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Usuaroo 24-09-2017 02:58

Da dove si parte?
 
Ok qual è il primo passo, la o le azioni fondamentali, proprio quelle intrascurabili, la base di tutto per costruirsi una vita sociale: uscite, amici, partner?

cancellato19102 24-09-2017 03:51

Re: Da dove si parte?
 
Se hai la fortuna di essere ancora in giovane età, diciamo under 25 (ma visti i tempi direi anche under 28), ti consiglierei di buttarti a capofitto nello studio e poi nel lavoro. Trova una materia che ti appassioni e dacci dentro, frequenta le lezioni dell'università e vivi la vita dell'ateneo. Fatti una buona posizione sociale ed economica, tutto il resto viene da sè, credimi...

Noriko 24-09-2017 07:31

Re: Da dove si parte?
 
Quote:

Originariamente inviata da Usuaroo (Messaggio 2002444)
Ok qual è il primo passo, la o le azioni fondamentali, proprio quelle intrascurabili, la base di tutto per costruirsi una vita sociale: uscite, amici, partner?

"Curare" noi stessi. :)
Agire per il proprio bene. Valorizzare la salute del corpo e della mente.
Stile di vita sano, valori e passioni da perseguire.
I risultati dovrebbero venire da sé.
Complicato diventa se tutto questo si fa con estremo sacrificio e non in modo sufficientemente spontaneo.

Boston 24-09-2017 08:08

Re: Da dove si parte?
 
Quote:

Originariamente inviata da Flood (Messaggio 2002450)
Se hai la fortuna di essere ancora in giovane età, diciamo under 25 (ma visti i tempi direi anche under 28), ti consiglierei di buttarti a capofitto nello studio e poi nel lavoro. Trova una materia che ti appassioni e dacci dentro, frequenta le lezioni dell'università e vivi la vita dell'ateneo. Fatti una buona posizione sociale ed economica, tutto il resto viene da sè, credimi...

Fosse così facile...
Io ho fatto tutto quello che hai scritto, e mi ha garantito una buona posizione lavorativa, ma il resto non è venuto da sé.
Le persone che frequenti in università spesso hanno già una loro vita società al di fuori dell'ateneo. Ci vuole uno sforzo ulteriore per stabilire legami più forti e duraturi.
Ma questo sforzo, dopo 30 anni di vita, non lo so ancora fare...

Boriss 24-09-2017 10:06

Re: Da dove si parte?
 
Quote:

Originariamente inviata da Usuaroo (Messaggio 2002444)
Ok qual è il primo passo, la o le azioni fondamentali...?

per un fobico... buttarsi nella mischia. Almeno io la vedo così.
Una terapia d'urto: come far fare paracadutismo a uno che ha le vertigini così forti da non riuscire a salire le scale. Avrà il 10% di possibilità di superare la prova e il 90% di morire d'infarto, in entrambe i casi avrà risolto il suo problema.

Annie 24-09-2017 10:54

Re: Da dove si parte?
 
Io all'università non ho trovato niente, un ambiente pessimo, ho instaurato brevi legami limitati al singolo esame con persone con cui sinceramente sono fortunata a non avere nulla con cui spartire. Devo dire che dopo un lungo brutto periodo anche io ho deciso di ricominciare e cercare nuove compagnie, dato anche che sono rimasta quasi sola:io ho cercato questo soprattutto cercando di conoscere gruppi tramite qualche sport. Non è facile, e non è detto che si debba fare più tentativi per trovare attività e ambiente in cui ci si trovi bene.
Certo, c'è l'ansia di affrontare un ambiente nuovo per la prima volta, con tutto ciò che ne consegue...e all'inizio bisogna un po' sforzarsi.
Purtroppo sembrerà banale, ma arrivati a una certa età senza partner e/o amici conosciuti nell'ambiente scolastico e lavorativo l'unica soluzione è davvero iscriversi a corsi, associazioni o sport:attività che comunque prima di tutto devono piacere a te, sennò diviene una (ulteriore) tortura.

Alceste 24-09-2017 11:46

Re: Da dove si parte?
 
Io ho un lavoro stabile e socialmente, da solo, non ti risolve proprio nulla. Purtroppo bisogna fare qualcosa nel tempo libero. Io però mi sento molto svuotato di energie (nel weekend passo quasi tutta la giornata a dormire) e quindi mi sto rassegnando al mio isolamento e progressivo rimbambimento. Magari tu che sei giovane puoi trovarti qualcosa.

Gandalf 24-09-2017 12:16

Re: Da dove si parte?
 
Quote:

Originariamente inviata da Usuaroo (Messaggio 2002444)
Ok qual è il primo passo, la o le azioni fondamentali, proprio quelle intrascurabili, la base di tutto per costruirsi una vita sociale: uscite, amici, partner?

Io inizierei da questo forum ... proponendo raduni ed eventi. Se hai un pò di fortuna trovi qualcuno che abiti vicino ed inizi a crearti delle amicizie.
Questo secondo aiuta molto a sbloccare la situzione se hai zero amici.

