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Non saper gestire i cambiamenti improvvisi
Non so quale sia il termine tecnico corretto, se si tratta di una fobia, se invece è semplicemente tanto senso di responsabilità ed emotività, se sono gli altri troppo superficiali o ancora se altri come me si ritrovano nella stessa nell'incapacità di gestire le proprie emozioni ed il proprio comportamento nei momenti in cui ci si ritrova davanti a cambiamenti improvvisi di programma, dovuti alle scelte di altre persone .
Cerco di spiegarmi meglio: io sono essenzialmente un persona che cerca di pianificare le cose da fare durante la settimana, che difficilmente ha momenti in cui fà le cose come viene, ma valuto sempre, mi informo e poi decido. Quindi cerco di essere razionale e programmare, sempre nel limite del possibile. Però ultimamente mi sta capitando di avere a che fare (in amore e in amicizia) con persone che vivono alla giornata, che non sono in grado di rispettare impegni o la parola data, con cui difficilmente puoi pianificare un'uscita un'insieme, prenotare qualcosa. Rimane sempre tutto precario fino all'ultimo momento, e quindi vivo con ansia anche una semplice uscita, perchè mi aspetto da un momento all'altro, un possibile messaggio in cui mi viene detto che c'è un cambiamento di programma all'ultimo, un imprevisto. Non si va più lì ma si va da un'altra parte. Non è più di pomeriggio ma di sera. Non si va più in treno ma in auto. A me queste cose stressano tantissimo, non riesco proprio a rimettermi in forma mentalmente e quindi poi sono molto nervoso. Perchè io mi ero già organizzato. Che poi non si tratta sempre di imprevisti per cause di forze maggiori, ma spesso di capricci o atteggiamenti lunatici della persona con cui esco. E poi o mi adeguo, altrimenti vengo quasi deriso o visto come un mentecatto. In queste situazioni io vado completamente nel pallone, perchè in pochi minuti devo riorganizzarmi e rivedere tutti i miei programmi, e rimango nervoso ed agitato per tutto il giorno. Praticamente tutto viene rivisto per i loro comodi ed io poi mi devo arrangiare. Alcune volte ho dovuto pure saltare i pasti, perchè l'orario dell'uscita è stato cambiato all'ultimo momento. Altre volte invece sono proprio sbroccato ed abbiamo litigato, perchè poi mi capita che non parlo più o divento nervoso in situazioni in cui mi sento portato al limite. Ma se uno ti conosce e ti rispetta, ed è tuo amico o dice di amarti, perchè deve portare una persona cara sempre in queste situazioni? Non quotare, grazie. |
Re: Non saper gestire i cambiamenti improvvisi
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Re: Non saper gestire i cambiamenti improvvisi
Non e' che a infastidirti sono le destinazioni ?
Il cambio di programma potrebbe essere un motivo per manifestare il tuo senso di disagio verso mete che fin dal principio non ti hanno mai garbato. Ti somiglio abbastanza; ma ho conosciuto chi stava pure messo peggio. Non mi sembri poi cosi' strano. Dipende in parte dalle persone che frequenti e dalle loro abitudini. Ricordo anni fa quando non lavoravo i cambi di programma erano frequenti, non mi creavano problemi; non li vivevo come una mancanza di rispetto nei miei confronti. Ma ero piu' giovane, non avevo un cazzo da fare e quindi tolleravo meglio ritardi e spostamenti imprevisti. Sicuramente mi scoccia andare a casa di tizio, per uscire alle 9.00 e trovarmi ad aspettare un ora sul divano a casa sua, perche' tizio e' ancora in giro per i fatti suoi. Insomma sono le motivazioni sottostanti che possono darmi fastidio: quando sembra che gli altri se ne fregano di me per pensare solo a se' stessi. |
Re: Non saper gestire i cambiamenti improvvisi
I cambiamenti improvvisi sono il male.
