincia a conoscere avere esperienze ecc...come non ti alzi una mattina e dal nulla guidi l'aeroplano o un sommergibile |
Re: Un'adolescenza mai vissuta
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Re: Un'adolescenza mai vissuta
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dipende dall'età che hai... fino ad una certa età, diciamo prima dei 20-22 c'è ancora qualche speranza di rimediare. da un punto di vista interpersonale ed emotivo con l'altro sesso. non è un dogma, ma è più probabile. dopo diventa complicato perchè le aspettative diventano sempre di più. in ogni caso per me è esattamente lo stesso. nonostante sia ultratrentenne, e nonostante una storia di 3-4 anni avuta tra i 20 e 30 anni, sono tornato a sentirmi come un tredicenne. emotivamente e non. anche quel poco di esperienza fatta è svanita. e l'adolescenza, o meglio i danni di quella non vissuta, è tornata a farsi sentire. :( |
Re: Un'adolescenza mai vissuta
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Re: Un'adolescenza mai vissuta
La mia adolescenza è stata schifosa, per dire un eufemismo. Ero una ragazza cicciona, eccessivamente tutelata dai propri genitori e mi sentivo diversa perché avevo (anche se in realtà le ho ancora) ambizioni e sogni diversi.
Ho fatto più pazzie e cavolate nell'ultimo anno che in tutta la mia adolescenza. Non posso fare l'adolescente sempre, ma ho avuto qualche occasione per combinare cavolate, pazzie e fare esperienze solo ora e ho deciso di cogliere queste occasioni al volo. Però devo dirlo: mi sono divertita un sacco. |
Mi ritrovo esattamente in questa situazione e quella che era un po’ di ansia e paura con gli anni è diventata sociofobia e terrore.
Una ragazza, come mai la potrò conoscere? Non ho amici, non ho giro sociali, esco poco e niente. Già questo mi taglia fuori. Mettendo il miracolo che trovi una, questa ci starebbe con uno che balbetta per l’emozione nel migliore dei casi e sviene in preda ad un attacco di panico nel peggiore? Sono davvero disperato. |
Ti capisco perfettamente e concordo con quello che dici.
Io ho passato l'adolescenza chiusa in camera a farmi i film mentali. Andavo a scuola e oltre a quella non avevo contatti coi coetanei. Quando stavo a fine liceo ormai avevo cominciato a mentire su cosa facevo il sabato sera perché dire a tutti che stavo sempre in casa era imbarazzante. Le mie compagne mi raccontavano le cose che facevano e quelle più amiche mi chiedevano perché non mi sbilanciassi mai sulle cose personali. Relazionalmente un disatro. Io ero considerata una brutta ragazza, se prendevo qualche cotta l'interessato non sapeva nemmeno della mia esistenza. Solo un ragazzo mi ha addocchiata in tutto il liceo ed io non ho mai capito se proprio non mi interessasse o se fosse solo che evitavo come sempre tutto quanto per le mie insicurezze. Anche vicino ai 20 anni è andata così. Qualcuno ha provato ad avvicinarmi ed io ho sempre detto no. C'è da dire che non mi interessavano quei ragazzi. Chi mi è piaciuto, anche a quell'età, non mi si è mai filato. Non ho nemmeno stretto molte amicizie dopo l'adolescenza, per cui i miei "amici" sono rimasti alcuni compagni di scuola. Che nel frattempo sono andati avanti, per cui sono rimasta molto sola. Negli ultimi anni ho avuto un rapporto stretto con un ragazzo di cui gradualmente mi sono innamorata. Ma la mia inesperienza in campo relazionale me l'ha fatta pagare tutta con evitamento che non sono riuscita a combattere e conseguente cuore spezzato (questo ragazzo si è trovato un'altra, una normale). Io non so come se ne esca onestamente. Anche quando conosco persone nuove non so mai come comportarmi, né ho cose da dire. Inutile dire che soffro molto questa situazione. |
Re: Un'adolescenza mai vissuta
Io il periodo dell'adolescenza l'ho certamente sfruttato poco, diciamo che durante le medie ero molto chiuso e solitario ma non me ne preoccupavo, diciamo che era una mia scelta dovuta anche al fatto che non andavo granché d'accordo con i miei coetanei perchè non seguivo le mode, non amavo socializzare ecc.. Alle superiori i primi anni ho continuato a comportarmi così, poi piano piano ho cominciato a lasciarmi andare e ho instaurato buoni rapporti con tutti i miei compagni di classe. Ma era come se ci fosse sempre qualcosa che mi impediva di aprirmi del tutto e che mi faceva tenere le distanze (emotivamente parlando) non so perchè, forse per paura che potessero rivelarsi dei voltafaccia come mi era capitato alle medie. Poi sono arrivato in 5^ superiore e lì ho iniziato a rendermi conto che il tempo dell'adolescenza stava passando e di averlo sempre vissuto male o perlomeno non come avrei potuto e dovuto viverlo, con spensieratezza insomma (una cosa che non ho mai avuto e continuo a non sapere cosa sia purtroppo). Negli ultimi anni ho cercato di recuperare, ma come detto è cosa molto difficile anche perchè ci sono esperienze che non si posso recuperare del tutto sia per mancanza di tempo, sia perchè si inizia ad avere delle responsabilità (lavoro, ecc..) o semplicemente perchè ci sono cose che a 20 e passa anni non si possono più vivere come se ne avessi 15. Comunque ora in tanti mi dicono che sembro molto più estroverso e sicuro di me rispetto ad allora ma è solo apparenza perchè dentro di me mi sento insicuro e insoddisfatto esattamente come allora. La mia adolescenza diciamo che l'ho vissuta solo nella forma, ma in sostanza non mi sono mai calato realmente nelle esperienze che ho fatto:pensando:
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Re: Un'adolescenza mai vissuta
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Visto che hai aperto questa discussione, ne approfitto per dire una cosa a riguardo:spesso leggo o sento dire di stare tranquilli che tanto prima o poi troveremo una donna che ci capisce e accetta come siamo fregandosene dei problemi che abbiamo. Allora, faccio una premessa, non è questione di essere negativi o positivi, di vedere con ottimismo la vita eccetera. È questione di essere realisti. Non bisogna farsi illusioni. Se manca tutto quel genere di cose perché non le hai mai avute e vissute, non le recupererai mai, ne con farmaci, ne con terapie cognitive. E a meno di un miracolo o di qualche caso rarissimo, nessuna ragazza accetterebbe, resisterebbe, vorrebbe una relazione stabile con persone come noi. |
Re: Un'adolescenza mai vissuta
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Re: Un'adolescenza mai vissuta
Io sono una ragazza e ho 21 anni. Ho vissuto tutta la mia adolescenza in solitudine perchè mi viene l'ansia al solo pensare di avere un contatto con l'altro sesso. Ho esperienza quasi zero e ogni volta che le mie amiche parlano del loro ragazzo, che fanno questo e quello, l'invidia si fa sentire. Nell'ultimo anno mi sono spinta ad uscire di più e a provarci con gli altri, ma in qualche modo questa mia fobia mi tormenta sempre non lasciandomi esprimere al meglio. Penso che gli altri se ne accorgano perché pian piano la gente mi abbandona, facendomi tornare ai tempi del liceo quando ero sempre esclusa da tutto.
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Re: Un'adolescenza mai vissuta
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