Poi puoi sempre estendere le amicizie anche in altri modi ... tipo partecipando incontri proposti su siti tipo couchsurfing. Se abiti vicino a città grandi ne organizzano un pò. Fai nuove conoscenze e inizi a ricrearti una vita sociale.

Se abiti in zone dimenticate da Dio, dove il centro abitato più vicino ha 1000 abitanti, ecco direi che la cosa si fa dannatamente più complicata :D

Wolferstein 24-09-2017 12:32

Re: Da dove si parte?
 
L'unica è farsi il mazzo e faticare un po'....senza l'impegno non si ottiene risultato...detto in modo generico. Più nello specifico: iscriversi ad attività sportive, frequentare ambienti con persone che condividono i nostri stessi interessi, anche incontrarsi con altre persone del forum...senza inventare scuse se bisogna fare un po' di strada e andare in un'altra città: lo sforzo iniziale, anche se può sembrare grande....alla fine ti ripaga con gli interessi...nel senso che alla lunga si acquisisce sicurezza e diventa una situazione abituale.
E non bisogna darsi per vinti prima ancora di cominciare.

Bartleby 24-09-2017 14:19

Re: Da dove si parte?
 
Io posso portarti la mia esperienza un po' "bislacca" e "multicolor" da 28enne retro-verso (contemporaneamente molto introverso e molto estroverso) che ha vissuto, studiato, lavorato e coltivato amicizie e amori in tre diversi continenti del mondo.

Premessa: sono, in linea di massima, una persona piuttosto riservata e timida. Inizialmente, vivo le situazioni completamente nuove con l'entusiasmo e la curiosità tipiche di un bambino, accompagnate però in parallelo da una discreta dose di disagio da "pesce fuor d'acqua" (nuova città, nuova lingua, la mancata sensazione di sentirsi a "casa", il fatto di non conoscere un'anima nel raggio di 200km).

Ecco cosa conta a mio parere:

1. Com'è stato detto qui sopra, prima di tutto bisogna prendersi cura di sé stessi. Sentirsi a proprio agio con sé stessi e nel proprio corpo. Lo sport è fondamentale (non parlo di palestra ma di correre, nuotare, camminare e più in generale dello sport fatto per tenersi in forma e non per aumentare scioccamente la massa muscolare). Coccolarsi, imparare ad apprezzare i momenti in compagnia di sé stessi e di qualche buon disco o libro, saper apprezzare la generosità e l'armonia della natura, mangiare in maniera sana ed equilibrata. Vestirsi sobriamente ma con la dovuta classe (esempio: un paio di dr martens classiche, un paio di jeans slim neri, una tshirt basica bianca o una sobria camicia con collo alla coreana, un impermeabile o un parka per uscire). Ed evitare la vanità, la cura maniacale del capello e della barba e tutto ciò che rasenta il tamarro: non mettere a repentaglio la tua eterosessualità. Ad esempio io i capelli me li taglio da solo con le forbici ogni tanto davanti allo specchio. Ma sulla pulizia e l'igiene sii intransigente. Niente profumi, niente esagerazioni. Semplicemente abbi cura di essere pulito ed in forma.

2. Saper relativizzare. Fondamentale. Imparare a saper rimettere ogni cosa al proprio posto e nel proprio contesto, ad attribuire il giusto peso alle cose. Quando consideri le cose nella loro universalità, rispetto alla fragilità e breve durata della vita di ognuno, rispetto al nostro rapido passaggio su questo pianeta, tutto appare lucidamente più semplice. Il peso dello sguardo e del giudizio altrui può diventare notevolmente più leggero, e il disagio più facile da controllare. Non avere paura di osare.

3. Sono in disaccordo con la questione "economica" di cui ha parlato qualcuno qui sopra: non dare importanza al denaro ed alla ricchezza materiale. Anzi, la loro presenza ridotta aiuterà il tuo animo a rimanere puro e ad evitare facilmente quella porzione di popolazione troppo ottusa, egoista e che si fonda sulla sola immagine. Guarda con compassione alle persone che avvicinano il prossimo con l'esca del portafogli: questo tipo di predatori e prede non meritano la nostra attenzione. Io ho sempre vissuto in maniera sobria e relativamente povera, e ti assicuro che amici e donne non mi sono mai mancati. Si tratta semplicemente di diversi ambienti. Non ascoltare i luoghi comuni secondo i quali soldi = successo, perché si tratta di successi veramente malsani, la vera felicità non è lì.

Una volta che si è in pace con sé stessi (nei limiti del possibile, chiaramente, ne parlo in termini assoluti e qui la faccio troppo facile, è vero, ma si tratta brevemente di riuscire a trovare ognuno la propria dimensione di equilibrio, valutati i propri limiti), ogni ambiente diventa fertile per stringere rapporti con il prossimo.
Non credo sia possibile dare un giudizio "assoluto" ad ogni ambiente, il tutto si gioca sulla propria attitudine. L'importante credo sia rimanere sé stessi, niente di più. Io ad esempio ho potuto stringere relazioni sia nell'ambito universitario che lavorativo.. ma anche a feste, piccoli concerti, festival, eventi di qualsiasi natura, addirittura nei trasporti pubblici..

