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Autostima sotto i piedi
Hola a todos! :ciao:
Mi sveglio la mattina e penso, non faccio che pensare tutto il giorno, e a volte mi perdo completamente nei miei pensieri. E pensando sono giunto alla conclusione che tutto il mio malessere è imputabile al meccanismo della paura. È la paura che mi blocca. Ho scoperto di essere ansioso, prima non sapevo che nome dare a questa brutta sensazione, e non mi rendevo conto di attuare un meccanismo di difesa basato sull'evitamento. Ora lo so, so che nome dare al mio disturbo: fobia sociale. E questo disturbo influisce negativamente su molti aspetti della mia vita, a volte in maniera considerevole. Predisposizione genetica, anaffettività di un genitore ed iperprotettività dell'altro, esclusione dal gruppo, bullismo, il tutto legato in un rapporto causa-conseguenza, hanno portato il sottoscritto ad avere, ora come ora, un autostima sotto i piedi. Ed ho capito che questo è il mio più gran problema. Ciò che mi frena con le persone è il fatto di pensare di essere stupido, brutto, non divertente, incapace di capire i rituali sociali, ridicolo. Ho un disco rotto in testa che mi ripete ste belle cose in continuazione. Se fin da piccolo mi sono sempre sentito mal giudicato, anche dai genitori, trattato da stupido, è logica conseguenza che adesso io sia così. Ultimamente ho visto video, letto libri, diciamo informato in generale, sull'argomento fobia sociale. È stato importante capire che sono io ad avere un immagine distorta di me stesso. Se a qualcuno interessa, consiglio il metodo "the work", di katie byron. In pratica, prendete una convinzione negativa che avete di voi stessi, rigiratela, e poi trovate le motivazioni per cui i rigiri sono veri. Esempio, penso di essere [convinzione negativa] > rigiro: non è vero, io sono [convinzione positiva] , infatti [motivazioni]. Funziona, almeno sul momento. Il difficile è farlo in automatico. Sto divagando. La bassa autostima è il mio più gran problema, dicevo. Ma spero di poter stare meglio. Tramite il ragionamento, sto pian piano cercando di cambiare le convinzioni che ho di me stesso. Ed è dannatamente difficile. Ho capito che l'accettarsi per come si è sembra una cosa scontata e banale ma, pensandoci, sono giunto a questa conclusione: io non sono altro che la somma dei geni dei miei genitori, non potevo che nascere così, questo è ciò che sono. Sono figlio dell'universo, il fatto di essere vivo è una cosa meravigliosa. A volte. Altre volte mi sento di merda e passo intere giornate a letto, depresso e con la malinconia a farmi compagnia. :miodio: Vari fattori hanno concorso a creare ciò che sono adesso, fattori ereditari ed ambientali; così gira il mondo, causa e conseguenza, ed io osservo, penso e traggo conclusioni, senza dare colpe, semplicemente tentando di capire. C'è stato un periodo l'anno scorso in cui mi sentivo bene, guardavo la gente negli occhi, parlavo con voce decisa, camminavo a testa alta, salutavo, non avevo paura. E mi sono accorto che ciò è avvenuto in un periodo in cui ricevevo complimenti al lavoro, del tipo "questo ragazzo ha testa", "certo che sei proprio bravo quando ti applichi" etc... C'è da dire che è un lavoro del cacchio, cioè, sono un operaio, chiunque potrebbe fare ciò che faccio io... però ho pensato :"se dei complimenti fattimi da persone che sostanzialmente disprezzo hanno un così forte potere su di me, come potrei arrivare a sentirmi se a farmeli fossero le persone a cui tengo?". Adesso l'effetto è passato, sto tornando schifosamente iperfobico. Altro punto: mi sono accorto di sentire spesso il bisogno di compensare un qualcosa in me che manca, ma che al momento non so definire, con un perfezionismo che a volte sfocia nel patologico. Ho avuto modo, però, di constatare che mi sento molto meglio quando concedo a me stesso la possibilità di mostrarmi interamente, con le mie debolezze, le mie imperfezioni. Sembra impossibile, ma mi sento molto più forte quando ciò succede. Non mi piace sto thread, ci ho messo un sacco a scriverlo e non mi piace come è venuto, ma se ci penso troppo poi va a finire che non lo posto, quindi non ci penso più e premo invio. Ora mi rivolgo a voi. Com'è la vostra autostima? Vi accettate per come siete, vi fate proprio schifo o una via intermedia? Ci sono campi in cui avete sviluppato una buona stima di voi stessi? Fate qualcosa per migliorare la vostra condizione? Come vi sentite per la maggior parte del giorno? Quali sono le cause della vostra bassa autostima? Sempre se ce l'avete bassa... Orsù, raccontate :) |
Re: Autostima sotto i piedi
Sono brava, forse, in una cosa e mezza... in tutte le altre cose sono una capra. Potrei mai apprezzarmi più di tanto? È una domanda retorica. :bene:
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Re: Autostima sotto i piedi
Non ho letto tutto 'sto poema, comunque mi faccio schifo al cazzo.
