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Onizuka 15-09-2018 17:17

Isolamento quasi totale dal mondo esterno
 
Da un anno circa, forse un po' meno sto sperimentando una fase acuta di isolamento come non mi accadeva da anni. Praticamente non ho più voglia di uscire di casa se non quando sono obbligato a fare qualche commissione tipo comprare le mie medicine, andare dal medico, sbrigare qualche altro tipo di piccolo compito fuori casa o una pizza con un paio di volte al mese con tre amici che mi sono rimasti e che vedo davvero poco.
E' come se ormai mi fossi disinteressato quasi totalmente dal mondo che mi circonda, ho smesso di sforzarmi di fare cose controvoglia per scoprire puntualmente che non mi trovo a farle, né voglio davvero farle.
Ho smesso di mentire a me stesso.
Dovrei pure prendere la patente ma non mi va di fare neanche questo e sto aspettando che mi venga la voglia, ma il solo pensiero di dover uscire di casa e andare fin lì, stare quelle due ore tra la gente e sicuramente tanti diciottenni irritanti, mi fa passare la voglia. Per non parlare poi delle guide.
Però non sono molto depresso questo periodo, capita alcuni giorni, ma è come se fossi apatico verso queste cose ormai, non ho interesse nel conoscere gente fuori se non ogni tanto, ma poi realizzo che è troppo difficile e non saprei neanche da dove cominciare, e raramente nutro interesse per le persone tanto da voler arrivare a conoscerle, mi sembrano quasi tutti troppo distanti dai miei modi di essere, come se fossero di un altro mondo. Non mi va nemmeno di avere una fidanzata, troppo complicato anche quello.
Posso stare giorni e giorni di fila in casa stando immerso nei miei interessi senza problemi e dedicarmici senza sentire il bisogno di vedere nessuno. Mi basta qualche chat (ad esempio online sono più propenso a conoscere persone, anche qui mi risulta molto difficile però se mi "prende bene" voglio mantenere l'amicizia, però è difficile che contatto per primo e raramente ho interesse nel farlo se non trovo punti in comune) e il punto è che non mi va neanche di cambiare questa situazione perché mi ci trovo bene, almeno per ora. Ogni volta che tento di cambiare la situazione come ad esempio tentando un'attività esterna sto anche peggio, e puntualmente torno a fare questo tipo di vita abbandonando tutto. Quasi tutte le cose fuori casa mi annoiano e mi sembrano banali e piatte, spesso mi fanno soffrire e basta.
Invece qui di solito leggo che quasi tutti vogliono diventare estroversi, pieni di amici, uscire, fare una vita "migliore" (secondo la loro ottica) di quella che fanno, per me invece sarebbe peggiore (ovviamente sul fatto dei problemi psicologici, anche io vorrei che si appianassero ancora di più o scomparissero, però se ad esempio cominciassi ad avere due o tre amici in più diventerebbe un casino perché sicuramente dovrei uscire troppo e non mi andrebbe di vedere una persona così tante volte). Potremmo forse dire che sono ad uno stato di disturbo evitante avanzato, ma dietro c'è anche una serie di idee ben precise e disinteresse verso tante cose, ma forte interesse per quelle che mi piacciono.
C'è qualcuno che vive come me e la pensa come me?

Crepuscolo 15-09-2018 18:28

Mi rivedo in molte cose di quelle che hai scritto, la differenza però è che tu hai scritto di stare bene in questa situazione io invece non dico di starci male ma non ci sto neanche bene, ho sensi di colpa verso i miei genitori perché non lavoro e ho la sensazione di sprecare la mia vita. Quindi non so proprio cosa consigliarti perché mi trovo in una situazione molto simile alla tua, ti posso solo dare un consiglio per la patente, la teoria la puoi studiare per conto tuo e poi vai a fare l'esame alla motorizzazione (io ho fatto così qualche anno fa, ora non so se si può fare ancora).

