Il problema sono i farmaci o sono io?
 

Sono sempre stato contrario ai farmaci ma due mesi fa dopo un attacco di panico che mi ha portato in ospedale ho ceduto. Tuttavia non ho tratto alcun beneficio. Mi sono inscritto in palestra, mi è bastato un momento di troppa folla ed aver visto uno con un buon fisico che gli ho invidiato per avere un mezzo attacco di panico ed essere costretto a scappare in saletta e a comprare da bere per calmarmi. Ieri sera pure e per nessun motivo sono andato in tachicardia ed iperventilazione.
Io ho paura, dovesse capitarmi un evento sociale più importante come potrei reagire?
Questo per quanto riguarda la fobia sociale. Sul fronte depressione dico solo che lunedì mi hanno fatto la lavanda gastrica e non scendo sul dettaglio sul perché (chi vuole capire capisca). Senza contare che mi sveglio alle 4 in lacrime tutti i giorni ed ho costanti istinti suicidi.
Giusto ieri sentivo una che conosco tramite forum che grazie ai farmaci è diventata allegra ed estroversona. Un altro che conosco sempre tramite forum è passato da sociofobico depresso ad estroversone barista. Un altro ancora, da vergine con la paura di provarci, ad avere addirittura una scopamica.
Mi chiedo a questo punto: il problema sono i farmaci o sono io?
Perché alcuni migliorano e svoltano mentre io continuo sempre più velocemente a peggiorare?
Fino a 6 mesi fa non avevo attacchi di panico e in passato malgrado avessi valutato il suicidio non ci avevo mai provato seriamente ne era mio pensiero fisso giornaliero.

È probabile che i farmaci non stiano facendo effetto. È dura, non si trova sempre subito la terapia giusta, ma si può stare meglio.

Re: Il problema sono i farmaci o sono io?
 

Tu,confermi che la terapia giusta si puo trovare?

Ho trovato una terapia che mi sta aiutando, non sono diventato estroverso e non sono ancora guarito completamente ma sto meglio di prima, non piango tutto il giorno, non ho più pensieri suicidi, controllo meglio la rabbia, non sento più le voci, non ho più deliri, c'è ancora qualche piccolo strascico, ma posso conviverci.