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Re: Autostima sotto i piedi
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In base a come credo venga associato un valore sociale agli individui generalmente... Il mio valore è basso. Ecco non so nemmeno se la cosa sia traducibile in una non accettazione, perché per me stesso andrei benissimo così, solo che vorrei andar bene anche a certe altre persone per poter avere una serie di relazioni. Non sono sicuro di averla bassa l'autostima, perché se mi chiedessero "tra te stesso e il super fisico dei fisici importantissimo, chi salveresti per far progredire l'umanità?"... Direi, "Al diavolo l'umanità, il suo progresso, e tutto il resto del mondo... Se ho questo potere, salvo me stesso". Percepisco le valutazioni sociali e come funzionano, le posso anche usare, mi possono far male perché mi impongono certi limiti, ma non le ho perfettamente introiettate, le sento sempre come estranee, per questo non possono mai rappresentare un motore di cambiamento non coartato per me. Se spesso penso al suicidio è perché voglio evitare certe situazioni che non so modificare come desidero. Non mi ammazzerei mai per lasciare spazio ad altri più meritevoli di esistere o cose del genere. Comunque non so come migliorare la mia condizione, l'unica strategia che potrebbe funzionare con me è cercare contesti e persone che mi piacciono e che mi accettano e stimano (in senso affettivo sessuale e così via), auto modificarmi con queste motivazioni per piacere maggiormente nel mio caso funziona poco e mi spinge anche ad odiare ancora di più le altre persone con cui interagisco, quindi non ne ricavo nulla di buono. Altri forse funzionano diversamente, hanno altre idee, percepiscono tutt'altro, io però questo provo e questo sento. |
Re: Autostima sotto i piedi
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Se le motivazioni non si trovano bisogna cercare più a fondo, aggrapparsi ad ogni piccola cazzatina per non perdere la speranza, trovare il lato positivo di ogni situazione. Quando si è depressi è dura, lo so, parlo per esperienza. Quote:
P.S. Ti leggo sempre volentieri XL, nonostante la lunghezza dei tuoi post sia spesso in accordo col tuo nome utente :D Grazie anche agli altri che hanno avuto la pazienza di leggere ed hanno risposto :) |
Re: Autostima sotto i piedi
Penso di avere autostima nel giusto ( non mi credo chissà che, ma neanche una cacca ). Ma tra averla troppa e troppo poca decisamente più antipatico il primo.
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Re: Autostima sotto i piedi
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Re: Autostima sotto i piedi
Non so proprio cosa voglia dire avere autostima. Ci sono momenti in cui penso di valere qualcosa, ma è questione di un attimo, poi torno nel baratro. Per questo non sono mai spensierata e provo a conviverci, ma non è affatto bello. Se qualcuno mi affida un compito, ho l'ansia finché non è finito tutto e se è una cosa che deve durare nel tempo, non sono mai tranquilla. Mi sono resa conto che effettivamente non sono brava in nulla e se forse avessi avuto qualche capacità adesso sarei più sicura di me stessa, almeno in quel determinato campo.
