Differenza città/paese,l'origine della mia fs e ottimismo per il futuro
 

Lo so che più di una convinzione è una speranza però io sono un fobico ottimista e spero nel recupero.
Ho sempre abitato in un paese dove tutti si conoscono,e ovviamente quando una persona arriva ad una certa età senza aver stretto nessuna amicizia confidenziale sei visto di mal occhio da tutta la comunità,ed e qui che è partita la mia fobia a parer mio,ora non voglio dire che se fossi abitato in città sarebbe stata un altra storia,ma molto probabilmente oggi sarei un altra persona,e non è un caso che la maggior parte dei fobici è cresciuta nei paesini... e se fosse davvero questa la soluzione,ossia trasferirsi in un luogo dove non si conosce nessuno e ripartire da 0? io provo ad immaginarmi io che esco la sera in un altro posto dove non conosco nessuno,e dentro di me ho la sensazione che non proverei la stessa fobia che provo qui...si,ovviamente come tutti i fobici non è semplice stare in mezzo alle persone che si conoscano o no,però non proverei quel senso come a dire "ah,ma questo sa di me che sono uno sfigato ecc." quindi di conseguenza sarei molto avvantaggiato...voi come la vedete? avete provato ad effettuare questo cambiamento? e se si come vi è andata?

Re: Differenza città/paese,l'origine della mia fs e ottimismo per il futuro
 

Ma anche no. Non e' il numero delle persone
che ti stanno intorno che ti fanno passare la fobia.
Io sono di citta', e mi comporto come vivessi in
un paesello. Tengo lontane le persone. Rifuggo le occasioni di socializzazione
caciarona. Sono piu' discreto, ho qualche amico
e altri non ne cerco. La gente, in generale, e' rompicazzo;
ti cercano perche' gli fai comodo specie se hai
qualcosa da offrire.

Fatto. In parte il cambiamento ti fa respirare e conoscere realtà e modi diversi, ti dà la sensazione di lasciarti un po' più indietro rispetto alla sensazione di soffocamento e costrizione che conosci; dall'altra ciò che pensi di aver lasciato continua a starti attaccato, se non si sono affrontati i problemi. Andare in altri posti (in genere città) è stato anche il più drastico degli evitamenti che non mi ha messo comunque su una buona strada e non ha impedito al passato di ritornare sempre presente. Ricordo il primo anno all'università, mi piaceva il fatto di poter girare liberamente in strade diverse di una città che non conoscevo, ti dava quel senso di poter rivederti in qualcosa di diverso. Eppure quelle passeggiate solitarie e la mancanza di una ricerca di una compagnia a riguardarle adesso mi trasmettono tristezza, considerando che vivevo male la separazione dagli altri che anche in quel nuovo ambiente avevo ritrovato.
Comunque, per quanto possibile, meglio fuggire che restare in una gabbia.

Re: Differenza città/paese,l'origine della mia fs e ottimismo per il futuro
 

Fra un po proverò questa sensazione,finalmente...comunque so che la maggior parte delle mie fobie provengono dal fatto che le persone hanno una opinione negativa su di me,e non sono semplici pippe mentali è la realtà perchè tutti ti conoscono e con la mentalità che c'è qua ti fanno passare per un alienato,chissà come si fa il reset quando si vuole passare ad un altra vita:pensando:

Re: Differenza città/paese,l'origine della mia fs e ottimismo per il futuro
 

io tutti quelli che conoscevo (pochi) che provavano questo disagio , hanno preso e so partiti , sono andati a vivere da altre parti , uno ha cambiato tanti posti quasi compulsivamente cosi che nn si creava mai una vera etichetta su di lui , ma lo faceva pure per vedere tanti posti diversi credo :D , ha stretto tante amicizie superficiali non impegnative , ha fatto qualsiasi lavoro gli capitasse , saltuario etc.... , nn so come minchia ha fatto dato che era un megatimidone silenzioso , ma forse la spinta gliel ha data il fatto che nn aveva più niente da perdere .... il padre era venuto a mancare e la madre si comportava in un modo che lui nn garbava particolarmente :sisi: , quindi diciamo che la situazione probabilmente dal suo punto di vista era insostenibile qua ..... ah nn aveva amici qua a parte me , ogni tanto passavamo le giornate insieme al mare o altre robe cosi .

di sicuro dal suo punto di vista ha migliorato la situazione , anche se ha dovuto fare robe estreme , tipo dormire per strada , ha rischiato la morte etc...

l'unica cosa che me fa pensare a me è che se uno per migliorare la situazione deve rischiare la morte e dormire per strada , minchia come cazz stava male prima :D