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Rompere il ricatto
La prospettiva di un peggioramento della mia vita lavorativa, edulcorata dalla promessa di un bonus extra in busta paga, mi sta portando seriamente a riflettere se davvero valga la pena di rovinarsi ulteriormente l'esistenza.
Il lavoro è una di quelle poche cose che mi stanno facendo andare avanti, e vederlo degradarsi degraderebbe tutto il resto e questo è inaccettabile. Perchè io adoro lavorare e produrre qualcosa che funziona mi gratifica. Riuscire, che so?, a migliorare un programma, rendendolo più elegante come codice e più ottimizzato nelle performance è una sfida intellettuale, un esercizio di logica. Non lo faccio solo per la pagnotta, insomma. Le cose si stanno mettendo male: inoltre chiedere ad un DOCP di stravolgere radicalmente tutto, ed in peggio, è davvero un affronto... la comfort zone lavorativa per me equivale a maggiore produttività e qualità del prodotto. La comfort zone sta per diventare una war zone. Siamo tutti ricattati: ci servono i soldi e siamo disposti a cedere a proposte oscene pur di averne di più... ma perchè? Ci servono i soldi per "fare la bella vita"? Ma quale bella vita se finiamo per spenderla a lavorar male? I soldi per comprare la felicità preconfezionata di un prodotto di lusso, di una vacanza esclusiva, di una cena nel ristorante di tendenza? E a cosa servono tutte queste cose? Per far vedere agli altri che siamo dei vincenti, degli alpha, e magari incrementare la nostra appetibilità sessuale, 'che alla fin fine si arriva sempre lì. Ma io già non faccio nulla di tutto questo! Ho uno stile di vita spartano (occupo poco spazio e consumo poco), delle convenzioni sociali non ho riguardo alcuno, e mai ho associato la felicità al denaro, che semmai è solo un paracadute se le cose dovessero mettersi male (DOCP da manuale :mrgreen:). Non sono poi così ricattabile: posso addirittura ottimizzare ulteriormente il costo della mia vita, arrivando a livelli tali che, se li applicassimo tutti, manderemmo in default tutto il sistema. Dovrei rompere il ricatto. |
Re: Rompere il ricatto
Non è il mio ambito quindi non so cosa dirti, non riesci a cambiare posto di lavoro? O sono tutti così?
L' ultima parte mi interessa, quella sull'ottimizzare il costo della vita e mandare in default tutto il sistema, potresti illustrarmela? Sent from my HTC One_M8 dual sim using Tapatalk |
Re: Rompere il ricatto
Un dopc:interrogativo:
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Re: Rompere il ricatto
Intravedo che mancano le basi del sistema capitalista, leggi karl Marx. Piu' o meno faccio il tuo lavoro, ma nel pubblico impiego. Ho fatto in passato anche esperienza nel privato, e qualche lavoretto per conto mio. Meglio pubblico o privato ? Direi che non lo so, dipende; ora come ora ci sono maggiori garanzie nel pubblico. Ma.. immaginando che sei timido, poco assertivo ecc... altrimenti non saresti su questo forum presumo; il problema di fondo e' l' incapacita' di lottare sia contro i colleghi che contro i dirigenti (o padroni nel privato). Io per esempio ormai lavoro con il culo, piu' o meno deliberatamente; non ho nessuno dei tuoi scrupoli; ovvero li ho, ma il sistema e' contro di me. Perche' la carriera e i soldi non si fanno lavorando bene e coscientemente; ma usando le armi che uno come me (e forse anche te) non sa usare. Riguardo la ricattabita'; per esempio io sono piu' debole di molte colleghe donna che hanno il marito che le mantiene; ma piu' forte di chi ha figli, mutuo da pagare e forse soldi contanti. Ma il mio e' un ambiente assai atipico, i ricattabili sono pochi. Alla fine visto che sei nel privato, cambia aria, o fatti assai meno scrupoli.
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Re: Rompere il ricatto
Quote:
Sostengo non sia un disturbo, ma solo una delle possibili varianti della personalità umana, solo più di nicchia, quindi atipica, non standard, ergo "deviata". Gli esperti mi contesteranno che il DOCP è egosintonico, quindi la propria identità si identifica col disturbo ed impedisce una valutazione oggettiva, ma ancora: perchè l'accezione negativa "disturbo"? Ma è un'altra storia... |
Re: Rompere il ricatto
Quote:
Ottimizzare i costi vorrebbe dire iniziare a eliminare tutte quelle cose che facciamo e per cui spendiamo denaro e tempo per convenzione sociale, o semplicemente il superfluo, seppur nel mio caso quest'ultimo credo sia già limitato all'osso... [l'osso del superfluo è un ossimoro su cui dovrei ben riflettere! :miodio:] |
Re: Rompere il ricatto
Non ho capito bene, a parte i soldi puoi scegliere senza conseguenze o è "un'offerta che non puoi rifiutare"?
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Re: Rompere il ricatto
Quote:
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