Non sentirsi amabili
Io spesso penso che il problema veramente centrale per me è questo.
Penso di non poter piacere abbastanza (in molti sensi, fisico, caratteriale, intellettivo) alle persone che potrebbero piacermi e che vorrei frequentare e la cosa risulta molto accentuata con l'altro sesso. E' una cosa che trascino da anni e anni e non riesco a risolverla in nessun modo anche perché i miglioramenti realmente abbordabili a me sembra non siano "abbastanza". Per questo poi spesso penso che sia proprio la vita a non piacermi, le possibilità queste sono, ma a me sembra che non bastino proprio per star bene. Chiaro che in tutto questo c'entra il mio rapporto con gli altri significativi, quel che io penso che questi si aspettino da una persona e cosa questa persona debba essere, quel che desiderano per dare determinate cose in cambio e così via. Se non ho sbagliato a valutare le cose, io non saprei proprio come risolverle, posso solo star male, lo so che a monte non voglio accontentarmi davvero, per questo poi penso che il suicidio sia l'unica soluzione. In fondo non mi va (e dire "non mi va" non rispecchia a pieno quel che sento, perché è un'avversione molto più forte) di vivere in certi modi. Occuparmi di qualche hobby o distrarmi con attività intellettuali o di altro tipo (volontariato ecc. ecc.) non riuscirebbe a colmare questa voragine, ci ho provato già. Quando in certi periodi mi sono illuso in certi modi sono stato un po' meglio, solo che queste illusioni sono venute meno e sono stato di nuovo male. Questa discussione non pone nemmeno domande, afferma qualcosa, qualcosa che sento e che mi fa sempre a pezzi perché non possiedo nemmeno poi tante prove che le cose non stiano così: un dovermi costringere a far certe cose che non riuscirei a gestire per essere amato e valorizzato oppure rassegnarmi a non esserlo. Questa è una trappola infernale in cui le due alternative non lasciano scampo per me. Posso sottrarmi a questa trappola qua solo uscendo dalla vita, ovviamente metaforicamente, non potrei andare in nessun posto. |
Potrei averlo scritto io.
Non importa cosa mi si dica o che si provi a convincermi del contrario. Io mi sento orribile e impossibile da amare in tutti i casi. |
Re: Non sentirsi amabili
Sicuro che se dovessi riuscire a fare quelle cose che tu identifichi come necessarie a renderti amabile, poi non troveresti qualcos'altro a cui imputare la tua non amabilità?
Cioè, dicendo "non riuscirei a gestire le cose che mi renderebbero amabile" stai anche dicendo che, in astratto, riuscendo a gestire quelle cose diverresti amabile. Ma è proprio così? Non è che magari è solo un modo per dare una forma alla propria non amabilità, per poi scoprire che in realtà è tutto un rincorrere miglioramenti su miglioramenti senza mai trovare pace? Ovviamente ciò che scrivo ha molto di autobiografico, non ti offendere (ammesso che abbia interpretato correttamente le tue parole). |
Re: Non sentirsi amabili
Incredibili come aprendo questo topic ho trovato nei suggerimenti sotto un'altra discussione simile aperta da me, di cui ignoravo l'esistenza :D
Io non sono amabile perché non ho mai fatto praticamente niente per esserlo, ho sempre combattuto una guerra logorante contro l'apparire e contro le mode, ma a parte che non ho vinto mai niente, ma non mi sono ne uniformato e ne creato una personalità mia, sono un niente che non è ne carne ne pesce, ne buono ne cattivo, niente. Di cose da fare per essere più amabili ce ne sarebbero, ma a parte che la fobia me ne blocca molte, ma poi anche sforzandomi non le sentirei come cose mie, non ho voglia di farle, mi trascino anche quando devo fare una cosa che mi piace, figuriamoci una cosa che vedo solo come un dovere. |
Re: Non sentirsi amabili
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In effetti se non riscontrassi alcun risultato finirei con l'attribuire ad altri difetti la cosa. Ma comunque fosse anche qualcosa su cui non posso intervenire, ancora più radicata, lo stesso credo che non starei bene. Credo però che troverei pace in certe relazioni, perché nei periodi in cui mi sono illuso d'essere accettato sono stato bene con me stesso. |
Re: Non sentirsi amabili
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Hai capito bene quel che volevo dire. Io però in certi periodi ho sperimentato che illudendomi di essere accettato in certi modi ero riuscito anche in buona misura ad accettarmi, per questo non è così inattaccabile quel che provo. Però una volta che è finita l'illusione è finito questo senso di benessere. |
Re: Non sentirsi amabili
Non sono amabile, parlano i fatti.