Crepuscolo 15-09-2018 18:48

Mi sono dimenticato di rispondere sul discorso di aver voglia di avere molti amici, uscire ecc... Io non voglio di certo diventare uno che esce tutti i giorni pieno di amici, mi basterebbe avere pochi amici che mi capiscano (2 li ho) e fare qualche uscita ogni tanto. Quando uscivo ancora la sera mi è capitato un periodo in cui uscivo molto spesso, ebbene io dopo un po' non ho retto più, mi mancava il tempo per stare con me stesso, con i miei pensieri, non so come spiegarlo ma io ho bisogno di stare solo per alcuni periodi.

E. Scrooge 15-09-2018 19:32

Condivido gran parte di quello che scrivi. Io sono nello stato di cui parli da quasi 3 anni ormai. La mia vita mi piace, non sento il bisogno di cambiare, però ecco, ci sono delle cose che mi fanno rodere; ad esempio il fatto di non avere la ragazza, oppure il non avere uno straccio di posizione sociale. Fatta eccezione per questi inconvenienti però ammetto che non cambierei mai la mia vita con quella di un normalone, magari accasato con figli, lavoro, responsabilità sovrumane ecc, esploderei.

Keith 15-09-2018 20:06

Re: Isolamento quasi totale dal mondo esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da Onizuka (Messaggio 2166293)

C'è qualcuno che vive come me e la pensa come me?

A momenti si. in questo momento mi piace stare solo a leccarmi le ferite e a ricaricarmi.
E assolutamente no, non voglio diventare estroverso, pieno di amici e feste, no,no! mi piacerebbe solo avere qualche amico in più per condividere qualche momento di svago e qualche hobby. Alla ragazza ci ho rinunciato per mancanza di requisiti e perché sarebbe un'impegno al quale al momento non posso adempiere.

Onizuka 16-09-2018 00:38

Re: Isolamento quasi totale dal mondo esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2166320)
Mi rivedo in molte cose di quelle che hai scritto, la differenza però è che tu hai scritto di stare bene in questa situazione io invece non dico di starci male ma non ci sto neanche bene, ho sensi di colpa verso i miei genitori perché non lavoro e ho la sensazione di sprecare la mia vita. Quindi non so proprio cosa consigliarti perché mi trovo in una situazione molto simile alla tua, ti posso solo dare un consiglio per la patente, la teoria la puoi studiare per conto tuo e poi vai a fare l'esame alla motorizzazione (io ho fatto così qualche anno fa, ora non so se si può fare ancora).

Ti capisco, mi sono sentito in colpa anche io per molto tempo per la questione lavoro, poi ho trovato un lavoretto online (niente di che, ho aperto un sito e guadagno attraverso la pubblicità) con cui almeno guadagno più o meno quanto un part time, e grazie a ciò su questo punto mi sento più sollevato almeno. Riguardo allo sprecare la mia vita, sinceramente ormai non mi viene quasi mai questa sensazione perché è come se avessi accettato come sono, quasi del tutto. Quindi capisco che sto male in altri modi diversi da questo, almeno per ora, e di conseguenza non mi sembra sprecato passare le giornate in questo modo. Riguardo alla patente avevo sentito anche io di questa possibilità, però non so se poi riesco a mettermici seriamente sapendo che posso gestire la cosa io stesso. Sono il tipo che si lascia andare e non si dedica per bene a queste cose, quindi non lo so, magari alla fine non concluderei niente :pensando:


Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 2166326)
Non lavori?

Ho risposto anche a questo nel messaggio a Crepuscolo

Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2166335)
Mi sono dimenticato di rispondere sul discorso di aver voglia di avere molti amici, uscire ecc... Io non voglio di certo diventare uno che esce tutti i giorni pieno di amici, mi basterebbe avere pochi amici che mi capiscano (2 li ho) e fare qualche uscita ogni tanto. Quando uscivo ancora la sera mi è capitato un periodo in cui uscivo molto spesso, ebbene io dopo un po' non ho retto più, mi mancava il tempo per stare con me stesso, con i miei pensieri, non so come spiegarlo ma io ho bisogno di stare solo per alcuni periodi.