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Re: Autostima sotto i piedi
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Chi invece ha un autostima molto bassa vive male con se stesso, e di conseguenza anche con gli altri. Una bassa autostima comporta pensieri negativi nei confronti di sé stessi, e non è un bel vivere :nono: Penso che fra le due sia più pesante avere a che fare con una bassa autostima. Queste sono le considerazioni che mi son venute in mente al momento, magari leggendo altri pareri potrei cambiare idea :nonso: |
Re: Autostima sotto i piedi
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Personalmente? Ho pochissima autostima...ma ora mi domando e vi domando: ma paragonato con cosa o a chi?!?!?!? Se paragono a Sanyo in teoria io sono uno che ha un ego smisurato: saluto tutti, scambio due parole se l'ascensore ci mette troppo a scendere ("i criceti della ruota hanno mangiato poco...") e via dicendo. Ma dentro di me mi autovaluto mille volte e quasi tutte le mille volte - MADDAI?! - non va bene. Domani devo uscire con una tipa che mi ha abbordato in palestra ma a cosa sto pensando da due giorni: - sa che vivo coi miei (con 1000 euro al mese non fai molto): io me ne vergogno come un ladro - devo passarla a prendere: ho una macchina modesta, valuterà? - le piacerà il posto? ho tentennato nel suggerire un posto: sfigato? - farò qualche cazzata parlando o parcheggiando l'auto o chissàDiocosa? - cosa penserà? Se dovessi essere un adulto serio direi: - mi vergogno di vivere coi miei. Fine. Insanabile se non quando (prossimo futuro) me ne andrò. E poi: chi viverebbe con quella famiglia? La bilancia si compensa... comunque sia accetto il fallimento e me ne vergogno - passo io a prenderla. Poteva passare lei, visto che ora va di moda la par condicio. In caso tira fuori la tua Maseratti e guida tu, anzi, mi togli il pensiero - poteva proporre lei. L'ha fatto, ma in terza battuta. Cioè...i problemi miei quindi sono anche i suoi in caso - se farò qualche cazzata la farò nel rispetto del prossimo. Se inavvertitamente farò cazzate chiederò scusa. Vedrò bene di non urtare macchine guidando (eheheh solitamente trovo IO danni sulla mia macchina: quindi il prossimo è uguale e peggio di me...e migliore). - ha il diritto di pensare quel che vuole. Ha anche il diritto di pensare che io non sia italiano ("parlo" cinque lingue differenti): io so però di esserlo. Traduco: se uno pensa che tu sia stupido o ebete mi pongo il dubbio e da adulto mi rispondo. In caso chiedo: perché? Perché hai una faccia da ebete...ebbeh...me la farò cambiare per Sua Signoria... :D Cioè, valutiamo anche le accuse. "Sei bravissimo perché sai respirare"...forse costui mi iperstima... Come vedi Sanyo (buona marca di batterie, ottime anzi!) il mondo è comune. Eccomi qua. Vuoi continuare così o cambiare? Sinceramente. Hai il diritto di continuare così SE VUOI. Mi dico lo stesso. E' difficile cambiare ma dobbiamo riuscirci. Io non sono ancora soddisfatto di come sono ma i miglioramenti stanno andando in maniera non graduale ma esponenziale!!! Il primo anno una cosa cambiata, il secondo due, il terzo cinque e via così. Non ci sono ancora, ma vuoi mettere? ;) Signori e signore, si può fare. Tutto e subito? Perché no...può essere, non escludo nulla. In caso prendere il principio economico della "peggiore ipotesi": POTRO' E LO FARO', con i tempi che riuscirò. Quote:
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Re: Autostima sotto i piedi
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Re: Autostima sotto i piedi
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Ho fame. |
Re: Autostima sotto i piedi
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Capisco ciò che intendi dire, bel ragionamento :bene: . Penso che alcuni, tra cui io, siano costretti a mettere in atto certi giochetti mentali (come quello da me riportato) per contrastare una bassa autostima derivante da una mancanza, più o meno marcata, di rassicurazioni e sostegno da parte delle figure genitoriali quando più ce n'era bisogno in giovane età. |
Re: Autostima sotto i piedi
Critiche costanti + mancanza di affetto = mentalità disturbata, risultato assicurato al 99%.
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Re: Autostima sotto i piedi
Mi rivedo abbastanza in quello che dici.
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