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Re: Non sentirsi amabili
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Re: Non sentirsi amabili
Non troverai mai soddisfazione se non sei tu prima a farlo.
Quando nn dipenderai più dagli altri per sentirti amabile, Ti sentirai sempre anche quando può capitare di nn ricevere indietro feedback positivi. |
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Bisogna stare attenti alle illusioni. Non dovremmo lasciare agli altri l'ultima parola sul giudizio che abbiamo di noi stessi. Nel senso, non è da loro che dobbiamo essere accettati. Ma da noi stessi. È su quello che bisogna lavorare. Perché altrimenti continueremo a vedere giudizi positivi come falsi o giudizi falsi come importanti per poi renderci conto dell'illusione e sentirci uno schifo di nuovo. Finché ti fai schifo tu, penserai di fare schifo a tutti. |
Re: Non sentirsi amabili
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Su cosa potrebbe mai basare questa convinzione una persona se non conoscesse per nulla cosa interessa alle altre persone? :interrogativo: Se una persona non si costruisse questo modello non potrebbe nemmeno sentirsi amabile. Questo modello coinvolge inevitabilmente le altre persone, quel che si crede a queste interessi in base ad una serie di prove accumulate. E' una cosa che risulta inevitabilmente legata agli altri e che non si può creare da soli. Poi be' forse si può anche star bene senza essere amabili, senza piacere, senza certi tipi di relazioni, e quindi ci si può rendere indipendenti dall'amabilità stessa (a vari livelli), ma questa è un'altra cosa (già ne ho parlato all'inizio). Non è che si è creata l'amabilità dal nulla, non le si dà più valore e ci si concentra su altro. L'amabilità è per definizione qualcosa che coinvolge gli altri e le relazioni, non puoi costruire questa cosa qua da solo ed in modo indipendente da quel che pensa e come valuta l'altro (senza costruirti un modello del genere non ha senso parlare di amabilità). Non mi sembra che sto dicendo cose tanto assurde. Il modello può essere poi vero e corrispondente ai fatti o falso, ma non è qualcosa su cui si può intervenire con un'imposizione volontaria dicendo "adesso il modello di amabilità è questo, io sono una persona amabile e scelgo di essere amabile e basta!". Se non trovi nessuno che sia d'accordo con te rimarrà la convinzione che tu sia una persona poco piacevole per le altre persone (per la maggior parte) qualsiasi cosa tu possa raccontarti. Credere che qualcosa sia vero o falso non è un atto volontario, dipende da una serie di assunti, certe credenze secondo me in linea di principio si possono modificare ma bisogna poi trovare certe prove convincenti e solide (per il soggetto) per modificarle. Nel mio caso specifico queste prove coinvolgono sempre le altre persone, come si comportano con me, come rispondono. Sinceramente non riesco a capire bene come separare il concetto di amabilità da queste cose. |
Re: Non sentirsi amabili
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La credenza è mia, questo non lo nego, ma è una credenza che coinvolge inevitambilemente i giudizi degli altri (quelli che credo siano questi giudizi ovviamente) perciò non si può rendere indipendente questo concetto da queste cose qua, secondo me. Ci ho pensato più volte a queste cose, me le hanno ripetute spesso, se non riescono a convincermi dei motivi per me ci sono. L'amabilità non rappresenta qualcosa di riflessivo, coinvolge delle credenze relative agli altri sempre e comunque. Alla fine si potrebbe star bene anche sapendo di non piacere alle persone che ti interessano, ma di nuovo, non è che una persona si è convinta di essere amabile in certi modi, convive bene con la propria non amabilità. |
Re: Non sentirsi amabili
me domando perchè l'obbiettivo della vita sarebbe quello di essere o sentirsi amabili .... se nn te ami te da solo , stai fresco se aspetti gli altri :sisi:
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Re: Non sentirsi amabili
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L'autoerotismo dovrebbe implicare in automatico il sesso e confondersi con questo? Si trasforma qualcosa di relazionale in qualcosa di riflessivo, ma secondo me c'è un errore proprio concettuale a monte in questi modi di descrivere le cose per questo poi su di me attecchiscono poco. "me domando perchè l'obbiettivo della vita sarebbe quello di essere o sentirsi amabili" infatti non deve essere mica questo, ma per me probabilmente risulta significativo più di altri, se no non sarei stato male. Si può avere per obiettivo anche semplicemente mangiare, e pure chi dice di non sentirsi realizzato professionalmente potrebbe darsene uno significativo di questo tipo perfettamente soddisfacibile, visto che dalle nostre parti persone che muoiono di fame non ne esistono poi tante. Alla fine qualcosa da fare la si può trovare sempre ed in ogni caso (contarsi i peli magari), ma se non interessa per nulla o non riesce a sostituire quel che manca, non penso che funzionerà molto. |
Re: Non sentirsi amabili
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alla fine se guardi la gente a cui mancano i soldi , passano la vita a cercare di farli ( come un po tutti) , i barboni per es convivono con sta mancanza etc... |
Re: Non sentirsi amabili
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Sento che le strade che potrebbero darmi soddisfazione son sbarrate, a sopravvivere posso sopravvivere, ma non sto proprio bene. |
Re: Non sentirsi amabili
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Re: Non sentirsi amabili
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Per questo poi penso che non sia così irrazionale e spesso diviene l'unica opzione ragionevole. Conviene vivere come un barbone ubriaco? |
Re: Non sentirsi amabili
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Re: Non sentirsi amabili
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Re: Non sentirsi amabili
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Intendo: se gli piacciamo così come siamo fondamentalmente, perché fingere di essere altro o snaturarsi alla lunga non paga. Quote:
Se ti sta bene fare l'eremita, allora non è tra i tuoi obiettivi. |
Re: Non sentirsi amabili
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se nn te sta bene t'attacchi :sisi: |
Re: Non sentirsi amabili
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Manca un punto fermo e quel punto fermo siamo noi stessi. Non si tratta di convincersi, ma di prenderne coscienza. Quello che bisogna fare e conoscersi molto bene, solo conoscendosi molto a fondo si puo raggiungere l imperturbabilitá e fare amicizia cn i nostri mostri che infine ti diventano pure simpatici. Volevo essere piu preciso a scrivere ma devo anna a lavora:bene: |
Re: Non sentirsi amabili
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Hai mai visto il film Freaks? Qua c'è la trama... https://it.wikipedia.org/wiki/Freaks_(film) Hans si illude di essere accettato e apprezzato da Cleopatra, ma questa in realtà non lo apprezza affatto. Mi riferisco a questo tipo di disillusioni. In questo senso non si può usare come base o prova una cosa del genere. Non c'è nulla da mettere in discussione in situazioni del genere. |
Re: Non sentirsi amabili
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Re: Non sentirsi amabili
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Se ci fosse la sicurezza matematica che percorrendo alcune strade, anche se a noi non molto congeniali, si potessero ottenere miglioramenti nel grado di amabilità e quindi una vita sociale e/o sentimentale più appagante, allora si potrebbero tentare talune strade, ma questa certezza non c'è assolutamente. |
Re: Non sentirsi amabili
