adolescenza perduta
qualcuno di voi e riuscito a vivere in modo decente e normale l'adolescenza?io ho 21 anni.ne sono uscito da poco(senza mai esserci entrato veramente)e non posso piu tornare indietro.ho perduto tutto.mentre i ragazzi miei coetanei si lanciavano nel vasto mondo, fra tanti amici, ragazze, passioni, stronzate, emozioni e divertimenti.e respiravano quell aria spensierata.io ero solo come un cane, fra neuropsichiatrie e crisi serali.sono rimasto indietro in tutto.ero perso in un altro mondo.le esperineze che hanno fatto gli altri non le ho fatte.quando vedo per caso film che parlano di adolescenti, in scuole americane, i primi amori, le cavolate, ecc ecc mi viene tristezza.non sò manco cosa vuol dire,se stavo bene avrei potuto fare cose stupende, o forse no.e non e ancora finita.sono ancora solo.anche nel mondo "adulto".piu maturo, dove si prendono le responsabilità, si lavora, si costruisce.come faccio a fare l'adulto adesso?se ho saltato una tappa , forse la piu dolorosa ma pensandoci anche la piu emozionante, della vita di un giovane?non lo sò.
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alla fine 10 anni di tortura sono valsi a qualcosa. non farei cambio con uno dei miei compagni, di sicuro.
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Non è vero!!
Caro xanaxworship hai 21 anni, non 50. Anch'io ne ho 21, anch'io mi sono sputtanato l'adolescenza, ma ti garantisco l'eta che hai ora è buonissima per fare cazzate, per divertirsi e avere tutti gli amori che vuoi. Si possono fare moltissime cose. Ad esempio nell'adolescenza quasi nessuno ha avuto rapposrti sessuali, mentre è ora il momento in cui se conosci una ragazza puoi avere un rapporto molto più intimo e completo. Il vero divertimento inizia a 21 anni, caro mio. Vai e divertiti. non ripensare al passato, e fai come me che cerco di buttarmi sul presente senza guardarmi indietro e mi godo il periodo più divertente, ovvero quando le insicurezze dell'adolescenza spariscono sempre più e i doveri della maturità sono ancora lontani. |
Re: adolescenza perduta
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recuperare? naaa lascia perdere, è persa per sempre
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Ti capisco benissimo, la mia adolescenza è stata pressoché vuota e priva di esperienze. Credo anch'io che le varie fasi della vita non si chiudano mai finché non le si vive pienamente...prima o poi tornano a farsi sentire e i nodi vengono al pettine. Non si possono saltare le tappe.
Certe cose si possono recuperare, in maniera un po' diversa, per il resto devi imparare a incanalare le energie represse altrove. Ultimamente sto facendo un po' di cose da quindicenne, non è male, se riesci a viverle senza colpevolizzarti. Sulle fasi della vita non vissute mi sono espresso più diffusamente in quest'altro topic: http://www.fobiasociale.com/postx6539-0-0.html |
Re: adolescenza perduta
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Fatti coraggio il passato è andato, ma stai ancora in tempo per non rovinarti il futuro. |
Quasi tutti qui come te hanno sprecato gli anni dell'adolescenza, o per lo meno non li hanno vissuti come la maggior parte dei ragazzi di quell'età, e questo ci fa credere di averli "sprecati".
