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Il "manager" e la larva
Vegeto da ormai 12 giorni in camera mia, orizzontale sul letto, a cercare qualunque modo di perdere tempo. Dovrei studiare un macello di cose in vista di un mattone d'esame a settembre, ma non riesco ad aprire libro, la materia mi disgusta. Ed è pure Agosto e i miei possiedono un ristorante. Penso che si capisca da solo. Mi faccio schifo.
Non esco di casa. Mi faccio vivo solo a pranzo e cena, per mangiare. Rigorosamente da solo come un paria. Sono diventato ospite in casa mia. Mangio a testa e occhi bassi, non riesco a guardare in faccia i miei dipendenti. Sono ingrassato, mangio sempre. Non parlo con nessuno, e quando ci provo non vengo ascoltato. Non ho obiettivi per il futuro, non ho mai concluso nulla. Voglio solo sopravvivere all'università, non mi piace quello che ho studiato, dopo la laurea ci sarà una sfilza di precariato e stage vari, è un università che non offre nulla in termini occupazionali. L'attività di famiglia me l'hanno resa schifosa. Chi avrà letto i miei precedenti post conosce un po' la mia storia. Due anni fa non era così, avevo obiettivi e voglia di vivere. Tre anni fa era ancora meglio, il futuro era radioso. Era veramente radioso: la magistrale intrapresa in una prestigiosissima università mi avrebbe aperto varie porte e occasioni. Però sono stato un cretino, mi è venuto in odio lo studio ed ho interrotto e sono tornato a casa. Poi fu costretto da mia madre a tornare sui miei passi, la storia la sapete, una diversà facoltà che non offre nulla. Ed ho cumulato più di 2 anni di ritardo. Se fossi rimasto dov'ero, se mi fossi ricordato in tempo chi fossero in realtà i mie genitori, se avessi valutato meglio costi ed opportunità, sarei rimasto dov'ero. Mi sarei con tutta probabilità già laureato a Marzo ed adesso avrei già avuto qualche esperienza lavorativa seria, sottopagata, ma seria. Con molte più certezze per il futuro ed un percorso di crescita professionale abbastanza solido. Sopratutto ad Agosto starei ancora sgobbando in qualche ufficio lontano da casa, magari preso per il culo con false promesse id assunzioni e carriera, magari infelice, ma almeno mi sarei sentito utile. Almeno sarei stato lontano da una situazione familiare peggiorata enormemente nel tempo. Almeno non mi sentirei ospite in casa mia. Almeno non mi sentirei inutile. Almeno avrei conservato un minimo di ambizione e obiettività. Invece sono ridotto ad una larva umana, che ripete giornalmente gli stessi 3 o 4 pensieri, incapace di guardare al futuro e di articolare pensieri sensati. Ho perso la voglia di fare qualsiasi cosa e sono rimasto completamente da solo. Sopratutto sto incominciando ad odiare profondamente i miei familiari. Il trattamento che mi hanno riservato è veramente qualcosa di vergognoso. Non so come uscire da questa situazione, che diventerà intollerabile una volta laureato. Voglio morire. Mi voglio ammazzare. Aiuto. |
Re: Il "manager" e la larva
c'è qualcuno che si trova in una situazione simile?
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Re: Il "manager" e la larva
Io ti direi di prendere almeno la laurea, anche se fuori corso, arrivati a sto punto tanto vale finire. Posso sapere che laurea è?
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Re: Il "manager" e la larva
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Prova a pensare a cosa puoi fare per uscire dal loop di pensieri negativi in cui ti sei infilato. Attività fisica? Andare a vivere da solo? Non è che dai troppa importanza all'opinione dei tuoi? Prendi una vera pausa dall'università se ti disgusta. Studiare così è solo una tortura. Se non riesci a cambiare qualcosa da solo, fatti aiutare |
Re: Il "manager" e la larva
Come fai ad avere "i tuoi dipendenti" se non lavori?
