Come esco da questa situazione? Farsi una "vita"
Riassumendo i topic precedenti, per due anni (dai 15-17) sono stato un Hikikomori. La mia situazione in famiglia è tale da dire che sono solo se non per un minimo sostegno economico, e non ho amici.
Di mia volontà sono andato in un CSM compiuti i 18 anni, mentre ora sono in cura con una psicologa in privato. Nelle ultime sedute si è discusso su come potrei, nonostante di solito i tempi siano molto più lunghi, già affacciarmi ad attività lavorative (mi aveva trovato il posto in un bar, ma si doveva staccare alle 3am e non avevo modo di tornare a casa) o associazioni tipo il CAI, corsi, raduni online, sport come il Tai Chi ecc... Io non sono interessato a nulla, fino a qualche mese fa il mio desiderio era quello di essere ricoverato in una clinica, come feci anche presente nel forum, ma non ne ho mai fatto parola con chi mi segue, perché sarebbe stata un'uscita strana e non volevo creare confusione. Non so cosa fare, ho provato a cercare varie arti marziali nelle vicinanze e non ho trovato nulla. Online riesco a comunicare molto poco, ho stretto qualche amicizia anni fa ma sono tutte persone molto lontane. Per quanto riguarda bar, lavori, sinceramente avevo l'ansia a mille in quell'occasione, e mi rassegnerai quando la cosa diventò infattibile. Ora, se volessi, dovrei andare io in giro a propormi e solo al pensiero sento un attacco di panico. Ma qualcosa devo fare, sento il peso del tempo che scorre e non riesco nemmeno più a vivere a casa, diventata anch'essa motivo di depressione per la situazione in famiglia. Diciamo che non so come vivere la mia vita, mi sento perso. Vivo in una città in provincia di Napoli che non ha quasi nulla, io sono senza diploma e qualsiasi interazione richiede una certa estroversione, perché qua chi esce lo è parecchio. Vorrei tanto andarmene, viaggiare, iniziare una vita lontano da qui ma non è possibile. O al massimo lo potrebbe essere in un futuro abbastanza lontano se trovassi il modo di superare le mie paure qui, perché aimè sono completamente solo e non ho parenti, amici o cose così che mi permetterebbero di provare questo tipo di esperienza. Soffro la solitudine, ma quando penso al mondo esterno mi passa instantaneamente e ritrovo il piacere nelle mie attività casalinghe, come film anime e libri. Assumo un anti depressivo (che mi ha migliorato l'umore, si, ma a casa) e Rivotril per dormire. Auto non ne ho e attualmente non potrei permettermi nemmeno la scuola guida. So di giovani che fanno anche due lavori, e mi sento in colpa ma allo stesso tempo sono ipocrita, perché se parlassi davvero chiaro con qualcuno verrebbe solamente a sapere che io in realtà vorrei scappare e non affrontare nulla. C'è qualcuno qui che ha iniziato dal nulla ed è riuscito a formarsi un minimo di vita all'esterno? Mi sembra così difficile. Non riesco a fare amicizia, conversazione nemmeno online figuriamoci fuori. La sensazione di non appartenenza la provo ovunque ormai. Attualmente ho il PC rotto, sto scrivendo da iPad quindi scusate gli errori. Vorrei tanto esistesse qualcosa che almeno mi possa mettere su un percorso, poi farei il possibile per affrontarlo e superare le mie paura e l'ansia. Farlo invece da me, muovendomi completamente da zero mi sembra un'ostacolo coì invalicabile.. Il massimo che sono riuscito a fare nelle ultime settimane è stato uscire due volte da solo, in città vicine.. sentendomi a disagio e con una solitudine che mi assaliva al ritorno, ed essere andato l'altro ieri al cinema da solo. Mi sono goduto il film, ma l'ansia alla casssa e il fatto di dover confermare di essere solo mi ha abbattuto parecchio. Il mio più grande problema è che non ci tengo realmente a farmi una vita normale, vorrei una magia, vivere sempre nel disagio ma con qualcuno ecc.. ma nonostante ciò ho una specie di grillo parlante che mi ha fatto fare determinate cose, come iniziare il percorso al CSM da solo. Nei miei discorsi, quando scrivo, penso sempre alla stessa domanda.. ma quanto ne vale davvero la pena? Ho quasi 19 anni |
Io sto piú o meno nella tua situazione: 0 amici (a scuola 1 solo ma riguarda solo quel posto) e 18 anni.
