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Mi vergogno delle cose che dico
Mi pento sempre dei commenti che faccio( anche su questo forum) , su qualsiasi tipo di discussione e ci rimugino finché non succede qualcosa di peggio.. ecco perche sto sempre zitta.. ho paura di essere giudicata perche la gente mi descrive sempre come un certo tipo di persona.. anche voi siete etichettati dagli altri , e anche le persone nuove che conoscete vi mettono sempre nella stessa categoria di persona? Qualcuno ha superato questa fase? Io ho gia 22 anni e ancora non mi è passata :D odio essere un caso umano
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Re: Mi vergogno delle cose che dico
Tortina, parti dal presupposto che anche se dici una caxxata che non sta ne in cielo ne in terra, una minchiata solenne, ci sarà sempre qualcuno su un totale di persone che condivide.
Stesso discorso se dici una cosa sensata...ci sarà anche chi non apprezza. Quindi quando (quendo, quondo:pensando: ) ti stuferai di rimuginare, e ti dirai ma che si fottano tutti, e pure il mio schema che sta a scervellarsi per qualsiasi timore di giudizi, diverrai invece un po più premurosa per te stessa, x quello che sei, ed eviterai di far venire il cervello incandescente (e stressato) a furie di pensare e preoccuparti di quello che dici, allora sarai più sciolta, meno stressata e parlerai di più dicendo quel cavolo che ti pare e piace, nei limiti ovviamente. La strada è questa. Poi se lo schema è ben radicato, e l'ansia prende il sopravvento, questa "fase" come dici tu, rischia di perdurare per parecchi anni... prima la scardini meglio è x te. |
Re: Mi vergogno delle cose che dico
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Re: Mi vergogno delle cose che dico
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Ogni volta che finivo una chiacchera, facevo una lucidissima ricostruzione mentale su cosa avevo detto e sulle risposte ed espressioni per capire se era andato tutto liscio. Roba che se avessi quella lucidità mentre parlo e discuto sarei estroverso:sisi: ...bene che andava rimanevo dubbioso...altrimenti era una qualche figura del cavolo per cose dette che reputavo sempre sbagliate per una qualche ragione a scelta, in base al periodo, tra banale, inopportuno, ridicola ecc. ecc. Siccome il dubbio a riscontro fatto rimaneva, ed era comunque legittimo, perché razionalmente non posso sapere che caspita frullava nella testa degli interlocutori, non arriverei neanche al 50% esatto riflettendoci a fondo, ho mandato spesso lo schema a quel paese, etichettandolo come inutile, come deleterio...tempo perso...è dura perché scatta in automatico, e la mente ne ha bisogno, deve comprendere, deve capire, deve analizzarsi...NO, NON DEVE FARE PROPRIO UN TUBO...sali in auto, o giri l'angolo e pensi a cosa devi fare dopo...arriva il pensiero? pensi a cosa deve fare dopo...proprio come un automa. Prova a farlo e vedrai che tra un po di mesi, sarai confusa, ma te ne fregherà di meno di quello che hai detto...perché? perché la tua mente non considera utile un riepilogo...non serve, punto. Così in soldoni Tortina, ma è un obiettivo importante imho. |
Re: Mi vergogno delle cose che dico
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Non ce una commento ideale e superstudiato per ogni caso. |
Re: Mi vergogno delle cose che dico
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Re: Mi vergogno delle cose che dico
Non è facile imparare a difendere le proprie idee. Io l'ho imparato solo in parte e proprio grazie a internet. IRL è tutto esponenzialmente più difficile.
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Re: Mi vergogno delle cose che dico
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