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17-06-2005 18:33

buona continuazione a tutti...
 
ho scritto al moderatore francesco chiedendo la cancellazione del mio nick,ma mi ha risposto dicendo che se voglio inoltrera' la mia richiesta e che quello che poteva fare per ora era cancellare tutti i miei post...
cosa che ora gli chiedo di fare...inoltrando la domanda per la cancellazione del nick...
come gli ho scritto continuero' a dare il link di questo e degli altri forum di fobia sociale a chi mi sembrera' interessato...

chiudo qui questa esperienza...
personalmente pensavo mi facesse bene...invece mi sembra di portarmi addosso una maglietta AFSIANA...FOBICA SOCIALE...
e sto peggio...faccio piu' fatica ad affrontare situazioni altamente ansiogene...

buon forum a tutti

17-06-2005 18:57

In un certo senso posso capire il tuo disagio. Pure a me stanno molto strette le etichette e proprio mi sento anni luce da quelle persone che trovano perfino piacevole considerarsi dei o delle fobiche, quasi questo appellativo fosse un bel vestitino da mettersi il sabato sera. E' difficile trovare persone che non ragionino in termini di "malattia", ma qualcuno comunque si può sempre trovare.
Buona fortuna :)

Lilith 17-06-2005 22:55

Una scelta personale non si discute, anche se mi dispiace. Non abbiamo avuto occasione di avere a che fare direttamente, ma Melusina è una persona che mi aveva suscitato una simpatia immediata.

Posso ben capire il disagio di sentirsi etichettati, anche se per me, da un'altro punto di vista, sapere di poter condividere alcune mie difficoltà con altri è stato benefico.
non che sia piacevole, però è una gran boccata di aria, per me, poter raccontare con tranquillità che alcune situazioni mi mettono in ansia; il solo fatto di riuscire a dirlo per me è tanto...

Comunque... piacere di averti conosciuta... blessed be!

18-06-2005 08:26

Sì Lilith l'esser compresi può essere d'aiuto, ma è un punto di partenza non di arrivo. Bisogna saper andare oltre il ragionamento puramente interrogativo e descrittivo. Mi pare che in linea generale questo lo si faccia poco. Si preferisce piuttosto cullarsi nelle proprie masturbazioni mentali coltivando problemi che alla fine non sono problemi. E non mi riferisco solo all'ansia sociale, ma a tutto il corredo di pensieri e problemi correlati. Forse lo si fa meno in questo forum perché ci son tipi come me pronti a bastonarla certa gente, ma ad esempio, in altri forum che mi è capitato di leggere, il più deprimente che ho trovato è senz'altro AFS. Non me ne vogliano quelli che lo frequentano, ma quella per me è una palude venefica.
Mi chiedo alla fine se questi non siano il genere di problemi che si possono "permettere" le persone la cui vita opulenta e ovattata non ha mai messo un po' di sale sulla coda. Di fronte alla vera sofferenza, anche quella materiale di chi non può far altro che tirare a campare, uno dovrebbe come minimo provare vergogna per se stesso, per l'infinitamente piccolo dei problemi che si pone, per l'incapacità di sollevare lo sguardo verso il mondo, gli altri, le vere tragedie che fanno impallidire!

Anonymous-User 18-06-2005 14:35

Ma l'impresa eccezionale dammi retta è essere normali...... lallallalà lallallà

C'è chi ha paura di essere chiamato malato, in senso dispregiativo e discriminatorio, ed essere così etichettato, ma credo che in psichiatria e più ancora riguardo ai problemi depressivi il confine tra sano e malato o tra "normalità e anormalità" e' labile e mutevole. Forse sarebbe meglio usare il termine sofferente; però la fob soc è una patologia ormai conosciuta e anche diffusa (visti anche i vari forum esistenti) ma non adeguatamente riconosciuta.
Non è riconosciuta nelle scuole nè, spesso, sui luoghi di lavoro, e così può cominciare il mobbing, nè quando si deve fare un esame o parlare con un funzonario pubblico o vigile spesso arrogante e cretino; per non parlare dell' esercito (adesso è fatto di volontari ma insomma).
Come mai qualche deputato invece di pensare a ....vendere le spiagge non si occupa dei tanti fobici -e rispettive famiglie-? Per es. le psicoterapie sono mutabili? Naaa. Adesso vogliamo trasformare le spiagge in tanti negozi-atelier? In Spagna sono tutte libere e difatti la Spagna ha superato l'Italia per il turismo. 8)
Poi, se una cosa si deve risolvere, ciascuno si cerchi il suo percorso, giacchè la verita', mi pare di poter dire, non ce l'ha in tasca nessuno e può servire allo scopo una RELAZIONE anche attraverso un monitor, yes, forse più degli sproloqui orgogliosi del tipo fai-da-te

