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zoe666 03-07-2017 11:13

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Amo viaggiare e ho visitato parecchi posti in vita mia.
Di alcuni mi son innamorata e spero di tornarci.
A distanza di oltre 20 anni, ricordo ancora perfettamente alcuni odori per le strade. Alcuni colori, suoni.
E' tutto impresso nella memoria.
Amo visitare posti totalmente diversi dal mio, scoprire usanze nuove. Provare gusti sconosciuti, o fatti diversamente da come immaginavo.
Ci sarà pure chi viaggia per moda, ma non saprei.
Io quando vado all'estero, se trovo l'hard rock cafè ci vado. Non per la magliettina, ma perchè fanno uno dei miei hamburger preferiti e un dolce che adoro:mrgreen:

claire 03-07-2017 12:20

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1954171)
Lo fanno anche con altro, fidati

E allora?Unghie sugli specchi.

TheProphet 03-07-2017 12:25

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Ecco qua, questa è il blocco che mi pesa di più.. non ho mai viaggiato, se non qualche breve viaggetto sempre in Italia, ho perso volutamente qualsiasi possibilità di recarmi all'estero che mi si sia presentata fin' ora.
Il solo pensiero di mettermi a organizzare un viaggio mi crea un livello di ansia che è nettamente superiore al beneficio del viaggio stesso, dunque per ora non c'è possibilità di cambiamento e non so nemmeno cosa dovrebbe cambiare nella mia testa perchè qualcosa si sblocchi..
La cosa mi fa stare molto male ma non ho ancora capito se avrei veramente voglia di viaggiare o se mi lascio condizionare appunto dalla convenzione sociale. Credo sia la seconda.

muttley 03-07-2017 12:26

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1954177)
Appunto, quindi può capitare che si facciano certe cose non tanto per convinzione profonda o perché piaccia particolarmente fare proprio quella cosa e non un'altra, quanto per dire "Massì, proviamo, lo fanno in tanti, accomuniamoci a loro".

Dubito che se qualcosa ti suscita ribrezzo la farai per far piacere agli altri. In primis c'é il senso di comunanza e condivisione poi il resto. Se ti piace la torta di mele non credo che le mele ti facciano schifo e ti piacciano mangiate solo con la torta, ti piacciono soprattutto se mangiate assieme alla torta.

Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 1954292)
E allora?Unghie sugli specchi.

Sai qual é il tuo problema?

Winston_Smith 03-07-2017 12:31

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1954295)
Dubito che se qualcosa ti suscita ribrezzo la farai per far piacere agli altri. In primis c'é il senso di comunanza e condivisione poi il resto. Se ti piace la torta di mele non credo che le mele ti facciano schifo e ti piacciano mangiate solo con la torta, ti piacciono soprattutto se mangiate assieme alla torta.

Tra il piacere particolarmente e il ribrezzo ci sono le vie di mezzo (rima).
Può accadere che si facciano delle cose sulla spinta del bisogno di comunanza. Cose che non fanno magari ribrezzo ma che neanche appassionano strenuamente, e che quindi da soli non si avrebbe un grande incentivo a fare. Di conseguenza risulta decisiva la spinta del collettivo.
In questo senso credo abbia ragione claire quando diceva che quello che fanno tutti influenza (o può influenzare) il singolo.

claire 03-07-2017 12:33

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1954295)

Sai qual é il tuo problema?

io si,ho la fs E sto su un sito di fs.Tu invece lo sai qual è il tuo?

muttley 03-07-2017 12:39

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1954303)
Tra il piacere particolarmente e il ribrezzo ci sono le vie di mezzo (rima).
Può accadere che si facciano delle cose sulla spinta del bisogno di comunanza. Cose che non fanno magari ribrezzo ma che neanche appassionano strenuamente, e che quindi da soli non si avrebbe un grande incentivo a fare. Di conseguenza risulta decisiva la spinta del collettivo.
In questo senso credo abbia ragione claire quando diceva che quello che fanno tutti influenza (o può influenzare) il singolo.

Io penso che a influenzare sia stata la diminuzione dei costi di viaggio e la nascita delle compagnie low cost unitamente al mutare dello stile di vita (si fanno meno figli e i soldi da spendere vengono investiti in altro).

