![]() |
Come si fanno le condoglianze?
La domanda è un po' strana e un po' mi vergogno.
Non mi sono quasi mai trovato (tranne una volta quando però la persona che aveva avuto il lutto era un parente stretto, per cui era meno giudicante) a dover esprimere delle condogliazne per qualcuno. Tra l'altro ho sempre evitato i funerali e le visite ai famigliari del defunto. A dir la verità ora che ci penso una volta dovetti dire qualcosa a una ragazza ex vicina di casa che aveva avuto un lutto in famiglia ed era venuta un attimo a chiedere una cosa a casa, ma in un modo o nell'altro me la cavai. Altre volte non ho fatto le condoglianze a persone che avevano perso qualcuno e che avevo incontrato dopo un tempo più o meno breve. Il punto è che non so cosa si dice in quei casi e inoltre le situazioni in cui ci si aspetta un minimo di dimostrazione emotiva, oltre alle parole, sono davvero un ostacolo insuperabile per me. Fino a qualche tempo fa probabilmete mancavo anche di empatia e non provavo dispiacere di fronte a dolori come un lutto altrui. Ora forse qualcosa è cambiato e anche se un po' artificiosamente (ma anche su questo qualcosa sta cambiando) un'empatia di quel tipo potrei provarla. Ma non saprei proprio come esprimerla, non saprei esprimerla in modo sufficiente e normale. Il dolore altrui è qualcosa che mi impressiona parecchio e cerco di scansarlo, di non starci troppo a contatto, anche perchè credo di poter fare danni con il non saperci fare, perchè sentirei responsabilità importanti, ma a parte questo mi dà proprio fastidio perchè mi ricorda l'esistenza del dolore di un certo tipo, che sono cose che possono capitare e che turbano quel controllo totale che cerco di applicare alla vita. Ma uscendo un attimo da questa specie di sfogo personale io vorrei chiedere proprio come si fa a fare le condoglianze, nei diversi casi, cioè a seconda delle persone, della vicinanza ad esse (famigliari, amici, conoscenti, colleghi, quasi estranei), della gravità del lutto. Cosa si dice, semplicemente 'condoglianze', 'vorrei farti le mie condoglianze', oppure potrebbe essere un po' limitato e si dovrebbero aggiungere formule in cui si esprime il dispiacere quali 'mi dispiace', 'quando ho saputo ci sono rimasto molto male', o che incoraggiano, cercano di risollevare tipo 'fatti coraggio', 'è la vita bisogna andare avanti', pur sapendo che sono frasi che non avranno chissà che effetto benefico sulla persona che le riceve, ma è chiaro che è comunque una forma di consolazione che viene accolta in genere positivamente e che ci si aspetta. Come gesti che si dovrebbe fare? Anche qui, so che sembrerà strano ciò che chiedo ma effettivamente non so come ci si dovrebbe comportare: si abbraccia la persona? si dà un bacio o due baci sulla guancia come quando ci si saluta? in alcuni casi basta una stretta di mano? Sperando ovviamente che occasioni del genere capiteranno il più tardi possibile, ma è sempre meglio non trovarsi impreparati. Lo so che situazioni del genere non dovrebbero essere affrontate in modo così asettico, però per chi nell'immediato si trova un muro tra sè e le persone serve proprio quello che sto chiedendo: formule e gesti come presi da un manuale. |
Re: Come si fanno le condoglianze?
Vai ad un funerale e vedi come fanno gli altri.
|
Re: Come si fanno le condoglianze?
L'importante è essere presenti.. quello che si dice in certi momenti è totalmente superfluo.. se uno ha perso qualcuno di importante non gliene frega un cavolo di nulla, anzi alle volte manco si rende conto realmente di quel che sta succedendo, figuriamoci se ti giudica per quel che dici.
|
Re: Come si fanno le condoglianze?
Quote:
Danno sicuramente più fastidio le lunghe chiacchiere, o gente che si ferma a lungo nella camera ardente e inizia a parlare di tutt'altro o a parlare con altri... succede anche questo... in questi casi è meglio il silenzio e la riservatezza |
Re: Come si fanno le condoglianze?
ok, il famigliare in quel momento ha altro a cui pensare, però uno potrebbe anche involontoriamente dire o fare una cosa fuori luogo che magari gli resterà impressa e se la ricorderà in seguito. Cioè non dico che la cosa possa ferirlo ma, ragionando egoisticamente, che si è fatta non proprio una buona figura; non penso che non possa capire che una determinata 'mancanza' non sia voluta e che invece sia causata da imbarazzo oppure incapacità nei rapporti umani, anche se magari potresti trovare anche la persona che si fa il film.