PolpoPaolo 18-06-2005 14:37

OOOOpppss.... sono io l'autore del precedente msg avevo dimenticato di fare il login :lol:

18-06-2005 15:58

Ma uno che può permettersi il lusso di pagare 70 euro a settimana per una psicoterapia che problemi gravi può mai avere? Di certo non d'inserimento sociale dato che un lavoro, soldi e un tetto dove dormire deve avercelo. Già questo esclude una grossa fetta di problemi con i quali invece milioni di persone hanno a che fare ogni giorno nel mondo. Il resto, la famiglia, le amicizie, le relazioni, puoi averli o no, ma questo dipende dalle proprie capacità. Cos'altro rimane? Il GROSSO problema di come passare una serata tra ritrovil, cocaina e cubalibre come leggo sul forum di AFS? O l'ansia che si prova a fare una coda ad uno sportello o entrare in un negozio? Ma se l'alternativa fosse entrare in un negozio e prenderti un bel paio di meltinpot da 90 euro o uscire di casa con le pezze al culo cosa faresti? Entreresti nel megozio senza dire bau, te lo dico io. Allora cominciamo a dare il giusto peso e il giusto valore alle cose e riconoscere i problemi veri dalle seghe mentali.

Black81 18-06-2005 18:02

Quote:

Originariamente inviata da Anonymous
Ma l'impresa eccezionale dammi retta è essere normali...... lallallalà lallallà

C'è chi ha paura di essere chiamato malato, in senso dispregiativo e discriminatorio, ed essere così etichettato, ma credo che in psichiatria e più ancora riguardo ai problemi depressivi il confine tra sano e malato o tra "normalità e anormalità" e' labile e mutevole. Forse sarebbe meglio usare il termine sofferente; però la fob soc è una patologia ormai conosciuta e anche diffusa (visti anche i vari forum esistenti) ma non adeguatamente riconosciuta.
Non è riconosciuta nelle scuole nè, spesso, sui luoghi di lavoro, e così può cominciare il mobbing, nè quando si deve fare un esame o parlare con un funzonario pubblico o vigile spesso arrogante e cretino; per non parlare dell' esercito (adesso è fatto di volontari ma insomma).

ciao Paolo condivido in pieno quanto hai detto nonostante si siano fatti importanti passi avanti alla fs ancora non è stata dato la giusta rilevanza...cosa potrebbe mai fare la scuola oltre che fornire uno psicologo magari alle prime armi ? e cosa vuoi che infischi al datore di lavoro...tu non rendi e perdi il posto fobia sociale o no :x
per quanto hai detto successivamente non credo sia realizzabile almeno per adesso :roll:
...e aggiungo un'altra cosa con l'amaro in bocca cioè che quei pochi in grado di fornire una terapia adeguata e spesso efficiente ci speculano troppo sui problemi altrui :evil:

PolpoPaolo 19-06-2005 09:53

Ciao Black81,sull’utilità delle varie psicoterapie il discorso sarebbe lungo, io ritengo che in certi casi possono essere utili e comunque così dobbiamo ritenere visto che esistono ricerche, una letteratura, e figure professionali che se ne occupano.
Quanto alle speculazioni, beh, è un problema di tutto il comparto della sanità ; ora , se uno ha la diagnosi fatta, magari si è già curato con i farmaci e non ha risolto, perché non dovrebbe essere aiutato a fare una psicoterapia? Secondo me si.
Nelle scuole, sui posti di lavoro ecc non c’è mica solo un problema di resa e di produttività, c’è pure una questione di dignità e di mantenere climi e rapporti vivibili. Come vuoi fare? Non mi pare tanto importante la presenza fisica per esempio di uno psicologo quanto il fatto che ci vorrebbe una legge seria contro il mobbing, è un problemaccio che non riguarda solo chi ha una depressione o una fobia (sulle quali insegnanti, dirigenti, datori di lavoro e quant’altro non sanno niente, già farglielo sapere sarebbe qualcosa), ma tanti altri soggetti deboli, per esempio le donne in genere.




Quote:

Originariamente inviata da insider
resto, la famiglia, le amicizie, le relazioni, puoi averli o no, ma questo dipende dalle proprie capacità.