Pensandoci, il miglior consiglio che mi sento di dare è soprattutto: nessuna aspettativa. Non uscire con l'intento di conoscere qualcuno, non frequentare eventi o attività con delle mire del genere. Fai le cose prima di tutto per te stesso, perché ne hai voglia tu personalmente. Per esperienza, interagire e conoscere nuove persone accade come conseguenza, quando meno te l'aspetti - quindi, quando non te l'aspetti. Senza questa premessa, le cose non saranno mai abbastanza naturali da evolvere in maniera sana e semplice.

ESPROC 24-09-2017 14:54

Re: Da dove si parte?
 
Passo 1/1: volere veramente una vita sociale.:pensando:

lone 73 24-09-2017 14:55

Re: Da dove si parte?
 
La vita sociale dovrebbe derivare in modo naturale dall'infanzia e dall'adolescenza,se ti ritrovi ad essere un giovane adulto senza una vita sociale si vede che qualcosa non ha funzionato in queste stagioni passate e costruirsene una è veramente difficile.

hermit94 24-09-2017 15:00

Re: Da dove si parte?
 
Quote:

Originariamente inviata da ESPROC (Messaggio 2002599)
Passo 1/1: volere veramente una vita sociale.:pensando:

Esatto,bisogna capire se si buole davvero o solo per convenzione sociale

Equilibrium 24-09-2017 18:59

Re: Da dove si parte?
 
Quote:

Originariamente inviata da Annie (Messaggio 2002502)
Io all'università non ho trovato niente, un ambiente pessimo, ho instaurato brevi legami limitati al singolo esame con persone con cui sinceramente sono fortunata a non avere nulla con cui spartire. Devo dire che dopo un lungo brutto periodo anche io ho deciso di ricominciare e cercare nuove compagnie, dato anche che sono rimasta quasi sola:io ho cercato questo soprattutto cercando di conoscere gruppi tramite qualche sport. Non è facile, e non è detto che si debba fare più tentativi per trovare attività e ambiente in cui ci si trovi bene.
Certo, c'è l'ansia di affrontare un ambiente nuovo per la prima volta, con tutto ciò che ne consegue...e all'inizio bisogna un po' sforzarsi.
Purtroppo sembrerà banale, ma arrivati a una certa età senza partner e/o amici conosciuti nell'ambiente scolastico e lavorativo l'unica soluzione è davvero iscriversi a corsi, associazioni o sport:attività che comunque prima di tutto devono piacere a te, sennò diviene una (ulteriore) tortura.

Iscriversi e frequentarli per un bel po.

Io nn potrei coltivare niente nemmeno se ho la fortuna poi di incontrare gente con cui mi trovo bene, ci vuole tempo per istaurare delle amicizie e anche per istaurare relazioni amorose serie.

Boyyy82 24-09-2017 21:51

Re: Da dove si parte?
 
E' difficile, soprattutto se hai superato i 30..
io qualche amico sulla soglia dei 30 l'ho trovato, ma tramite un hobby in comune...
con un paio mi vedo ogni tanto, con gli altri ci siamo un po' persi siccome hanno trovato ragazze fisse e escono tra coppie.
sul lavoro è difficile, anche perchè spesso ti ritrovi con colleghi molto più grandi e comunque con gente con la quale condividi solo le ore passate al lavoro e poi ognuno torna per i fatti suoi..
ho avuto un buon rapporto con alcuni colleghi ma ovviamente si limitava all'ambiente lavorativo (sia per differenza d'età sia perchè avevano famiglia)
per il resto negli ultimi 5 anni non ho più conosciuto persone nuove, poi come dicevo sopra il motivo per il quale che molti coetanei abbiano relazione serie, vadano a convivere (o si sposino) non è un fattore favorevole
Per il partner non lo so, già di per sè oggi come oggi è così complicato (tra l'altro è già difficile solo conoscere, figurati trovare la "persona giusta")... ci vuole una botta di c. mi sa, io la vedo quasi impossibile come cosa.. poi comunque a 35 anni è difficile anche per chi è più estroverso

Bartleby 24-09-2017 23:31

Re: Da dove si parte?
 
Quote:

Originariamente inviata da Boyyy82 (Messaggio 2002772)
sul lavoro è difficile, anche perchè spesso ti ritrovi con colleghi molto più grandi e comunque con gente con la quale condividi solo le ore passate al lavoro e poi ognuno torna per i fatti suoi..

Come dicevo sopra, secondo me è difficile fare un discorso così assoluto, dipende veramente da ambiente e ambiente.. Io ad esempio lavoro in uno studio dove siamo una trentina di persone la cui età media si aggira sui 28-30 anni e abbiamo una "vita" comune bel al di fuori del solo lavoro.
Tutto sta nel trovarsi il proprio buon habitat.


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