Mancanza di costanza: Consigli pratici?
 

Salve, e scusate il mattone
La mancanza di costanza è un mio grosso difetto, sicuramente dettato da una forte pigrizia che cela dietro di se un altro aspetto. Alla fine della giornata di attività all'Uni torno a casa stremato mentalmente, e il pensiero di ripetere la medesima trafila il giorno seguente mi uccide dentro, portandomi al tracollo e ai giorni di assenza.
Questo è qualcosa che comunque mi porto dietro dai tempi della scuola, dove oltre alla brillantezza dei voti avevo un "invidiabile" record di assenze della mia classe.
Tornando ad oggi, questa mancanza di perseveranza nell'essere presente al tirocinio formativo mi crea un distacco pauroso nei confronti dei miei colleghi in termini di ore, e giustamente di preparazione finale. Il senso di colpa è forte ma i pensieri disfunzionali descritti prima, e il fatto che il corso mi fa schifo, creano un mix letale.
Vorrei essere costante per finire il prima questa baggianata ormai arrivato all'ultimo anno, del titolo mi frega poco, ma non riesco neanche a continuare per inerzia.

Quindi vorrei chiedervi dei consigli pratici da applicare in queste situazioni, penso a chi non ama il proprio lavoro per esempio. Cosa posso fare per essere più costante? (Togliendo la parte dello stipendio come unica ragione per tirare avanti, che è comunque importantissima..)

PS: Ovviamente potete darmi del pigro, non mi offendo, anzi. Io mi sento già in colpa da un pezzo. E no quote per favore.

Non riesco ad affrontare le cose con positività, soprattutto riguardo l'ambiente in cui mi ritrovo.
Evitare certe situazioni stressanti corrisponderebbe a quello che già sto facendo restando a casa, secondo me.
Purtroppo l'intera faccenda che sono obbligato a portare a termine è qualcosa di stressante.
Vorrei tirare avanti a testa bassa, anche in apnea ad occhi chiusi e finire eppure non riesco nonostante questo desiderio.
La mattina non riesco neanche a prendere la macchina senza avere ansia anticipatoria per esempio (questo comunque è un primo ostacolo facilmente aggirabile, il problema sono tutti i restanti).

Mi piacerebbe imparare a gestire le situazioni stressanti, quello assolutamente.

Re: Mancanza di costanza: Consigli pratici?
 

l'unico modo per essere costanti è esserlo. molto utile :ridacchiare:
non ci sono strategie particolari credo, se non appunto il pensiero che più sarai costante prima avrai finito, meno sarai costante più allungherai l'agonia. pensa solo a questo, pensa che ti vai a togliere il pensiero!
perchè questo sarà davvero un pensiero tolto.
il mio ultimo anno di università è stato un gran successo, mi imposi di non scappare da nessun esame e così feci, perchè non ne potevo più :D

Re: Mancanza di costanza: Consigli pratici?
 

A me stanca e stressa davvero tutto, quindi tendo a fare tutto controvoglia. Certo, cose come il lavoro non possono essere evitate, e allora bisogna mettersi nel cervello che va fatto e basta.
A me aiuta pensare che se non lavorassi, morirei di fame e che sarei considerata un parassita dalla società. Oppure puoi pensare che gli sfaticati non piacciono a nessuno, che se ti assenti o ti impegni poco la gente ti critica. A me questi ragionamenti aiutano.

Re: Mancanza di costanza: Consigli pratici?
 

Non c'è molto da fare, devi essere tu a costringerti ad essere costante. Puoi iniziare con delle piccole cose, tipo prova ad organizzarti un paio di piccoli impegni nella giornata e rispettarli assolutamente. Piano piano il meccanismo entrerà nella tua mente e ti sembrerà sempre più facile essere effidabile e coerente.