Che ti devo dire? Continuiamo a combattere e a non arrenderci alla avversità della vita, purtroppo bisogna avere una grande forza per poter uscire da un problema cosí limitante. |
Re: Come esco da questa situazione? Farsi una "vita"
Innanzitutto, mi dispiace moltissimo per la tua situazione.
Quando ho letto il tuo post ho pensato: diamine, ma sono io! Mi sono ritrovata quasi in ogni rigo (io però ho una famiglia che mi vuole molto bene, quindi almeno da quel punto di vista sono fortunata). Anche io abito in provincia di Napoli dove non c'è assolutamente niente, quindi anche volendo uscire e frequentare qualche posto per conoscere un po' di gente e sfoggiare le mie pessime skills sociali non saprei dove andare. Napoli poi è una città bellissima, ma non è esattamente hikikomori/phobic-friendly. E come te, pure io mi sento persa. Non so neanche da dove partire per costruirmi una vita. Non so neanche se ne vale la pena. Hai pensato di riprendere gli studi e diplomarti? Magari non servirà a niente (oggi neanche la laurea ti assicura un lavoro, figuriamoci il diploma) ma potrebbe aiutarti a socializzare! Per quello che vale non sei solo, ti mando un forte abbraccio! |
Re: Come esco da questa situazione? Farsi una "vita"
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Come dici tu, anche l'ambiente da cui sono circondato mi deprime e mi limita in molte opzioni, come quella di un corso serale. Quote:
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Grazie a tutti e buona fortuna anche a voi :riverenza: |
Re: Come esco da questa situazione? Farsi una "vita"
Secondo me bisogna lavorare sul crearsi nuovi interessi.
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Re: Come esco da questa situazione? Farsi una "vita"
Dovresti ampliare la tua zona di comfort, per adesso è la tua casa, la tua stanza ma vedo che hai fatto dei grandi progressi di tua sola volontà, quindi sei a cavallo. Ti faccio un esempio stupido, vai in un bar a fare colazione tutti i giorni , leggiti il giornale e magari fai due chiacchiere con il/la barista, anche solo domande su cornetti o cazzate varie. Magari col tempo potrebbe diventare un luogo "amico" , un avamposto del comfort, da lì puoi pensare alla mossa successiva. Ovviamente il bar puoi sostituirlo con qualsiasi altro edificio e attività.
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Re: Come esco da questa situazione? Farsi una "vita"
Avevo 19 anni quando decisi di darmi una sgrullata. Mi sono iscritto alla scuola serale. Ho iniziato a frequentare un ambiente sociale accomunato da un interesse comune. Ho beccato un lavoro e me lo sono tenuto stretto.
Ho lottato anni. Ce ne sono voluti 3 per baciarmi con una ragazza. 5 per conoscere quella con cui sono stato assieme 4 anni. Ci sono voluti 3 anni per diplomarmi mentre lavoravo. E ci sono volute 8 anni di uscite perché iniziassi a chiamare "amici" i compagni del serale con cui ho legato e mi sono trovato a sentirmi e uscire anche a fine scuola. Però, prima che mi danno del guru. Non ho risolto tutto, tendo ancora a forti momenti di depressione ed evitamento e ancora sto trovando la mia strada. Però, posso dire che in qualche modo me la sono vissuta, la vita. Qualche cazzata degna di nota l'ho fatta anche io. Questo per dirti che l'automiglioramento è come costruire un muro: lo si fa mattone dopo mattone. Quello che conta è la costanza e la caparbietà. Importi a non tornare mai indietro neanche di un giorno rispetto ai progressi che hai fatto. Oggi sei andato al tabaccaio? Bene. Domani il tabaccaio è il minimo. Vai a fare la spesa? Quello diventa il tuo minimo. E a forza di minimi ti abitui, piano piano, mattone dopo mattone. Costruisci la tua forza. Sei spaventato perché sei abbastanza intelligente da esserti accorto che ti aspetta un lavoraccio; ma anche abbastanza motivato da capire che l'alternativa è forse ben più preoccupante. |
Re: Come esco da questa situazione? Farsi una "vita"
Non ci sarà un modo per trovare ad esempio un maestro di arti marziali che dia lezioni private :pensando:
Allo stesso modo potresti studiare una lingua che ti piace, magari quella che si parla nei paesi che ti interessano. |
Re: Come esco da questa situazione? Farsi una "vita"
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Re: Come esco da questa situazione? Farsi una "vita"
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