Battere il ferro tra fobia e depressione.
 

"Il talento è opinabile, l'etica del lavoro no"

La peggior cosa della mia attuale condizione è la totale incapacità di seguire una parvenza di etica lavorativa.
Dovrei darmi da fare e studiare, ma non riesco a tenere costanza, tanto che se faccio mezzora filata lo considero un successone.
La cosa ridicola è che ho estrema fiducia nelle mie capacità, per cui penso che se solo riuscissi a mantenermi "fermo" della costanza riuscirei ad andare molto forte.

Quel che voglio chidervi è come gestite le due cose
da un lato la necessità di impegnarsi ed essere forti
dall'altro una condizione che difatto brucia le energie mentali e richiede spesso distrazioni

Molti diranno "si soccombe e si va più lenti degli altri", e son d'accordo. Ma ci sarà qualcosa di fattuale che aiuta, qualcosa che ha aiutato voi nel vostro periodo di studio o di lavoro più intenso a battere il ferro giorno dopo giorno, nonostante la difficoltà.
Quantomeno, vorrei poter vedere qualche risultato...la mia psicologa direbbe che passare un'esame che studio da un anno è un risultato, ma non son per niente soddisfatto dal fatto stesso di aver studiato un anno

Re: Battere il ferro tra fobia e depressione.
 

Ti capisco bene. Secondo me essenziale è essere seguiti, tanto da soli combiniano poco (almeno per me è così). Quando in passato dovetti dare l'esame finale di un lungo percorso di studio mi sono fatta affiancare da un amico che mi preparò quasi assillandomi ma alla fine anche grazie al suo supporto andai molto bene. In pratica mi ha aiutato a fare quello che dici, mantenermi "ferma" nella costanza.
Adesso che sto di nuovo alla fine di un altro percorso ho trovato una persona con cui studiare (non ti consiglio un gruppo ma proprio uno studio a 2, altrimenti è dispersivo). Se non ti infobica troppo potresti provare.

Inviato dal mio Redmi Note 4 utilizzando Tapatalk

Faccio un parallelo tra il tuo studiare e il mio applicarmi all'apprendimento di uno strumento musicale. Anch'io ho difficoltà di concentrazione e tendo a perdermi nei pensieri. Ho notato però che la cosa avviene solo dopo un certo periodo di tempo (circa un'ora). Se decido quindi di studiare 2 ore in un giorno lo faccio spezzando il periodo con un'attività differente. Esempio: mi alleno un'ora (cronometrando ogni singolo esercizio), appena sono in preda alla distrazione facile mollo tutto e vado in casa a prepararmi la cena, fsre qualche faccenda domestica oppure a cazzeggiare su youtube. Mi do un tempo anche qui. Scaduto il termine ritorno a studiare. Così facendo ho progredito molto. Altra cosa che faccio è tenere un diario in cui scrivo tutto quello che ho fatto in modo da tenere sotto controllo la progressione nello studio.
Riassumendo: controllare il tempo e tenere traccia del lavoro svolto.