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Re: Il "manager" e la larva
Onestamente, credo questa storia dell'università sia una scusa che dici a te stesso per rendere meno pesante questo abbandonarsi
Hai detto molte volte che non fai nulla, perché in passato ti sei precluso una strada "perfetta" È simile al discorso di chi rimane single a lamentarsi, perché ha perduto la persona "perfetta" e quindi non c'è futuro Cazzate, se permetti Se non fai un percorso di terapia, comincialo Potresti avere piu soddisfazioni nel condurre un ristorante che in quell'ideale di perfezione farlocco che ti eri costruito I tuoi sintomi sono un classico : o l'ideale, o niente, e quindi niente. |
Re: Il "manager" e la larva
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Tecnicamente non sono mai finito fuori corso, non essendo iscritto all'università nei periodi di abbandono. Lo sono anagraficamente però. Se fossi stato fuori corso sarebbe stato pure meglio, in quanto avrei potuto partecipare agli appelli supplementari riservato ai fuori corso e probabilmente mi sarei pure già laureato a Luglio. Quote:
In passato mi sono fatto aiutare, su pressione dei miei, da un noto psicoterapeuta, i cui consigli, altro non hanno fatto che aggravare la situazione. Quote:
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L'ideale che mi ha fregato è stato, paradossalmente, la cosa più concreta che ci potesse essere. Ho ritenuto, a torto, di aver convinto i miei genitori della bontà di quello che stavo facendo, ma così non è stato. E' lunga da spiegare. "aut roma, aut nihil" è vero, o tutto o niente. |
Re: Il "manager" e la larva
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Re: Il "manager" e la larva
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Il problema è che loro si pronunciano sempre "dopo" che il fatto è avvenuto e mai prima, più che di opinioni avrei avuto bisogno di consigli paterni o materni. |
Re: Il "manager" e la larva
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Re: Il "manager" e la larva
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ho sempre studiato economia. |
Re: Il "manager" e la larva
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Re: Il "manager" e la larva
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Sinceramente non so cosa avrei dovuto studiare. |
Re: Il "manager" e la larva
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Re: Il "manager" e la larva
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Re: Il "manager" e la larva
Gettare la spugna dopo aver provato 1 sola opzione per stare bene mi sembra comprensibile (nel senso che un depresso è arrendevole x natura) ma nn è una cosa saggia da fare...se avessi una qualche malattia fisica progressiva potenzialmente mortale credo che ti attivaresti x provare più soluzioni possibili prima che sia troppo tardi, tanto più bisogna farlo in ambito psichiatrico dove di cazzoni in giro tra gli specialisti ce ne sono a bizzeffe, senza considerare che di scienza la psichiatria ha ben poco, e di conseguenza i fallimenti sono all'ordine del giorno
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Re: Il "manager" e la larva
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Re: Il "manager" e la larva
niente continuo a giacere sul letto cercando in ogni modo di ammazzare il tempo. Tutto pur di non studiare.
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Re: Il "manager" e la larva
Non ho seguito tutta la tua vicenda passata, ma in definitiva tu cosa vorresti fare?
Ti piace l'attività dei tuoi? se è un lavoro che non ti dispiace e se il locale è ben avviato buttati in questa attività, tanto poi di questi tempi è difficile trovare altro, persino con "lauree forti"...so di gente che fa stage gratuiti o lavora per 700 euro al mese (e non parlo solo di laureati in "scienze delle merendine") Se poi con i tuoi hai la possibilità di portare a casa un bel stipendio (se sei il figlio del titolare e lavori non penso ti neghino una buona paga). Poi una cosa non esclude l'altra, puoi sempre laurearti e poi decidere di fare l'attività dei tuoi in un secondo momento... abbandonare gli studi quando sei arrivato a pochi esami dal traguardo sarebbe un peccato... |
Re: Il "manager" e la larva
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1) nel corso dei miei studi ho fatto 1 scelta sbagliatissima (rinunciato ad uno sbocco che poteva rivelarsi sicuro) che di fatto condizionerà in maniera pesante tutta la mia vita lavorativa. Tale scelta avrebbe dovuto concludersi con un definitivo abbandono dell'università (molto prestigiosa ma altrettanto impegnativa) per dedicarsi all'attività di famiglia. I miei genitori mi hanno prima supportato, in modo da ricondurmi nella zona confort, e poi hanno fatto dietro front insistendo perché terminassi gli studi, molto più vicino a casa in un università peggio che mediocre. A 2 anni di distanza praticamente sono devastato. Oggi sono "avvelenato" per i miei trascorsi universitari ed ho definitivamente realizzato che il mio campo mi fa abbastanza schifo. Sono consapevole che la strada sarà tutta in salita. 2)L'attività è molto ben avviata (ristorazione). E' piccola (non consente dipendenti fissi) e avendo molta clientela "popolare" e stagionale determina orari di lavoro lunghissimi da gestire in famiglia. Praticamente moltissimo lavoro (minimo 12 ore al giorno 6 giorni a settimana, che diventano 15 in estate) per un guadagno modesto. Non potrei mai contare ne su uno stipendio fisso ne su orari umani. Ma non è neanche quello. I miei mi vorrebbero "incastrare" nell'attività (c'è già mia sorella, ma alla lunga non potrà portarla avanti da sola). Abbiamo però divergenti opinioni sulla gestione. Senza considerare che di fatto vivono un rapporto talmente stretto con attività e clienti da vivere tutti "dentro l'attività". Non lo augurerei nemmeno al mio peggior nemico. I miei mi hanno devastato la vita con lo studio e il lavoro. Nei periodi in cui non stavo sui libri mi massacravano col lavoro. Oppure con l'alternanza dei 2. Probabilmente il loro ideale sarebbe l'alternanza di lavoro impiegatizio da laureato col lavoro al ristorante nel tempo libero i week end. Piuttosto che dargli questa soddisfazione vado a scaricare la frutta a 2 euro l'ora! |
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