Sì, tanti anni fa ho avuto anche io un periodo del genere, ma si parla di circa otto anni fa o sette. Niente di speciale, solo che uscivo un po' di più. ma bastava a farmi sentire sotto pressione e stressato. E alla fine ho iniziato a dare buca parecchie volte per ricaricarmi e stare da solo. Quelle due tre orette in compagnia mi pesavano troppo a volte.
Comunque il bisogno di amici ce l'ho anche io, ma purtroppo con quelli che conosco dal vivo non parliamo di cose troppo personali e credo che non capirebbero mai i miei pensieri, se li esponessi, né i miei problemi fin troppo strani per loro sicuramente. Quindi alla fine parlo di cose personali solo con chi conosco online, forse sono più autentiche queste amicizie che quelle dal vivo con cui mi limito ad uscire e parlare del più e del meno e dei nostri interessi e basta.

Onizuka 16-09-2018 00:48

Re: Isolamento quasi totale dal mondo esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2166346)
Condivido gran parte di quello che scrivi. Io sono nello stato di cui parli da quasi 3 anni ormai. La mia vita mi piace, non sento il bisogno di cambiare, però ecco, ci sono delle cose che mi fanno rodere; ad esempio il fatto di non avere la ragazza, oppure il non avere uno straccio di posizione sociale. Fatta eccezione per questi inconvenienti però ammetto che non cambierei mai la mia vita con quella di un normalone, magari accasato con figli, lavoro, responsabilità sovrumane ecc, esploderei.

Posizione sociale inteso come lavorare, tipo?
Riguardo la ragazza anche io rodevo anni fa, poi niente sono stato fidanzato una volta e ho capito che non è roba per me. Magari in futuro ci riuscirò, ma al momento mi accorgo di non essere in grado di sostenere una cosa impegnativa come quella, il peso della responsabilità e delle aspettative mi ha fatto stare peggio di quando stavo da solo. Poi ovviamente ognuno è fatto a modo suo, e magari a qualcuno invece aiuta.
Riguardo alle altre responsabilità che hai nominato lasciamo perdere proprio :mrgreen:

Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2166360)
A momenti si. in questo momento mi piace stare solo a leccarmi le ferite e a ricaricarmi.
E assolutamente no, non voglio diventare estroverso, pieno di amici e feste, no,no! mi piacerebbe solo avere qualche amico in più per condividere qualche momento di svago e qualche hobby. Alla ragazza ci ho rinunciato per mancanza di requisiti e perché sarebbe un'impegno al quale al momento non posso adempiere.

Concordo su tutto quanto

Quote:

Originariamente inviata da elliot_m (Messaggio 2166386)
Mi ci ritrovo molto in quello che ha scritto onizuka, vivo le stesse sensazioni.
Però dobbiamo interagire anche col mondo di fuori, volenti o nolenti per cui credo che dei tentativi per integrarci dobbiamo per forza farli.

Già, infatti noto che quando esco fuori anche a fare qualche commissione mi sento parecchio in ansia e in disagio forse perché mi sono abituato parecchio a stare in casa.
Riguardi ai tentativi, non ne faccio qualcuno da molto tempo perché se potessi andrei avanti così per non so quanto e non voglio rompere questo ciclo, ma pensavo alla patente anche come un'occasione di questo tipo, solo che finché mi viene davvero voglia di provarci ne passerà di tempo :pensando:

Onizuka 16-09-2018 01:01

Re: Isolamento quasi totale dal mondo esterno
 
Di positivo c'è che almeno online ho ancora interesse a parlare con le persone e se possibile (cioè se c'è interesse da parte di entrambi) fare amicizia, però rispetto al passato anche su questo ho più difficoltà.
Sicuramente l'ambiente virtuale è migliore perché c'è la possibilità di andare a cercare persone con interessi simili o con modi di pensare simili ai propri, mentre nel mondo reale è tutto molto più "random", queste persone sono chissà dove e comunque se da anni si ha sempre le stesse conoscenze alla fine non ci sono più occasioni per conoscere qualcuno di nuovo.
Il problema che ho online è che rispetto ad anni fa non trovo quasi mai niente da dire per primo e quindi non riesco a contattare una nuova persona che trovo interessante, finché non mi contatta lei.
E di solito non mi accontento di parlare solo di interessi ma voglio anche parlare di cose personali e più profonde, e a volte per gli altri non c'è questo interesse e finisce che non ci si sente più. I rapporti troppo superficiali non mi piacciono (ovviamente neanche l'esatto opposto ovvero esageratamente impegnativi, ma almeno potersi confidare a vicenda mi sembra il minimo), già dal vivo non posso confidarmi con quelli che conosco quindi di solito voglio farlo almeno online (ed anche ascoltare e rispondere mi piace, ovviamente).

Crystal 16-09-2018 01:03

Re: Isolamento quasi totale dal mondo esterno
 
Siamo dei lupi solitari...le convenzioni del mondo d'oggi ci urtano, perché vanno contro le nostre reali esigenze, fingere quello che non siamo ci fa stare male alla lunga.
Poca socialità ed a piccole gocce non serve a nulla...ci fa solo respirare ed ansimare riemergendo x poco in una socialità che non consideriamo nostra, che non sentiamo similare a noi stessi dentro, e che quindi è sottoposta a confronti, che perlopiù giudichiamo negativamente, considerandoci inferiori e diversi.
Rimanere chiusi in casa rifiutando la realtà è deleterio lo stesso...perché, a parte per qualche sindrome e/o patologia, la nostra mente di base trae giovamento nel contatto con i nostri "simili", anche se nel corso degli anni questa benzina creata dalla socializzazione è venuta sempre meno.

L'ideale è trovare il canale giusto di vita...lavoro, tempo libero, sport ecc. tutto deve saldare autostima e dare soddisfazione, o comunque non scontrarsi con quello che siamo realmente...tutto deve incastrarsi bene per non lasciare entrare spifferi. Bisogna costruirsi una vita che ci piace, e che permea le nostre reali esigenze. Non'è facile, ma se la meta è stare bene, tutto deve essere fatto per quell'obiettivo, il resto non serve.

E. Scrooge 16-09-2018 06:48

Re: Isolamento quasi totale dal mondo esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da Onizuka (Messaggio 2166457)
Posizione sociale inteso come lavorare, tipo?

No, intendevo più che altro uno status sociale riconosciuto e dignitoso. Essere un neet implica che tu ti debba vergognare costantemente di fronte agli altri di ciò che stai facendo, o meglio, di ciò che non stai facendo. Semplicemente odio il fatto di essere considerato come un illegittimo dal mondo esterno. Oggi anche il lavoratore più buzzurro e animalitico gode di uno status più alto rispetto a quello di un neet, che uno status sembra non averlo affatto, e che semplicemente perché non lavora e non studia (almeno ufficialmente) viene considerato alla stregua di un animaletto domestico. Leopardi era pessimista e triste, però almeno non doveva vergognarsi del proprio status. Ci vorrebbe una nuova nobiltà fobica :D

Onizuka 16-09-2018 11:12

Re: Isolamento quasi totale dal mondo esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2166485)
No, intendevo più che altro uno status sociale riconosciuto e dignitoso. Essere un neet implica che tu ti debba vergognare costantemente di fronte agli altri di ciò che stai facendo, o meglio, di ciò che non stai facendo. Semplicemente odio il fatto di essere considerato come un illegittimo dal mondo esterno. Oggi anche il lavoratore più buzzurro e animalitico gode di uno status più alto rispetto a quello di un neet, che uno status sembra non averlo affatto, e che semplicemente perché non lavora e non studia (almeno ufficialmente) viene considerato alla stregua di un animaletto domestico. Leopardi era pessimista e triste, però almeno non doveva vergognarsi del proprio status. Ci vorrebbe una nuova nobiltà fobica :D

Ah ho capito, concordo su tutto quanto. Si è perso l'aspetto umano, ormai conta solo se fai o non fai qualcosa e vieni giudicato soprattutto in base a questo.