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Solo che a volte ho l'impressione tu la usi per mettere distanze. "Amare", nel senso più lato del termine (volersi bene) è una cosa naturale e istintiva. Prova a leggere quanto ho scritto nel thread di Blackrose16. Purtroppo, se il desiderio di amare ed essere amati è istintivo, la capacità di agire in direzione da ottenere ciò è appresa. Ricordo vagamente un thread che ne parlava (appena ho tempo provo a cercarlo se non lo trovi), dove si discuteva appunto della capacità di amare (e di farsi amare, ovvero di non autosabotarsi inconsciamente ad esempio mettendo distanze). Tante volte, in carenza di modelli genitoriali adeguati, si cresce emotivamente analfabeti. Ma si può imparare, imho. Lasciandosi un po' andare. Consiglio sempre i raduni in casi come questo. Legare con altri utenti aiuta tanto. |
Re: Non sentirsi amabili
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Cmq sia lasciamo stare, nn mi avete capito, è lungo da spiegare |
Re: Non sentirsi amabili
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Re: Non sentirsi amabili
per quanto mi riguarda ho un'età sufficiente per constatare il fatto che io non SIA amabile, non che non mi senta tale.
non lo sono come amico, come eventuale partner, come figlio. Sono sempre stato estremamente timido e chiuso ma fortunatamente ho sempre avuto qualche "giro" per non starmene sempre chiuso in casa. E penso che, anche solo per una questione di probabilità, se non sono mai stato considerato interessante non sia perché tutto il mondo ce l'ha con me |
Re: Non sentirsi amabili
Non ho letto il thread ma alcuni spezzoni forse lo leggerò completamente.... :arrossire:
Penso che essere amati in età adulta in modo completo sia alquanto raro. Forse si arriva all'accettazione completa nell'atto amoroso fisico e mentale . |
Re: Non sentirsi amabili
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che poi il confine tra il rassegnarsi e il prendere atto (con pietra sopra) a volte è sottilissimo ed è difficile pure discernere |
Re: Non sentirsi amabili
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Re: Non sentirsi amabili
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Re: Non sentirsi amabili
Mi ritengo una persona cattiva in quanto seguo solo l'impulso del momento, non importa se accidentalmente calpesto qualcuno ma nell'impeto di volermi esprimere in qualche modo o nel volere esprimere qualcosa a qualcuno io inevitabilmente faccio del male, risulto sgradita e troppo sincera. Non riesco a controllarmi, se qualcosa di una persona non mi va a genio io posso anche dirlo nella maniera più crudele che ci sia, perchè essenzialmente sono una brutta persona, penso solo a me stessa, penso solo a dire quello che mi pare e a volte non ho rispetto per come possa sentirsi la gente. Il mio obiettivo è levarmi dalla testa quello che provo e lo faccio ma non sempre è bello da sentire
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Re: Non sentirsi amabili
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Re: Non sentirsi amabili
Oggi non riuscivo a dormire e ho cercato questa discussione che avevo aperto, inutile aprirne un'altra identica.
A più di un anno di distanza sono ancora qui, ma i problemi per me sono sempre gli stessi. |
Re: Non sentirsi amabili
già....
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Re: Non sentirsi amabili
Secondo me non bisogna costringersi a fare più di tanto. Alla fine ognuno è quel che è, amabile o meno.
Bisognerebbe avere di più le sembianze di un'uomo.. ma quello ci si nasce.. un po' ci si virilizza con l'età.. ma sono tutte cose che vengono da sole, non è tanto da forzare. Ti capisco perché anche io sono contrario a tutte le cose artificiose che sono richieste oggi.. e mi sento in colpa perché non le faccio.. ma se sono fatto così non posso andare contro me stesso.. non è che non posso, non ci riesco proprio. ho iniziato 1000 volte la palestra e 1000 volte ho smesso dopo 2 mesi.. ormai lo so come sono fatto |
Re: Non sentirsi amabili
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