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Romanticismi: prosa, poesia, arti.
Come da titolo, che ne dite di raccogliere qui testi, immagini, musiche creazioni dei nostri fratelli romantici?
Inizio io con una lettera del nostro caro caro Werther: Quote:
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Re: Romanticismi: prosa, poesia, arti.
Non può mancare il nume tutelare del forum con uno dei suoi cavalli di battaglia:
XXVIII - A SE STESSO Or poserai per sempre, stanco mio cor. Perì l'inganno estremo, ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento, in noi di cari inganni, non che la speme, il desiderio è spento. Posa per sempre. Assai palpitasti. Non val cosa nessuna i moti tuoi, nè di sospiri è degna la terra. Amaro e noia la vita, altro mai nulla; e fango è il mondo. T'acqueta omai. Dispera l'ultima volta. Al gener nostro il fato non donò che il morire. Omai disprezza te, la natura, il brutto poter che, ascoso, a comun danno impera, e l'infinita vanità del tutto. |
Re: Romanticismi: prosa, poesia, arti.
Il diario del primo amore del nostro nume tutelare non può mancare nella libreria del fobico :mrgreen:.
La frase d'apertura potrebbe essere stata scritta - in maniera meno pulita magari - da un qualsiasi utente: Io cominciando a sentire l’impero della bellezza, da piú d’un anno desiderava di parlare e conversare, come tutti fanno, con donne avvenenti, delle quali un sorriso solo per rarissimo caso gittato sopra di me, mi pareva cosa stranissima e maravigliosamente dolce e lusinghiera: e questo desiderio nella mia forzata solitudine era stato vanissimo fin qui. |
Re: Romanticismi: prosa, poesia, arti.
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Re: Romanticismi: prosa, poesia, arti.
https://youtu.be/NMvTu58tsK8
Sicuramente inserire qualcosa del grande rivale Wagner sarebbe stato più calzante coi propositi della discussione, poiché quest'ultimo credo che incarni in maniera più fedele lo spirito del Romanticismo. Tuttavia, decido di rifugiarmi nella dimensione olimpica delle sinfonie di Brahms per mostrare una declinazione differente del Romanticismo, ma non per questo meno importante. Solo apparentemente le sue sinfonie sono classiche: è bene non lasciarsi ingannare dall'adozione del canonico schema dei quattro movimenti, dall'uso di forme contrappuntistiche ampiamente collaudate e di sviluppi tematici tradizionali; non lasciarsi ingannare, soprattutto, dal rigetto di intenti programmatici, poiché esse sono animate da uno spirito fortemente appassionato e tenace che trasuda dall'audacia nelle contrapposizioni armoniche, - eco della irrinunciabile eredità beethoveniana - dal lirismo quasi schubertiano di molti temi e dalle sonorità dense e variegate. Ecco, i rimandi a Schubert e Beethoven non sono casuali, perché occorre ponderare l'intuizione e l'ispirazione, concepirle pur sempre dentro una forma, un certo schema logico, come fecero proprio questi illustri predecessori, con la notevole differenza della distanza che li separa (tutti e tre) in termini di mezzi e risultati. È dunque un Romanticismo che si oppone a certe sue derive, quali l'inutile esibizione virtuosistica e la retorica magniloquente, e che riesce ad acquisire grande espressività e rigore stilistico insieme. |
Re: Romanticismi: prosa, poesia, arti.
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Bello come pezzo comunque. |
Re: Romanticismi: prosa, poesia, arti.
Beh Brahms non può non essere calzante in un topic dedicato al romanticismo, la sua formazione intellettuale è dovuta alle appassionate letture di Jean Paul, Eichendorff, Novalis, Goethe e Schiller ovviamente e, soprattutto, ETA Hoffmann che con il suo tragico e bizzarro alter ego letterario Johannes Kreisler, offrì all'immaginario dei romantici un numero inestimabile di spunti di ispirazione.
Un rimando alla Kreisleriana di Schumann è d'obbligo. |
Re: Romanticismi: prosa, poesia, arti.
Liszt - Vallée d'Obermann.
Lettera 46 [...] Ricordate i nostri vani desideri, i nostri progetti puerili? La gioia di un cielo sereno, l'oblio del mondo, e la libertà dei deserti! Giovane incantesimo di un cuore vergine che crede nella felicità, che vuole ciò che desidera, e ignora la vita! Il silenzio delle foreste, la purezza delle acque, i frutti naturali, la nostra amicizia allora ci bastavano. Il mondo reale non ha nulla con cui sostituire quei desideri di un cuore giusto, di uno spirito malcerto, il sogno primo delle nostre primavere. Allorquando un'ora più propizia illumina il nostro viso di una imprevista serenità e vi pone qualche fuggitiva sfumatura di pace e di benessere , l'ora che segue si affretta a stabilirvi lineamenti melanconici e stanchi, le rughe sature di amarezza che ne cancellano pre sempre il primitivo candore. Di quell'età, già così lontana, gli sparsi istanti che hanno potuto chiamare l'idea della felicità non formano nella mia vita una penombra che io debba augurarmi di rinnovare. Oberman - Senancour |
Re: Romanticismi: prosa, poesia, arti.
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Pensavo fossi il sabato sera della mia vita invece eri il lunedì mattina.
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Re: Romanticismi: prosa, poesia, arti.
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