Maximilian74 16-09-2018 20:07

Re: Isolamento quasi totale dal mondo esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da Onizuka (Messaggio 2166293)
Da un anno circa, forse un po' meno sto sperimentando una fase acuta di isolamento come non mi accadeva da anni. Praticamente non ho più voglia di uscire di casa se non quando sono obbligato a fare qualche commissione tipo comprare le mie medicine, andare dal medico, sbrigare qualche altro tipo di piccolo compito fuori casa o una pizza con un paio di volte al mese con tre amici che mi sono rimasti e che vedo davvero poco.
E' come se ormai mi fossi disinteressato quasi totalmente dal mondo che mi circonda, ho smesso di sforzarmi di fare cose controvoglia per scoprire puntualmente che non mi trovo a farle, né voglio davvero farle.
Ho smesso di mentire a me stesso.
Dovrei pure prendere la patente ma non mi va di fare neanche questo e sto aspettando che mi venga la voglia, ma il solo pensiero di dover uscire di casa e andare fin lì, stare quelle due ore tra la gente e sicuramente tanti diciottenni irritanti, mi fa passare la voglia. Per non parlare poi delle guide.
Però non sono molto depresso questo periodo, capita alcuni giorni, ma è come se fossi apatico verso queste cose ormai, non ho interesse nel conoscere gente fuori se non ogni tanto, ma poi realizzo che è troppo difficile e non saprei neanche da dove cominciare, e raramente nutro interesse per le persone tanto da voler arrivare a conoscerle, mi sembrano quasi tutti troppo distanti dai miei modi di essere, come se fossero di un altro mondo. Non mi va nemmeno di avere una fidanzata, troppo complicato anche quello.
Posso stare giorni e giorni di fila in casa stando immerso nei miei interessi senza problemi e dedicarmici senza sentire il bisogno di vedere nessuno. Mi basta qualche chat (ad esempio online sono più propenso a conoscere persone, anche qui mi risulta molto difficile però se mi "prende bene" voglio mantenere l'amicizia, però è difficile che contatto per primo e raramente ho interesse nel farlo se non trovo punti in comune) e il punto è che non mi va neanche di cambiare questa situazione perché mi ci trovo bene, almeno per ora. Ogni volta che tento di cambiare la situazione come ad esempio tentando un'attività esterna sto anche peggio, e puntualmente torno a fare questo tipo di vita abbandonando tutto. Quasi tutte le cose fuori casa mi annoiano e mi sembrano banali e piatte, spesso mi fanno soffrire e basta.
Invece qui di solito leggo che quasi tutti vogliono diventare estroversi, pieni di amici, uscire, fare una vita "migliore" (secondo la loro ottica) di quella che fanno, per me invece sarebbe peggiore (ovviamente sul fatto dei problemi psicologici, anche io vorrei che si appianassero ancora di più o scomparissero, però se ad esempio cominciassi ad avere due o tre amici in più diventerebbe un casino perché sicuramente dovrei uscire troppo e non mi andrebbe di vedere una persona così tante volte). Potremmo forse dire che sono ad uno stato di disturbo evitante avanzato, ma dietro c'è anche una serie di idee ben precise e disinteresse verso tante cose, ma forte interesse per quelle che mi piacciono.
C'è qualcuno che vive come me e la pensa come me?

sono come te, sarei curioso di sapere quanti anni hai, io a 20 anni ero già così, ma con più si va su con gli anni il problema diventa grande e irrisolvibile. Sicuramente sei fobico con disturbo evitante, ma ti dico che con molta probabilità hai anche il disturbo schizoide di personalità, che ha una differenza col disturbo evitante. Nel disturbo evitante si evitano situazioni sociali ma si soffre perché si vorrebbe vivere e socializzare con gli altri, mentre col disturbo schizoide di personalità non si ha nemmeno interesse a socializzare, sembra di evitare tutto perché ci sta bene così. Purtroppo ti dico che col passare degli anni si finisce in completo isolamento da tutto e da tutti, e non se ne esce. Diventa un muro insormontabile.