Oblomov 03-07-2017 12:43

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Ho conosciuto molte persone che amano spostarsi, ma nessuna che ami veramente viaggiare, perché viaggiare significa partire senza essere sicuri di tornare, anzi a volte con la segreta speranza di non poter tornare, perché la vita che si vive nel luogo di partenza è diventata ripetitiva, triste, e tutta la noia e la ripetitività la rende insopportabile, tanto che a volte partire è l’unica alternativa alla morte, all’estinzione di se stessi, sebbene la segreta speranza che motiva il viaggiatore sia in fondo anche una speranza di estinzione, la fine del vecchio Io e la speranza della rinascita di un nuovo Io. Certamente chi prenota un volo il di andata per il venerdì sera ed il ritorno per la domenica sera per passare il cosiddetto week end in una cosiddetta capitale d’Europa non può pensare di stare viaggiando, ma, se fosse minimamente cosciente di quello che sta facendo, il che significa cosciente delle proprie scelte e del mondo che lo circonda, deve per forza pensare, affermare a se stesso ed agli altri, che quello che sta compiendo è uno spostamento fisico, ma sono tutti troppo ipocriti o inconsapevoli per fare una cosa del genere, ipocriti oppure inconsapevoli, e sinceramente non ho idea di cosa sia peggio. Ma forse peggiori sono i cosiddetti viaggi culturali, che, come è facile immaginare, non sono per nulla viaggi, perché la programmazione è quanto di più deleterio per il concetto di viaggio, e sono la morte della cultura, la sua negazione, qualunque cosa si intenda per cultura, perché si riducono a scorribande nei musei, a corse di gruppo nelle chiese, alla contemplazione di oggetti morti o moribondi, mentre la cultura se non è viva è assolutamente priva di senso, la cultura come tutti gli organismi viventi deve nutrirsi e nutrire, ha bisogno di tempo per assimilare, per far decantare, per espellere le sostanza nocive. Ma cosa si può pretendere da un cosiddetto viaggio culturale di una settimana in un paese che è lontano migliaia di chilometri dal proprio, con una storia ed una lingua che con la nostra lingua e storia non hanno nulla in comune? La cultura dello spostamento è stata in fondo creata ad arte dalle compagnie aeree, che in questo modo vendono più biglietti ad un prezzo minore, dalle agenzie di viaggio, che in questo modo giustificano economicamente la loro esistenza, con tutta la retorica che cerca di nascondere la realtà con frasi ad effetto e fotografie di finti paradisi terrestri. La realtà è che i viaggi hanno dei momenti belli, entusiasmanti, in cui ci si illude che il vecchio noiosi Io, che volevamo lasciare a casa, sia effettivamente rimasto a casa, e momenti noiosi, ripetitivi, a volte anche disgustosi e spiacevoli, cosa d’altra parte lapalissiana, visto che a viaggiare sono sempre gli esseri umani, che sono fatti di tutte queste cose.

Luca158 03-07-2017 17:29

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Avessi la mente libera da complessi piacerebbe anche a me viaggiare, ma ora come ora è solo uno strazio (così come semplicemente girare per la propria citta)

Inviato dal mio Vienna utilizzando Tapatalk

Winston_Smith 03-07-2017 17:33

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1954311)
Io penso che a influenzare sia stata la diminuzione dei costi di viaggio e la nascita delle compagnie low cost unitamente al mutare dello stile di vita (si fanno meno figli e i soldi da spendere vengono investiti in altro).

Il turismo di massa non è nato con Ryanair.
E in tutti i fenomeni di massa c'è una componente di moda (non per forza totalitaria).

cancellato18863 03-07-2017 19:08

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1954150)
Il topic starter dovrebbe invece domandarsi perché le obiezioni altrui lo feriscono cosi tanto se lui é davvero cosi convinto del suo stile di vita...

Non è che mi feriscano: diciamo che mi annoiano, magari mi infastidiscono...

"A me non piace viaggiare, non viaggio mai!" quindi ecco il coro:

"Dovresti invece, apre la mente, eppoi stacchi la spina!"

