Re: Scelte. Famiglia o fidanzato/a?
 

Più si va lontano più é grave la colpa.

Re: Scelte. Famiglia o fidanzato/a?
 

ma proprio no, questa è una convinzione nostra, un senso di colpa che non esiste, oltre ad una mentalità (senza offesa, anche io la pensavo così) del tutto italica.
un figlio/a può trovare la propria realizzazione ad un 1 km dai genitori, oppure dall'altra parte del mondo, questo i genitori lo sanno, all'inizio potrebbero anche rimanere un po' spaesati, ma poi se ne fanno una ragione. Anche loro da giovani sono andati via dalla casa dei genitori.

Re: Scelte. Famiglia o fidanzato/a?
 

Bisognerebbe essere genitori per essere certi di quello che dici.

E avere genitori che stanno bene sarebbe anche di aiuto. Un genitore che sta male secondo me vorrebbe vedere il proprio figlio ogni giorno per avere almeno la tranquillità di non morire solo.

Re: Scelte. Famiglia o fidanzato/a?
 

Certo se trovassi una persona che realmente vale, con la quale c'è realmente la possibilità di un futuro insieme, mi distaccherei dalla famiglia ma senza mai sparire completamente ci sarei sempre per loro nei limiti delle mie possibilità.

Re: Scelte. Famiglia o fidanzato/a?
 

Beh il gruppo "famiglia" e il gruppo "fidanzato/a" nel tempo (se non si spezzano) sono destinati ad unirsi. Se si rimane legati al gruppo "famiglia" per tutta la vita, lentamente ogni persona cara se ne andrà lasciandoci soli, al che il gruppo familiare si sarà dissolto. Lo scopo di trovare un compagno/a è di intraprendere il percorso inverso: un lento sorgere di un nuovo gruppo familiare dove i nonni e le nonne, morendo, vengono sostituiti dai figli e dai nipoti delle nuove generazioni. In generale - considerando il bisogno d'indipendenza di una persona, il desiderio di realizzarsi, eccetera - direi che 'Famiglia' è un'opzione degenerativa, 'Fidanzato/a' è un'opzione costruttiva.

Re: Scelte. Famiglia o fidanzato/a?
 

Ma infatti la "logica" è questa, è cosi dagli albori della civiltà.
C'è da dire pero' che il gruppo famiglia (di origine) in molte epoche e civiltà è sempre rimasto ugualmente importante, per dire anche solo pochi decenni fa intere generazioni vivevano nella stessa casa (per intere generazioni intendo i nonni con i figli sposati e i nipoti) e si provvedeva alla cura e mantenimento dei genitori (e non solo, anche zii ecc) anziani.
Chi non si sposava rimaneva comunque a casa con i genitori e/o con eventuali fratelli/sorelle anche loro non sposati (oltre per un fattore economico anche per un fattore "compagnia", la solitudine è sempre stata malvista... anche per motivi pratici d'altronde, stare sempre soli e invecchiare in solitudine non è che sia il massimo...)

Se io (e so che vale anche per mia moglie) sapessi che mio figlio-figlia non segue il suo fidanzato perché si allontanerebbe troppo dalla famiglia allora saprei di aver sbagliato molto nella mia educazione.
I genitori dovrebbero volere il bene e la libertà dei propri figli. I figli sono il nostro futuro e noi non dobbiamo essere un blocco alla loro evoluzione.

Io ho perso mia madre prima di dover scegliere ma comunque ho lasciato il resto della famiglia per trovare un'indipendenza e poi fidanzandomi distante sono rimasto lontano.
Mi pesa però penso sia stato giusto così.

Mia moglie si ucciderebbe piuttosto di essere un peso per i propri figli. Ha sempre odiato quelle madri che si ammalano di depressione per evitare l'allontanamento dei figli.
Abbiamo un'amica rovinata da questo atteggiamento!

Re: Scelte. Famiglia o fidanzato/a?
 

le persone a una certa età devono staccarsi dalla famiglia e farsi la propria vita, ciò non vuol dire che si abbandona o non si vuole più bene ma è l'ordine naturale delle cose che si rompa il cordone ombelicale e si segua la propria strada. I nostri genitori hanno fatto lo stesso quando erano giovani e hanno avuto noi

Re: Scelte. Famiglia o fidanzato/a?
 

