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redone 02-07-2017 21:08

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Mi piacerebbe ma dovrei andare da sola....e cmq si è diventata una convenzione sociale, un po' come "che fai ha capodanno"?

claire 02-07-2017 21:12

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Harold Finch (Messaggio 1953509)
Uno dei tanti bubboni portati da facebook.

Bubboni mi ha fatto rotolare.

Myway 02-07-2017 21:18

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1953366)
Guarda, a me piace viaggiare. Ma anch'io credo come te che ci sia molta retorica conformista. Disse uno che voleva vendere il suo corso d'inglese: oggi per essere uno cittadino moderno che si rispetti, devi parlare almeno cinque lingue.
Credo che tutta dipenda dal celodurismo applicato all'estroversione, secondo cui "bisogna conoscere, sapere, fare nuove esperienze, essere scafati ecc ecc.."; in realtà conoscere un romano che va in vacanza a Monaco di Baviera e non conosce interi quartieri della sua città, è solo un birraiolo, un puttaniere, altro che altro che "cittadino del mondo". Tutto il mio rispetto se sei esterofilo, in parte lo sono anch'io, ma non mi dire che vai a fare esperienza in posti esteri. Ultimamente sto visitando le città più vicine a dove abito e vi dico che me le ero dimenticato da come le vedevo da piccolo.
Altra cosa, importante, ma che merita un thread a parte: che significa "conoscere nuovi posti"? Mi sembra più un poter dire "io ci sono stato, e tu?" mettendo la tacca con tono di sfida. Le chiese, i monumenti, i ponti, sono tutte facilities a cui ci si dovrebbe interessare se si è interessati già da prima, cioè da quando sei in Italia; non che uno ad un certo punto supera il confine, va a Barcellona e si mette a fingere di essere interessato alle cattedrali (e magari ce ne sono altrettanto belle nella sua stessa regione). Secondo me conoscere nuovi posti non significare diventare stupidamente di colpo interessanti all'arte, ma conoscere lo stile di vita di quella città, cosa che è impossibile fare se non parli fluentemente quella lingua, se rimani lì pochi giorni e se non hai dei giri di conoscenze. E poi ci vuole una quarta cosa, la più importante: non essere come me. Io posso girare il mondo ma se non parlo alle persone vedrò solo architetture, vie, locali e cosce di quel luogo, non la sua anima.

Quoto...se vuoi dire di essere un cittadino del mondo vai almeno 6mesi un anno in una nazione, poi in un'altra, poi un'altra ancora ecc, che cosa conosci della cultura tradizione ecc di un posto se arrivi il venerdi notte e riparti la domenica pomeriggio? giusto il tempo di andare in albergo, fare un giro di corsa e in fila nei 2-3 posti principali, annuncio su facebook con tanto di cartina di dove si è , 40-50 foto postate e poi si riparte...allora meglio un viaggio solo di 15 gg in un posto che non 5 di tre giorni, se uno deve conoscere l avita di quel posto e non va per fare tacca...
Tra l'altro visitando monumenti o posti d'arte con molte meno cose di quelle ch esi trovano in italia a 100 km da casa per dire...però non fa figo abbastanza evidentemente...
A me sembra solo un altro diktat imposto al quale tutti si adeguano per non sfigurare...

Noriko 02-07-2017 21:21

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Ho troppe paranoie per viaggiare.

Ho assistito delle conversazioni di viaggi, non vi dico la noia, soprattutto quando mostravano orgogliosi le foto .. le prove inconfutabili :miodio:

Jacksparrow 02-07-2017 22:16

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Selenio (Messaggio 1953618)
andare a firenze e pensare di prendersi la maglietta all'hard rock cafè? Con tanta arte mi pare un'eresia. Per la cronaca io adoro viaggiare anche da solo. Certo ogni tanto qualche pensiero depressivo può venire ma quelli mi vengono dappertutto tanto

Hard rock Cafe a Firenze è una gita, a new york , Londra o Praga è già diverso.
Ha solo il nome di intrigante poi è una catena di negozi diventata troppo commerciale e troppo costosa.
Io quando vado compro maglietta e portachiavi per fare dei regali.

Svers0 02-07-2017 22:45

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Non mi piace molto viaggiare.

Myway 02-07-2017 22:46

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da deepblue (Messaggio 1953984)
..

non mi pare che si stiano criticando i viaggi in quanto tali,ma solo certe tipologie attuali....fatti e richiesti con motivazioni ch esembrano essere più di ostentazione social e adeguamento a mode che non vero interesse per il luogo dove si va e l aconoscenza dello stesso, tanto è vero che quando tornano e ne parlano vedi che non ne sanno molto esattamente come prima di partire...

shycrs 02-07-2017 23:04

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Presente!! Ho fatto un discreto numero di viaggi da solo, in paesi anglosassoni in scuole private per avere una certificazione di inglese (e quando non ero a scuola andavo al giro) nel 2010 e 2011, poi da solo senza studiare nel 2012 e 2013 poi poco piu (l'aver parenti in montagna lontani da dove sto mi ha aiutato). In effetti l'essere l'unica persona in ufficio a non viaggiare mi ha spinto a partire, anche se vi dico che gli argomenti di conversazione che avrete non aumenteranno di molto quindi se riponevate speranze in tal senso c'è poco da illudersi!!! Devo dire che cambiare aria aiuta a rigenerarsi, si torna a casa e ci si sente nuovi, pronti per ripartire ma vi consiglio di non ritornare a casa la domenica e poi lunedi subito lavoro, tornate il sabato e lasciatevi la domenica per riabituarvi all'ambiente domestico e alla vita di semprei!!