Onizuka 17-09-2018 21:47

Re: Isolamento quasi totale dal mondo esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2166687)
sono come te, sarei curioso di sapere quanti anni hai, io a 20 anni ero già così, ma con più si va su con gli anni il problema diventa grande e irrisolvibile. Sicuramente sei fobico con disturbo evitante, ma ti dico che con molta probabilità hai anche il disturbo schizoide di personalità, che ha una differenza col disturbo evitante. Nel disturbo evitante si evitano situazioni sociali ma si soffre perché si vorrebbe vivere e socializzare con gli altri, mentre col disturbo schizoide di personalità non si ha nemmeno interesse a socializzare, sembra di evitare tutto perché ci sta bene così. Purtroppo ti dico che col passare degli anni si finisce in completo isolamento da tutto e da tutti, e non se ne esce. Diventa un muro insormontabile.

Io ho 23 anni. Tu hai questo disturbo?
Non avevo pensato a questa cosa, ho controllato un po' e mi rispecchio in quasi tutte le caratteristiche descritte però non so se le cose stanno così. A volte un po'di voglia mi viene, però alla fine preferisco sempre che rimanga tutto nella mia mente perché nella realtà è quasi sempre deludente e troppo difficile da attuare, ad esempio una nuova amicizia. Ultimamente le preferisco online ormai, da qualche anno, forse perché sono più facili da gestire.
Di tanto in tanto mi trovo a riflettere ancora su un'ipotetica relazione, ma poi pensando alla natura stessa di un fidanzamento mi viene rigetto verso questo concetto e ciò che comporta (oltre all'intimità che spesso mi spaventa parecchio), quindi finisco per fantasticarci un po' secondo i miei ideali. Effettivamente però queste cose c'erano scritte anche lì, boh :nonso:

Equilibrium 17-09-2018 23:16

Re: Isolamento quasi totale dal mondo esterno
 
A chi piacerebbe fare cose che gli procurano forte stress?
Anche tu ti sei reso conto che più sei in casa e più certe cose che prima facevi con meno stress ora ti risultano più stressanti.
E poi se sei tendenzialmente pigro come il sottoscritto, devi cercare di mantenere alti i giri del motore altrimenti quando parti ti spegni. Consiglio anche x la scuola guida:D

Vacuum 18-09-2018 23:56

Re: Isolamento quasi totale dal mondo esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da Onizuka (Messaggio 2166293)
...C'è qualcuno che vive come me e la pensa come me?

Sono praticamente nella tua situazione, anche se i momenti in cui desidero contatto con altri sono praticamente assenti, mi affatica il solo pensiero di iniziare a parlare con altre persone (anche online) dei miei interessi.

La patente sono riuscito a prenderla un annetto fa con molta fatica, l'idea di dovermi dedicare allo studio con regolarità rendeva ogni giorno incredibilmente pesante e a malapena mi è andata giù. Nelle guide i problemi li ho avuti per i miei orari di sonno completamente invertiti (spesso le avevo in tarda mattina e andavo senza chiudere occhio), infatti l'esame pratico l'ho passato a fortuna.

Da qualche mese però ho ripreso ad allenarmi con regolarità, principalmente per evitare possibili problemi fisici futuri.
Poi cerco di aiutare i miei genitori come mi è possibile, lavo i piatti, spesso preparo la cena, faccio la spesa ecc. Non mi dicono quasi nulla, ma mi sento comunque un peso.

Onizuka 19-09-2018 00:12

Re: Isolamento quasi totale dal mondo esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da Vacuum (Messaggio 2167744)
Sono praticamente nella tua situazione, anche se i momenti in cui desidero contatto con altri sono praticamente assenti, mi affatica il solo pensiero di iniziare a parlare con altre persone (anche online) dei miei interessi.

