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Sto male, quindi starò male
In oltre un anno ho messo da parte quasi tutti i soldi che mi servono per un'auto usata, il passaggio di proprietà e l'assicurazione. L'ho anche scelta: vecchia di dieci anni, esteticamente solo qualche graffietto, con relativamente pochi chilometri. Ma ora tutti i miei risparmi sono sfumati, per pagare una spesa con cui io non c'entro nulla e che non ho voglia di raccontare.
A 27 anni passati, con un lavoro pagato discretamente e una famiglia in difficoltà economiche da sempre, sarebbe stato un successo. Per i miei due coetanei conoscenti che non mettono un soldo in casa e hanno quasi 100.000€ in banca ciascuno, che ti sbattono in faccia ad ogni occasione (e se non ce l'hanno, se la creano), non sarebbe niente. Perché uno vuole comprarsi un'Audi nuova, mentre l'altro la macchina nuova da 15.000€ se l'è fatta regalare dal padre (e dice: "Mi sono comprato l'auto nuova"). Non sarebbe niente neanche per la mia collega che si vanta di continuo di aver regalato un appartamento alla figlia, in aggiunta ai 2.000€ di bonifico che lei e suo marito le fanno una volta al mese e all'università che le pagano. Ma per me sarebbe stato un successo. Pensavo che, se avessi comprato quell'auto da solo, forse un giorno sarei riuscito a sfuggire da questa vita, dove faccio da bancomat ai miei e vengo trattato come uno stronzo. Mai nemmeno un "Grazie", mai nemmeno uno "Scusa se devi pagare ai nostri errori". Solo urli e insulti. Non chiedo una macchina o un appartamento in regalo, vorrei solo avere la possibilità di costruirmi una vita mia. L'ultima volta che ho chiesto dei soldi o un regalo ai miei è stato a 14 anni, probabilmente volevo un videogioco, perché a parte quelli e le carte dei Pokémon da più piccolo ho voluto poco altro. Non dico di non aver mai avuto niente, ma quello che ho avuto lo sto dando indietro con interessi salatissimi, sia monetariamente che non. Da quell'età in poi, comunque, ho cominciato a prendere borse di studio, circa 700€ all'anno che mi facevo bastare. Ovviamente anche parte di quelli finivano in casa. Pure la laurea triennale me la sono pagata così, con borse di studio più sostanziose, poi ho cominciato a lavorare e non ho potuto continuare con la magistrale. Ed ero un bravo studente. Mi direte "Vattene di casa, lasciali al loro destino". Ma non posso, perché i miei nonni hanno lavorato tutta la vita per mettere insieme solo questo piccolo appartamento, e i miei stupidamente ci hanno fatto mettere sopra un'ipoteca dalla banca. Devo salvarlo per rispetto dei miei nonni, che hanno fatto tantissimo per me. E allora eccomi qui, nella mia camera, con la saracinesca tirata giù e depresso quanto quando mi sono iscritto a questo forum sei anni fa. Una depressione dovuta esclusivamente alla mia situazione economica. Ora ho deciso che, se devo stare male, allora tanto vale stare male fino in fondo: da oggi non prenderò più lo psicofarmaco che assumo, interrompo di colpo la cura. Smetto di mangiare, tanto col grasso che ho accumulato a causa dei farmaci posso sopravvivere per mesi (detta simpaticamente). Smetto di esistere, il tempo libero lo passerò al buio, sul letto, a non fare nulla. Al lavoro sarò un fantasma, ma non me ne frega più niente di fare il sorridente davanti ai colleghi con gli iPhone che raccontano delle loro vacanze da 10.000€ (non è una cifra inventata) per poi lamentarsi di guadagnare poco. Non ci ricaverò niente di buono, ma anche se mi rimboccassi le maniche per fare soldi in chissà quale maniera, avrei sempre la mia famiglia pronta ad affossarmi. E allora non voglio neanche più fare finta di niente: sto male, quindi starò male. Scusate lo sfogo, è veramente un brutto periodo. |
Re: Sto male, quindi starò male
Per alcuni la vita è un nemico, che ti muove guerra ogni giorno e in tanti modi diversi, creativi anche.