Le abitudini radicate sono il bene. Problemi con gli amici non ne ho, in quanto comitive non ne ho :occhiali: Mi piacerebbe sempre svegliarmi alla stessa ora, lavorare alla stessa ora e fare hobby e sport alla stessa ora, ma questo non è possibile in quanto il lavoro ha orari variabili e questo è una gran rottura :testata: |
Re: Non saper gestire i cambiamenti improvvisi
Sono incredibilmente intollerante ai cambiamenti improvvisi. Deve sempre andare tutto come voglio io e come ho programmato, altrimenti impazzisco sul serio! E invece, ho un lavoro molto imprevedibile, senza orari, che mi fa vivere in un perenne stato di ansia. A parte il lavoro, però, devo dire che riesco a evitare qualsiasi altro potenziale stravolgimento della mia routine quotidiana. Infatti, non ho una comitiva, nessun amico in città, nessuno che potrebbe telefonarmi o ,peggio, chiedermi di uscire, sconvolgendo i miei piani. :bene:
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Re: Non saper gestire i cambiamenti improvvisi
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ecco questa è una cosa che mi succede spesso...ma non sarebbe più corretto allora dire subito ad uno, ci vediamo più tardi perchè tanto so già che sarò in ritardo. Poi magari succede a me un imprevisto e ritardo di 5 minuti ed apriti cielo! |
Re: Non saper gestire i cambiamenti improvvisi
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di ritardo non si nega a nessuno. Io sono un tipo puntalissimo e mi da decisamente fastidio la scarsa puntualita'. Temo che gli italiani siano in maggioranza incompatibili con le nostre abitudini. Forse sono luoghi comuni, ma gira la nomea che le donne ti fanno aspettare anche un ora con il motore acceso nel mentre che si aggiustano il trucco. Non so quante, pero' ho conosciuto una tizia che lo faceva. Del resto era figa. Dobbiamo emigrare in Giappone o Germania. |
Re: Non saper gestire i cambiamenti improvvisi
Anche a me non piacciono tanto..
sono un tipo abbastanza meticoloso, preciso e tendo a programmare le cose.. quindi i cambiamenti improvvisi non mi piacciono in genere, soprattutto se sono evitabili... Preferisco comunque aver a che fare con persone precise, non sono tanto compatibile con quelle "più o meno" (cioè quelli che ti dicono una cosa poi fanno un altra, o che ti danno un appuntamento ad una certa ora e poi immancabilmente sono sempre in ritardo, ecc..) |
Re: Non saper gestire i cambiamenti improvvisi
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a me non da fastidio se una persona è in ritardo una o due volte (puo' succedere a tutti) ma se lo è abitualmente mi scoccia, mi sa tanto di persona poco affidabile...:nonso: |
Re: Non saper gestire i cambiamenti improvvisi
ho lo stesso problema:o
odio i cambiamenti. Sono una persona che programma e la cosa mi rilassa e tranquillizza. Se qualcosa cambia, è l'ansia e il nervosismo. Molte persone non ci arrivano, per loro è indifferente decidere di andare al museo domenica pomeriggio o anticipare dicendotelo il giorno prima per il giorno dopo di mattina. Non ci arrivano. Se proprio però sembra che la cosa avvenga anche perchè ti vedono arrendevole, io consiglierei di dire, qualche volta "no ragazzi, per quell'ora non posso, ho un'altra cosa da fare, alla prossima". E vedere se la cosa smorza i comportamenti fastidiosi altrui. |
Re: Non saper gestire i cambiamenti improvvisi
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Il problema maggiore è che anche la mia ragazza si comporta così, rendendomi tutto più difficile e in alcuni casi ho dovuto trovare scuse per tirarmi fuori da potenziali situazioni dannose per la mia salute psicofisica |
Re: Non saper gestire i cambiamenti improvvisi
Quando devo uscire con altre persone...specialmente se poi devo andare fuori dalla mia città mi organizzo in primis come se dovessi andare per conto mio...perchè so bene che ci possono essere ripensamenti vari da parte degli altri.
Quindi passo al piano B....sono dell'idea che, non ho da rinunciare a quello che avevo in programma a causa di una decisione altrui. |
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