La patente sono riuscito a prenderla un annetto fa con molta fatica, l'idea di dovermi dedicare allo studio con regolarità rendeva ogni giorno incredibilmente pesante e a malapena mi è andata giù. Nelle guide i problemi li ho avuti per i miei orari di sonno completamente invertiti (spesso le avevo in tarda mattina e andavo senza chiudere occhio), infatti l'esame pratico l'ho passato a fortuna.

Da qualche mese però ho ripreso ad allenarmi con regolarità, principalmente per evitare possibili problemi fisici futuri.
Poi cerco di aiutare i miei genitori come mi è possibile, lavo i piatti, spesso preparo la cena, faccio la spesa ecc. Non mi dicono quasi nulla, ma mi sento comunque un peso.

Infatti pure l'idea di dover di nuovo studiare non mi alletta per niente. Per gli allenamenti ottimo direi, io pure su quello sono davvero pigro e non mi va di fare il minimo esercizio fisico. Anche il fatto che aiuti i tuoi è un bene, io non so fare nessuna di quelle cose ma ogni tanto do un aiuto economico almeno.
P. S. Bell'immagine del profilo, adoro Jojo

Vacuum 19-09-2018 00:43

Re: Isolamento quasi totale dal mondo esterno
 
Per lo studio mi ha aiutato il cercare di non vedere il libro delle regole come un qualcosa da imparare tutto insieme il prima possibile, ma come un qualcosa senza nessuna scadenza, semplicemente da inserire nella mia routine alla pari del lavarsi i denti, quando non ce la facevo più smettevo, infatti non studiavo ogni giorno e i giorni in cui studiavo mi facevo 5-10 pagine a volta. Mi ha aiutato anche l'essermi impegnato da solo a prendere la patente: la scuola l'ho cercata io ed ho pagato con soldi miei
Magari la mia esperienza ti può essere utile


Ps. Grazie, non manca molto a vento aureo :arrossire:

bukowskiii 09-10-2018 01:23

Re: Isolamento quasi totale dal mondo esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da Vacuum (Messaggio 2167744)
Sono praticamente nella tua situazione, anche se i momenti in cui desidero contatto con altri sono praticamente assenti, mi affatica il solo pensiero di iniziare a parlare con altre persone (anche online) dei miei interessi.
Non mi dicono quasi nulla, ma mi sento comunque un peso.

sono proprio così:bene:

Febuso 20-10-2018 13:42

Re: Isolamento quasi totale dal mondo esterno
 
Anch’io sono un po’ come te, mi piace passare il tempo da solo a fare le mie cose, esco poco perché raramente trovo eventi o attività interessanti fuori casa e non riesco a rapportarmi con più persone allo stesso tempo.
Io la patente l’ho fatta due anni fa e mi è andata benissimo perché ho avuto degli istruttori buoni e preparati anche se mi sono sentito un po’ in colpa per aver interagito pochissimo con loro e anche per averli abbandonati freddamente dopo aver preso la patente.

Maximilian74 20-10-2018 15:03

Re: Isolamento quasi totale dal mondo esterno
 
Anche a me piacerebbe avere una donna, il problema è però quando penso a tutto quello che ruota attorno, una relazione con una donna deve essere una cosa impegnativa al massimo. se fosse una relazione che si limite a tu e lei sarebbe più facile, il problema è tutto il resto, quando ti vuole presentare a genitori e amici, fare uscite a mangiare con altre persone, centri commerciali, feste eccetera, tutte situazioni nelle quali io non ho interesse a stare e che mi mettono a disagio. Difficilmente una donna accetterebbe un rapporto unicamente tra lei e un uomo senza nessuna interazione sociale, senza andare a feste e concerti eccetera. Io detesto ogni situazione dove c'è da interagire con la gente, detesto aggregarsi, detesto compleanni e baci e abbracci. Non credo proprio che una donna accetterebbe di uscire con me senza nessuna attività sociale e interazioni varie con amici, parenti eccetera


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