Epilogo della tragica storia: sono finalmente giunto alla fase dell'accettazione
 

Alcuni di voi conosceranno già il travaglio che mi affligge da mesi di cui ho parlato tempo fa in questo forum.

Per chi non ne sapesse nulla o per chi non se lo ricordasse rimando alle mie discussioni precedenti (in ordine cronologico):

https://fobiasociale.com/voglio-morire-il-mio-amico-e-la-mia-ex-63070/
https://fobiasociale.com/come-mai-non-riesco-ad-arrendermi-disagio-da-eroe-romantico-64125/

Dopo mesi di sofferenza interminabile (la peggiore della mia vita, che supera anche i lutti familiari), sono finalmente giunto alla fase della dolorosa (quanto in un certo senso serafica) accettazione. Tale accettazione l'ho espressa nel sito seguente:
http://www.dediche.it/leggi/473187
(saprete anche il mio nome e quello delle altre persone coinvolte, ma poco importa, senza i cognomi rimarremo comunque in un certo senso anonimi)

A voi i commenti ora. Solo una doverosa premessa: per quanto il mio modo di accettare dolorosamente la cosa possa essere interpretato come un atto di zerbinaggio (invece che di amore puro e incondizionato), vi assicuro che non è per niente così, o almeno vi invito a non fidarvi delle apparenze quando leggerete. Amare e volere il bene di una persona nonostante tutto non implica essere zerbini.

Ps: il Pignoletto (un vino frizzante) devo dire che mi ha ispirato parecchio; potrebbe avermi aiutato nello scrivere la più bella e romantica lettera di addio della mia vita (lo dico perché non è la prima che ne scrivo una, anche se questa è decisamente la più sentita).

Re: Epilogo della tragica storia: sono finalmente giunto alla fase dell'accettazione
 

Goditi queste sensazioni allora

Re: Epilogo della tragica storia: sono finalmente giunto alla fase dell'accettazione
 

Scondo me quando ci si dice di amarsi lo si fa sempre in maniera azzardata, non puoi sapere davvero come e' l'altro, magari e' un assassino (per esagerare un po' , magari ha solo un disordine che da' ai nervi) o magari lo diventera' un assassino con sua stessa sorpresa. Puoi scegliere come decisione di stargli vicino sempre, ma amare che istintivo puo' passare.
Lei prima di te ha posto fine al sentimento o almeno ha valutato razionalmente che non le andava bene, magari altrimenti saresti stato tu un giorno a farlo.

Ah secondo me scrivi quelle cose , che contento di aver contribuito alla sua felicità ma dentro non ci credi del tutto...e nei sogni incontri una persona che almeno attualmente in tale veste non esiste (di suo non avrebbe mica tanta voglia di passarsi le notti con te nei tuoi sogni penso).
Ma tanto l'amore e' in buona parte lavorar di fantasia, ci sta.

Ma una cosa la penso abbastanza come te, quel che c'e' stato ha o almeno puo' avere un suo valore intrinseco per sempre, non importa l'epilogo, quello non annulla tutto.

Re: Epilogo della tragica storia: sono finalmente giunto alla fase dell'accettazione
 

In uno dei due post citati nella descrizione del topic hai detto di aver fatto sesso con delle ragazze per cercare di distrarti. Posso chiederti se erano ragazze da te conosciute o erano delle prostitute? Se rientri nel primo caso mi pare strano che tu non abbia provato alcun sentimento verso queste tipe in grado di diminuire quello verso la ragazza di cui ti eri fissato

Re: Epilogo della tragica storia: sono finalmente giunto alla fase dell'accettazione
 

Erano ragazze da me conosciute, precisamente due (con una ho fatto sesso di recente, con l'altra l'ho fatto qualche mese fa). Non capisco cosa ci sia di così strano. Quando si è innamorati persi il sesso con altre ragazze, per quanto possa anche essere molto passionale, è solo un palliativo, e neanche tanto efficace; ti rilassa solamente per un momento, ma i tuoi sentimenti nei confronti della persona amata non cambiano, e non riescono ad affiorarne altri per altre persone. La classica teoria del "chiodo schiaccia chiodo" in questo contesto è totalmente inefficace.

Re: Epilogo della tragica storia: sono finalmente giunto alla fase dell'accettazione
 

Infatti sono consapevole che nella parte finale ho dato liberamente sfogo alla mia fantasia. Se non aggiungo un po' di dolce dopo la medicina amara (corrispondente alla parte realistica della lettera) faccio molta più fatica a digerirla e a metabolizzarla.

Io sono diventato sociofobico per amore e questa sarà la causa della mia morte poiché io non posso uscirne.
Non aver ricevuto feedback da quella che mi interessava mi ha portato ad avere problemi con la mia immagine ad un livello tale da non riuscire più ad uscire tranquillamente di casa e nessun feedback successivo mi ha cambiato, io volevo e voglio lei.

Re: Epilogo della tragica storia: sono finalmente giunto alla fase dell'accettazione
 

allora perché fai sesso con queste ragazze se per te è solo un palliativo? magari loro provavano dei sentimenti per te e si aspettavano che anche tu li provassi per loro :( secondo me dovresti cercare di farti scivolare la sofferenza di dosso senza fare sesso tanto per fare.

Perché, appunto, è un palliativo e quindi, anche se di pochissimo, allevia il mio dolore. Comunque io lo dico fin da subito che sto ancora soffrendo per un’altra persona e faccio intendere più o meno esplicitamente di esserene ancora innamorato; sono sempre molto chiaro a riguardo, pertanto se accettano le mie condizioni e si illudono lo stesso non la reputo responsabilità mia. Comunque ho provato a farmi scivolare la sofferenza di dosso in mille altri modi oltre che con il sesso occasionale (ad esempio visitando riserve naturali, uscendo con amici e parlando di questa storia anche con loro, studiando per l’università, leggendo svariati saggi e romanzi, facendo attività fisica giornaliera, etc.); tuttora sto cercando di distrarmi in mille modi ma finora niente ha funzionato concretamente.

Re: Epilogo della tragica storia: sono finalmente giunto alla fase dell'accettazione
 

Hai provato ad andare da uno psicoterapeuta?

Sì, ci ho pensato, alcuni me lo hanno anche consigliato, e forse ci andrò. Però adesso non è il caso, perché mi manca qualche esame e la tesi per completare la laurea magistrale, quindi non voglio pesare ulteriormente in senso finanziario sulle spalle dei miei (sono anche andato fuori corso, soprattutto a causa della mia depressione che mi ha bloccato parecchio). In più non mi piace farmi vedere vulnerabile dalle persone che conosco: anche se razionalmente so che andare da un terapeuta può essere utile, mi dà fastidio espormi così tanto; pochissime persone sanno che sono realmente depresso e non voglio che lo sappiano altri. Per ora, inoltre, ce l’ho fatta lo stesso a sopravvivere, anche se sono in condizioni alquanto pietose (ma non pietose come fino a pochi mesi fa), per cui desidererei provare a vedere se continuo a farcela da solo.