Eh, no, guarda che se tu hai un disagio di tipo fobico questo ti può colpire tanto sul piano della famiglia e delle relazioni che su quello della realizzazione di lavoro economica e sociale; sono le tue energie…hmm vitali, le tue risorse, voglia di fare, la progettualità ecc ecc –le tue capacità, appunto- che sono….bloccate dal disturbo social-fobico, una paura, che opera contro la tua volontà, quindi in modo non cosciente, che ti darà del fastidio e difficilmente ti permettera’ di diventare….un Paperone o un presidente degli Stati Uniti. Non so se tu ce l’hai, sono pochi giorni che ti leggo, ma in tal caso non commettere l’errore di attribuire agli altri o al mondo che è cattivo un problema che innanzitutto è tuo.
Tra chi può pagare i 70 euro e chi gira con le pezze al culo chi….hmm cede per primo? Io non so, non ho le tue certezze in proposito.

19-06-2005 16:10

Io credo che tu sia parecchio fuori strada. Tutte le persone con cui parlo abitualmente in questo forum sono fidanzate, lavorano o studiano. Non mi sembrano così poche e così impedite. Alcuni sono anche sposati. E conosco altre persone che pure essendo estroverse e con una vita sociale ricca e attiva, non riescono ad avere relazioni stabili. Che sia quindi l'ansia sociale ad impedire la realizzazione affettiva è una affermazione non vera. Le motivazioni di fondo in realtà sono altre.

Altrettanto non vera è l'affermazione che uno senza l'ansia potrebbe realizzarsi nella vita come gli pare, diventare paperone o capo del governo. Queste sono solo fantasie. Conosco tante persone che pur non avendo problemi di ansia, non sono affatto realizzate in ambito lavorativo e hanno faticato tantissimo per trovarne uno che tra l'altro non corrispondeva nemmeno alle loro aspettative.

Diciamo piuttosto che il problema riguarda la capacità di una persona di valutarsi, di riconoscere le proprie capacità e i propri llimiti (che non vengono mai riconosciuti e accettati)...
Chi ha una bassa autostima è in genere un pessimo giudice di se stesso ed è portato a fantasticare e sognare cose che sono assolutamente fuori dalla sua portata. Per questo la gente vive male! Di mezzo ci sono anche i modelli che vengono propinati, quelli che hillman chiama i "paradidigmi dell'altezza". Nella vita non sono necessari vagonate di soldi o il potere per realizzarsi.

Del resto se tu sei hai così tanto talento perché invece di fare il pizzaiolo non cerchi di diventare ministro della repubblica?

Visto che l'esempio dei jeans non t'è piaciuto te ne faccio un altro. L'alternativa è pagare la bolletta della luce in posta oppure aspettare che l'enel ti stacchi la corrente. Cosa fai? Ti prepari ad una vita a lume di candela?
Via su, parliamo di problemi seri. Perché se stiamo qui a fissarci sulla mano che trema, un po' d'ansia in coda e andiamo in panico ad
ogni minimo sussulto del nostro organismo non la finiremo più e nemmeno ne usciremo mai più. Impariamo a gestire queste situazioni spiacevoli e soprattutto a non spaventarci quando capitano.

Anonymous-User 19-06-2005 16:47

a mio avviso le seghe mentali sono tutti i post e tutte le discussioni che si fanno in questo forum. Fiumi di parole inutili

Anonymous-User 19-06-2005 16:50

seghe di gruppo :cry:

Anonymous-User 19-06-2005 17:03

forum di "auto aiuto" o "autodistruzione". Infatti se una sega ci può anche stare, un orgia di seghe stende pure uno stallone

Lilith 19-06-2005 18:16

Quote:

Originariamente inviata da insider

Impariamo a gestire queste situazioni spiacevoli e soprattutto a non spaventarci quando capitano.

credevo fossimo qui anche per questo...

Comunque, probabilmente non sarei una top manager neppure se non avessi la mano che trema eccetera, ma starei meglio. E mi sarei evitata tante coglionaggini come andarmene al momento di dare un esame universitario, o non presentarmi per due volte all'esame di scuola guida.
Detto questo, se mi chiedi se preferisco avere le fobie o il cancro, vai nello scontato.

FunkyGallo 19-06-2005 18:20

..