"Prima o poi vedrai che ti convinci e giro tutto il mondo!"

"Ma dai, vuoi mettere? Mykonos è troppo bella!"

"Dovresti non pensarci troppo: prendi un low cost e scappi via!"


...e via andare: chiaro che uno inizia a pensare: perché lo stile di vita altrui - il mio - li indispone (li ferisce?) così tanto? Perché fare tutta questa pressione? Forse perché dannazione, "se questa cosa la facciamo tutti e la troviamo tutti divertente, come si permette lui di non seguire questa linea?"

SirioIldragone 04-07-2017 01:07

Quote:

Originariamente inviata da redone (Messaggio 1953908)
Mi piacerebbe ma dovrei andare da sola....e cmq si è diventata una convenzione sociale, un po' come "che fai ha capodanno"?

La cosa ironica è che mettendo quell'h hai reso esattamente l'idea del quoziente intellettivo di chi fa quella domanda. Se te la scrivono su whatsapp per esempio, 99,9 volte su 100 scrivono con l'acca.

Warlordmaniac 04-07-2017 10:05

Ma una volta arrivati alla vostra meta, che cosa fate in pratica? Che cosa vedete, che cosa vivete?

muttley 04-07-2017 10:40

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Randolph Carter (Messaggio 1954579)
Non è che mi feriscano: diciamo che mi annoiano, magari mi infastidiscono...

"A me non piace viaggiare, non viaggio mai!" quindi ecco il coro:

"Dovresti invece, apre la mente, eppoi stacchi la spina!"

"Prima o poi vedrai che ti convinci e giro tutto il mondo!"

"Ma dai, vuoi mettere? Mykonos è troppo bella!"

"Dovresti non pensarci troppo: prendi un low cost e scappi via!"


...e via andare: chiaro che uno inizia a pensare: perché lo stile di vita altrui - il mio - li indispone (li ferisce?) così tanto? Perché fare tutta questa pressione? Forse perché dannazione, "se questa cosa la facciamo tutti e la troviamo tutti divertente, come si permette lui di non seguire questa linea?"


Ho visto persone ricevere obiezioni continue su hobby, stili di vita, abitudini e pssioni e andare avanti nonostante tutto indisturbati. Dovresti domandarti perchè sei così permeabile alle obiezioni altrui, fintantochè sei sicuro delle tue posizioni. Se io decido di aderire ad un credo politico, ma resto continuamente ferito e perplesso alle obiezioni della fazione opposta che mi critica per la mia presa di posizione, significa che tanto sicuro di quella posizione non sono. Secondo me è proprio su questo che bisogna lavorare: la fermezza di idee e intenti, anche perchè se voglio affermare identità in disaccordo con la maggioranza e magari far pure riflettere la gente (se non addirittura fargli cambiare idea) devo essere sicuro di ciò che penso e dico.

Moonwatcher 04-07-2017 11:15

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Randolph Carter (Messaggio 1954579)
...e via andare: chiaro che uno inizia a pensare: perché lo stile di vita altrui - il mio - li indispone (li ferisce?) così tanto? Perché fare tutta questa pressione? Forse perché dannazione, "se questa cosa la facciamo tutti e la troviamo tutti divertente, come si permette lui di non seguire questa linea?"

Beh quando si è appassionati di qualcosa viene abbastanza naturale volerla condividere e fare nuovi adepti, convincere chi non segue qualcosa, che sia un film, una serie televisiva o i viaggi. Che poi ci sia anche un qualcosa che ha a che fare con le convenzioni sociali e che viaggiare sia visto come uno status symbol da taluni non ci sono dubbi. Solo tu puoi distinguere se si tratta del primo caso (una voglia genuina di condivisione) o del secondo. Nel qual caso il consiglio è di fregartene altamente. :mrgreen:

Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1954836)
Ma una volta arrivati alla vostra meta, che cosa fate in pratica? Che cosa vedete, che cosa vivete?

Luoghi, attrazioni, musei, eventi, concerti, spettacoli, cibi e specialità gastronomiche del posto... Nel mio caso anche location dove sono stati girati film, questo non credo sia molto comune. :ridacchiare: E poi in generale, sentire l'atmosfera del posto, studiare un po' sociologicamente la popolazione in cosa differisce e cosa ha in comune con noi, usi, costumi ecc.

