Essere destinati a fare un lavoro per cui si prova disgusto
 

Mi sono laureato da poco in una facoltà che non mi piace.
A 19 anni volevo mollare tutto perché avevo capito che non era la mia strada. Però ero confuso e incerto sul da farsi. Così mi sono annullato e ho concluso sia la triennale sia la magistrale.

Ora che ho finito tutto ho confessato finalmente a me stesso che il lavoro che devo fare mi fa schifo. Potrei dedicarmi ad altro, ma il destino vuole che da lunedì e per i prossimi 2 mesi dovrò fare in tirocinio e so già che sarà una tortura.
Lo sto usando come pretesto per allontanarmi da casa perché il luogo dove lo farò è a un'ora di strada da dove abito. Ma è dura. Purtroppo non è retribuito come speravo, perché se così fosse stato, al primo stipendio ne avrei approfittato per trovarmi una camera là. Solo per questo l'ho fatto. Nessun altro motivo. Non so cosa fare adesso. Mi sorgono tanti dubbi. E mi sento giudicato su ogni fronte.
Non trovo una via di fuga...

Re: Essere destinati a fare un lavoro per cui si prova disgusto
 

penso che mi ucciderei a fare un lavoro brutto, dovrebbe essere di poche ore al giorno e per compensare dovrei moltiplicare il tempo che già dedico all'escapismo, una sfida quasi impossibile.

Re: Essere destinati a fare un lavoro per cui si prova disgusto
 

i lavori fanno quasi tutti schifo, su questo penso sia meglio mettersi l'anima in pace e trovarne uno che non impieghi più di 6-7 ore al giorno per lasciare un po' di tempo libero da dedicare alle cose che ci piacciono

Ma io non sono neanche pagato. Se fossi pagato me lo farei piacere.

Re: Essere destinati a fare un lavoro per cui si prova disgusto
 

Ora è l'inizio, quando avrai esperienza sarai pagato

Eh no. Io pretendo di essere pagato. Nessuno parla di 1200 euro. Mi vanno bene 400 euro. All'estero ci sono Paesi dove non esiste il tirocinio non retribuito e mi par giusto!
In Italia anche, per alcuni lavori, ci sonl periodi di prova retribuiti.
Ma nel mio campo no. Pagare è un lusso.

Re: Essere destinati a fare un lavoro per cui si prova disgusto
 

io faccio un lavoro che odio e a volte arrivo a pensare che sarebbe meglio uccidermi o andare a vivere sotto un ponte (e lo penso seriamente, mica per scherzo), sei sicuro che il lavoro che andrai a fare non ti piacerà? non so di che settore parli ma non è detto che sia incentrato solo su un determinato tipo di lavoro, magari ha diverse modalità di svolgimento, diversi rami..

Re: Essere destinati a fare un lavoro per cui si prova disgusto
 

Mi pare di aver letto che è per due mesi, no?
Due mesi senza essere pagati si può resistere, so che non è giusto, che all'estero..etc. ma 2 mesi è ragionevole, 12 mesi sarebbe già un problema.
Se poi anche dopo non ti pagano gli fai un bel ciaone, intanto è un'esperienza, vedi se ti piace, se non ti piace.

Auguro sempre a me stesso e a tutti di trovare un lavoro che soddisfi, o che in qualche modo si riesca a fare in modo routinario e che non faccia schifo, ma nel frattempo che si è nel tunnel.. arrediamo il tunnel

Re: Essere destinati a fare un lavoro per cui si prova disgusto
 

i gusti possono cambiare, dai una possibilità a questo lavoro e poi vedi :pensando:


tieni presente che la tua è una condizione comune al 70/80% della popolazione umana, alla fine sta tutto nella capacità di adattamento (certamente entro certi limiti, alla fine se non lo sopporti amen, esisterà qualcosa di diverso)

Re: Essere destinati a fare un lavoro per cui si prova disgusto
 

Il tuo campo non è l'architettura?
Cerca di accumulare esperienza e poi vai all'estero, in qualsiasi posto che non sia l'Italia gli architetti sono pagati meglio. Inoltre un architetto italiano ha sempre un valore aggiunto, proprio perché italiano e quindi "sa fare cose belle", prova l'Olanda, ad esempio.

p.s. se a 19 anni sapevi che non ti piaceva perché non hai cambiato?

Ma a me fa schifo proprio fare l'architetto. Che sia qui o all'estero.

Re: Essere destinati a fare un lavoro per cui si prova disgusto
 

Perché hai scelto architettura? (che non è una facoltà "generica")
Sopratutto, se lo hai capito ha 19 anni perché non hai cambiato?

Re: Essere destinati a fare un lavoro per cui si prova disgusto
 

E, sopratutto, che ti piacerebbe fare (se ti piace fare qualcosa)?

Re: Essere destinati a fare un lavoro per cui si prova disgusto
 

Non so perché non ho cambiato. Non ne avevo le forze. Non ho mai riflettuto su cos'altro fare. Ero preso da altri problemi.

Re: Essere destinati a fare un lavoro per cui si prova disgusto
 

ma perché l'hai scelta?
assecondavi forse i desideri di qualcuno, tipo i genitori?
la vedevi come sbocco delle superiori? es. provenivi dai Geometri

Re: Essere destinati a fare un lavoro per cui si prova disgusto
 

Mi sarebbe piaciuto fare il grafico. Ma mi sono lasciato abbindolare dal pensiero comune che fosse una cagata. In realtà è un bel mestiere e molto più stabile di fare l'architetto.
Mi posso salvare in corner, perché comunque la grafica e l'architettura vanno a braccetto (diciamo che architettura a differenza tua l'ho sempre considerata una facoltà molto generica), ma ho speso anni e anni in qualcosa che la gente fa in meno tempo e impara molto di più!

Re: Essere destinati a fare un lavoro per cui si prova disgusto
 

In la grafica è l'architettura possono essere complementari. Conosco ottimi grafici che frequentano architettura. Non è ancora detta l'ultima parola, perché non ti reinventi come grafico?

Re: Essere destinati a fare un lavoro per cui si prova disgusto
 

Se ne riparlerà tra due mesi purtroppo.

Mi mancano le competenze per essere un grafico.

Re: Essere destinati a fare un lavoro per cui si prova disgusto
 

non è un'eternità, sei sempre in tempo a virare verso qualcosa che ti piace di più/ti appassiona, non uscendo comunque troppo al di fuori dal tuo percorso accademico.
Almeno la laurea non sarà stata vana e almeno una passione "ti rimane", vedo parecchi margini di miglioramento.

Re: Essere destinati a fare un lavoro per cui si prova disgusto
 

Educatore professionale?