19-06-2005 19:48

Lilith a me sembra che tu abbia solo dei rimpianti per quello che poteva essere, ma non è stato; per quello che potevi essere, ma non sei e compagnia bella...Non ti dico questo per cattiveria, perché mi sei simpatica, ma perché l'idea che mi dai è quella di una ragazza che ha maldigerito l'idea di essere com'è.
Allora quali sono i tuoi problemi? Il rimpianto di non aver passato l'esame di scuola guida al primo colpo? Però al terzo tentativo ce l'hai fatta, allora? E se non hai rinunciato a prendere la patente (perché probabilmente ne avevi necessità!), forse potevi anche non rinunciare a provare a dare agli esami. O sbaglio? Ma siccome forse non eri motivata abbastanza a studiare (forse non ci vedevi una prospettiva di lavoro), hai riunciato. Ma se ti fossi trovata nella necessità assoluta di prenderla quella laurea io dico che la forza di affrontare gli esami l'avresti trovata. Avresti fatto appello a tutte le tue enrgie e risorse per arrivarci. Io ne sono più che
convinto..
Tanto per farti un esempio che mi riguarda. Io per entrare nel pubblico impiego ho fatto concorsi per 3 anni! Sono stato a milano, venezia, bologna, parma, ferrara, modena, sono stato a roma ben due volte viaggiando di notte!!! per presentarmi al mattino presto a sostenere delle prove. Ho comprato libri, girato biblioteche, fatto telefonate. In altri termini MI SONO SBATTUTO affrontando tutti i disagi che potevano venire, perché volevo a tutti costi vincerne uno. Non ci sono mai riuscito, però mi sono sempre posizionato bene, tra i primi e la fortuna volle darmi una mano, tanto ad un concorso in cui ero arrivato secondo, mi chiamarono dopo un anno perché s'era liberato un posto.
Se mi fossi arreso al primo concorso fallito dove sei ora?

L'alternativa quindi non è fra l'avere il cancro o la fobia. Il senso del mio esempio era una altro, e cioè far vedere come le persone quando sono mosse dalla necessità o da grandi motivazioni riescono ad affrontare anche l'ansia che può venire facendo una banale coda.

Del resto non vedo come si possano vincere le paure senza affrontarle. Quali altre alternative conosci? Mi sembra che per te alla fine nessuna soluzione sia comunque accettabile, proprio come l'esempio dei complimenti che non ti vanno bene né se te ne fanno di positivi né se te ne fanno di negativi.
Allora che cos'è che vuoi? Che soluzioni proponi? Che si fa? Viviamo di rimpianti e rimorsi fino alla tomba?

ps: non prendertela eh?
:wink:

19-06-2005 20:03

a mio avviso le seghe mentali sono tutti i post e tutte le discussioni che si fanno in questo forum. Fiumi di parole inutili

seghe di gruppo

forum di "auto aiuto" o "autodistruzione". Infatti se una sega ci può anche stare, un orgia di seghe stende pure uno stallone


Dopo gli alcolisti anonimi gli ONANISTI ANONIMI

PolpoPaolo 19-06-2005 21:14

Dopo aver avuto la conferma del detto popolare che "l'ospite è come il pesce, dopo un certo tempo puzza" e che nell'era telematica questo tempo può ridursi anche a 3 messaggi (però raramente, benvenuti a tutti gli ospiti capaci di argomentare qualcosa) :lol: vorrei dire che ho piacere se molte persone in questo forum sono sposati o con bimbi e felici e contenti però, dato che questo forum si chiama fobiasociale.com è meglio -ogni tanto, non vorrei essere pesante e, insomma, per discutere, non per fare gruppi di auto-aiuto che si fanno di persona eventualmente - ricordare cosa la fobia sociale è e cosa non è.


In pochissime righe (e c'è sicuramente molto altro da dire), in un msg precedente, ho cercato di spiegare cosa ho capito io, con quanto talento non saprei; io che sono perfino contento - a volte- di sedere tra i cuochi... che fanno la minestra e non tra i ministri :P :D


Ora, non è che la fobia sociale impedisce una realizzazione affettiva o in ambito lavorativo, come sembra ritenere qualcuno che è abituato a cullarsi nelle certezze e a usare la sciabola quando ragiona, ne è vero il contrario, cioà che chi la fob soc non ce l'ha, non trova problemi e ostacoli da superare nella vita pubblica e privata e si sente sempre in forma, energetico, vincente e tutto gli va liscio come l'olio.


La fob soc è un meccanismo della mente, quasi sempre un freno, dei pensieri, degli interessi, dei desideri che riguardano una relazione con gli altri, specialmente gruppi numerosi di persone o investi di "autorità".Quasi sempre c'è ipersensibilità al giudizio degli altri e una vaga sensazione che il mondo sia cattivo, ingrato, colpevolizzante ecc ecc quando il mondo è quello che è....da qualche decina o centinaia di secoli.
Un freno, quindi, e accade che per fare le stesse cose che fa chi la fobia sociale non c'è l'ha, devi impiegare più voglia e più energia e siccome quasi nessuno è SUPERMAN, a volte l'energia scarseggia e appare la depressione.

