Re: Rimedi naturali o psicofarmaci?
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Per quanto riguardala la schizofrenia in scompenso è talmente grave che la morte è quasi certa, personalmente se dovesse nel caso diminuirmi la massa celebrale chissà in quanto tempo con gli antipsicotici, sinceramente lo preferirei che andare incontro a una morte sofferta. |
Re: Rimedi naturali o psicofarmaci?
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Re: Rimedi naturali o psicofarmaci?
Io ho comprato una cosa che si chiama kratom, ha degli effetti molto più forti sull'umore dei soliti rimedi naturali ma non lo consiglierei per dormire dato che ha più effetti stimolanti (anche se cambiano un po' a seconda del tipo di pianta). Per l'ansia dovrebbe funzionare
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Re: Rimedi naturali o psicofarmaci?
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Non saprei, a parte il fatto che mi l'ho potuto leggere su dei manuali di medicina naturale, nonché mi è stato detto da più persone esperte in merito, una tra le quali mia zia, che ha un'erboristeria da trentasei anni, e dal dottore che l'ha affiancata da altrettanto tempo, poiché all'epoca era suo marito. Un'erboristeria a cui fanno riferimento persone che abitano da tutt'altra parte della capitale, che ha avuto il primato su diverse tecniche e innovazioni... a parte per il legame di parentela, tenderei a fidarmi ;) Quote:
Ma se pensi a verdure, ortaggi e frutta, del resto, è ancora più palese. Quote:
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Ci sono passata per bene dentro a tutto ciò e quello che ci orbita intorno... Almeno per quanto riguarda la mia esperienza so di cosa sto parlando, non è che vomiti odio a profusione su certe cose così, tanto per fare la sovversiva :) |
Re: Rimedi naturali o psicofarmaci?
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Re: Rimedi naturali o psicofarmaci?
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1- le tue informazioni arrivano tutte da fonti che fanno quello di lavoro e che quindi sono un pò in conflitto di interessi...quello che a me interessa è: sono mai stati fatti studi scientifici in merito? del tipo valutare se un particolare prodotto è migliore di acqua zuccherata, senza far sapere ai pazienti ciò che stanno assumendo? xchè altrimenti se nn c'è almeno il gruppo di controllo nn si può stabilire se funzionano o no. 2- qui nn si discute del fatto che certi principi attivi contenuti nei vegetali siano più devastanti per l'organismo dei farmaci sintetici, ma casomai si stanno criticando i principi attivi che vengono venduti nelle comuni erboristerie o farmacie omeopatiche...dove nn si smercia certo thc, oppio, o funghi allucinogeni che sono certamente di origine vegetale 3- altra cosa è il discorso dei farmaci: tu parli di persone schizofreniche in ricovero ospedaliero, quindi con una patologia grave di per sè e che si può immaginare più grave della media visto che si trovano lì. Ma questi sono solo una minimissima parte di tutti quelli che assumono psicofarmaci, nn puoi dedurre l'efficacia dei principi attivi solo sulla base di quello che hai visto in un reparto di psichiatria: sarebbe come concludere che il paracetamolo nn serve a nulla per il dolore visto che in un reparto di oncologia nn lo danno nemmeno xchè nn fa effetto. Detto questo: se mi dici che i comuni psicofarmaci nella pratica clinica nn hanno tutti questi effetti benefici così come dimostrato negli studi, io nn posso che essere d'accordo. Ma qui sta alla bravura del prescrittore valutare quali e quando possono essere utili e quando no, se insistere, se cambiare, valutando se sono più i benefici o gli effetti collaterali. Succede spesso? dalla mia esperienza direi di no, la maggior parte nn ha nemmeno il tempo di visitare accuratamente il paziente e quelli che ce l'hanno magari sono dei cazzoni. Ma questo è più un problema della medicina attuale che nn dei principi attivi |
Re: Rimedi naturali o psicofarmaci?
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Ridurre i pazienti a degli automi significa non averne rispetto e competenza, purtroppo in giro ci sono molti psichiatri che dovrebbero andare a fare altre cose invece che curare le persone. Senza infierire troppo...si trovano maggiormente nei Csm questo genere di "medici", forse perché si pensa ancora che le persone che si rivolgono nel pubblico sono scarti della società. |
Re: Rimedi naturali o psicofarmaci?