Da credente penso sia il demonio, altri avranno altre teorie. Personalmente ho avuto momenti come i tuoi, in cui dire "basta". Ma poi mi tiro su, dalla guerra si torna si torna con la testa del nemico o senza la propria, e allora se si deve essere sconfitti, tanto vale vendere cara la pelle Io la soddisfazione di mollare, non la dò, mi auguro non lo faccia nemmeno tu I tuoi nonni da lassù saranno davvero orgogliosi di te, e di sicuro non vogliono che attui i propositi che esprimi |
Re: Sto male, quindi starò male
Ti capisco benissimo e hai la mia mano sulla spalla, vivo con i miei e non sono in grado di mantenersi da soli se non ci fossi io e mia nonna quasi centenaria loro sicuro starebbero per strada, paghiamo l'affitto non hanno nulla stanno aspettando di andare in pensione ed io spero il più presto possibile, in ogni caso quando scadrà il contratto d'affitto andrò a vivere da sola non solo perché ho un'età ma sento il bisogno dei miei spazi della mia privacy e di fare come voglio io!
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Re: Sto male, quindi starò male
Non ti consiglio di smettere di colpo il farmaco, potresti pentirtene, per il resto se hai bisogno di una pausa prenditela
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Re: Sto male, quindi starò male
basta che ti sei fatto i tuoi calcoli che non peggiori le cose, sai che al peggio non c'e' limite, poi rischi di pentirtene
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Re: Sto male, quindi starò male
Innanzitutto complimenti, sei davvero un tipo forte, io non ho la metà della tua perseveranza e del tuo coraggio. Ad ogni modo, secondo me dovresti imparare che certe cose nella vita vanno così e basta; farsene una ragione a volte aiuta, non è ovviamente colpa tua se sei costretto a fare certe rinunce. Se qualcuno ha qualcosa da ridire spiegagli la situazione, dubito che avrà qualcosa da obiettare. Purtroppo le cose non vanno sempre come vorremmo. Spero che la tua condizione in futuro possa sistemarsi, o quanto meno migliorare un pochino. In bocca al lupo!
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Re: Sto male, quindi starò male
Innanzitutto, ringrazio tutti per le risposte.
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Nel mio caso, per combattere e vincere dovrei fare carriera. Dovrei prendere 3.000€ per vederne 2.000, poter andare a vivere da solo e fare una vita "solo" normale. Ma è molto difficile che accada, specie in Italia e in una piccola città. Ora tornerò a risparmiare per la macchina, che vuol dire non potersi permettere quasi niente per parecchi mesi. Mi annullerò come ho descritto sopra; magari dopo un periodo senza mangiare (o mangiare quasi nulla) e fare niente tornerò ad apprezzare quel poco che ho. Per salvare la casa ci vorranno altri 15 anni di rate mensili del mutuo. Se ce la farò, avrò 42 anni. Quote:
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Riguardo la mia situazione, l'ho sempre accettata. Ma adesso mi hanno tolto tutti i miei risparmi, oltre a prendere almeno i due terzi di ogni mio stipendio mensile. E' un colpo grosso da digerire. |
Re: Sto male, quindi starò male
Non per farmi i fatti tuoi ma un pensierino per andarmene a vivere da solo lo rifarei una seconda volta.. hai detto che resti lì per rispetto dei tuoi nonni, hai dimostrato di essere forte fino ad ora, forse i tuoi nonni preferirebbero vederti felice piuttosto che esaurito pur di tenere un appartamento? Scusa se mi sono permessa di dirti queste cose e magari parlare a vanvera, ma le tue parole mi hanno colpito.
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Ti do un abbraccio forte.