La fob soc è associata a cose leggermente diverse come l'ansia sociale, ma comunque fa parte dei disturbi depressivi.

Di questo parliamo: proprio del buio, della notte, quello della depressione, che può essere grave e ti può rovinare la vita, di quella cosa per cui la gente cede e si spara, se qualcuno non lo sa, altro che stacchi di corrente, per cui consiglio a tutti, se posso, di non scherzare.

FunkyGallo 19-06-2005 21:44

..

Anonymous-User 19-06-2005 23:20

Insider sta sempre attaccato 12 ore al giorno in questo sito, sembrerebbe il suo lavoro. Mi chiedo come faccia a fare quei viaggi di cui parla.
Non rendersi conto di perdere solo del tempo è grave. Significa essersi immedesimati nel personaggio irreale che si sta interpretando. Non solo seghe mentali, qua ci avviciniamo alla pazzia. Si fanno discorsi inutili, si perde tempo e si sta troppo collegati al sito: improbabile che insider, per esempio, faccia qualcosa di produttivo nella vita.. usa un linguaggio grammaticamente corretto e attento, tuttavia non è assolutamente interessante, direi piuttosto che si presta al ridicolo.

Anonymous-User 20-06-2005 01:45

Ciao FUNKYGALLO una volta sono stato anch'io a una riunione della LIDAP. Non ci sono tornato, ho visto che erano....un pò razzisti verso chi ha la fobia sociale, lo dico bonariamente....diciamo esclusivisti, và, e scarsamente interessati perchè loro in fondo hanno il DAP.

Sai, alle volte....una certa idea....fatica a entrare nella testa di una persona....non tanto perchè questa non sia attrezzata ma perchè se entrasse farebbe MALE; per es persone che hanno costruito la propria immagine sul dover essere sani, dover essere forti, dover essere accettati, magari perchè il mondo che è cattivo e' lì sempre pronto a etichettarti....non tollerano che gli si dica, guarda che non è così, guarda che forse hai una fobia sociale.... perchè improvvisamente si vedrebbero BRUTTI SENZA RIMEDIO, colpiti nell` orgoglio e diminuiti nell` autostima, vittime di una ferita narcisistica.....e` quando si ci rifiuta di capire e allora vedi che te lo negano a caratteri cubitali come cosa SICURA che non si discute proprio eeeee anche con scoppi di rabbia. Eh, alle volte e` un po` cosi`......

PolpoPaolo 20-06-2005 01:49

ops.....sono io che ho scritto il messaggio precente rivolto a Funkygallo, se per gruppi di auto aiuto intendevi quelli della LIDAP....non ho scritto io il messaggio anonimo precedente, il penultimo. Ho dimenticato di fare il LOGIN :lol:

:roll: 'notteeeee 8O

20-06-2005 14:31

All'onanista anonimo vorrei dire che difetta parecchio di fantasia e immaginazione. Mi ha scritto le stesse cose con le stesse parole un anno fa. Un anno è passato e tu sei ancora lì a leggere quello che scrivo. Se io passo 12 ore a scrivere, tu ne passi 12 a leggere. Se io sono il cazzaro che scrive, tu sei il cazzone che mi legge. E c'è forse coglione più coglione di uno che passa il suo tempo a leggere cose che non l'interessano? Direi proprio di no.

PolpoPaolo, io uso le sciabole, tu usi il sarcasmo. Io mi cullo nelle mie convinzioni da 4 soldi, tu invece in quali? In quelle farmacologiche, psicoterapiche? Meglio avere convinzioni che non averne; meglio tentare di risolvere i propri dubbi che coltivarne all'infinito; meglio affrontare un problema piuttosto che passare la vita a lamentarsi del problema; meglio sviluppare le proprie capacità, piuttosto che piangere le proprie incapacità....Se tu pensi di avere soluzioni migliori, proponi. Io fatico molto a capire cosa vogliate e dove vogliate arrivare, quali siano i vostri obiettivi CONCRETI e REALIZZABILI.

Poi mi stupisce che l'intelligenza ti abbia suggerito una banalizzazione del mio pensiero e l'accostamento concettuale tra il disagio di una coda a quello della depressione.
Dovrai pur ammettere, se credi sia possibile uscire dalla depressione, che una persona possa ritrovare le energie, possa ritrovare la speranza, possa in definitiva cambiare il modo di vedere le cose. Il punto è che non ne vedo traccia nel vostro modo di pensare. Siamo sempre fermi al dolore, non si va oltre, nell'elaborazione di strategie di superamento che non possono essere solo farmacologiche. A meno che tu non creda che un farmaco possa cambiare una vita che ti fa sostanzialmente schifo nella favola di cenerantola.