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Non credo che un pinco pallino qualunque si sia inventato le proprietà delle piante perché si stava annoiando a pancia piena sulla sdraio in giardino, di domenica pomeriggio; una cosa del tipo: ''Hmmmm, mi sta tornando su la braciolata, non ci ho mai provato, ma scommetto che il limone aiuta la digestione...*grattgratt* questo giardino poi è pieno di zanzare, chissà perché, ma lo gnomo di ceramica mi sta dicendo con lo sguardo che la melaleuca mi aiuterà a lenire le bolle di zanzare...hmmm non so nemmeno cosa sia la melaleuca, ma visto che mi sto rompendo i cogl***i mi metto a scrivere un manuale sulle piante e le loro proprietà, sìsì, ottima idea, perché non ci ho pensato prima di diventare netturbino?'' Svalvolo a parte, mi sembra irrazionale che ci siano esercizi e case di fitoterapia che vanno avanti da decenni vendendo capsule e gocce di niente. Mia zia, ad esempio, è affiliata ad una casa di Boston, la Phoenix, grazie a cui svolge il mineralogramma. Fa fare il test sul capello prima e dopo il trattamento con pasticche naturali di una marca precisa, o composti fitoterapici elaborati da lei. Ne ho visti parecchi di quei test, e guarda caso dimostravano tutti miglioramenti. Ovviamente il periodo di applicazione era stato relativamente lungo, qualche mese/mezzo anno. Quote:
L'esempio della marijuana l'ho fatto perché è lampante, ma di altre piante psicotrope ce ne sono a bizzeffe, passiflora, griffonia, valeriana... Lo sapevi che la cara morfina è derivata dal papavero da oppio? Ho fatto un esempio iper scontato, ma perché mi sembra che qui stiate dando voi per scontato che pianta = acqua fresca. Quanto sono concentrati i principi attivi nei farmaci? Ricordatevi che sono fatti in laboratorio, dall'uomo. Quote:
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Il discorso è che vuoi per fede e dedizione alla loro professione, o per interessi di ritorni sotto forma di premi e per il business che c'è dietro certe aziende ampiamente affermate, viene fatto un abuso di questi medicinali in primis proprio dagli specialisti. Usare psicofarmaci per i disturbi di personalità o ''semplice'' depressione clinica secondo me è una cazz**a. Sono d'accordo per la schizofrenia, sono d'accordo qualora, appunto, si tratti di dover ristabilire un equilibrio chimico per motivi organici. Ma si dovrebbe imparare a conoscere un po' meglio sé stessi ed i propri meccanismi mentali, ed essere disposti a fare un po' di fatica per smontare quelli disfunzionali, anziché delegare la guarigione alla testa altrui. Così è stato per me, e tutta la lucidità mentale che mi serviva per rendermi conto di quanto fossero sbagliati certi pensieri, gli psicofarmaci me l'avevano tolta. Fatto sta che gli psicofarmaci rimangono, per l'appunto, una classe di farmaci potenti, che i dottori siano bravi o meno. Non serve per forza ricevere dosi da cavallo per avere effetti collaterali, basta avere un organismo più sensibile a certe sostanze. Forse per me è facile parlare in toni negativi, perché ho avuto modo di provare una quantità di psicofarmaci terrificante. Solo parlando di benzo ho assunto: Diazepam, Delorazepam, Lorazepam, Bromazepam, Clonazepam, Alprazolam, Lormetazepam, col risultato che dalle 15 gtt al bisogno, ero arrivata al centinaio di gocce al giorno, nell'arco di tempo di un paio di settimane circa, per poi finire a succhiarle direttamente dalla boccetta... quasi mi vergogno a pensarci, ma l'assuefazione è davvero tremenda e rapida. Il tutto sommato ai soliti 1.8 gr (sì, grammi) di Depakin più gli altri 3 farmaci variabili tra antipsicotici/stabilizzatori/ipnotici e via dicendo. Se avessi continuato così vi posso assicurare che ora avrei avuto tre possibilità: - Essere passata a miglior vita abusandone (e non è che ci sia andata molto lontana, perciò considerate anche il modo in cui possono essere un'arma a doppio taglio, quando ci sono pensieri di un certo tipo... ce ne vogliono quantità non indifferenti, ma non è impossibile) - Continuare il tour delle magnifiche strutture sanitarie apposite, in mezzo a gente che urla o delira o che viene legata solo perché si è giustamente rotta i cogl***i di stare chiusa dentro un corridoio di 30 mt con i portelloni elettrici e le sbarre alle finestre (ricordo una ragazza in particolare, sulla trentacinquina all'epoca, a cui nemmeno sapevano che disturbo affibbiarle, non era nemmeno depressa. Semplicemente si era messa a gridare per strada agitandosi violentemente, durante una lite col compagno). - Continuare ad assumere psicofarmaci, sprecare la mia vita a dormire anche 14 ore al giorno, incapace di andare a lavorare e quindi costretta a casa con i miei (co-responsabili del marcio che ho in testa), abbuffandomi come una sprocedata (soprattutto il topamax mi faceva venire una fame spaventosa), gonfia e grassa come una vacca, seduta sul divano con lo sguardo ebete di chi ha perso la capacità di giudizio e la forza per fare qualcosa di concludente. |
Re: Rimedi naturali o psicofarmaci?
@xtal*
Molti di noi hanno passato quello che hai descritto e lo ripeto non si ha rispetto delle persone. Vengono ancora usati metodi vecchi per approcciare il disagio da parte di parecchi medici, parlo di metodi con terapie farmacologiche. C'è poca umanità, studio , aggiornamento, soldi per investire, dedizione, capacità, tempo. Inoltre, forse la più importante esiste ancora lo stigma sulla malattia mentale e i conseguenti pregiudizi, questo purtroppo anche da parte degli stessi addetti ai lavori. Però sono convinta che per molte persone i farmaci dati con criterio da medici scrupolosi e preparati, hanno portato a miglioramenti della qualità di vita. |
Re: Rimedi naturali o psicofarmaci?