Tra tutte le cose che sono state dette Viridian secondo me è quello che ha più ragione. Non avrebbe potuto scrivere parole più giuste. Anche il fatto di avere la fobia sociale nell'adolescenza passa in secondo piano...perchè a quell'età è proprio all'inizio ed è quasi impossibile riconoscerla e quindi curarsi. Tuttavia non sono d'accordo su alcuni punti...cioè che si è sicuro che il carattere forgia le nostre esperienze, e che non tutti amano fare certe cose, però il solo fatto di avvertire un disagio a proposito, il fatto di soffrire e sentirsi diversi dagli altri perchè ci si è negati certe esperienze, credo che sia indice che c'è qualcosa che non va...e che non sia semplicemente questione di carattere. Ma ovviamente qui si dovrebbe indagare a fondo, per trovare il limite tra carattere e disturbo...ed è a discrezione di ognuno prendersi la responsabilità di farlo, a seconda della propria sofferenza o della voglia di capire di più sè stessi. Comunque al di là di tutto è vero quello che hanno detto in molti... cioè che se credi di aver sprecato del tempo prezioso e che non ci sia più modo di recuperare ti sbagli, perchè sei ancora giovane e puoi fare quello che vuoi. Solo quando si muore non si ha più tempo, una volta che siamo in vita possiamo fare tutto se solo lo vogliamo! Se però c'è sempre qualcosa che ti blocca, che ti impedisce di fare quello che vuoi fare (ma è importante capire se vuoi realmente farlo), allora sarebbe giusto farsi aiutare. Ma ovviamente ognuno deve maturare questa decisione da solo, con la consapevolezza della propria situazione. Abbattersi però, e rivangare il passato, rimpiangerlo, sicuramente non è utile...prova invece a migliorare il presente, che è molto più sensato. Un filosofo, di nome Pascal, diceva che noi erriamo sempre in tempi che non sono i nostri...rimpiangiamo il passato, aneliamo al futuro, e ignoriamo l'unico tempo reale di cui abbiamo possesso, cioè il presente. Per essere più felici faremo meglio ad afferrarlo e lavorare per migliorarlo. |
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La mia adolescenza è stata dolce/amara possiamo dire. Da 1 lato ho avuto i miei ottimi amici (molti dei quali mi sn portato dietro..), ho vissuto qlk bella esperienza, nn sono stato un recluso, ho sognato parecchio x un bel pò: mi divertivo con quel che avevo.
Dall'altro spesso sn stato preso per il culo o mi sn trovato a disagio con molta gente nelle varie scuole. Nn ho mai avuto esperienze sentimentali, e questo mi manca tantissimo. La VERA Fs o timidezza pesante è arrivata dopo la scuola media x dire... dopo i primi due anni d'inferno del liceo dove il mio migliroe amico mi ha praticamente ripudiato. Prima di allora era dura lo stesso ma cmq si andava avanti. Poi... tutta la classe contro, antipatico a tutti, probabilmente piacevo poco anke xchè non badavo troppo a vestirmi firmato e cagate del genere (in quei tempi contava in maniera assurda..), e cmq la mia autostima dopo tutte queste cose crollò miseramente. Oggi stò provando a rimettermi in piedi ma è ovvio ke tante esperienze mancate condizionano. |
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Si può recuperare dopo, ma non tutti ci riescono e comunque costa fatiche e sforzi immensi |
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Noi ci dissociamo da questa nostalgia per un periodo che non abbiamo mai vissuto. O comunque non vissuto come si presuppone sia stato per la gran parte dei nostri coetanei. A noi il solo pensiero crea angoscia che non riteniamo di dover alimentare, non foss'altro perché indietro non si torna. Preferiamo raccontarcela, se volete, e dirci che non è mai stata una competizione coi nostri coetanei, una gara a punti. Se anche fosse così, attraversemmo le stesse fasi della vita con modi, sensibilità, tempi in ogni caso diversi. Non conta tanto l'accumulo di esperienze, ma il modo di viverle (bella questa per carità, ma sa di già sentito, tesssoro). (Ok basta, la smetto. In caso chiamate un esorcista. 8)) |
Io ho sprecato la mia adolescenza ma all'epoca ero consapevole dello scialo che era in corso, semplicemente non me ne preoccupavo, cullato dalla rassicurante consapevolezza del futuro ancora sterminato. Successivamente ho sprecato anche i miei 20 anni, ma qui il discorso è più complesso perché alla mia proverbiale ignavia si aggiunse l'ostracismo dei miei che mi impedirono di andare a vivere da solo e fare tutte quelle esperienze necessarie alla crescita individuale.
