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La tragica condizione del subumano
Cari amici in questo topic volevo riflettere insieme a voi su una condizione che purtroppo mi affligge da molto tempo, forse dalla nascita: la subumanità.
Anche se non so dare una definizione precisa mi ritengo un membro integrante della categoria e credo sarà prima o poi ufficializzata con criteri precisi, probabilmente con una voce apposita nel DSM. Trattandosi ancora di una condizione ufficiosa l'interpretazione è libera, personalmente la considero pressoché parallela alla figura del ritardato anche se non uguale, il subumano è per esempio in grado di leggere e scrivere, capacità non scontata per un ritardato propriamente detto. Essenzialmente il subumano è riconoscibile subito all'occhio avvezzo ma laddove dovesse sfuggire alla prima occhiata ogni dubbio svanisce non appena apre bocca perché viene da pensare: "ma questo chi cazzo è e perché è così ritardato? come faccio a sfuggirgli", io mi considero subumano perché secondo me è esattamente quello che pensa il malcapatato che mi approccia o viene da me approcciato. L'interazione sociale di qualsiasi tipo appare surreale al subumano. Non voglio divagare troppo perché mancando delle linee guida sulla condizione il materiale da trattare è potenzialmente infinito, forse potremmo concludere dicendo che qualunque siano le caratteristiche del subumano si tratta di un individuo che non potrà mai vivere in società umana e quindi senza futuro né sogni :interrogativo: Inoltre vanno precedentemente escluse diagnosi di autismo o sindrome di Asperger, a differenza dell'autistico il subumano è quasi uguale ad un normale individuo avendo le loro stesse potenzialità ma sono tutte mostruosamente al di sotto della soglia minima (da qui sub-umano, cioè sotto l'uomo), da questo punto di vista assomiglia più alla sindrome di Down mancandone però i tratti somatici, eccetto forse la neotenia. Ci sono fellow subumani nel forum, riflessioni? Non mi aspetto un lungo seguito ma se ci siete facciamoci forza a vicenda. |
Re: La tragica condizione del subumano
Io non pensavo di esserlo, o meglio pensavo di essere una via di mezzo fra il sub-umano e l'umano. Però a volte mi ci trattano da sub-umano quindi è probabile che lo sia o del tutto o in percentuale abbastanza alta.
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Re: La tragica condizione del subumano
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Re: La tragica condizione del subumano
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L'umano normale non subisce questa sorta di bullismo o la subisce in minima parte in quanto è temuto. Con il ritardato ovviamente nessuno si permette in quanto fa pena ed è rispettato per il suo handicap, e ci mancherebbe pure, invece al subumano si può fare tutto. |
Re: La tragica condizione del subumano
Io mi riconosco nella categoria dei subumani, a causa della mia
eterna mancanza di relazioni con l'altro sesso in combinazione con la timidezza, che hanno provocato una serie di conseguenze sociali negative. Bisognerebbe definire una soglia comportamentale in societa' al di sotto della quale si viene classificati subumani. Un riferimento viene dalle categorie protette, dove e' sufficiente l'infermita' mentale parziale/totale per rientravi. I giocatori d'azzardo compulsivi godono della riabilitazione. Gli alcolisti hanno le associazioni, i drogati possono seguire percorsi di recupero ecc... I loro comportamenti sociali negativi godono di una certa tutela. Serve un insieme di indicatori che caratterizzano la subumanita' in modo da esprimere una percentuale d'invalidita'. |
Re: La tragica condizione del subumano
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Da quando faccio psicoterapia il tempo che ci impiegano a capirlo è aumentato...ma basta una piccola falla nella recita della persona "funzionale" e molti capiscono che c'è qualcosa di profondamente sbagliato in me. Il mio ruolo è quello della comparsa silenziosa, tipo il buon Fabio di Striscia, che però ogni tanto fa la figura di m.. o ha un tono di voce strano ecc. e fa ridere tutta la compagnia. |
Re: La tragica condizione del subumano
Presente.... forse sono ancora peggio perchè non so nemmeno scrivere a certi livelli (altamente probabile qualche deficit di ragionamento), risultando spesso banale e superficiale
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Re: La tragica condizione del subumano
Abbiamo scoperto un nuovo disturbo da DSM. Il Subhuman race disorder. Che ne dite...si può proporre per la classificazione del prossimo DSM 7? ;););)
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Re: La tragica condizione del subumano
Per certi versi potrei rientrarci, ma mettiamo caso tu sia più intelligente degli altri, ma comunque acculturato poco, e parlando di cose semplici loro dimostrano di essere più "svegli", e notano che tu fai quasi scena muta, se ti guardano in questo caso dall'alto verso il basso, sei lo stesso un subumano:interrogativo::pensando:
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Re: La tragica condizione del subumano
Meglio definirsi Alieni.