Io provai a curare un forte stato ansiogeno ( che mi prendeva soprattutto quando uscivo di casa ), che mi piombo a dosso per un periodo in un inverno di 7 anni fa, provai sin da subito due rimedi naturali in piú di un mese, morale della favola, agivano un pò mezzora o piú dopo averla ingerita, ma non mi risolsero il problema, perchè l'effetto già blando iniziale svaniva velocemente, poi andai dal medico spiegando cosa mi stava succedendo e... Mi prescrisse il compedium in gocce, ne assumevo al bisogno dalle 5 alle 8 gocce prima di uscire e stavo tranquillo e rilassato per 4, 5 ore... Cmqe devo dire che non assumo abitualmente ansiolitici, solo al bisogno, forse anche questo aiuta il facile assorbimento e reazione rilassante del farmaco :pensando:
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Re: Rimedi naturali o psicofarmaci?
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Al contrario potrei chiederti: come mai dopo decenni di commercio di certi prodotti la comunità scientifica (anche quelli indipendenti) rimangono dell'idea che sono acqua fresca? Quote:
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Re: Rimedi naturali o psicofarmaci?
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Non è che i clienti delle erboristerie sono dei rincitrulliti che hanno soldi da polverizzare in flaconcini di niente solo perché fa figo curarsi alternativamente, e allora vai avanti così finché non si crepa! Son d'accordo, gli invertebrati hanno invaso questa terra e se vogliamo andare a trovare quello che spende senza criteri decisionali solo per mettersi in mostra lo troviamo senza troppe difficoltà. Ma penso che chiunque sarebbe più soddisfatto di spendere in qualcosa che si ritrova tra le mani o che ci lascia qualcosa di concreto per giustificare la spesa. Penso che ricorrere a fiori di Bach o altre soluzioni per problemi di natura psichica lievi non sia da disdegnare. Un'ansia moderata, che non ha dietro un discorso di fobia sociale o difficoltà di altra matrice forte, può riscontrare benefici attraverso la fitoterapia. Certo non consiglierei mai ad una persona che stava come stavo io di prendersi le gocce di Iperico per guarire dalla depressione, un confronto tra rimedi naturali e psicofarmaci è totalmente inutile sotto questo punto di vista, secondo me. Così come ad una persona che ha difficoltà a dormire, ma a livello mentale è pulita e senza impicci, non consiglierei mai di buttarsi direttamente sugli ipnotici e le benzo. Quote:
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Se rileggi la mia prima risposta al thread vedrai che ho scritto una cosa tipo: ''Non mi sento di elogiare particolarmente nessuna delle due categorie''. Lo ribadisco, come ho già fatto anche nei punti sopra: I rimedi naturali non li considero consoni a trattare depressione clinica e ancor peggio disturbi di entità grave. Neanche io avrei risolto nulla se avessi seguito la fitoterapia, ma dato che gli psicofarmaci mi hanno massacrata mentalmente e portato solo guai, sarebbe stato gran lunga meglio se avessi mandato giù estratti d'erbe anziché quelle porcherie sintetiche. E sai perché? Perché sapendo che il cu** per uscire da quel limbo me lo sarei dovuto fare da sola senza contare su dottori/terapia, avrei preferito farmelo con la testa un po' più lucida, ci avrei messo la metà del tempo. Quote:
E sì, mangiavo per insoddisfazione prima, ma anch'io mi sono resa conto che aspettare che i compagni di reparto si alzassero per andare a mangiare gli avanzi nei loro piatti non era da me. Come posso esserne sicura? Sarà che conosco la mia testolina da ventidue anni, so come funziono, so i miei vizi, le mie tendenze e via dicendo. Prima di prendere psicofarmaci non mi sono mai svegliata di notte per mangiare a sbafo. Avevo fame e tanta, non era solo un vuoto psicologico da riempire con il cibo. |
Re: Rimedi naturali o psicofarmaci?
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Di fronte a questo la mia conclusione (personale, sia ovvio) è che nn basta stabilire l'efficacia di qualcosa in base a quanto la stessa viene venduta, il che si traduce in: nn si può concludere che i prodotti erboristici funzionano xchè continuano ad essere comprati, altrimenti si potrebbe dire che santoni, astrologi, lettori del futuro sono utili xchè la gente continua ad andarci |
Re: Rimedi naturali o psicofarmaci?
Non capisco la crociata di Xtal contro gli psicofarmaci, su di lei non hanno funzionato ma su altre persone funzionano e senza effetti collaterali, non è che vanno demonizzati perché su di te non funzionano, io infatti non dico che i rimedi naturali non funzionano, anche perché non li ho mai provati.
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