Lo farei se è solo se trovassi la persona perfetta per me. Per lavoro l ho fatto, e il lavoro lo faccio per bisogno non per piacere. Figuriamoci quindi.
Oggi poi che i voli costano pochissimo, potrei andarli a trovare quando voglio e quando posso i miei familiari.
Certe volte però la vita è un po' più complessa di così, se si hanno genitori nn tanto autosufficienti certo che la scelta è tutt'altro che facile.

Re: Scelte. Famiglia o fidanzato/a?
 

Mia madre non é solo depressa.
Io avevo una specie di vita lontano da lei ma ho dovuto rinunciarci. Puo essere che non sia felice di questa mia scelta (neanche io lo sono) ma non c'erano alternative.
Mi dispiace che gli altri non capiscano.

Detto così lo posso capire.
Però volendo fare un discorso generale, in assenza di urgenze particolari, di impossibilità di appoggiarsi almeno in parte ad altri, io non riterrei giusto né da parte mia farmi dei problemi ad allontanarmi da casa per farmi una vita
né da parte dei miei farmi sentire in colpa per il fatto di allontanarmi.

Questo è ciò che ritengo grave: approfittare della dipendenza emotiva dei figli per cercare di mantenerli vicini invece di aiutarli a farsi una vita indipendente.

E ti assicuro che io conosco più di un caso evidente e grave di questo atteggiamento. Ed è per questo che ci tengo a chiarire la cosa: io ho amato moltissimo mia madre, che purtroppo è morta di tumore, ma a volte mi ritengo in parte fortunato perché lei era molto attaccata a noi e non so come sarebbe andata una volta che inevitabilmente avremmo dovuto farci una vita. Magari invece di sentire il bisogno di trovare una ragazza a 25 anni sarei ancora a casa dei miei.

Re: Scelte. Famiglia o fidanzato/a?
 

Io sono andata a vivere in un altra città col ragazzo. Non posso certo dire di non avere sensi di colpa verso i miei genitori, anzi. Ci penso tutti e giorni, è una delle mie principali fonti d'ansia e angoscia. L'averli lasciati da soli, così di punto in bianco, per farmi la mia vita dopo che loro hanno rinunciato alla loro per crescere me (non che glielo avessi chiesto ma è uguale), mi fa sentire una merdaccia.
Però poi penso, che dovevo fare? starmene tappata in appartamento con loro, depressa e fobica, destinata solo a peggiorare?
Non so per te, ma per me l'ambiente domestico era tossico.
Avrei dovuto sacrificare la mia vita per fare compagnia a loro due. Nemmeno loro sarebbero stati contenti di avermi così.
Non è indolore affatto, ma ritengo di aver fatto la cosa giusta e mi sento di suggerirla (intendo anche andare a vivere da soli se non si è fidanzati).

Re: Scelte. Famiglia o fidanzato/a?
 

Leucina ha fatto una domanda intelligente, perchè la criticate?

Re: Scelte. Famiglia o fidanzato/a?
 

Non mi stanno criticando.

Re: Scelte. Famiglia o fidanzato/a?
 

I miei genitori avrebbero voluto mi sistemassi come tutti ma si infastidivano quando stavo al telefono con lui e ora li infastidisce anche solo il sospetto che io stia parlando al telefono.
Vogliono che stia in casa perché c'é da occuparsi della casa ma non sono mai contenti e mi rimproverano di non fare niente tutto il giorno.
Se esco fuori vicino casa per starmene un po' per i fatti miei cominciano a chiamarmi perché devo rientrare.
Insomma contenta per voi ma il mio destino è un altro.

Re: Scelte. Famiglia o fidanzato/a?
 

e invece non è giusto e dovresti capirlo che devi farti la tua vita

Re: Scelte. Famiglia o fidanzato/a?
 

relazioni e scelte non vanno d'accordo, la partner deve integrarsi alla famiglia e viceversa, mai mettere un bivio nelle relazioni

Re: Scelte. Famiglia o fidanzato/a?
 

É giusto così invece.
Gli ho dato sempre problemi e rimanere con loro fino alla fine é il minimo che possa fare.