Poi non mi piace quel discorso sul mondo che sarebbe sempre uguale. No, il mondo non è uguale a se stesso da millenni. Almeno non lo è da un punto di vista sociale, politico e culturale. E c'è chi ha lottato per cambiarlo. Non vorrei fossi di quelli che dicono di non andare a votare perché tanto i politici sono tutti ladri.

Sul resto vedo che hai corretto un po' il tiro, ma non facciamo come berlusconi che dice una cosa e poi ritratta. Il senso di ciò che avevi scritto era diverso e non voglio ripeterlo.

Io dico che il pensiero di una persona non può fermarsi al dolore. Il lutto non può durare in eterno. Se poi per te il forum deve diventare un collettore di lacrime e sfoghi e seghe mentali boh...fa pure, utilizzalo per quello scopo lo ritieni necessario.
Io preferisco vedere l'impegno in una persona. Non amo gli atteggiamenti eccessivamente lamentosi e rinunciatari. O uno prova a risolvere un problema o cambia strada, si dedichi ad altro, alle cose di cui è capace. Non voglio fare il facilone, ma il concetto è questo mi pare chiaro.

Carota potresti lanciarti nell'impresa di crearne uno tu di forum come piace a te e poi vedere chi ci sta e chi viene.

Francesco, su AFS il mio è un giudizio personale. Se a te piace, frequentalo pure. A me non piace e infatti non sono iscritto.
Poi io non ho mai detto che il Carota si piange addosso. Lui porta avanti le sue idee e se ne è convinto fa bene, per quanto io non riesca a condividerle. Però non si può ammettere la guarigione e poi dubitare della buona fede nel momento in cui ci si trova di fronte qualcuno meno problematico e che ragiona in modo diverso come faccio io scrivendo che parlo così solo perché non avrei nessun problema di ansia sociale e che in definitiva ne capirei poco del problema. Allora in realtà non si ammette che uno possa arrivare a stare bene!!!

PolpoPaolo 20-06-2005 18:29

Il fatto è che se una persona soffre di anoressia non serve dirle sforzati e mangia, se soffre di panico avanti esci e se soffre di fobia\ansia sociale dai parla. :x :x :x

E' sbagliato combattere la depressione in termini di causa-effetto, attendendosi risultati certi, e ponendosi obbiettivi concreti e realizzabili, giacchè....non esistono!
Sbaglia chi pensa di uscirne da solo con le proprie forze, è necessario prima di tutto uscire dalla torre d'avorio del proprio orgoglio, ammettere di avere una debolezza, una malattia, una sofferenza, un disagio psicologico, chiamatelo come vi pare, anche dopo averne sentito il dolore, perchè ce ne è, chiedere e accettare l'aiuto degli altri, in primo luogo dei medici che possono fornire il supporto farmacologico o psicoterapico, quello che serve, dipende dai casi.
Chiedere, costruire e accettare una relazione con gli altri, siano un partner, amico, famiglia, società, chi vi pare, con disponibilità e con fiducia, ascoltando gli altri e AFFIDANDOSI, facendosi ascoltare, vagliando i problemi non con lo sciabolone ma con attenzione ai sentimenti, ai tempi giusti, ai particolari spesso altamente significativi, mettendo da parte certezze granitiche e scoppi di rabbia.
Esiste la dimensione emotiva della mente, oltre a quella solamente razionale, e a quella dei processi bio-fisici, ed anche una dimensione spirituale se non dispiace, per cui una guarigione completa rimane piuttosto una ricerca dato che, in fondo, su questi temi la verità non ce l'ha in tasca nessuno e le risposte alle cure sono sempre individuali.
Queste le mie convinzioni, mi sembrava sbagliato fare uscire da un forum, dove la gente transita magari anche solo per informarsi senza intrvenire, convinzioni sbagliate che possano trarre in errore.

In un'altra occasione magari, e se interessa, parlerò delle cure farmacologiche e delle psicoterapie che ho fatto io.

Di quale coda si parla? Coda di animale o coda allo sportello? Mi stupisco io, le depressioni e le fobie sociali possono essere gravi e gravissime e condizionare pesantemente una vita, questo non bisogna mai dimenticarlo.