Boyyy82 02-07-2017 23:25

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
A me piace viaggiare, ma non lo faccio per convenzione sociale (che in genere detesto abbastanza...) e non posto le foto dei viaggi sui social per far sapere a tutti dove sono stato...
Mi piace il viaggio, oltre che per scoprire posti nuovi e nuove realtà, anche per una fuga della realtà che si rende necessaria ogni tanto (diciamo che per me è un ottimo antidepressivo).
Pure io pero' spesso non so con chi andarci :nonso:

Certo poi alcune mete sono d'obbligo anche se molto gettonate (tipo alcune capitali Europee), pero' ho anche visitato località al di fuori del turismo di massa e comunque non di certo località molto conosciute e dove tutti vogliono andare perchè fa "figo" (mi vien da pensare ad esempio ad Almeria in Spagna, quando l'ho detto a colleghi e altre persone nessuno sapeva dov'era..:D)..

Ovviamente evito viaggi tipo villaggi turistici o mete troppo commerciali, il vero spirito del viaggio è un altro

Jupiter 02-07-2017 23:49

Secondo me è normale avere voglia di viaggiare. È la curiosità che ci spinge a volerlo fare.
E chiunque lo faccia torna dicendoti che gli ha aperto la mente. Perché è quello che fa.
Staccare dalla routine serve a non farti diventare pazzo.
Se poi la smania di conoscere il mondo è tale da diventare la tua passione, allora finisce che, se riesci, ci lavori, coi viaggi.
Sicuramente un lato del fascino del viaggio è legato allo status sociale. Specialmente ai giorni nostri. Non solo perché "così gli altri vedono che mi diverto" ma anche perché se sei, per dire, appassionato di foto e video, avere il mondo intero a disposizione è una fonte continua di stimoli.
E poi c'è l'incontro con culture diverse, l'arte...
Se non fossi una cacasotto coi blocchi mentali (e famigliari), ecc... Viaggerei in questo senso.
Per periodi lunghi, vedendo tanti luoghi diversi, facendo un sacco di foto... Scrivendo quello che provo mentre viaggio.
Condividendo. Perché se no ti senti solo. Lo ho sentito dire da persone molto dedite al viaggio. Meglio in compagnia che soli. Per cui i social possono a loro modo essere una compagnia.
Quello che non piace a me sono, come dici tu, i weekend in agriturismo. Ma anche le cene ai ristoranti e cose così.
Finché si tratta di scappare dalla città e dal lavoro per sbollire ok, ma andare a spendere soldi per cose che potresti mangiarti vicino casa o tra le tue mura per me è insensato.
Come lo sono le vacanze a Ibiza e posti simili. Sarà non che non mi piacciono né il mare né i fiumi di alcool, ma per me spendere un sacco di soldi per andare in un altro paese a tenere le chiappe al sole una settima è insensato.
Preferisco un lungo tour in montagna. A camminare. Anche questa è una cosa che ti apre la mente. E i polmoni.
O perché no, i weekend nelle capitali. Sono cultura e colore.

Questa smania del viaggiare c'è più ora che 10 anni fa perché tutti abbiamo internet. Tutti vediamo il mondo (quasi) per intero. Tutti possiamo ragionevolmente trovare un posto per noi da qualche parte, se quello dove siano non ci piace.
Vediamo quanto è facile spostarsi per molti, mentre una volta i viaggiatori erano pochi. E quindi ci diciamo, perché no?

Se io avessi la testa e le palle mamma mia quanto viaggerei!

In tutto ciò secondo me non devi sentirti strano se non ti va di farlo. Sono gusti e basta.
Come tutta quella gente che non vuole vivere nelle grandi città per il caos.

