Originariamente inviata da The_Sleeper
(Messaggio 2163781)
Tralasciamo i discorsi su ambienti e aspetto - che, in fondo, ciascuno ha diritto a volere al suo fianco una persona che piaccia anche fisicamente. Bello o brutto che sia.
Mal sopporto io stesso i discorsi sull'abbassare il tiro, che ricordano in chiave politically correct quelli da forum dei brutti sul cercarsi una dal voto inferiore.
Provo ad essere costruttivo.
Chi lamenta di non riuscire, pur avendoci provato (se no, provateci, a cambiare ambienti), a risultare interessante in nessun ambiente e contesto può rispondere a queste domande:
Avete una passione forte, viscerale ?
La riuscite ad esporre e condividere senza sentirvi in imbarazzo ?
Provate a interagire in ambienti dedicati alla stessa ?
E per passione non intendo qualcosa di saltuario, un "mi piace la musica/sport/altro" generalizzato.
Roba viscerale, a cui vi dedicate costantemente, di cui potreste parlar per ore se ve lo chiedessero. Per cui tirereste giù Dio, la Madonna e tutti i santi.
Qualcosa che vi dia un senso in questa vita, o almeno nel suo scorrere inesorabile.
Lo dico perché noto che, tra chi non può "competere" sui classici piani sociali e/o estetici (mi ci includo) con la realtà circostante, secondo me questa cosa fa la differenza.
In primis per sé stessi, evitando di sclerare troppo per le mancanze affettive.
In secundis perché chi riesce a trasmettere una passione forte di solito risulta quantomeno interessante, viene considerato.
Queste cose fanno da "ponte" con le altre persone, specie se si ha difficoltà a condividere sé stessi, la propria personalità. Ed in genere sono le persone abbastanza curiose ed aperte mentalmente ad interessarsi delle passioni altrui (pure se non lo condividono), ovvero quelle che è probabile siano più propense a capire ad accettare problemi psicologici.
Oltre al fatto che risultare un minimo autorevole in qualcosa, dimostrare di aver un pur esiguo controllo su di una ancora più esigua fetta di realtà, schifo non fa.
Insomma, secondo me per chi è svantaggiato dall'attuale clima da mercato delle relazioni umane, il punto non è cercare come competere meglio, al pari di altri.
È meglio lasciar perdere tutto, perdere su tutta la linea e tirarsene fuori MA utilizzare tutto il tempo libero che ne deriva a svilupparsi come persona. A far quello che piace, o a scoprire cosa piace se non lo sapete.
O a curarsi se non si riesce a farsi piacere nulla a livello individuale.
A poter gettare le basi, dal proprio lato, per costruire 'sti ponti con quelle, poche, altre persone che lo hanno fatto dal loro.
Altrimenti, sì, è un massacro. Pure per i c.d. estroversoni, se stiamo a vedere.
C'era quella storiella sul curare il proprio giardino perché vi arrivino le farfalle invece di stare a rincorrerle col retino.
Ecco, il senso del post è un po' questo.
Io direi pure di fottersene proprio di fare il giardino per le farfalle, di pensare alle piante che ci volete voi e basta, metteteci dei cactus altri tre metri se è cosa, che il resto spesso equivale a perder tempo.
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