Per quanto riguarda sarcasmo si-sarcasmo no, se non dispiace ognuno parla come gli pare, senza mancare di rispetto a nessuno così come ho fatto io.

Spesso quando qualcuno ha un dolore o sente una colpa o una paura dentro di se, e non se ne spiega il motivo, cerca di trovare il motivo fuori di se. E' un vecchio stra-noto meccanismo che si chiama proiezione, ecco perchè a qualcuno il mondo può sembrare cattivo e sempre pronto a saltarti addosso.

8) :lol: Dei politici e di....Berlusconi ne parleremo un'altra volta se volete, ma io non ritratto proprio niente. Cos'avrei ritrattato?

Poi, ne ho abbastanza di disquisire sulle SEGHE MENTALI, spremersi un pò più del solito le meningi mi pare che non abbia mai fatto male a nessuno, e può perfino produrre qualche vantaggio; e questo può valere per l'amico INSIDER e pure :P per....Berlusconi, perchè no?


8)

cody 21-06-2005 12:32

che dire, mi dispiace per melusina. io credo che quello dell'autoetichettarsi è una fase. credo di esserci passato pure io anni fa, perchè la scoperta di aver trovato persone che condividessero il mio problema mi aveva fatto sentire meglio, accettato, normale. ma è una cosa passeggera, perchè poi ci si accorge che noi non siamo la nostra ansia, i nostri sintomi. io penso che frequentare un forum possa servire, purchè lo si prenda con distacco. per me è un luogo per confrontarmi on persone sensibili e intelligenti, con la consapevolezza che il mondo è tutto lì fuori. è vero, come dice insider, questi forse sono disturbi del mondo del benessere, ma questa è una cosa risaputa. ma sai insider, in fondo anche questa non è che una masturbazione mentale, troppe volte mi son fatto sensi di colpa per lo stare male, quando c'è gente che muore di fame. tuttavia credo che non bisogni sminuire nemmeno la nostra sofferenza. personalmente, quello che di meglio ho creduto di poter fare è di partire per l'africa questa estate, a portare un sorriso a chi si accontenta solo di quello. forse mi servirà a vedere il mondo con occhi diversi, non di certo a far guarire la mia ansia, per la quale continuerò a soffrire, e legittimamente. ecco, ricordate solo questo, noi non siamo i nostri difetti.
se un giorno deciderai di tornare melusina, sarai senz'altro ben accetta, e sono sicuro che allor ti sentirai libera di conversare qui senza quell'etichetta che ti attanaglia

21-06-2005 13:40

sono passata a salutarvi...in questi giorni ho affrontato le situazioni piu' ansiogene per me in assoluto...senza il sedativo...
andando in giro senza maglietta... :wink:

21-06-2005 14:27

Ascolta io ho imparato che se uno vuole tentare di risolvere un problema deve per prima cosa definirlo e circoscriverlo: focalizzare la questione. Se tu parli dell'ansia sociale ponendola nei termini di qualcosa che toglie vitalità, energie, voglia di fare, ne fai una questione esistenziale non un problema pratico da risolvere. Perché quali sono le energie che ti ha spento? Cosa ti ha impedito di realizzare che volevi fare? Come si recupera la voglia di fare? Che percorso bisogna seguire? Come si deve ragionare? Quali pensieri possono essere d'aiuto?
Siamo tutti molto bravi a criticare quando non abbiamo nemmeno le idee chiare di quello che si vuole e si ha nulla da proporre che non sia il raccoglimento lacrimoso. Io penso che molte persone preferiscano vivere passando tutta la vita ad addolorarsi per il paperone che potevano diventare o per la laurea che non sono riusciti a prendere o per i bei discorsi che avrebbero potuto fare con voce ferma e sguardo fiero in piazze gremite di gente, eccetera eccetera piuttosto che tentare di dispiegare le proprie risorse e capacità in progetti concreti e fattibili.

Hai scritto che l'impaziente ansioso ci deve mettere energia doppia o tripla per fare le cose rispetto agli altri....Quali cose? Chi sono questi altri a cui invece tutto è permesso con un terzo degli sforzi? Qui si parla tanto degli altri, presumendo si sapere quali problemi e capacità abbiano o non abbiano, ma senza averne la minima idea....Un mio compagno di superiori uscito con 56 non è stato in grado di finire gli studi universitari dando 3 esami in 5 anni e non aveva l'ansia sociale. Un altro ha ridato ogni esame almeno una volta e non è mai stato capace di superarne uno al primo colpo (quanta energia avrà speso?); un altro amico non ha mai trovato un lavoro relativo al suo corso di studi e se m'è messo a fare cose completamente diverse senza farne per questo un dramma o considerarsi un fallito.
C'è chi difetta nelle capacità intellettive, chi in quelle relazionali, chi in quelle sportive e compagnia bella...dove sono allora tutti questi "altri" capaci di fare quello che vogliono e arrivare dove vogliono? Io non ne ho mai conosciuti. Se riuscite a nascondere i vostri problemi alle persone con cui vivete fianco a fianco come potete pretendere di conoscere i problemi degli altri che nemmeno conoscete e quello di cui sono o non sono capaci?