Milo 03-07-2017 08:13

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Negli ultimi anni ho fatto qualche viaggio perchè avevo trovato una persona con interessi comuni con cui farli,viaggiare da solo o senza mete che mi interessino davvero per me è più fonte di stress che di gioia,quest'anno causa problemi economici del mio compagno di viaggio le ferie le passerò a casa e devo essere sincero la cosa in se non mi dispiace poter dedicare 3 settimane ai miei hobby e passioni a me stà bene però in effetti mi sento a disagio nei confronti degli altri già me li sento dire,"ma come 3 settimane di ferie e sei stato sempre a casa?tanto valeva andare a lavoro"già me li immagino..

varykino 03-07-2017 08:26

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
io in passato ho fatto parecchi viaggi , con un paio di amici che avevo , ma sopratutto coi miei , che te devo dire , capisco quello che dici , pure io nn impazzisco per i viaggi etc... però poi quando sei li che viaggi è bello , vedi facce nuove , modi e maniere nuove , insomma pure se nn me piace come agli invasati di cui parli tu che raccontano seimila volte sti benedetti viaggi , so pure che visitare certi posti , certe culture è molto bello , serve pure a capire che è tutto relativo etc... , detto questo chi viaggia solo per raccontarlo sta messo male :sisi: , ma c hai ragione ce n è di gente cosi , in genere so quelli che nn son mai partiti veramente con la testa e che dopo 2 giorni smaniano per l'amatriciana in mezzo agli eschimesi :sisi:

muttley 03-07-2017 09:13

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Solo perché alla maggioranza della gente piace fare qualcosa che non piace fare a me, non significa che gli altri la facciano per convenzione e non per convinzione. Il topic starter dovrebbe invece domandarsi perché le obiezioni altrui lo feriscono cosi tanto se lui é davvero cosi convinto del suo stile di vita...

claire 03-07-2017 09:20

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1954150)
Solo perché alla maggioranza della gente piace fare qualcosa che non piace fare a me, non significa che gli altri la facciano per convenzione e non per convinzione.

Non è detto,ma può essere.
Chiediti tu che problema hai che ogni volta che uno analizza un fenomeno parlando dell'influsso che ha la società sull'individuo non lo accetti come possibile.Le mode esistono mio caro e quello che fanno tutti influenza il singolo.I tuoi alunni ce l'avevano lo spinner fidget? Era perchè piaceva a loro e basta? (Fatalità nello stesso momento in cui piace a tutti,ma che importa?)

muttley 03-07-2017 09:35

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 1954154)
Non è detto,ma può essere.
Chiediti tu che problema hai che ogni volta che uno analizza un fenomeno parlando dell'influsso che ha la società sull'individuo non lo accetti come possibile.Le mode esistono mio caro e quello che fanno tutti influenza il singolo.I tuoi alunni ce l'avevano lo spinner fidget? Era perchè piaceva a loro e basta? (Fatalità nello stesso momento in cui piace a tutti,ma che importa?)

Ti sfugge una cosa fondamentale: non é il fidget spinner che accomuna i ragazzini, ma il bisogno di appartenenza, di identificazione, di comunanza col prossimo, che non tutti hanno ma in massima parte si. C'é chi poi da questo bisogno di appartenenza e comunanza non si sente attratto, ma non deve giudicare gli altri se poi é lui per primo a chiedere di non essere giudicato. Non c'entra la societá, il bisogno di appartenenza nasce con chi lo prova.

Mike Patton 03-07-2017 09:48

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 1953912)
Bubboni mi ha fatto rotolare.

facebook è come la peste. :)

ho rivalutato di brutto netlog confrontandolo a quello che è diventato facebook.

claire 03-07-2017 09:55

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1954158)
Ti sfugge una cosa fondamentale: non é il fidget spinner che accomuna i ragazzini, ma il bisogno di appartenenza, di identificazione, di comunanza col prossimo, che non tutti hanno ma in massima parte si. C'é chi poi da questo bisogno di appartenenza e comunanza non si sente attratto, ma non deve giudicare gli altri se poi é lui per primo a chiedere di non essere giudicato. Non c'entra la societá, il bisogno di appartenenza nasce con chi lo prova.

E perchè hanno cercato di soddisfare il bisogno di appartenenza con lo spinner fidget anzichè con altro?

muttley 03-07-2017 09:58

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 1954168)
E perchè hanno cercato di soddisfare il bisogno di appartenenza con lo spinner fidget anzichè con altro?

Lo fanno anche con altro, fidati

Winston_Smith 03-07-2017 10:03

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1954150)
Solo perché alla maggioranza della gente piace fare qualcosa che non piace fare a me, non significa che gli altri la facciano per convenzione e non per convinzione.

Ma non significa neanche che non sia così.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1954150)
Il topic starter dovrebbe invece domandarsi perché le obiezioni altrui lo feriscono cosi tanto se lui é davvero cosi convinto del suo stile di vita...

Magari perché non riesce a trovare persone che lo condividano.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1954158)
Ti sfugge una cosa fondamentale: non é il fidget spinner che accomuna i ragazzini, ma il bisogno di appartenenza, di identificazione, di comunanza col prossimo, che non tutti hanno ma in massima parte si.

Appunto, quindi può capitare che si facciano certe cose non tanto per convinzione profonda o perché piaccia particolarmente fare proprio quella cosa e non un'altra, quanto per dire "Massì, proviamo, lo fanno in tanti, accomuniamoci a loro".

dotrue 03-07-2017 10:55

Re: Viaggiare come convenzione sociale
 
Da buon agorafobico cronico nn ho mai viaggiato in vita mia...forse un giorno, chissà, ma x ora le prorità sono altre


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