L'aver vissuto meno ci rende tutti più "giovanili", facciamo finta di avere qualche anno in meno, contattiamo l'ufficio anagrafe e chiediamo se è possibile retrocedere di qualche anno 8) |
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Nel mondo c'è pieno di persone che fanno i matti da giovani che non appena creascono "mettono la testa a posto" e diventano persone calme, e magari vivranno i successivi 50-60 anni della loro vita nella banalità e nella monotonia, e magari nella tristezza, in un lungo decadere, avendo goduto solo 10-15 anni! A che non si è goduto l'adolescenza, rimarrà una voglia di vivere e di fare che l'accompagnerà tutta la vità e gli consentirà di vivere il resto della vita(la MAGGIOR parte) assaporandone di più i piaceri, in definitiva si potrebbe quasi definire una fortuna! |
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Io penso che anche se la nostra adolescenza è stata tragica, piena di tristezza questo non vuol dire che a 21 la vita dovrebbe continuare in questa direzione.
Io ho 22 anni e nell'adolescenza ho fatto molti errori, ma all'epoca non avevo la consapevolezza che stessi sbagliando e pensavo che prima o poi le cose si sarebbero sistemate. Adesso per fortuna, la vita mi sta riportando in superficie e quindi sto analizzando quello che sono stato e quello che volevo essere, anche se adesso vorrei essere un po diverso, magari essere più socievole ed allegro. Adesso sto cercando come meglio posso di riprendermi tutto quel tempo che ho letteralmente sprecato, sfruttando tutte le occasioni che mi capitano. Finalmente ho iniziato nuovamente a sognare, anche se stavolta mi sto anche muovendo per far si che i miei sogni si realizzino. Quindi il consiglio che posso darvi è quello di non cancellare il passato che comunque è parte di noi, ma pensare al futuro e soprattutto vivere nel presente, quindi non aspettare, ma agire subito!!!! |
Re: adolescenza perduta
I rimpianti tuttavia non servono a nulla ed anche se io stesso ho fatto lo stesso errore posso solo dirti che a 22 anni puoi solo cercare di andare avanti e riprendersi l'adolescenza perduta.
Io conosco ragazzi e ragazze che a 26-28 anni sono ancora come ragazzi di 18 anni, quindi basta solo impegnarsi e credere in quello che si vuole ottenere. Quote:
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io l'adolescenza l'ho vissuta in ritardo, almeno, alcune cose di essa
alcune le ho vissute nei giusti anni, altre ero troppo timido x farle, così ho recuperato un po' dopo, e sono anche riuscito a fregarmene del giudizio degli altri, anche se è vero che c'è un età x tutto, superata la quale si può sfiorare la patologia se si perservera :wink: |
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cmq è discutibile la cosa del recupero delle fasi dello sviluppo, che sono messe in un certo ordine non a caso ed una tappa saltata non so se possa essere recuperata nel senso che il recuperarla non credo sia terapeutico :wink: |
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Il fatto stesso di non aver vissuto quelle cose al momento giusto lo sento inconsciamente come un'ingiustizia, che posso riparare solo se vivo, anche solo "simbolicamente" e anche solo per poche volte, quelle cose. L'assunzione di responsabilità non c'entra davvero nulla. E' solo un insieme di fatti ed esperienze che mi sono successe negli ultimi due mesi e che io ho interpretato in questo modo. I miei blocchi sono parecchio antecedenti a tutto ciò e hanno ben altra natura. |
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Re: adolescenza perduta
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senti xanax, anch'io ho 21 anni, anch'io vengo preso dall'angoscia ... da un po di mesi sto tentando una lenta, lentissima (e dolorosa) risalita, dopo l'ultimo tentativo sentimentale (indovina com'è andata :cry:) sono nuovamente depresso (stupido da parte mia) ..... che dirti, è un ingiustizia continua, ci si arrabbia nel vedere quanto è stato facile per gli altri (forse), quanto hanno fatto gli altri mentre noi soffrivamo .... ma bisogna andare avanti (scusa se sono banale, ma non so darvi risposte che cerco anch'io) |
eh lo sò, siamo in tanti.e in tanti non sappiamo cosa fare.forse abbiam mangiato troppa polvere.
