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Giovanni Allevi
Straordinario musicista, mi volevo soffermare sulla sua personalita' avendo appena sentito un intervista su canale5.
Soffre di ansia e attacchi di panico, e' stato in analisi per 4 anni causa depressione. A scuola era "trasparente" , insomma tratti tipici di molti fobici, poi grazie alla musica e' rinato e famoso ma non dimentica la sua natura e Il suo passato. Sarei curioso di leggere il suo libro L' equilibrio della lucertola. E' una persona davvero sensibile e geniale. |
Re: Giovanni Allevi
Straordinario musicista un corno... :D
Se vuoi deliziarti con un pianista contemporaneo ascoltati Cesare Picco, piuttosto. O, ancora meglio, Stefano Bollani. |
Re: Giovanni Allevi
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Mi soffermavo sulla sua personalita'.. |
Re: Giovanni Allevi
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per quanto riguarda la musica è ben risaputo che essa sia un ottimo antidepressivo, c'è infatti la musicoterapia. e per esperienza personale, da chitarrista, confermo che fa benissimo suonare uno strumento o dedicarsi ad una qualsiasi arte. concludo, in altro thread ho poi detto che ansiosi/sociofobici/depressi hanno un vantaggio: possiamo primeggiare in quanto abbiamo molto tempo per studiare e migliorarci culturalmente e quindi prenderci il nostro posto in alto in gran parte degli ambiti professionali (soprattutto artistici). quindi stop al masochismo mentale e prendiamoci ciò che ci spetta! :) |
Tralasciando la questione dei suoi presunti meriti artistici, considerata la volontà di Jack di soffermarsi sulla sua personalità, vorrei aggiungere che quel che mi appare di questo singolare personaggio dalle sue esternazioni e dai suoi atteggiamenti abbia un forte elemento caricaturale, che mi pare contribuisca a creare quell'aura propria di sfigato stereotipato da film americano che riesce ad affrancarsi dall'onta dell'essere stato un emarginato ed a riscattarsi di fronte alla società guadagnandosi il successo: insomma, l'incarnazione del principio del nerdebruttinoisthenewfigoepalestrato a cui si accennava in qualche altro topic recente, dunque una maschera funzionale alle finalità prettamente economiche per le quali è stato programmaticamente costruito questo personaggio.
E comunque 'ste discussioni su Allevi fanno molto 2008. |
Re: Giovanni Allevi
A zappare
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Re: Giovanni Allevi
Ho sentito che secondo lui Jovanotti avrebbe più ritmo di Beethoven.
*esplosione nucleare in sottofondo* Quote:
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Re: Giovanni Allevi
A me non piace la sua musica ma lo reputo un personaggio eccezionale. Un uomo così è sicuramente un buon "esempio".
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Re: Giovanni Allevi
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Re: Giovanni Allevi
Grazie XuX. Al di là del fatto che si apprezzi Giovanni Allevi o meno, il tuo post (il primo) fa riflettere.
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Re: Giovanni Allevi
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Mi auguro che anche il secondo, nonostante la veste goliardicamente provocatoria, possa avviare a delle riflessioni; riconosco altresì che dall'associazione fra Beethoven e la gestione del ritmo non emerga di certo fra i primi riferimenti possibili l'op. 133, che ha finalità concentrate su più fronti, e non solo quello ritmico, tutti accomunati dalla ricerca della estrema dilatazione dei materiali musicali, sino al punto di rottura. È stata un'occasione per celebrare ulteriormente la sua grandezza. Estratto ben più esemplificativo di come le dichiarazioni di Allevi a proposito non abbiano capo né coda (ma di sicuro, nell'intimo, lui lo sa benissimo) è il seguente: https://youtu.be/YlarOfyafc4 (dura solo due minuti). Qui il pianista ungherese Schiff spiega il contesto in cui questa parte è inserita alternando i momenti descrittivi ed esplicativi - invero un po' imbevuti di retorica fine a sé stessa a tratti - ad altri in cui suona magistralmente, come da sempre ci ha abituati. |
Re: Giovanni Allevi
Il famoso frammento rubato al futuro di Beethoven.
Il caso Allevi mi riporta alle parole di Uto Ughi pronunciate al principio di un'intervista: Quote:
Come se non fosse estremamente istruttivo e non richieda nessun "prerequisito" l'ascolto di un Concerto brandeburghese di Bach- magari dal vivo - per farsi compenetrare dalla gioia di essere insieme a fare musica, che è la qualità che si afferma con meravigliosa immediatezza nel corso dell'esecuzione. Il trionfo travolgente dell'intera orchestra che irrompe dopo i tenui accordi dei fiati e i fruscii degli archi della celeberrima overture del Sogno, scespiriano non può non contagiare un ignaro fanciullo all'ascolto che viene coinvolto dall'entusiasmo giovanile del ragazzino eccezionale che l'ha creata. No facciamoli crescere solo con i motivetti, le sigle e le filastrocche. |
Re: Giovanni Allevi
Ah quel tizio riccioluto... non mi ricordavo il nome. Vabè insomma è un pianista. Bravo e... basta. Basta così (cit).
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