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Il paradosso dei tentativi per un sociofobico
Buonasera,
Stavo riflettendo su un aspetto della sociofobia e sarei curiosa di sapere cosa ne pensate. Ci viene detto spesso di fare dei tentativi ma nel nostro caso, data la poca praticità in molte situazioni, tentare vuol dire anche aumentare la probabilità di fallire e quindi di retrocedere ancor più nella "zona comfort" e di trovarsi con un pugno di mosche e una delusione/fallimento in più, e ciò è un paradosso. A volte penso che dovrei rassegnarmi totalmente nei tentativi, voi cosa ne dite? Ne vale la pena? C'è qualcosa in cui tentereste sempre e comunque o situazioni in cui non vi buttereste più? |
Re: Il paradosso dei tentativi per un sociofobico
In linea generale esporsi, con le dovute cautele, è il metodo più efficace e forse l'unico per provare a migliorare la propria situazione, e passa anche attraverso i fallimenti che sono probabilmente necessari.
E' un processo di avanzamento che prevede continui passi in avanti per poi arretrare di nuovo, è come una partita di rugby dove per fare meta devi passare necessariamente attraverso vari passaggi all'indietro, nel tentativo di spostare sempre più in avanti la linea di attacco. Fin che ne hai, fin che per te è importante, è bene provarci. |
Re: Il paradosso dei tentativi per un sociofobico
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Re: Il paradosso dei tentativi per un sociofobico
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L'errore è necessario, fa parte del gioco, bisognerebbe accettarlo con più serenità, bisognerebbe..... |
Re: Il paradosso dei tentativi per un sociofobico
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Re: Il paradosso dei tentativi per un sociofobico
si in effetti hai ragione.
Avete presente le sabbie mobili? Ci siete dentro, vorreste uscire, più vi divincolate più la vostra situazione peggiora, diminuendo le possibilità di salvezza. E' cosi ogni volta proviamo a uscire dalla confort zone, falliamo, arricciavo il nuovo tentativo, aumenta il track record di fallimenti, scende l'autostima, diminuiscono ulteriormente le "munizioni" per il prossimo tentativo. |
Re: Il paradosso dei tentativi per un sociofobico
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Preferisco stare ferma in tale ambito e aspettare un segno da lui: in poche parole, se mi vuole bene, sennò addio e ciao. |
Re: Il paradosso dei tentativi per un sociofobico
c'è comunque quel proverbio cinese
"siediti in riva al fiume ad aspettare che passi il corpo del nemico morto" Nell'inazione e nel rimanere nella comfort zone si può trovare un proprio equilibrio |
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