Far scorrere il dolore va bene. Ma non lasciare che ti mangi. Lascialo andare per un po' e dopo affrontalo. E quegli amici che hai. Che cogli**i. Forse dovresti dirglielo che la devono smetterla di lamentarsi della propria situazione. Digli che quando li senti parlare così ti fanno salire il cristo. Digli che risultano fottutamente superficiali. Digli che ti fanno venire voglia di non vederli più. Non ti devi mangiare la mer*a da solo. Un po' puoi sbatterla pure addosso a loro, e che caz*o. |
Re: Sto male, quindi starò male
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Re: Sto male, quindi starò male
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Comunque di amici io non ne ho. Uno è un collega, si è montato la testa perché tutto gli va bene, ma è veramente stupido. Ho parlato di lui in un altro topic. L'altro è uno che vedo molto raramente, quindi lo sopporto. |
Re: Sto male, quindi starò male
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Re: Sto male, quindi starò male
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Sono due giorni che non mangio e sto bene, e anche il tempo passato a non fare nulla trascorre abbastanza velocemente. Mi preoccupa solo tornare al lavoro, non ne ho per niente voglia. |
Re: Sto male, quindi starò male
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Per favore, nutriti... non fare cavolate. PS. Non dirti che non sei una persona forte. Hai una tenacia che è quasi un superpotere. Ti ammiro tanto. Forza :consolare: |
Re: Sto male, quindi starò male
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Già ai tempi d'oro della mia depressione sono stato cinque giorni senza mangiare. Riuscivo a fare tutto, anche un po' di attività fisica. Poi ripresi a mangiare perché ero diventato veramente magro. Mi sono informato ed esiste una corrente di pensiero secondo la quale un po' di digiuno fa bene, l'importante è riprendere a mangiare gradualmente quando si comincia ad avvertire la fame vera. Adesso, dopo due giorni e qualcosa, mi sento veramente bene. Ho un po' di languorino, ma sono lucido e di umore accettabile. Tra qualche tempo riprenderò a mangiare, ma cibo che non dà gusto come riso in bianco o lattuga. Visto che non ho un futuro, adesso non voglio più vivere. Esisterò e basta. La parte peggiore è trascorrere il tempo al buio nel letto a non fare niente. Ogni tanto mi alzo, accendo il computer e giro un po' su Internet, ma nient'altro. Magari tornerò ad apprezzare quel poco che ho, o magari no e continuerò a non-vivere così per moltissimo tempo. Alla fine non desidero molto, solo che mi entrino in tasca i soldi che guadagno onestamente e un po' di affetto. Per quasi tutti sono cose scontate, al punto che molti ci sputano sopra. |
Re: Sto male, quindi starò male
Al quarto giorno di digiuno non sentivo più nessuna fame, ma ho ceduto perché al lavoro non combinavo nulla. In un giorno ho lavorato meno della metà del tempo, il resto l'ho passato a contare i secondi, e alla fine delle otto ore morivo dal mal di testa. Quindi ho rinunciato all'idea di stare tre settimane senza mangiare e ho deciso di passare subito ad una colazione misera ed un pranzo altrettanto misero, solo cibo che non dà gusto. La cena la salto. Direi che va molto bene, a parte la fame alla sera non ho problemi, nemmeno a lavorare. Ho fatto i conti, e posso mangiare e bere con una cifra tra 1€ e 1.50€ al giorno. Non che possa mai recuperare i soldi che ho perso in questo modo, ci vorrebbero circa tre anni.
Per ora non sto male neanche senza l'antidepressivo, vedrò come si evolverà la situazione nelle prossime due settimane. Negli ultimi due giorni non mi si presenta neanche un disturbo che negli ultimi tempi ho cominciato ad associare proprio al farmaco. Invece è parecchio difficile non fare più nulla nel tempo libero: niente film, videogiochi, libri e altro. Mi concedo solo un po' di Internet. Nonostante le mie rinunce ho un umore migliore e mi sta passando la voglia di togliermi anche gli hobby, quindi ci penserò su. Invece persevererò con cibo e antidepressivo. Comunque ho provato anche a togliermi il letto cercando di dormire sul pavimento, ma non ci riesco, la comodità di un materasso mi serve proprio. In ogni caso, ai miei non gliene frega niente. Non hanno neanche un po' di rimorso a vedermi così, mi becco solamente un numero maggiore di insulti. E altri soldi me li chiedono lo stesso. |
Re: Sto male, quindi starò male
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Re: Sto male, quindi starò male
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In realtà non ho il coltello dalla parte del manico, prima di tutto perché credono di averlo loro visto che vivo sotto il "loro" tetto, secondo perché se li lasciassi al loro destino adesso mi ritroverei in una situazione peggiore tra qualche anno. "Pensare a me stesso" ahimè non esiste più. Purtroppo a questo mondo tutti possono fare figli, anche i dementi, e questo è il risultato. |
Re: Sto male, quindi starò male
Lavoro a tempo pieno, quindi non sto molto tempo a casa. Anche se me ne andassi quando mi trattano male, cambierebbe poco. Sopporto in silenzio, sperando (sempre meno) che un giorno possa andarmene a vivere per conto mio.
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