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anche cambiando tutto difficilmente cambieranno le cose
Potrei cambiare lavoro, ma si capirebbe subito chi sono, la faccia da bambacione, la postura da perdente.. basterebbe poco per etichettarmi come il debole della situazione anche in un posto nuovo.
Secondo me il nostro modo di essere ce lo portiamo dietro come un biglietto da visita. non esiste un posto adatto per me e per quelli come me. speriamo solo che finisca presto questa agonia. |
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l'unico modo per uscirne è cercare di aiutare noi stessi, di migliorare. |
Re: anche cambiando tutto difficilmente cambieranno le cose
Cambiando lavoro qualcosa cambia secondo me.
Se non sei portato a fare certi lavori prova dove riesci meglio. Certo che il carattere poi ti frega, carriera non ne fai; ma non e' detto. Se riesci ad essere eccellente su qualcosa sicuramente raccogli. Per conto mio ammetto di non essere particolarmente brillante neanche nel mio settore di lavoro; ma questo dipende pure dal fatto che ci sono miei limiti oggettivi ed e' inutile che io mi dia troppe colpe. Se nasci povero in canna difficile che diventi presidente degli Stati Uniti. |
Re: anche cambiando tutto difficilmente cambieranno le cose
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Re: anche cambiando tutto difficilmente cambieranno le cose
Lavorare a gomito con indiani e rumeni solo se dovessi morire di fame ma non per razzismo (ho amici di varie nazionalità) ma perché sono lavori da sfruttamento a 6 euro l'ora.
A volte cambiare ambiente e lavoro ti cambia la vita purtroppo non è solo il lavoro ma spesso la gente attorno, ne basta uno per farti la vita un inferno. È una doppia fatica, il lavoro e mantenere un atteggiamento forzato di normalone quando ti vedono lo stesso che sei diverso e pensano subito ad uno con capacità sottosviluppate. |
Re: anche cambiando tutto difficilmente cambieranno le cose
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Re: anche cambiando tutto difficilmente cambieranno le cose
L'accettarsi è utilissimo per individuare i propri limiti, in modo tale da essere in grado di superarli e costruirti al passo con le tue idee.
Però non puoi rilassarti, almeno non del tutto, perché anche la difesa consuma le sue energie (e quando aumenta la difesa, c'è anche più opportunità di aumentare l'attacco, pare un videogame :mrgreen:) Stay Strong Syd :perfetto: |
Re: anche cambiando tutto difficilmente cambieranno le cose
Per quanto puoi modificare una Panda, non andrai mai più forte di una lamborghini. Purtroppo bisogna far i conti con quello che abbiamo dalla nascita, possiamo provare a migliorare il migliorabile e tirare avanti, io nel mio piccolo sto bene e ammetto di essere stato fortunato con il lavoro ma per l'aumento di stipendio e per le migliori condizioni lavorative mi son sbattuto non poco.
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Re: anche cambiando tutto difficilmente cambieranno le cose
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Re: anche cambiando tutto difficilmente cambieranno le cose
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Re: anche cambiando tutto difficilmente cambieranno le cose
Forza syd .
Che non son pochi quelli che si trovano male sul lavoro e neanche quelli che han paura a lasciarlo per qualcosa di incerto che potrebbe esser peggio. Per il resto come andrebbe realmente in un altro posto non puoi saperlo, inutile deprimersi lavorando d'immaginazione. Probabilmente vivi un momento particolarmente brutto sul lavoro, passerà (te lo auguro) . |
Re: anche cambiando tutto difficilmente cambieranno le cose
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so che che c'è chi lo fa..poi magari va a fare il giro del mondo oppure aprono un'attività tutta loro..ma non è per me, non credo ne avrei la forza morale/psichica.. non credo, poi non si può mai sapere. Quote:
grazie Ila :) |
Re: anche cambiando tutto difficilmente cambieranno le cose
Ho capito come sono fatta......e rassegnata!
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Re: anche cambiando tutto difficilmente cambieranno le cose
Bisognerebbe avere la fortuna di trovare un posto con 2 o 3 colleghi max,che siano persone valide,capo compreso.
Nella mia prima esperienza ebbi tale privilegio.... |
Re: anche cambiando tutto difficilmente cambieranno le cose
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Il debole magari non accetta la sua debolezza, che potrebbe tradursi in un'incapacità di difendersi, perché in un certo ambiente magari è costretto a difendersi. Se si sposta il debole in un ambiente in cui non deve difendersi (e la cosa non risulta troppo costosa su altri fronti: Syd ha fatto l'esempio dello stipendio più basso), il debole si accetterà e non si sentirà magari nemmeno più così debole, ma questa accettazione è un effetto secondario di altre manovre (la mia è solo una manovra di esempio, ce ne possono essere molte altre), non è la causa, quindi non c'è nessun paradosso. Una manovra alternativa potrebbe consistere nell'acquisire capacità difensive o aggressive andando a modificare parti di sé, ma è chiaro che se si cerca di automodificarsi in quest'altro caso non si accettano certe parti di sé perché impediscono la forma di adattamento che manca a monte, in seguito anche qua può sopraggiungere l'accettazione, perché si sta bene in termini adattivi. In entrambi i casi è sparita la non accettazione di certe parti di sé, ma è sparita in relazione ad altre manovre. Certo che se manovre per rafforzarsi non ne esistono (è comunque una possibilità che non può essere esclusa) o comportano costi che indeboliscono troppo altrove si permarrà nello stesso stato, ma non c'entra nulla l'operazione psicologica di accettazione come se fosse un'operazione indipendente da ogni altra variabile. Si possono fare mille altri esempi: chi si trova in una condizione economica disagevole si darà da fare proprio magari perché non l'accetta questa condizione. Il motore che spinge le persone a muoversi è proprio quello opposto della non accettazione o della mancanza che poi talvolta quando ci sono certe condizioni si trasforma in non accettazione di parti di sé (una persona si mette a dieta, fa palestra, studia...), una volta soddisfatti certi vincoli poi si accetterà di più tutto se si è riusciti ad arginare le mancanze che pressavano, ma non è mai sicuro che si riuscirà, si può anche chiudere tutto e si finisce in un collasso esistenziale. Chi sta male si trova in una condizione di stallo o conflitto anche perché secondo me non è mai certo che si riuscirà a star meglio in qualche senso, soprattutto poi quando son chiare le manovre eseguibili e si sa bene che nessuna soddisfa davvero la mancanza a monte che spingerebbe ad agire. |
Re: anche cambiando tutto difficilmente cambieranno le cose
Secondo me bisogna evitare lavori dove ci siano troppi under-40. Io ho tutti colleghi sui 50 e passa, e in genere a quell'età ti scassano poco le palle con la tua vita sociale, o chiedendoti della fidanzata. Non oso immaginare dovessi un giorno trovarmi in un ufficio con le fighette in carriera 25-35, o con qualche bullo arrivista lampadato e palestrato della medesima età, che ogni lunedì partono a raccontare le trombate del we e poi si girano tutti verso di me, guardandomi tra un misto di compassione e pena. Un incubo.
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Re: anche cambiando tutto difficilmente cambieranno le cose
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se si cerca di cambiare e si diventa forti artificiosamente forse si vive meglio, però si è fatto un grande sforzo contronatura e la maschera potrebbe non reggere per sempre. bisognerebbe trovare un compromesso fra non essere troppo deboli e remissivi ed essere forti quel poco che basta senza andare troppo contro-natura. Quote:
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