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Non c'è molto da aggiungere, la mia adolescenza è stata vuota delle esperienze che facevano gli altri ragazzi, sentimentali o di amicizia, ma a parte questo è stata diciamo brutta e ci sono rimpianti ma anche ferite e tutto ciò inevitabilmente condiziona anche oggi e chissà per quanto tempo ancora.
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io mi son salvato in calcio d'angolo... certo, con la famiglia che ho avuto alle spalle, cosa vuoi aspettarti??....
è già tanto che son riuscito ad uscire dal guscio iperprotettivo e distorto dei miei e a farmi un giro di amici ed esperienze che mi hanno portato a valutare molto + positivamente la mia adolescenza... non l'ho vissuta davvero come si dovrebbe... ma va bene uguale... non puoi farci niente... sono situazioni che non puoi assolutamente controllare... la mia adolescenza è iniziata realmente a 16 anni... il 3° superiore è stato l'anno + bello della carriera liceale... nuove esperienze, nuovi amori, tante porte in faccia e sberle morali... ma tutto fa brodo... servono anche queste sensazioni... dal 4° in poi non ho capito + na mazza... ero sempre fuori di testa, a scuola andava sempre peggio (mentre in 3° ero molto bravo), iniziai a lavorare e studiare contemporaneamente e da lì la distruzione... diciamo che il 4° e 5° sono stati anni di completo sballottamento morale e fisico... la mia adolescenza la ricordo cmq male... anche se la rivaluto ogni volta che ci ripenso... ma è stato molto importante capire che tutto questo non è imputabile a me... assolutamente!!! |
Questo topic credo sia quello che mi ha colpito di più di tutto il forum, perché centra in pieno il mio più grande problema, che non mi permette di continuare a vivere decentemente e sperare in un futuro migliore.
Allora, io ho 19 anni e posso dire, ahimè, di essere praticamente uscito dall'adolescenza. Anch'io la penso esattamente come te, e non ti sto neanche a dire che quelle parole potrei averle scritte io stesso. Ho passato quelli che considero gli anni migliori (o che almeno, così dovrebbero essere - so che questa affermazione è opinabile, ma io resto di quest'idea, quindi non venitemi a dire che i tempi migliori sono ancora da arrivare, perché io non la penso così!) rinchiuso in me stesso, nella fobia sociale, a farmi mille masturbazioni sociali, nell'ansia, nella depressione, nella speranza continua e imperterrita che qualcosa si sarebbe mosso, ma invece niente. Non ho MAI avuto un amico, solo conoscenti (i "compagni" di classe, con i quali cessava ogni relazione dopo le 5 ore di scuola quotidiana), mai uscite serali, e dico MAI, le uniche volte sono state le cene di classe. Lapalissiano dire che il rapporto con l'altro sesso è stato inesistente: non ho ancora dato il primo bacio e sono vergine. Rimpiango il lato positivo dei rapporti sociali adolescenziali, spesso dettati dalla complicità e dall'innocenza piuttosto che dal profitto, ma soprattutto rimpiango il lato diciamo così più negativo: le cazzate, le feste, le prime esperienze in cui non si bada alle conseguenze, in cui si spesso agisce senza riflettere... Ecco, secondo me queste sono tutte cose che, nel bene o nel male, sono formative e dovrebbero essere fatte. Io ho buttato tutto nel cesso e vivo con questo rimpianto, che continua a perseguirmi, mi impedisce di vivere, mi deprime. Forse questo è una delle cause principali del mio disturbo. Vedete, io fino a che non avevo 14-15anni non mi curavo molto della mia situazione, mi dicevo "Vabbè, sono solo, pazienza! Meglio soli che male accompagnati" e continuavo a ragionare come un classico nerd sfigato