Se uno scrive "ho problemi relazionali con tutti" e vuole tentare di risolverli o di arrivare a capirci qualcosa, deve per prima cosa definire chi sono questi "tutti" nel suo mondo. Sono i genitori? E' la fidanzata? E' il datore di lavoro? E' il giornalaio? Sono i tuoi amici? Cosa vorrei comunicare che non mi riesce di comunicare? Cosa posso fare per migliorare il rapporto con l'amico? eccetera eccetera...ma non si può dire con "tutti", perché "tutti" è indefinito. E un problema i cui contorni sono sfuggenti e poco chiari non è risolvibile. Questo ce lo spiega la matematica.
Quindi è perfettamente inutile parlare sempre in termini generici perché altrimenti i problemi diventano questioni esistenziali. Ma per le questioni esistenziali c'è la filosofia o la religione.

Francesco, il mio ripeto non è un giudizio assoluto, ma relativo. E' una palude per me, tu la puoi trovare una spiaggia meravigliosa. E se vuoi posso spiegarti anche perché. Innanzitutto per ragioni "estetiche", più che un forum mi sembra una chat line, con ingredienti da talk show: "amici" della de filippi o del "grande fratello". Siccome non amo questo genere di trasmissioni e non le guardo, non voglio fare entrare dalla finestra quello che ho buttato dalla porta.
Poi per ragioni di contenuti. Le considerazioni che mi è capitato spesso di leggere non solo non le condivido, ma nemmeno le ho trovate interessanti. Alla fine mi chiedo cosa potrei condividere con persone che pensano ad esempio che "la vita è noiosa" (qui siamo oltre il pessimismo cosmico leopardiano); o che "gli altri quelli che come noi non li trovano interessanti" (sempre questo "altri" che ritorna sempre; gli "altri" come dire 5 miliardi di persone + eventuali vite extraterrestri...e poi questo "noi" che mi odora di etnia, come se fossimo entità omogenee e non differenziate); o altre del tipo che "non sono fidanzato perché sono timido" (come se tuti i timidi del mondo fossero single e gli estroversi tutti felicemente sposati); e potrei continuare con gli esempi....allora mi chiedo: ma le persone cercano delle verifiche, dei riscontri alle loro idee? Io penso di no. Si accontentano del primo pensiero che gli passa per la testa.

Anonymous-User 21-06-2005 21:52

ma come parli bene! Come ti esprimi saggiamente! Sei dotto e saggio.

PolpoPaolo 21-06-2005 23:20

8O 8O 8O

Ow....ciao a tutti.....ciao Insider......vedo che c'è un bel "papiello" stasera.....matematica, eh. Poi rispondiamo, con l'aiuto di Francesco, magari.....anzi lo saluto.

:roll: ore 23.19....... 'notteeeee

Lilith 22-06-2005 01:01

Ins, io spero non limitarmi all'autocommiserazione
resami conto di aver fatto coglionate, vorrei fare qualche passo avanti, anzi, credo di averlo fatto, se paragono la persona che sono oggi alla ragazzina che ero dieci o quindici anni fa.
Se pensassi che il tempo possa portare solo artriti, osteoporosi e rimpianti, probabilmente non sarei qui...
ma non posso nascondere a me stessa di essermi fatta condizionare tanto dalle mie ansie... se qualcosa l'esperienza mi ha portato, è stata la capacità di riconoscerle, e, da qui, la voglia di superarle.

La motivazione rimane il motore centrale, ma senza la zavorra delle fobie, viaggerebbe più liscio... e, se permetti, questo mi scoccia. Mi voglio abbastanza bene, ma proprio per questo vorrei migliorarmi.

Mi è capitato, in situazioni in cui avevo una spinta motivazionale fortissima, di diventare un leone... e di chiedermi dopo dove cavolo avevo trovato questa forza d'animo...
adesso penso che evidentemente ero meno incapace di quanto mi considerassi... e che a maggior ragione valga la pena di sviscerare le mie fobie, per superarle.


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