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JohnReds2 11-08-2008 17:16

Si, probabilmente la tua è la spiegazione più sensata :?

TristanII 11-08-2008 20:57

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Originariamente inviata da JohnReds
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esattamente, la stranezza dov'è che starebbe?
Se la domanda è riferita a quelli come me, la stranezza c'è eccome: nella contraddizione che siamo sicuri di noi davanti a tante persone, e in altre , magari a parlare con poche, siamo timidi-->il contrario di come "in teoria" dovrebbe essere, come ad esempio nel caso di capitan marvel.

La contraddizione non c'è. La discriminante non è il numero di persone ma cosa si fa e si pensa di essere tenuti a fare, di fronte a quelle persone.
Al lavoro in genere si ha un ruolo ben definito che comporta un certo tipo di aspettative, già inscritte nella mansione che si svolge.
Ad una festa, o qualsiasi altro evento poco stutturato (dove non è previsto ricoprire rigidamente un ruolo specifico), entrano in gioco altre abilità - quelle sociali - delle quali com'è noto di solito difettiamo (fondamentalmente perché poco allenate). Tutte le volte che spostiamo l'attenzione dal "compito" che abbiamo da svolgere ad altri eventi accessori, ci viene l'ansia.
Non ti dico niente di nuovo, tu stesso del resto lo dici più volte e anche capitan marvel sta parlando della stessa cosa.

Non penso di sbagliare neanche molto se dico che in linea di massima funziona così per tutti, anche per i meno timidi (per questo non ci trovo nulla di così trascendentale). Noi però siamo degli esageroni. :)

JohnReds2 30-01-2009 02:13

Oggi ho avuto la conferma. In ambiti che non siano emotivi o legati al divertimento, ho molto più coraggio di tanti estroversi e persone disinvolte socialmente. Quando si tratta di abbordare una ragazza o anche solo essere "di compagnia" durante una serata, divento un'interessantissima mummia... :roll:

CapitanFobic 30-01-2009 02:16

brutta cosa la timidezza selettiva
come quelli che non possono lavorare e studiare, ma non han problemi a *****are, poverini, massimo rispetto per il loro dramma :D

ele81 30-01-2009 02:21

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Originariamente inviata da CapitanFobic
brutta cosa la timidezza selettiva
come quelli che non possono lavorare e studiare, ma non han problemi a *****are, poverini, massimo rispetto per il loro dramma :D


Non hanno problemi a far che ?

CapitanFobic 30-01-2009 02:22

nun se po' scrive :D

ele81 30-01-2009 02:23

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Originariamente inviata da Foalooke
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Originariamente inviata da ele81
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Originariamente inviata da CapitanFobic
brutta cosa la timidezza selettiva
come quelli che non possono lavorare e studiare, ma non han problemi a *****are, poverini, massimo rispetto per il loro dramma :D


Non hanno problemi a far che ?

Scopare?

C'è una a di troppo

JohnReds2 30-01-2009 02:26

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Originariamente inviata da ele81
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Originariamente inviata da Foalooke
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Originariamente inviata da ele81
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Originariamente inviata da CapitanFobic
brutta cosa la timidezza selettiva
come quelli che non possono lavorare e studiare, ma non han problemi a *****are, poverini, massimo rispetto per il loro dramma :D


Non hanno problemi a far che ?

Scopare?

C'è una a di troppo

Foalooke, sei volgave :P

ele81 30-01-2009 02:36

Aaaah, era trombare...

cancellato2369 01-02-2009 21:16

Re: Timidezza selettiva
 
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Originariamente inviata da JohnReds
A me succede una cosa strana...ho la timidezza selettiva!

In pratica mi imbarazzo tantissimo in certe situazioni ed in altre sono coraggiosissimo.

Ad esempio al liceo, quando si facevano le assemblee di istituto, ho diretto qualche assemblea e non avevo problemi a parlare di fronte a tante persone...e poi magari se mi trovavo a parlare faccia a faccia con una persona sola ritornavo il super timido di sempre!