Comunque stavo pensando più che altro al fare le condoglianze a persone con cui non c'è un gran rapporto: mettiamo che ci sia un collega non proprio simpatico con cui non si interagisce molto; a un certo punto gli muore qualcuno. In ambiente lavorativo sei comunque sotto osservazione, qualcosa dovrai dirla. Ora io penso che in questi casi si possa essere abbastanza formali ma allo stesso tempo neanche gelidi. Ecco questa potrebbe una situazione che comporterebbe qualche difficoltà in più. Poi non è da trascurare l'ambiente: chi abita nei piccoli paesi, ad esempio, sa che ogni gesto viene amplificato dall'osservazione altrui e riportato eventualmente in giro. Comunque so di essere molto ossessivo (e che questo aspetto può toccare anche questo tipo di situazioni) per cui io stesso dico che sto esagerando, però avere maggiore conoscenza degli approcci plausibili mi è moralmente di aiuto. |
Re: Come si fanno le condoglianze?
Si dice "condoglianze" al funerale, e se e' un parente ci si abbraccia anche, non sempre, ma puo' capitare.
Al di fuori di un funerale dipende |
Quote:
(giusto per mettervi ancora più in difficoltà) Di fronte ad un lutto bisogna rispettare il dolore dell'altro e i propri sentimenti senza forzarsi, anche solo il fatto di esserci non è poco. |
Quote:
Se in quel momento vuoi dare i due baci sulla guancia, dalli; se vuoi abbracciare, abbraccia; se ti senti dispiaciuto puoi dire che ti dispiace, se ti senti in difficoltà e fai fatica ad empatizzare con il dolore basterà anche la tua presenza, salutare i famigliari, fare loro le condoglianze dicendo semplicemente la parola, stringendo la mano, in base anche al rapporto che hai solitamente con la persona... È normale trovarsi imbarazzati o in difficoltà di fronte a queste situazioni. . . Secondo me è meglio non fare piuttosto che fare senza delicatezza, ad esempio io eviterei qualsiasi frase priva di tatto, qualsiasi razionalizzazione, qualsiasi colpevolizzazione.* Il dolore è normale e ci si farà forza più avanti, è normale e sano soffrire e piangere, basta stare accanto alla persona anche solo presenziando (se uno se la sente), accogliere il suo dolore. *Ad esempio eviterei frasi come: - prima o poi tocca a tutti - fatti forza - devi essere forte per i tuoi figli/genitori/nonni - lui non avrebbe voluto vederti soffrire - ha vissuto una lunga vita magari arrivare alla sua età - adesso state vicino a X |
Quote:
Sono razionalizzazioni che si fanno di solito prima o molto dopo la morte, appena la persona muore c'è solo il dolore appunto, e qualsiasi frase che vorrebbe cancellarlo a parer mio non è utile. Poi per carità, a qualcuno potranno pure essere di conforto, non lo so, può essere di conforto il solo fatto che uno ti rivolga la parola, ma secondo me sono frasi prive di tatto ed empatia. |
Quote:
Non viene compreso che è sano e normale piangere e soffrire alla morte di una persona amata. . . . |
Quote:
Non voleva essere un attacco a te o a chi dice quelle frasi, volevo solo invitare a riflettere e a provare a mettersi nei panni della persona che soffre. Alcune sono frasi anche normali, non particolarmente offensive, ma rischiano di essere inutili o colpevolizzanti, o puntano a “negare il dolore e andare avanti”. Per non andare troppo OT, alien boy ho letto ora il messaggio in cui scrivi dell'ipotetico lutto di un collega antipatico, in quel caso lì perché non un condoglianze “formale”? Secondo me non c'è bisogno di sperticarsi più di tanto se non c'è alcun rapporto con la persona o se ce n'è uno pessimo. |
Quote:
|
Re: Come si fanno le condoglianze?
ti avvicini, dai la mano, e dici "condoglianze" con aria mesta e triste.
|
Re: Come si fanno le condoglianze?
Quote:
|
Re: Come si fanno le condoglianze?
la mia opinione e':
quel che si deve dire "condolglianze" il resto e' squisitamente personale, cioe' quel che ti senti in base alla persona e alla situazione, ma se non e' sincero, profondamente sentito, spontaneo qualunque altra cosa oltre il "condoglianze" eviterei il concetto e' un segno di vicinanza non mille parole che risultano superflue e a volte fastidiose ovviamente in situazioni molto informali come con mamma o partner magari vengono spontanee altre frasi per consolare invece del condoglianze se c'e' la confidenza necessaria il contatto fisico di solito va bene essendo un linguaggio universale e delicato, che non distoglie la persona dai suoi pensieri (che puo' esser prender la mano, carezza, abbraccio ecc.) poi e' qualcosa che àncora (quando si e' persi nel dolore ce n'e' tanto bisogno) e istintivamente fa sentir meglio |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 13:36. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.