Aree 04-07-2017 12:17

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Anche a me suona un po' ridondante questo fatto del dimostrare a tutti i costi che si sta viaggiando, ma da quello che ricordo, fin da quando ero piccola, e i social network non esistevano, alcuni viaggiatori (o turisti) ci tenevano a far conoscere le loro mirabolanti avventure agli altri.
Ricordo di parenti che a Gennaio, tornati al paesello, facevano notare orgogliosi l'abbronzatura africana, distribuivano souvenir e per tutto il mese successivo portavano in tasca le foto per mostrarle a chiunque...inutile parlare dell'effetto dei social su questa ostentazione.

Per quanto mi riguarda però, avendo avuto la fortuna di viaggiare da piccola al momento mi è rimasto un bellissimo ricordo praticamente di tutto, e appena me lo potrò permettere prenoterò aereo e albergo per qualche posto non troppo lontano...posti come Canada, nord Europa e Oriente dovranno aspettare e pur visitandoli, momenti piacevoli e personali come quelli di un viaggio preferisco tenerli per me piuttosto che darli in pasto a curiosi contatti facebook.

Myway 04-07-2017 12:25

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 1954870)



Luoghi, attrazioni, musei, eventi, concerti, spettacoli, cibi e specialità gastronomiche del posto... Nel mio caso anche location dove sono stati girati film, questo non credo sia molto comune. :ridacchiare: E poi in generale, sentire l'atmosfera del posto, studiare un po' sociologicamente la popolazione in cosa differisce e cosa ha in comune con noi, usi, costumi ecc.

IL tutto in due giorni? pensa te...ci sono antropologhi che dopo anni in un posto ancora dicevano di sapere poco e niente della cultura locale, e oggi invece bastano poche ore di corsa per sapere di tutto e di più di un posto nel quale siamo stati....
Generazione di fenomeni...:mrgreen:

Noriko 04-07-2017 12:37

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1954853)
Ho visto persone ricevere obiezioni continue su hobby, stili di vita, abitudini e pssioni e andare avanti nonostante tutto indisturbati. Dovresti domandarti perchè sei così permeabile alle obiezioni altrui, fintantochè sei sicuro delle tue posizioni. Se io decido di aderire ad un credo politico, ma resto continuamente ferito e perplesso alle obiezioni della fazione opposta che mi critica per la mia presa di posizione, significa che tanto sicuro di quella posizione non sono. Secondo me è proprio su questo che bisogna lavorare: la fermezza di idee e intenti, anche perchè se voglio affermare identità in disaccordo con la maggioranza e magari far pure riflettere la gente (se non addirittura fargli cambiare idea) devo essere sicuro di ciò che penso e dico.

Non è del tutto così :) comunque si tratta di un discorso complesso secondo me.
Se la persona si arrabbia se viene contradetta, il motivo può essere perché non viene capita e si senta sola e frustrata, non c'entra niente con l'essere insicura delle proprie idee oppure con l'incertezza dell'identità.

Moonwatcher 04-07-2017 16:55

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Myway (Messaggio 1954905)
IL tutto in due giorni? pensa te...ci sono antropologhi che dopo anni in un posto ancora dicevano di sapere poco e niente della cultura locale, e oggi invece bastano poche ore di corsa per sapere di tutto e di più di un posto nel quale siamo stati....
Generazione di fenomeni...:mrgreen:

Ma infatti ho detto "conoscere un po'", mica ho detto di diventare esperti su una cultura. Anche cose semplici, come entrare in un supermercato e vedere come viene esposta la merce o cose così... boh cmq non la capisco questa ironia, la trovo un po' offensiva sinceramente. :pensando:

Myway 04-07-2017 16:57

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 1955052)
... boh cmq non la capisco questa ironia, la trovo un po' offensiva sinceramente. :pensando:

nono, è una tua percezione soggettiva distorta, chiama muttley che te spiega come stanno le cose, è tutto nella tua testa...:bene:
:D


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