Oppure quando lavoro mi trovo a parlare con tante persone ma sono abbastanza a mio agio, però anche lì quando si scende nel personale mi blocco .

a voi succede/è successo?

ne stavo parlando giusto ieri in un mio thread....
nell'ambiente scolastico non riesco quasi a sbloccarmi (se non con le persone con cui ho già confidenza)....è tutto inutile...

al di fuori...sono tutta un'altra persona...

tante volte a scuola quasi no nriesco a guardare in volto le altre persone perchè non ho nulla da dire x attaccare discorso...

le incontro x caso fuori (e anche se abbiamo un rapporto solamente formale di un "ciao" e stop) e mi scateno....

anzi...credo quasi che i miei problemi di silenzio eccessivo dipendono soprattutto dall'ambiente scolastico che lo ritengo formale e costrittivo quanto l'ambiente familiare...e infatti in entrambi gli ambienti sono più inibito del normale...

JohnReds 01-02-2009 21:26

Io invece sono l'opposto: per me la scuola è sempre stato un luogo dove stavo a mio agio...l'unico luogo dove mi sentivo a posto. Anzi la mia disperazione era dovuta al fatto che, appena varcati i cancelli, io non sapevo come stare con i compagni...e le mie amicizie e conoscenze si rarefacevano con l'arrivo delle vacanze. Addirittura il momento per di massima felicità erano le cogestioni quando.

Io non ci vedo tutti questi formalismi...il lavoro è molto peggio, lì la formalità è dura e rigida, ma la scuola no, poi figurati io stavo in un liceo very comunist dove il preside era tollerante e paziente, professori bravi che ti appassionavano alle loro materie...peccato che è tutto finito. :(

Infatti l'abbandono del liceo mi ha messo in grave crisi...l'università non è la stessa cosa, e poi anche quella fra un pò finirà...sento, a distanza di tre anni, di aver perso l'unico posto dove riuscivo ad essere felice...

cancellato2369 01-02-2009 21:37

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Originariamente inviata da JohnReds
Io invece sono l'opposto: per me la scuola è sempre stato un luogo dove stavo a mio agio...l'unico luogo dove mi sentivo a posto. Anzi la mia disperazione era dovuta al fatto che, appena varcati i cancelli, io non sapevo come stare con i compagni...e le mie amicizie e conoscenze si rarefacevano con l'arrivo delle vacanze. Addirittura il momento per di massima felicità erano le cogestioni quando.

Io non ci vedo tutti questi formalismi...il lavoro è molto peggio, lì la formalità è dura e rigida, ma la scuola no, poi figurati io stavo in un liceo very comunist dove il preside era tollerante e paziente, professori bravi che ti appassionavano alle loro materie...peccato che è tutto finito. :(

Infatti l'abbandono del liceo mi ha messo in grave crisi...l'università non è la stessa cosa, e poi anche quella fra un pò finirà...sento, a distanza di tre anni, di aver perso l'unico posto dove riuscivo ad essere felice...

boh...io mi ricordo che le medie le ho fatte estroversando...i primi mesi di liceo anche....poi pian pian mi sono sempre più inibito fino a parlare poco e nulla se non con chi avevo confidenza...

cioè...non che sia mai stato il tipo che viene schernito in un angolino...anzi mi son sempre fatto valere...le interrogazioni le facevo sempre scherzando con i prof e facendo ridere loro e compagni, stesse cose nei momenti in cui mi si nominava e venivo messo all'interno della conversazione...

però...beh quando si tratta/trattava di sedersi davanti ad una compagna di cui sapevi il nome e nulla di altro....bah...volendo una battutina sulla lezione mi veniva anche...MA NON L'HO MAI VISTO IL LUOGO APPROPRIATO X INIZIARE UNA CONVERSAZIONE SCHERZOSA O SERIA (e per uno che di solito ha poche parole è un blocco in più...).

