FobiaSociale.com - presentazione, un anima alla ricerca del suo essere

Sono un ragazzo di 29 anni, disoccupato, bravo con l'informatica, ma non ho la laurea in mano, sono piu un factotum (non un nerd), ma non un vero professionista, non mi sono mai specializzato in programmazione per la difficoltà di imparare codici e procedure di quel tipo pero so fare il resto.

Ho sempre fatto lavori saltuari, sempre insoddisfacenti, temporanei, da anni sono disoccupato a causa di 'esperienze di fede' e di una relazione che mi tiene in qualche modo prigioniero, ma per un atto di amore, razionalmente impossibilem ho deciso che preferivo condividere una storia con una persona che mi amasse piuttosto che vivere da solo come un cane, cosa che ero fino a sei anni fa, anche se non isolato (uscivo, ma la mia ricerca era sempre quella in fin dei conti)
Ho cambiato molti appartamenti perchè non riuscivo a mantenermi, con i genitori ho tagliato completamente anni fa a causa di incomprensioni e incompatibilità continuee, soprattutto perchè alla richiesta di aiuto categoricamente veniva negata tale possibilità di indipendenza in quanto avevano paura che l'affitto di 300€ che gli avevo chiesto di pagarmi andasse 'a fondo perduto' (volevano che studiassi, ma il lavoretti che facevo erano insufficienti) con i fratelli (tutti laureati, due sorelle) invece solo indifferenza, non astio, no odio, quindi sono, in pratica "la pecora nera", ma sono allo stesso tempo quello piu sensibile e generoso.
La mia storia è molto particolare perchè, in pratica, adesso condivido un appartamento con un uomo, abbiamo una relazione da 5 anni, è molto possessivo, ma buono, però quando decide di uscire lo fa, io invece sono un po refrattario, non è che non mi piace uscire con lui, ma non esco per 'uscire', diciamo cosi, ultimamente ho conosciuto una ragazza (un 15 anni piu di me), e dato che a me piacciono le donne c'è qualcosa che mi sta mettendo in crisi dopo averla conosciuta.
La verità è che non sono gay, non mi piace fare sesso con altri uomini, la relazione con l'uomo è nata come puro atto di fede e di amore per una circostanza particolarissima e unica nel suo genere, da un lato alcuni eventi e dall'altro per la paura di tornare nell'inferno in cui vivevo prima, tra l'altro quella volta eravamo in una condizione di difficoltà entrambi economicamente, quindi la nostra conoscenza è stata veramente disinteressata ed è cio che ci ha poi uniti con forza.

La ragione per cui sono finito qui è che mi trovo a disagio emotivo, un conflitto interiore: da un lato il desiderio di approfondire la nuova conoscenza, in profondità, una ragazza che mi porti a ritrovare quella dimensione di felicità, di ballo, di festa, ma non fine a se stesso, come fa lei invece adesso per sfiducia e dolore (cerca lavoro da un paio di anni e ha subito alcune perdite) e dall'altro lato, la voglia di tenere a distanza l'altra relazione, ma senza perdere il buono che insieme abbiamo costruito.

Mi trovo a casa, ma è come se fossi uno sconosciuto, lui mi abbraccia, ma la mia mente immagina l'abbraccio con la ragazza dell altro giorno, Lei mi ha detto che ha terminato una relazione negativa, ma resta sempre un po elusiva, questo mi fa soffrire perchè piu che aperta resta ambigua, è dolce, ma anche complessa, io però sono semplice, lei ha un curriculum importante, ma è senza lavoro da qualche anno, perchè io non sono capace di 'buttarmi' tra le sue braccia e baciarla passionatamente ?
non so se è quello che lei vuole, non so se poi mi farebbe bene a me e sinceramente non so in che modo riuscire a gestire uno e l'altro e quindi da un lato di vivere un illusione, e dall'altro lato perdere la persona che mi ama per davvero, nella mia semplice nevrosi, ma con cui io però, mi sento prigioniero nel senso che non posso frequentare altre persone e magari innamorarmene spontaneamente come mi sta succedendo, credo.

Insomma.. questo sono io..