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Ma a scuola eri bravo...
L'altro giorno stavo rifornendo la macchina e ho incontrato un mio ex compagno delle medie che non vedevo dai tempi della scuola.
Per me le medie sono state un incubo: prese in giro continue, scherzi, dispetti, umiliazioni, botte anche. La persona che ho incontrato non era delle peggiori, ma certo non posso dire che fosse un mio amico o che mi stimasse. Quello che mi ha sorpreso e che alla mia risposta classica domanda: cosa fai nella vita?, il tale si sia meravigliato che non avessi avuto maggior successo: Caspita ma tu eri bravo, eri un mezzo genio! li per li non ho detto niente: ma ho pensato: e adesso me lo dici? Allora però mi trattavi come un deficiente-- E ho pensato anche, che, a causa delle prese in giro ho disinvestito negli studi..grosso errore a causa del quale ho perso anni preziosi e opportunita di ottenere maggiori risultati A voi è mai capitata una cosa del genere? Come vi spiegate che persone che vi prendevano in giro possano parlare cosi a distanza di tempo? |
Re: Ma a scuola eri bravo...
Me lo spiego per il semplice fatto che il pensiero della massa (in questo caso del contesto classe) si deve allineare con quello dei bulli estroversoni, pena venire preso di mira. Il pensiero del singolo invece su 25 alunni, è di 25 versioni diverse...
In questo caso è stato sincero, esprimendo in totale libertà, il suo pensiero su di te. Mancanza di personalità schietta, tutto qui. Ma a quell'età e con quelle motivazioni lo si può anche comprendere. Mi auguro per lui sia migliorato in quell'ambito. |
Re: Ma a scuola eri bravo...
Ho notato questo, se hai buoni voti sei visto bene da insegnanti e compagni quindi ti valorizzano e cresce così l'autostima.
Invece se vai male, sei di conseguenza poco considerato e hai un'immagine di te riflessa abbastanza negativa come persona che potrà influire negativamente sulla considerazione di te stesso nel rapporto con gli altri. |
Re: Ma a scuola eri bravo...
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Re: Ma a scuola eri bravo...
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Re: Ma a scuola eri bravo...
Magari pensava che manco fossi vittima di bullismo; si ricordava giusto della tua "secchionaggine", il resto forse l'ha rimosso o quasi.
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Re: Ma a scuola eri bravo...
Forse la persona in questione crescendo si è resa conto di avere sbagliato a giudicarti male. È capitato anche a me di essere al tuo posto
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Re: Ma a scuola eri bravo...
Mi capita spesso, io ero un primo della classe e ora sono un fallito.
C'è un detto che dice primo nella classe, ultimo nella vita. |
Re: Ma a scuola eri bravo...
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Re: Ma a scuola eri bravo...
Io mai studiato a scuola e mai nessuno ha avuto alcuna aspettativa su di me.. invisibile e mediocre sempre.
Tu quanti anni hai, ti piacerebbe riprendere gli studi ora? |
Re: Ma a scuola eri bravo...
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Re: Ma a scuola eri bravo...
Anch'io ero sempre tra i più bravi della classe, però non credo che questo mi abbia agevolato socialmente. Non dico che mi abbia penalizzato perché non è vero, però non si è mai innescato un meccanismo tipo "stima dei compagni - maggiore autostima - maggior coinvolgimento sociale".
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Re: Ma a scuola eri bravo...
Io andavo molto bene sia alle medie che alle superiori. I miei compagni mi hanno sempre rinfacciato di essere uno " tutta teoria e zero pratica". A distanza di anni ammetto che avevano ragione. Molti di loro a 30 anni non sanno una parola di inglese, non hanno mai letto un libro, alcuni non saprebbero trovare la propria città su una cartina geografica, ma intanto sono sposati e con figli, lavorano e vivono. Io sono rimasto con i miei libri e la mia cultura nozionistica ampia ma in pratica inutile. A che serve conoscere tutte le più grandi battaglie del medioevo se poi sei un disadattato sociale?
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Re: Ma a scuola eri bravo...
io non sono mai stata la prima della classe e non ho mai brillato a scuola, alle superiori però sono migliorata ed ero una di quelle che andava meglio.
all'università non ero un granchè nonostante studiassi parecchio. mi sono laureata in modo mediocre. però al lavoro, come metodologia di impostazione delle cose da fare, mi trovo decisamente meglio che nello studio. sono abbastanza organizzata quindi a quel punto riesco a lavorare bene senza troppi problemi.. i miei problemi veri poi sono altri nell'ambiente lavorativo.. ho spesso avuto la sensazione che i secchioni o quelli che se la cavano, mediamente, non sono estroversoni o gente da discoteca, feste e sigarette. sono persone tranquille, riservate, gentili e tendenti al timido. secondo me sono queste caratteristiche che portano ad essere presi di mira per poi essere bullizzati. (nello studio, e mobbing nel lavoro) apro una parentesi, non voglio andare OT: nel mio topic sulla difficile convivenza a lavoro con i colleghi, una del gruppetto che mi aveva preso di mira, una volta mi ha detto che dovrei parlare di più con loro, esternare quello che penso.. perchè "non mi manca niente" a detta sua. ecco, secondo me questo avveniva anche nella fase scolastica, per cui la persona presa di mira aveva qualcosa che infastidiva gli altri, magari anche un briciolo di invidia.. nel tempo mi sono fatta questa idea. |
Re: Ma a scuola eri bravo...
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Re: Ma a scuola eri bravo...
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Siamo come il topolino della favola, quello che in biblioteca divorava le tigri di carta ma poi all'arrivo di un gatto in carne e ossa è l'unico che viene sbranato. |
Re: Ma a scuola eri bravo...
non mi mai successo
probabilmente perchè a scuola facevo schifo :sarcastico: |
Re: Ma a scuola eri bravo...
A scuola mai stato bravo veramente, mai messo di impegno, per qualche ragione però ero o sembravo quello "bravo", boh, sta cosa alla lunga mi ha fatto più male che bene.
Comunque si spiega semplicemente la cosa: il tipo non ha la minima coscienza di quello che faceva. Magari per lui non ti ha nemmeno preso in giro così tanto da farne un dramma, era semplicemente "così", una cosa da accettare, ed ora "ooh guarda chi si rivede". Secondo te va a pensare alle stesse cose che stai pensando te ora? naaah, chissene, ti ha visto, ti saluta, ti chiede un paio di cose per curiosità personale e dice un paio di cazzate, fine. |
Re: Ma a scuola eri bravo...
No non mi è capitato! Però devo dire che per proseguire gli studi con successo più che essere super bravi ed intelligenti ci vuole serenità mentale e non avere disturbi vari..
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Ah i feels.
Sempre stato bravo a scuola, dalle elementari fino al primo anno di università. Il che ha generato un crescendo di aspettative nei miei confronto da parte di genitori, parenti e conoscenti. Poi mi sono impiantato, non ho combinato più una mazza di buono a livello accademico o lavorativo, e sono diventato bravo solo a tradire le aspettative di cui sopra. Se proprio dovessi sorvolare sull'estrema amarezza di 'sto declino, direi che anche esser quello da cui nessuno si aspetta più nulla di particolare ha i suoi vantaggi se non altro. |
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