X sentirmi libero di conversare con una persona devo sentirmi libero di dare buffetti, provocare, creare reazioni ecc...ecc...e questo nel rapporto tra "banchi", con il prof pronto a richiamare, stando attento a non fare troppa confusione, con la persona accanto che intanto un po' prende appunti, un po' si rigira i pollici, un po' rivolge la parola all'altra compagna...beh...lì per lì a parte ammutolirmi negli ultimi anni non sono riuscito a fare molto altro....testa completamente vuota...

poi se era una persona con cui avevo preso confidenza al di fuori delle lezioni era un altro paio di maniche...

viceversa se incontro qualcuna/o in piazza lo tratto quasi da "amicona/e"....non ho quasi freno....

un po' mi spiace....perchè di fatto una volta che mi sono isolato la scuola per un ragazzo solo/TIMIDO può essere un'ottima scusante x conoscere gente...e invece quasi x assurdo a me negli ultimi 2-3 anni ha costituito quasi la base del mio problema...

JohnReds 01-02-2009 21:42

Mah io quando sono al max dell'estroversione rimango sempre uno di poche parole, quindi la scuola, dove il max che puoi fare è una battuta ogni tanto, ed è "normale" essere composti, io mi sentivo a posto e uguale agli altri....invece in una piazza tutte dove è normale quelle cose che hai elencato, fare buffetti, fare l'amicone, ecc. , divento un disadattato dato che non mi viene di farli...

cancellato2369 01-02-2009 21:48

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Originariamente inviata da JohnReds
Mah io quando sono al max dell'estroversione rimango sempre uno di poche parole, quindi la scuola, dove il max che puoi fare è una battuta ogni tanto, ed è "normale" essere composti, io mi sentivo a posto e uguale agli altri....invece in una piazza tutte dove è normale quelle cose che hai elencato, fare buffetti, fare l'amicone, ecc. , divento un disadattato dato che non mi viene di farli...

ci diamo lezioni private a vicenda?? :lol:

io ti insegno a dare buffetti fregandotene...e tu mi insegni a dire frasi lapidarie in circostanze che ritengo "obbligate" :lol:

a me è proprio quel "dovere" che mi blocca...momento di silenzio? ci si aspetta che dopo 1 ora di lezione tu abbia qualcosa da dire di punto in bianco con la compagna di banco...ecco...io dopo 1 ora di silenzio non so farlo...ho solo altro silenzio...

bene o male una volta che la conversazione è iniziata e che sono entrato in confidenza con l'altro invece reggo prese per il posteriore, mazzate ecc...ecc..

x certi versi so che è assurdo: in tanti timidi dicono sempre "basta trovare il coraggio a lezione x dire la prima frase e poi pian piano si fa il resto..."...per me assurdamente è il contrario...o sento la libertà 100% e la spontaneità del rapporto o viceversa se deve essere qualcosa di obbligato solo perchè sei compagno di banco di quella persona è finita....

e x certi versi crea quasi più disagio della timidezza "normale". In questo caso infatti puoi tentare di evitare le occasioni esterne e/o affrontarle inizialmente in maniera soft....

nel mio...beh pur essendo magari capace se sono in forma di estroversare all'esterno la vita mi costringe ugualmente a vedere le stesse persone ogni mattina fianco a fianco già sapendo che non inizierò con loro una conversazione, con conseguente disagio...

almeno all'aperto, fuori...puoi scegliere di prendere e andartene via...
a scuola....CI DEVI STARE...

calisclero 01-02-2009 21:50

Quote:

Originariamente inviata da giova88
almeno all'aperto, fuori...puoi scegliere di prendere e andartene via...
a scuola....CI DEVI STARE...

ma non vai all'uni?
c'è la frequenza obbligatoria?

cancellato2369 01-02-2009 21:59

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Originariamente inviata da calisclero
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Originariamente inviata da giova88
almeno all'aperto, fuori...puoi scegliere di prendere e andartene via...
a scuola....CI DEVI STARE...

ma non vai all'uni?
c'è la frequenza obbligatoria?

PRIVACY :P


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