Quando la mancanza di occasioni genera la fobia sociale
Ciao ragazzi, sono abbastanza certo che tra i motivi della mia fobia sociale, ma anche di quella di molti utenti sul forum, ci sia stata la mancanza di occasioni sociali/sentimentali/sessuali. Almeno per quanto mi riguarda, fino a pochi anni fa ero solo un timido, introverso, riservato, ma non avevo quasi alcun problema a relazionarmi con gli altri, e a compiere le varie attività sociali. Ovviamente col passare dei mesi e poi degli anni, la situazione è peggiorata a causa del non avere avuto nessuna occasione di fare nuove conoscenze, e quindi nessuna occasione di aprirsi al mondo. Chi si rivede nelle mie parole?
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Si è così. La miglior medicina è....uscire. Si troveranno migliaia di problemi all'inizio ma bisogna perseverare......il problema è trovare con chi. Se si ha la possibilità va sfruttata
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Re: Quando la mancanza di occasioni genera la fobia sociale
Mi ritrovo in queste parole. Sono consapevole che l'esposizione è il miglior allenamento per fare esperienza e fortificarmi. Per quanto mi riguarda si tratta di orientare la scelta verso l'esperienza più in linea con le mie curiosità e caratteristiche. Il mondo è pieno di opportunità ed attività, io sono una sola, non posso sdoppiarmi. Quindi, esempio: se sono atea, non vado a frequentare il gruppo della parrocchia, se il mio obiettivo è trovare situazioni affini a me. Una volta individuato cosa potrebbe incuriosirmi, il passo successivo è buttarmi in quella esperienza, verificare se la curiosità viene appagata da un reale interesse, se la cosa che pensavo potesse incuriosirmi mi piace o no, e poi proseguire, in modo da conoscere pezzi di me, fare esperienza e conoscere persone nuove.. La parte che attualmente reputo più difficile è il buttarmi.
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Re: Quando la mancanza di occasioni genera la fobia sociale
Tra l'altro è tutto un circolo vizioso, secondo me. L'isolamento acuisce la fobia sociale et similia e questa rende ancora più duro l'isolamento. C'è poco da fare, a piccoli passi bisogna uscire, altrimenti non se ne esce. Bisognerebbe trovare l'ambiente giusto che stimoli e motivi abbastanza per affrontare le proprie paure e fare un passetto fuori.
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Re: Quando la mancanza di occasioni genera la fobia sociale
Chiudersi in casa peggiora la situazione.
Ai tempi di scuola ero molto più aperto magari un po' timido ma non fobico assolutamente. Qualche anno dopo, a seguito delusioni mi rinchiusi in casa per un paio di anni , la mente precipitò in un baratro dove si inizia isolamento e odio verso gli altri. Meglio evitare di arrivare a quel punto di non ritorno, poi servono anni e anni per normalizzare un equilibrio andato in default. |
Re: Quando la mancanza di occasioni genera la fobia sociale
Anche secondo me. Anche io per una serie di avvenimenti che mi hanno causato depressione e simili sono stata costretta all'isolamento per lunghi periodi, non avendo così occasioni per uscire o incontrare persone. Sto cercando di rimediare.
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