Ci sono umani che sono peggio delle scimmie, quindi il livello medio dell'essere umano non è poi così alto, anzi direbbe Sgarbi : capra capra capra... che io reputo sotto la scimmia con tutto il rispetto per le povere capre. Creare categorie seppur metaforicamente di sub umani, ne farei rientrare più che noi stessi, molta gente che sta là fuori senza cervello e che segue l'onda. Capisco la difficoltà di interazione, ma qui non manca l'intelligenza, apparteniamo semplicemente ad una altra razza Aliena. |
Re: La tragica condizione del subumano
Potrei rientrarci. Io non mi ci sento - almeno a livello di intelletto, ma vedendo come a volte mi trattano gli altri - specie le donne - penso di esserlo ai loro occhi. Il ruolo della comparsa scritto sopra credo che calzi abbastanza.
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Re: La tragica condizione del subumano
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Tuttavia da questo punto di vista mi ritengo fortunato perché non mi interessa molto o meglio ho problemi talmente gravi che non mi consentono di perdere tempo sull'argomento. La seconda parte del post la condivido totalmente, un subumano non può vivere in società salvo accumulare botte di culo su botte di culo ma sempre con la costante che ogni giorno fuori di casa sarà un'agonia, quindi andrebbero aiutati in qualche modo... personalmente però più che istituti appositi mi piacerebbe che si cambiassero quelli preesistenti per renderli sfruttabili allo stesso modo anche a chi non ha certe capacità, per esempio le università, eccetto la lentezza il subumano apprende come gli altri ma certe dinamiche rendono il perseguimento della carriera vicino l'impossibile. |
Re: La tragica condizione del subumano
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Poi con questo non voglio mettere paura agli altri utenti che devono affacciarsi nel mercato del lavoro. Il mio è un caso un po' particolare, non frequente, poi magari rispetto al periodo della scuola in cui ero più "tosto", ora sono più vulnerabile, e nonostante ciò la maggior parte delle persone sono amichevoli e garbate, ma poi però c'è quel 5-10% che ti tratta come si trattasse un animale, come appunto si tratta il subumano |
Re: La tragica condizione del subumano
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Comunque non mi pare che tu e l'altro utente che lamenta sempre uno scarso Q.I. siate come dite, almeno in base a ciò che scrivete:nonso: Avevo letto (non so dove) che l'ansia abbassa drasticamente i punteggi del Q.I. quindi tenetene conto. |
Re: La tragica condizione del subumano
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Non ne ho parlato nel dettaglio ma la parola è proprio uno dei miei problemi principali, se ne dovrebbe parlare nel dettaglio in un topic apposito ma grossomodo la situazione è questa: http://www.fobiasociale.com/saper-parlare-2099/ |
Ma dai ragazzi,non buttiamoci giù così! Non siamo affatto subumani,ne sovraumani. Siamo solo persone con difficoltà relazionali,in quanto molto timidi ed introversi,più riflessivi. Ma dato che in questa società la fa da padrone chi è molto spigliato,stronzo ed estroverso,viene da concludere che abbiamo qualcosa che non va. Ebbene,non è così, eccetto le abilità sociali. Ma anche molti filosofi e poeti del passato erano come noi. Direste di loro che fossero subumani? E poi,onestamente,guardate ai cosiddetti socialoni,estroversoni,figobulli..guardate l'animalita' e la stupidità dei loro comportamenti , seppur vincenti in questa società. Non sarebbero piuttosto loro,i subumani? Guardate con che bravura scrivete e riflettete,su cose di cui essi,nella loro superficialità, neanche si sognano. Io vi leggo e vedo persone sopra la media,non sotto,in genere. La parte più malata della società è la loro,non la nostra. Noi siamo emarginati solo perché,come ho detto prima,il criterio di valutazione è l'abilità sociale. Ma se i criteri fossero diversi,gli emarginati sarebbero loro. È dunque una cosa relativa. Siamo come siamo,abbiamo già nostre paranoie e problemi, non affossiamoci ulteriormente.
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Re: La tragica condizione del subumano
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Re: La tragica condizione del subumano
Anch'io ho un QI bello basso, ma non sono stupido. Le domande che vengono poste in questi test le trovo estremamente noiose e senza senso.
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Re: La tragica condizione del subumano
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non era un discorso che ho fatto per tutti, secondo me siamo in pochi messi così, a me fa stare male rapportarmi di merda in qualunque contesto e quello che mi interessa maggiormente non è neanche il sociale, non più almeno. Specifico che non voglio fare un discorso di quelli messi peggio del forum perché non è così e anzi sinceramente sto vivendo una bella botta di culo ma poi è inutile se tanto non hai le competenze basilari quando devi mettere il muso fuori casa, a livello umano non so più dove sbattere la testa. Quote:
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Re: La tragica condizione del subumano
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per accedere al godimento di determinati benefici materiali e sociali. Valori fisici, intellettivi, economici, estetici, eta', sesso ecc... formano il portafoglio individuale. Subordinare la condizione di subumanita' alla sola valutazione di questi gia' noti parametri secondo me non va bene. Una donna potrebbe considerarsi subumana fin dal principio per il semplice fatto di non poter far carriera per diventare Papa. E si potrebbero fare mille altri esempi. Come misurare le abilita' sociali di un individuo ? Inserendolo in una societa' di altri individui e misurando il suo grado di soddisfazione, non vedo per ora altra via. E chi non e' inserito nella societa' in cui vorrebbe partecipare protesta e si lamenta; come faccio io, o come farebbe un disoccupato. |
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