Rimanere bloccati nella personalità di fobico/depresso/etc.
Ormai sono anni che la mia condizione di fobico, depresso ed evitante sono abbastanza stabili, e quindi pur non essendo in origine così, mi identifico ormai in questa tipologia di persona. Però non sono sempre così, a volte mi verrebbe voglia di farmi una grassa risata o di essere allegro, ma poi non lo faccio, o lo faccio solo per pochissimo tempo, in quanto c'è una vocina in testa che mi dice "ma no, non essere allegro, tu non sei così, che poi la gente, i dottori, tutti quelli che sanno, poi non ci credono che sei così. Rientra nel tuo ruolo"
E' veramente imbarazzante, soprattutto al lavoro, dove, avendo preso dei lunghi periodi di malattia per DPTS e depressione, sanno della mia condizione. E' come se avessi timore che poi non ci credono, che sto recitando una parte.. che non è affatto così, magari fosse così.. Sembra quasi che anche volendo uscire (almeno in parte) da questa condizione, non è possibile, che tutto tende a riportare la situazione ad un determinato equilibrio, quello malato. |
Re: Rimanere bloccati nella personalità di fobico/depresso/etc.
uscire comporta dei rischi,talvolta molto elevati,magari si ha inconsciamente paura di nuovi fallimenti e si "preferisce" restare così.
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Re: Rimanere bloccati nella personalità di fobico/depresso/etc.
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Domanda da un milione di dollari: sei sicuro d'impegnarti veramente a fondo per cambiare prima la percezione che hai di te stesso...(e poi tutto il resto)...o forse alla fin fine questa tua condizione attuale non ti disturba più di tanto....non abbastanza da cercare di mettersi veramente d'impegno (anche andando contro disagi e fobie) per il fatto di ritenere che il gioco non valga la candela? |
Re: Rimanere bloccati nella personalità di fobico/depresso/etc.
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Re: Rimanere bloccati nella personalità di fobico/depresso/etc.
Creare aspettative si, mi ansia, non voglio che mi la gente conti su di me per i loro problemi, cioè un po' si, ma non troppo, in quanto ne ho già di miei.
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Re: Rimanere bloccati nella personalità di fobico/depresso/etc.
Non te ne fregare di cosa pensa la gente di te , fatti meno seghe mentali!
Per riuscire a salvarti da questa situazione , devi passare i tuoi limiti , fare cose che non faresti mai ...le devi fare per superare il tuo blocco ...devi controllare la tua mente e non farti influenzare dai pensieri negativi che produce la tua mente ..sfidala ogni giorno ..fai un passo alla volta ..credi in te stesso! |
Re: Rimanere bloccati nella personalità di fobico/depresso/etc.
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E' come andare nel forum asperger e dire alla gente "dovete essere meno autistici" :D Quote:
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Re: Rimanere bloccati nella personalità di fobico/depresso/etc.
più che altro son rimasta bloccata nella condizione di fobica del passato.. ora se ne pagano le conseguenze anche se son cambiata ormai
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Re: Rimanere bloccati nella personalità di fobico/depresso/etc.
Io sono da un anno nella stessa situazione,anche se è da praticamente tutta la vita che ho problemi.
Sto cominciando a preoccuparmi seriamente...mio padre ha preso 10 anni la paroxetina e ancora adesso non ha superato propio tutto,io vorrei comportarmi diversamente ma gli anni passano veramente senza accorgersene. |
Re: Rimanere bloccati nella personalità di fobico/depresso/etc.
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Re: Rimanere bloccati nella personalità di fobico/depresso/etc.
Ecco, secondo me questa situazione si deve assolutamente evitare. Fin quando la fobia sociale e la depressione sono problematiche di cui siamo vittime in un modo o nell'altro è comprensibile, ma quando noi stessi siamo i carnefici coscienti della nostra psiche, allora c'è un ulteriore problema.
Ho notato anche io che dopo un po' si rimane bloccati nella propria identità da fobico/depresso, ma questo è un qualcosa di molto grave in quanto non corrisponde (in questo caso) alla nostra volontà. Voglio dire che anche quando si è pronti per un cambiamento in positivo, anche spontaneo, la nostra identità da fobico/depresso ce lo impedisce. Quella vocina deriva dal fatto che sei stato per lungo tempo soggetto alle tue problematiche, inoltre come hai fatto notare, è un qualcosa che deriva per la maggior parte dalla presunta o veritiera percezione del giudizio altrui sulla nostra identità, la quale però non può essere meglio giudicata e soprattutto costruita se non da noi stessi. E soprattuto, l'identità non sempre è un qualcosa di definito e instabile, tutt'altro. Quella vocina quindi, a parer mio, è una delle prime cose da mandare a fanculandia se si vuol stare più sereni, non che sia facile eh :pensando: Quindi, senti a me, se ti viene da ridere, fatti na grassa e prepotente risata :perfetto: |
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