evitato da tutti e che non se ne curava minimamente. Ma le cose sono presto cambiate, sono maturato, mi sono svegliato, ed il risveglio è stato molto, ma molto duro, perché ormai era troppo tardi. E sono stato troppo stupido e depresso per fare qualcosa, mentre aspettavo che la soluzione cadesse dal cielo. Questo rimpianto mi ha fatto cadere nella fobia sociale più profonda: le poche volte che esco, sempre da solo o con qualche parente, tutti mi dicono che sono sempre triste, altre che sembro sempre tormentato da qualcosa... non riesco più a vivere come vorrei, perché mi sento sempre come un peso dentro, che mi impedisce di essere me stesso, mi impedisce di ricominciare. Le esperienze passate condizionano, e tanto! Ricominciare ora è come cercare di costruire una casa saltando le fondamenta… probabilmente ci riusciremmo lo stesso, ma resterebbe fatiscente e alla minima scossa crollerebbe. Forse, alcuni sono riusciti a recuperare parte (e ripeto, solo parte) del tempo perduto, ma non è impresa da tutti. Inoltre il clima che si respira in quegli anni è unico, e non sarà mai più ripetibile, neanche durante il periodo universitario. Ragazzi, mi riferisco a coloro che vivono ancora la verde età, MUOVETEVI! VIVETE LA VOSTRA ADOLESCENZA, NON SPRECATE QUESTI ANNI, FATEVI CORAGGIO E USCITE, BUTTATEVI…. PER FAVORE, NON FATE IL MIO STESSO ERRORE!!!!! Chiudo il discorso citando una parte di una splendida ode di Orazio (probabilmente la mia preferita del poeta latino). "Lascia tutte le altre cose agli dei, che insieme scompigliano i venti che si scontrano sul mare tempestoso, né agitano i cipressi o i vecchi frassini. Smettila di chiederti cosa succederà domani, e qualunque giorno la Sorte ti darà consideralo come guadagno e non lasciarti sfuggire, o ragazzo, né i dolci amori né le danze, finché la vecchiaia brontolona è lontana dalla tua verde età. Ora si cerchino all'ora stabilita il Campo Marzio, le piazze e i lievi sussuri sul fare della notte, ora si ricerchi il gradito riso rivelatore dall'angolo più appartato della fanciulla nascosta e si cerchi il pegno strappato dalle braccia o dal dito che non oppone resistenza." |
AlfonsoNitti, le tue parole sono cariche di un senso dell'ineluttabilità che secondo me è del tutto fuori luogo, a qualsiasi età ma specialmente alla tua. Considera che l'allungamento della vita media ha portato ad uno slittamento degli standard esistenziali di ogni generazione: certe cose che un tempo si facevano durante l'adolescenza oggi si sono trasferite ai vent'anni, così come molte delle prerogative dei vent'anni non risultano più tanto insolite se procrastinate ai trenta.
Io ad esempio mi appresto ad entrare nel terzo decennio di vita e per rendermi tollerabile la faccenda, devo autoconvincermi che non tutto è ancora perduto e che anche arrivati a questo punto c'è ancora spazio per un po' di "innocenza" |
Re: adolescenza perduta
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Re: adolescenza perduta
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Non si possono saltare impunemente le tappe fondamentali per lo sviluppo e la definizione di una personalità adatta a vivere in armonia con la realtà in cui è calata. Riporre una qualunque speranza seria nel nostro avvenire, è irragionevole.... |
Re: adolescenza perduta
Mi sono rimaste meno di tre settimane di adolescenza :sad: e ancora sto aspettando che succeda qualcosa di adolescenziale...
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Re: adolescenza perduta
Almeno tu hai ancora un po' di tempo :).
Comunque, per me, l'adolescenza finisce con l'esame di stato |
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